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Sul secondo fronte di lotta
Le idee giuste vengono dall’esperienza e dal suo bilancio
Ricostruzione sintetica del percorso portato avanti
dalla “carovana” del
(n)PCI sul secondo fronte di lotta
La
politica rivoluzionaria è una scienza. Come tutte le scienze
poggia sullo
studio dei fenomeni, sull’elaborazione di leggi, sull’applicazione (e
verifica)
di queste nella pratica attraverso esperimenti, sullo sviluppo di
bilanci
attraverso cui perfezionare le leggi elaborate e formulare nuovi e
superiori
criteri e principi.
Alla luce del bilancio
dell’esperienza accumulata principalmente nei paesi imperialisti dal
movimento
comunista durante la prima ondata della rivoluzione proletaria e
tenendo conto
dell’analisi concreta della situazione concreta, nel 2000 il (n)PCI ha
rotto in
maniera decisa con l’astensionismo di principio proprio delle FSRS e ha
lanciato a tutte le forze comuniste, anti-capitaliste e
anti-imperialiste del
nostro paese l’appello a costruire il Fronte Popolare per la
ricostruzione del
partito comunista (FP-rpc) per partecipare alle elezioni politiche del
2001.
(1)
L’esperienza del FP-rpc
ha aperto la strada ad un percorso per molti aspetti nuovo nel nostro
paese.
Questo percorso è andato via via definendosi sempre meglio
attraverso le
irruzione nel teatrino della politica borghese fatte dalla “carovana”
del
(n)PCI. Ricostruiamo a grandi linee questo percorso dal 2001 ad
oggi.
Ciò permetterà ai compagni interessati di studiarlo con
maggiore chiarezza. Il
percorso è composto da tre momenti. È importante fissarli
per comprendere gli
avanzamenti che sta facendo la lotta sul secondo fronte del nostro
Piano
Generale di Lavoro (aspetto particolare) e la guerra popolare
rivoluzionaria di
lunga durata diretta dal nostro Partito (aspetto generale).
Primo momento: l’inchiesta.
Dall’esperienza fatta dal FP-rpc nel 2001 alla fondazione del (n)PCI
nell’ottobre del 2004
In questo lasso di
tempo abbiamo avuto modo di verificare nella pratica
l’importante ruolo
che l’irruzione da comunisti nella lotta politica borghese ha nel
processo di
accumulazione di forze: abbiamo riscontrato che durante le
elezioni le
masse popolari (e in particolare gli elementi avanzati) sono molto
recettive e
che le elezioni sono un momento molto propizio per condurre il lavoro
di
“semina” (propaganda, miglioramento dell’orientamento degli operai
avanzati e
rafforzamento della loro autonomia ideologica dalla borghesia,
instaurazione di
nuovi rapporti) e di “raccolta” (reclutamento, estensione della rete di
simpatizzanti e collaboratori, creazione di organismi di massa,
rafforzamento
della sinistra presente negli organismi di massa già esistenti e
nei sindacati
sia di regime che di base).
Nel corso di questo
primo momento, abbiamo inoltre sperimentato e definito le linee guida
per la
politica da fronte, comprendendo l’importanza strategica che essa
ricopre per
fare dell’Italia un nuovo paese socialista e per accumulare forze
rivoluzionarie. (2)
I passaggi di questo
momento sono stati:
2001: esperienza di raccolta firme con il FP-rpc per presentare
una lista
indipendente e comunista alle politiche.
2002: campagna per il referendum sull’art. 18.
2004: una compagna dei CARC si è candidata come
indipendente nella lista del PRC
alle elezioni provinciali di Napoli; il CIP Antonio Gramsci di Catania
aderente
al FP-rpc ha dato indicazione di votare alle elezioni comunali il
candidato più
a sinistra degli schieramenti borghesi; i CARC hanno dato indicazione
di
annullare la scheda per le elezioni europee scrivendo “W il (n)PCI”
(facendo
poi autocritica pubblica e riconoscendo che questa posizione era frutto
di una
concezione “astensionista di principio”); la CP diede invece
indicazione di
votare il centro-sinistra alle elezioni europee.
