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Il comunismo è necessario, facile a concepirsi, ma difficile a farsi

Marx ed Engels hanno scoperto che tutto il corso dell’evoluzione della specie umana e della sua storia di divisione in classi sociali e di lotta di classe conduceva all’instaurazione della dittatura del proletariato come passaggio necessario a una nuova fase della storia umana, senza più classi e senza Stato. Essi hanno chiamato comunismo questa nuova futura fase della storia umana. Da allora i comunisti hanno preso sempre più la direzione delle classi e dei popoli oppressi che lottano per la propria emancipazione. Le contraddizioni generate dal sistema di relazioni sociali proprio della società borghese, le crisi e le guerre e la crisi ambientale, spingono l’umanità sulla strada che Marx ha scoperto e illustrato. I comunisti mobilitano le masse popolari perché si trasformino onde rendersi capaci di costruire la nuova società e perché sconfiggano le forze che cercano di imporre la prosecuzione della vecchia società.

 

La società borghese, ultima fase di evoluzione dell’umanità divisa in classi, è costruita attorno alla compravendita di forza lavoro. Il capitalista, proprietario del denaro e di tutte le altre condizioni necessarie per produrre, assume il proletario pagandogli la sua forza-lavoro e gli fa produrre merci che egli vende per ricavare una massa di denaro superiore a quella che già possedeva. Tutto il sistema di relazioni sociali e di relazioni politiche e tutta la cultura della società borghese poggiano direttamente o indirettamente su questo rapporto di produzione.

 

All’interno della società borghese si sono create le condizioni economiche, organizzative, intellettuali e morali per instaurare un nuovo sistema di relazioni sociali, la società comunista. Preti e borghesi predicano che il comunismo è impossibile, sarebbe contrario alla natura umana. Per questo sarebbe così difficile a farsi. In realtà il comunismo è difficile a farsi perché richiede che le masse popolari si trasformino e che stronchino l’opposizione e le manovre delle classi reazionarie.

Quanto alla natura umana, considerate un fenomeno che avviene già oggi. Già oggi, nella società borghese, milioni di giovani e ragazzi vanno per anni a istruirsi a scuola perché tutti i giovani e i ragazzi si istruiscono. Non vanno a istruirsi a scuola perché così guadagnano da vivere e tanto meno perché siano pagati per farlo. Da vivere lo hanno indipendentemente dalla scuola. Lo dà a ognuno la sua famiglia. Non appartengono forse alla natura umana tutti questi milioni di giovani e ragazzi?

Analogamente, nella società comunista gli adulti andranno a lavorare nelle aziende perché tutti gli adulti lavoreranno. Ognuno degli adulti farà una parte del lavoro che essi stessi come società, la società a cui appartengono ha bisogno che sia fatto. Non andranno a lavorare nelle aziende perché così guadagneranno da vivere e tanto meno perché saranno pagati per farlo. Da vivere lo avranno indipendentemente dalle aziende in cui lavorano. Lo daranno a ognuno le aziende addette alla distribuzione dei servizi e dei beni di consumo. La società comunista sarà costruita a partire da questo fondamentale rapporto di produzione. Sarà uno stadio superiore dell’evoluzione della specie umana. Richiede che gli uomini sviluppino attitudini e comportamenti diversi dagli attuali, inculcati da millenni di oppressione e sfruttamenti di classe. Ma niente affatto impossibili o contrari alla natura umana, come dimostrano milioni di giovani che già oggi vanno ogni giorno a scuola (nonostante i difetti e i limiti che ha la scuola fatta ancora su misura della società borghese!).

Il socialismo che instaureremo sarà la fase di transizione dal capitalismo al comunismo. Un passo dopo l’altro, le masse popolari sempre più organizzate impareranno a governarsi senza più classi dominanti, senza Stato e anche senza partito comunista.