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Comunicato del Comitato Norman Bethune
del (nuovo)Partito comunista italiano
 

 

Pubblichiamo questo comunicato per due motivi principali.

1. Perché esso segna la nascita di un nuovo CdP. La pubblicazione del comunicato vuol essere un augurio di buon lavoro ai compagni che hanno deciso di fare questo passo.

2. Perché questo comunicato per molti versi indica la strada che dobbiamo imparare a seguire sempre di più e sempre meglio nella stesura dei comunicati dei CdP.

Spesso i comunicati dei CdP restano sul generale. Non scendono nel particolare e nel concreto. Non indicano le battaglie e operazioni tattiche che i destinatari del comunicato devono condurre per raggiungere l’obiettivo per cui lottano e fare della lotta che conducono una scuola di comunismo. In altre parole, i comunicati dei CdP spesso restano nel campo della propaganda, senza unire ad essa in maniera adeguata l’agitazione. Questo comunicato costituisce un esempio positivo di intervento di orientamento di una lotta specifica (lotta per la liberazione dei tre compagni arrestati a Pistoia domenica 11 ottobre e per la costruzione di un fronte antifascista toscano). Indica le cose da fare nella situazione concreta per avanzare e inoltre fissa quale è la principale. E’ un comunicato che orienta l’azione.

Infine, il comunicato è tempestivo. È stato prodotto il giorno successivo alla manifestazione di sabato 24 ottobre a cui si riferisce. E la tempestività, di norma, è molto importante nelle mosse tattiche.     

Per la redazione: Antonio G.

 

 

 La manifestazione di ieri a Pistoia ha segnato un importante salto di qualità nella lotta per la liberazione dei tre compagni arrestati domenica 11 ottobre e nella costruzione di un fronte antifascista toscano!

 

Che il buon risultato di ieri sia alimento per frutti ancora migliori domani!

 

La riuscita della manifestazione di ieri ha dimostrato chiaramente che tutto dipende da noi, dai comunisti, dagli antifascisti, dagli anarchici, dai progressisti, dalla nostra autorganizzazione, dalla nostra fiducia nella vittoria, dalla linea che perseguiamo nel legarci alle masse, nell’orientarle, organizzarle, mobilitarle e nello sfruttare a nostro vantaggio i punti deboli del nemico!

Non è il nemico che è forte, siamo noi che dobbiamo imparare a far valere la nostra forza programmando e conducendo campagne, battaglie e operazioni tattiche, una dietro l’altra, una in funzione dell’altra, attraverso cui contrastare l’influenza ideologica della borghesia tra le masse popolari, rafforzare la loro mobilitazione e organizzazione, fare di ogni lotta una scuola di comunismo fino a colorare di rosso la lotta di classe nel nostro paese, rendere invivibile la vita alla borghesia e al Vaticano, fino a spazzarli via e fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

Avanziamo nella costruzione del Coordinamento della campagna toscana contro le ronde. Sviluppiamo l’autorganizzazione popolare in ogni città contro fascisti, razzisti e padroni: costruiamo Ronde Popolari Antifasciste e Antirazziste che contrastino i tentativi della borghesia di alimentare la “guerra tra poveri” e promuovano la lotta contro i padroni, la loro crisi e il loro sistema! Questo è l’aspetto principale per avanzare nella lotta specifica in corso e creare i presupposti per fare ulteriori passi in avanti.

Utilizziamo anche le prossime elezioni regionali per rafforzare la lotta contro i fascisti e i loro mandanti: costruiamo liste popolari, antifasciste, antirazziste, Liste di Blocco Popolare per irrompere nel teatrino della politica borghese, rafforzare l’autorganizzazione popolare, promuovere il coordinamento tra le varie organizzazioni operaie e popolari, alimentare la nascita di nuove, stare con il fiato sul collo ai politicanti! Diamo battaglia su tutti i fronti! Non diamogli tregua! Manteniamo l’iniziativa in mano e giochiamo d’attacco!

Costruiamo comitati di parenti e amici dei compagni arrestati seguendo l’esempio dei parenti del compagno Alessandro Della Malva del Partito dei CARC che ieri erano in prima linea alla manifestazione a Pistoia! La mobilitazione dei parenti rafforza i compagni colpiti dalla repressione, fa crescere la coscienza dei parenti stessi, alimenta la lotta contro la repressione, i fascisti e i loro mandanti: non è un caso che la borghesia cerca di creare tensioni dentro ai nuclei familiari, tenta di isolare i compagni dai loro familiari. Promuoviamo l’organizzazione e la mobilitazione anche in questo campo, spezziamo anche quest’arma alla borghesia!

I covi dei fascisti devono essere chiusi! Irrompiamo nei consigli comunali, provinciali, regionali per costringere le Autorità borghesi a chiudere i covi fascisti: se non lo faranno, ci penseranno le masse popolari! E’ legittimo tutto quello che è conforme agli interessi della masse popolari, anche se per la borghesia è illegale!

Fotografiamo e facciamo circolare via internet le foto di sbirri, aguzzini, spioni e fascisti con tanto di nomi, cognomi e indirizzi! Smascheriamo e denunciamo chi reprime, controlla, aggredisce i comunisti, gli antifascisti, i sindacalisti onesti, i lavoratori che lottano, gli immigrati, gli omosessuali! Cominciamo dai fascisti che hanno vilmente aggredito l’immigrato bengalese a Prato! Utilizziamo il sito “Caccia allo sbirro!” creato dal (n)PCI e costruiamone di nuovi!

È possibile contrastare la mobilitazione reazionaria della masse popolari, il razzismo, la guerra tra poveri che la borghesia sta cercando di promuovere per far pagare alle masse popolari la sua crisi. E’ possibile far prevalere sulla mobilitazione reazionaria la mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari e spazzare via la borghesia e il Vaticano fino a fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

Dipende da noi! Le organizzazioni operaie e le organizzazioni popolari devono prendere in mano le redini del paese, costruire un loro governo d’emergenza che adotti tutte le misure necessarie per far fronte agli effetti peggiori della crisi: un Governo di Blocco Popolare.

Un governo di questo tipo poggerà sulla mobilitazione e sull’autorganizzazione di lavoratori, studenti, casalinghe, pensionati e immigrati. Esso permetterà alle masse popolari di fare quell’esperienza pratica necessaria per comprendere che i padroni senza i lavorati non possono fare nulla, mentre i lavoratori senza i padroni possono fare tutto e meglio. Ciò renderà il socialismo un obiettivo condiviso e perseguito dalla maggior parte delle masse popolari.

Libertà per i compagni!

Il futuro appartiene ai nuovi partigiani e alle masse popolari!

Costruiamo clandestinamente in ogni città, quartiere, fabbrica, azienda, scuola, organizzazione di massa un Comitato di Partito, per migliorare l’orientamento degli elementi avanzati e del resto delle masse popolari, per promuovere e migliorare la loro organizzazione e mobilitazione, per unire nel Partito i compagni migliori e potenziare così la sua azione!

Le organizzazioni operaie e le organizzazioni popolari devono prendere in mano le redini del paese, creare un loro governo, il Governo di Blocco Popolare!

Facciamo dell’Italia un nuovo paese socialista!

25 ottobre 2009