Nascita del (n)PCI e
definizione del suo Piano Generale di Lavoro (PGL).
Il salto qualitativo
tra questo momento e il successivo è stato determinato dalla
fondazione del
(n)PCI nel 2004 e dalla definizione del PGL che il Partito segue per
accumulare
forze in questa prima fase della guerra popolare rivoluzionaria di
lunga durata:
la fase della difensiva strategica. Nel PGL l’intervento nella lotta
politica
borghese viene fissato come componente fondamentale della strategia del
Partito, alla luce dell’esperienza accumulata durante la
sperimentazione fatta
in questo primo momento.
Secondo momento: la superiore
sperimentazione. Dalla fondazione del (n)PCI al primo congresso del
P-CARC nel
2007
La nascita del (n)PCI e
la definizione del suo PGL ha prodotto di fatto una situazione
qualitativamente
superiore nel movimento comunista del nostro paese. Tutte le forze
rivoluzionarie ne hanno dovuto prendere atto. La fondazione del Partito
ha
approfondito la linea di demarcazione tra chi vuol realmente costruire
il
partito comunista e fare dell’Italia un nuovo paese socialista e chi,
invece,
rimanda questo lavoro a data da destinarsi.
I CARC, componenti
storici della “carovana” del (n)PCI, nel 2005 hanno raccolto l’appello
lanciato
dal Partito a tutte le forze comuniste del nostro paese affinché
concentrassero
la loro attività su uno dei quattro fronti del PGL e hanno
deciso di
posizionarsi sul secondo fronte del PGL: diventare quindi un partito
che ha
come principale obiettivo irrompere nella lotta politica borghese per
contribuire all’accumulazione di forze rivoluzionarie. (3) Questo
ha permesso
di rilanciare ad un livello superiore l’irruzione dei comunisti nel
teatrino
della politica borghese: è iniziata infatti una superiore
sperimentazione in
questo campo, che ha permesso di scoprire, elaborare e verificare
criteri e
principi via via superiori per condurre la lotta in questo specifico
ambito
della politica rivoluzionaria.
I passaggi di questo
momento sono stati:
2005: alle elezioni comunali di Ercolano (NA) è stata
presentata la prima Lista
CARC; per motivi di carattere burocratico e soprattutto per
inesperienza, i
CARC non sono riusciti a presentare una loro lista alle regionali in
Campania e
hanno dato indicazione di votare Mara Malavenda del PdCI; sia il (n)PCI
che i
CARC hanno dato indicazione di votare PdCI e PRC alle elezioni comunali
(ad
eccezione di Ercolano) e regionali; i CARC hanno fatto una campagna in
sostegno
dei “quattro SI” al referendum sulla fecondazione assistita.
2006: sono state presentate Liste Comuniste alle elezioni
comunali di Milano,
Napoli, Roccasecca dei Volsci (LT) e alle provinciali di Lucca; la
Lista
Comunista ha partecipato alle elezioni per le municipalità di
Napoli nelle zone
di Bagnoli-Fuorigrotta e Barra-Ponticelli-S. Giovanni a Teduccio; per
problemi
di carattere burocratico e soprattutto per inesperienza i CARC non sono
riusciti a presentare la Lista Comunista alle comunali di Roma,
nonostante
fossero state raccolte le firme necessarie; sia il (n)PCI che i CARC
hanno dato
indicazione di votare il centro-sinistra alle elezioni politiche e,
inoltre, è
stata poi data l’indicazione di votare NO al referendum sulla riforma
Bossi-Fini.
2007: sono state presentate Liste Comuniste alle comunali di
Garbagnate (MI),
Carrara, Quarto (NA).
Primo congresso del
P-CARC.
