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  La Voce 36 del (nuovo)Partito comunista italiano

La forza del movimento comunista

Ancora una volta la rivoluzione contro (i dogmatici rimasticatori di) Marx

 

Resistendo accanitamente al Piano di Marchionne contro gli operai di Pomigliano fino al referendum del 22 giugno e alla manifestazione di Roma del 16 ottobre, la FIOM si è messa al centro del movimento per costituire un governo popolare di emergenza, il GBP. Con questo la FIOM ha dato un centro autorevole al movimento per costituire il GBP che ha così fatto un grande balzo in avanti. Ora sta a noi comunisti portarlo più avanti, a partire dalla tappa che abbiamo raggiunto.

Certamente Sergio Marchionne non aveva mai immaginato di produrre simile effetto con le sue stupide e arroganti pretese da padrone delle ferriere riciclato nel Duemila a succhiare qualche minuto di pausa agli operai metalmeccanici, in un’epoca in cui oramai anche i preti di Santa Romana Chiesa sanno che è con la ricerca scientifica e tecnologica che si fanno miracoli e diavolerie di ogni genere, che cresce la produttività del lavoro. Volgare e presuntuoso ladro di tempo di lavoro altrui, non arrivava a immaginare tanto. Per questo ora medita di andarsene sotto cieli più clementi con tipi come lui! La FIOM è un sindacato frutto della prima ondata della rivoluzione proletaria e delle generose lotte dei metalmeccanici degli anni ’50 e ’60. Con i suoi 350 mila iscritti sta salda al centro di un potenziale esercito di un milione e mezzo di operai metalmeccanici, la più combattiva e organizzata categoria di operai del nostro paese, con una tradizione di lotta di tutto rispetto. Con la manifestazione di Roma ha già mostrato cosa essa è in grado di mobilitare e coalizzare. La scuola di Claudio Sabattini e Gianni Rinaldini passata ora a Maurizio Landini probabilmente è riuscita a cancellare in larga misura la vergognosa traccia lasciata in FIOM da Bruno Trentin e compagnia.

Persino personaggi come Marco Revelli e altre teste d’uovo del suo calibro si sono accorti che gli operai esistono ancora e che possono diventare ancora una forza politica. Forse non ci verranno a rompere con le loro dotte memorie che un sindacato è un sindacato e non fa politica: Marx dixit! Con buona pace dei dogmatici, la storia umana procede aprendosi strade che nessuna altra specie animale ha mai percorso. Certo non procede a caso, procede scoprendo le leggi di quello che già esiste, applicandole scrupolosamente (e quando sbaglia, paga!), operando sulla base di quello che già esiste e costruendo cose nuove con quello che già esiste. Orbene la FIOM e la prima ondata della rivoluzione proletaria esistono! Fukuyama e Eltsin non le hanno cancellate! Gli uomini hanno già costruito grattacieli alti più di 800 metri: nell’Italia del Duemila forse vedremo anche un sindacato metalmeccanici diventare la forza portante del GBP. Analisi concreta della situazione concreta, non rimasticature di dogmatici. Il marxismo è una guida per l’azione, il marxismo-leninismo-maoismo è la somma delle esperienze del movimento comunista che da 160 anni agisce e accumula e rinnova la scienza della rivoluzione socialista!

Importa relativamente poco anche quanto Landini, Rinaldini, Cremaschi e compagni avevano immaginato quello che hanno combinato. Oramai la frittata è fatta. Oramai lo hanno combinato e sta a noi e ad altri farlo fruttare, non lasciarlo cancellare. Sanno già quello che potrebbero combinare salendo sulla base di quello che hanno già combinato? Questo solo ognuno di loro potrebbe dirlo. Noi faremo quanto sta in noi anzitutto per capirlo noi e poi per farlo capire a loro, ma soprattutto alle centinaia di migliaia e ai milioni di lavoratori, donne, giovani, immigrati e pensionati che hanno bisogno che il GBP sia costituito. E se non lo faranno loro, sulla base di quello che loro hanno fatto, altri lo faranno. Così procede il movimento comunista, il movimento di trasformazione della società borghese in società comunista.

Quello che veramente decide del futuro, che ha in mano le chiavi del futuro, è il partito dei comunisti. Perché la rivoluzione socialista e il suo inizio a livello di massa, la costituzione del GBP, sono esiti possibili dell’attuale combinazione di forze e di contraddizioni nel nostro paese.

Saremo noi comunisti in grado di capire le relazioni, le contraddizioni e le leggi di sviluppo del presente? Saremo noi comunisti abbastanza generosi da applicarle senza riserve?

Questo sta a noi comunisti deciderlo e farlo!

Marco Martinengo