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Avanti, per consolidare e rafforzare il (nuovo)Partito comunista italiano!


 

La Voce dei Comitati di Partito e del movimento comunista internazionale

 

Pubblichiamo alcuni dei comunicati realizzati dai Comitati clandestini di Partito e due dei numerosi comunicati di solidarietà ai compagni Maj e Czeppel che sono giunti dal movimento comunista internazionale. Ognuno dei documenti qui riportati presenta importanti caratteristiche specifiche che riteniamo forniscano ai lettori della rivista rilevanti spunti di riflessione.

 

Solidarietà ai lavoratori della Zanussi!

Il Comitato Ottobre Rosso del (nuovo)Partito Comunista Italiano a nome di tutto il Partito esprime solidarietà a lavoratrici e lavoratori della Zanussi sotto minaccia di licenziamento da parte della Electrolux che intende portare avanti il piano di delocalizzazione già avviato con lo spostamento della produzione in paesi dell’Est, in Asia, in Messico, piano che ha già prodotto migliaia di licenziamenti in tutto il mondo.

I lavoratori e le lavoratrici della Zanussi hanno tutto il diritto di adottare le forme di lotta più dure ed efficaci per difendere come hanno fatto gli operai di Melfi, di Terni, di Termini Imerese, e dichiarare apertamente con le parole e con i fatti che la chiusura delle fabbriche è un problema di tutta la società.

Il diritto al lavoro per tutti, il benessere delle masse popolari, la garanzia di un futuro per i giovani, tutto questo è quanto la società deve perseguire, questo deve garantire, questo è ciò per cui ognuno deve lavorare. Tutto questo è quello che deve venire prima, e invece nella società in cui viviamo, nella società capitalista, prima di tutto vengono i profitti dei padroni, che sono legge, legge a cui finiscono per piegarsi anche quei sindacati e quelle forze politiche che di fronte all’attacco padronale prima si sprecano in dichiarazioni battagliere e poi si piegano come se la sconfitta fosse una cosa inevitabile e piangono come fa il papa di turno di fronte ai “mali del mondo”.

Certo che è inevitabile per tutti coloro che non vedono alternativa al capitalismo e alle sue leggi! E’ chiaro a tutti che al padrone conviene aprire la fabbrica dove gli operai costano meno, dove la repressione impedisce l’organizzazione sindacale e politica, oppure dove  regimi politici e religiosi mantengono le masse popolari in uno stato di arretratezza materiale e spirituale che fa assai comodo ai capitalisti, oppure dove, come nell’Europa Orientale, la corrosione e l’abbattimento degli Stati socialisti e dei partiti comunisti ha lasciato le masse popolari senza difesa, spingendole alla miseria e all’emigrazione, oppure dove, per imporre queste leggi del capitalismo, per imporre la logica del profitto individuale contro quella del benessere collettivo, gli Stati imperialisti ricorrono al mezzo estremo, alla guerra con tutto il suo carico di distruzione e di orrore.

Il problema dei lavoratori e delle lavoratrici della Zanussi è un problema politico. E’ un aspetto dell’attacco che la classe dei padroni, la borghesia imperialista, conduce contro la classe operaia e contro le masse popolari in Italia e in ogni parte del mondo. Il fronte è chiaro: da una parte sta la classe operaia, dall’altro la borghesia imperialista, quella che “delocalizza” le produzioni. La mancanza di chiarezza viene “solo” da coloro che si dichiarano rappresentati dei lavoratori, che pretendono addirittura il monopolio della rappresentanza dei lavoratori e però non sono mai capaci di portare i lavoratori alla vittoria. La mancanza di chiarezza e colpa di coloro che si definiscono di sinistra e agiscono come la destra, seminando confusione e sfiducia.