Il primo congresso del
P-CARC, nel maggio 2007, è stata la sintesi della superiore
sperimentazione che
questa formazione ha condotto: un patrimonio per tutto il movimento
comunista
del nostro paese. (4)
Terzo momento: dall’artigianato
all’industria. Elevare l’utilizzo del Materialismo Dialettico nel
condurre
l’irruzione
Sulla base di questo
ricco bagaglio accumulato dalla “carovana” del (n)PCI dal 2001 al 2007,
l’irruzione alle elezioni del 2008 è partita da un livello
qualitativo
superiore.
I passaggi di questo
momento sono stati:
2008: sono state presentate Liste Comuniste per il Blocco
Popolare (LC-BP) alle
comunali di Viareggio (187 voti), Massa (422 voti), Priverno (LT - 104
voti) e
alle provinciali di Massa/Carrara (2056 voti); per problemi di
carattere
burocratico il P-CARC non è riuscito a presentare la LC-BP alle
comunali di
Roma, nonostante fossero state raccolte le firme necessarie (ed
è stata la
seconda volta!); sono state raccolte le firme per la presentazione
della LC-BP
alle elezioni politiche (nella circoscrizione Napoli 1 non si è
raggiunto
l’obiettivo per sole 300 firme); il P-CARC ha dato indicazioni di voto
alle
amministrative di Casoria per Sinistra Critica, a Roma per il PCL, a
Nettuno e
a Policoro (MT) per l’Arcobaleno e, inoltre, ha dato indicazione di
votare il
PCL alle politiche.
Pubblicazione del Manifesto
Programma del (n)PCI.
Di fatto l’irruzione
del 2008 è il primo passaggio di un terzo momento in cui
l’aspetto principale
non è più verificare l’effettiva valenza dell’irruzione
per l’accumulazione di
forze (come invece lo era nel primo momento) oppure sperimentare come
irrompere
(come invece lo era nel secondo momento): l’aspetto principale è
mettere in
pratica quanto scoperto, sviluppare l’esperienza avanzando nel
sentiero
tracciato e applicando al meglio il principio “strategia ferma
e tattica
flessibile”. Questo significa: applicare i criteri e principi
scoperti,
elevando l’utilizzo del Materialismo Dialettico come concezione del
mondo,
metodo di conoscenza e guida per l’azione. Il Materialismo Dialettico
è una
cosa concreta e se utilizzato al meglio rafforza la nostra azione.
Utilizzarlo
significa partire sempre e comunque dall’analisi concreta della
situazione
concreta e su questa base tracciare la linea di intervento e il piano
di lavoro
attraverso cui ribaltare la situazione a nostro favore e sfruttare al
meglio il
teatrino della politica borghese per accumulare forze per fare
dell’Italia un
nuovo paese socialista. Per approfondire la concezione con cui
affrontare
questa terza fase e i limiti da superare, rimandiamo all’articolo Difensiva
strategica e tattica offensiva: criteri, principi e secondo fronte di
lotta,
in questo numero di La Voce.
Antonio L.
Note
1. Vedere l’articolo Costituire il
FP-rpc che partecipi alle elezioni politiche del 2001,
pubblicato
su La
Voce n. 6.
2. Su cos’è la politica da
fronte
e sull’importanza strategica che ricopre, consigliamo la lettura
dell’articolo
di Enrico L. Unità dialettica e politica da fronte nel Piano
Generale di
Lavoro pubblicato su Rapporti
Sociali n. 38.
3. Vedere su La Voce n.
20
il messaggio di saluto inviato dal (n)PCI ai CARC dopo la loro
decisione di
trasformarsi in partito da secondo fronte Portare tra le masse
popolari un
orientamento comunista in ogni campo! Viva il Partito dei CARC e tutte
le FSRS
che si assoceranno nella loro impresa! Comunicato del 20
aprile.
4. Vedere su La Voce n.
26
il messaggio di saluto del (n)PCI al primo congresso del P-CARC Saluto
del
(n)PCI al P-CARC. Inoltre, vedere le Tesi approvate dal primo
congresso del
P-CARC, disponibili sul sito www.carc.it
e in opuscolo delle Edizioni
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