Da 150 anni a questa parte, in Italia e in tutto il mondo, in pace e in guerra e in ogni condizione i comunisti uniti nel partito si sono dimostrati gli unici e veri rappresentanti della classe operaia e delle masse popolari. Il partito comunista è l’unico vero strumento della classe operaia per vincere tutte le battaglie, dalle più piccole alle più grandi, in questa guerra che la borghesia conduce contro le masse popolari in tutto il mondo. Le borse esultano quando le popolazioni vengono bombardate, o quando gli operai vengono licenziati, perché l’una e l’altra cosa fanno crescere i profitti, e l’una e l’altra cosa si rivelano cosi’ come due aspetti di una stessa guerra non dichiarata. Il nuovo Partito Comunista Italiano si organizza per far fronte a questa guerra e per vincerla, per dirigere le masse popolari italiane a fare dell’Italia un nuovo paese socialista, raccogliendo l’esperienza del primo PCI e l’eredità della guerra di resistenza contro il nazifascismo.

Comitato di Partito Ottobre Rosso

 

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La borghesia imperialista fa ancora cilecca!

E' di pochi giorni fa la notizia dell'arresto di alcuni dirigenti del nuovo Partito Comunista Italiano, i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel, fermati in un quartiere di Parigi, dagli sgherri francesi in collaborazione con i servizi segreti del governo del bandito Berlusconi. Uno spettro nuovamente si aggira per l'Europa, è lo spettro del comunismo, avrà pensato la borghesia, bisogna fermarlo ! La borghesia imperialista ha fatto i conti senza l'oste!

Il principale problema della borghesia imperialista, oltre ad affrancarsi dalla seconda crisi generale del capitalismo iniziata a metà anni settanta, è quello di difendere i suoi vizi, i suoi sporchi affari, i suoi privilegi, intensificare lo sfruttamento di risorse naturali e uomini, donne e bambini, ma i comunisti organizzati in Partito, intralciano i suoi piani e rappresentano un grave problema all'ordine costituito. Per la borghesia imperialista attaccare gli oppositori (Movimento anarchico, Movimento No Global, antimperialisti, lavoratori e operai avanzati), e principalmente i comunisti che hanno costituito il nuovo Partito Comunista Italiano, è diventata una delle sue priorità.

Le autorità al servizio della borghesia imperialista, pensano che arrestando i due dirigenti italiani del nuovo PCI, abbiano definitivamente smantellato tale progetto, ma per sventura loro e fortuna del proletariato, il Partito essendo clandestino, continua ad esistere ad agire e rafforzarsi. Continuano ad esistere organismi, lavoratori, studenti, operai che operano e agiscono sotto le sue direttive. La principale risorsa del Partito sono le masse e fintantoché il Partito sarà in stretto contatto con loro, nulla potrà impedire di arruolare nelle sue fila , i migliori elementi avanzati delle masse popolari e della classe operaia. Il Partito resistendo alla repressione, dà impulso alla nascita di organismi legali e clandestini e affina le sue tecniche cospirative dando garanzia a migliaia di lavoratori della sua attività rivoluzionaria.

Il Comitato Clandestino Lenin, in sintonia con altri Comitati di Partito (CdP), su indicazione della Commissione Provvisoria del Comitato Centrale del nuovo PCI, lavora alacremente al rafforzamento del Partito e trae spunto e insegnamenti dal bilancio dell'esperienza della storia nazionale e internazionale del movimento operaio e comunista e dai suoi dirigenti attuali. Il Comitato Clandestino Lenin esprime la propria stima e solidarietà a tutti Rivoluzionari Prigionieri e in particolare ai rivoluzionari Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel auspicando e lavorando per la loro liberazione.

Avanti compagni la rivoluzione non si arresta!

Libertà per Maj e Czeppel !

Libertà per tutti I Rivoluzionari Prigionieri !

Solidarietà al Movimento anarchico e No Global !

Onore ai caduti per il comunismo !

Morte alla borghesia imperialista e i suoi lacchè !

Viva il nuovo Partito Comunista Italiano !

Viva il socialismo e la sua rivoluzione !

Comitato di Partito Lenin, 3 Giugno 2005

 

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Libertà per i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel del (nuovo)Partito comunista italiano!

Il 27 maggio 2005 a Parigi i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel del (nuovo)Partito Comunista Italiano sono stati nuovamente tratti in arresto dalle forze della repressione.

Le autorità Francesi, in accordo con quelle Italiane, avevano già arrestato i due compagni nel giugno del 2003 e, dopo alcuni mesi di carcere, li costringevano al confino per un periodo di tempo ancora indefinito e senza che venisse ancora istruito alcun processo. Dopo essersi giustamente sottratti alle misure repressive a novembre del 2004 i due compagni Maj e Czeppel erano rientrati nella clandestinità per continuare la loro attività per il partito liberi dal controllo delle forze della repressione. Oggi vengono nuovamente arrestati e non conosciamo ancora i particolari delle loro condizioni. Purtroppo abbiamo subito un nuovo colpo inferto dalla borghesia imperialista. Ma la nostra lotta per fare dell’Italia un paese socialista, la nostra lotta per la rivoluzione e per il comunismo non si arresta. I capitalisti ed i loro governi impongono ogni giorno di più sacrifici e sofferenze alle masse popolari di tutto il mondo. Fame, miseria e guerra sono la “ricompensa” che spetta al proletariato dopo aver subito i sacrifici che in nome del profitto vengono imposti a milioni di lavoratori. Questa situazione inevitabilmente continuerà a generare e a forgiare le forze che la sovvertiranno. I comunisti sono la parte più cosciente ed avanzata di queste forze, per ogni comunista che cade, che finisce nelle mani del nemico dieci ne sorgono. Per questo la borghesia ci reprime e tenta di impedire che si sviluppi un legame tra noi e gli operai, i proletari e le masse popolari che subiscono il suo sfruttamento e la crisi del suo sistema. Dopo ogni colpo subito noi comunisti ci rialziamo più forti e più tenaci di prima. Oggi il nostro partito è una piccola forza che deve svilupparsi e che si oppone con tenacia contro un nemico ricco e potente. Ma dalla nostra parte abbiamo la ragione dei fatti e la fiducia e la stima di una parte sempre più ampia della classe operaia e del proletariato, a cui la storia insegna che i comunisti sono i campioni della difesa delle loro conquiste e i più tenaci combattenti per il riscatto dallo sfruttamento e per la costruzione di un mondo migliore. I nostri padri e i nostri nonni sono eroicamente caduti sotto i colpi del fascismo, hanno subito il carcere e la tortura senza piegarsi. Milioni di comunisti in tutto il mondo hanno già dimostrato di poter vincere le forze del nemico e di aprire la strada per il comunismo. Imparando anche dalle battaglie perdute vinceremo la guerra contro i padroni, gli sfruttatori, i fascisti e gli assassini.

Il nostro nemico non ci fa paura: è lui che ha paura di noi!

Alla fine vinceremo!

 Avanti nel rafforzamento del (n)PCI!

 Costituire comitati di partito in ogni fabbrica, in ogni quartiere e in ogni zona!

 Libertà per i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel!

 W il (n)PCI W il comunismo!

Comitato di Partito Stella Rossa

3 Giugno 2005

 

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PARTITO MARXISTA-LENINISTA DI GERMANIA (MLPD)

COMITATO CENTRALE SETTORE INTERNAZIONALISMO

Schmalhorststr. 1c, D-45899

Gelsenkirchen, Germany

E-mail: info@mlpd.de

Homepage: www.mlpd.de

Gelsenkirchen, 01.06.05

AL (nuovo)PARTITO COMUNISTA ITALIANO

 COMMISSIONE PROVVISORIA (CP) DEL COMITATO CENTRALE

Cari compagni,

vi comunichiamo la nostra piena solidarietà in occasione dei nuovi arresti dei compagni Maj e Czeppel ad opera delle Autorità Francesi e vi assicuriamo il nostro sostegno nella lotta per la loro liberazione. Comunicate i nostri saluti anche ai compagni arrestati e alle loro famiglie.

La persecuzione dei due compagni è un chiaro attacco alla costruzione del (nuovo)PCI. Ci sono già state altre azioni coordinate tra le Autorità Italiane e le Autorità Francesi con questo obiettivo. Già il primo arresto in Francia dei due compagni è stato realizzato senza che ci fossero reali capi di imputazione. I due compagni sono stati imprigionati per sei mesi senza essere sottoposti ad un regolare processo e dopo la loro scarcerazione sono stati obbligati a sottostare a misure non democratiche, finalizzate ad impedire il loro lavoro politico.

La borghesia di tutti i paesi europei fa l’elogio al progetto di costituzione europea, presentandolo come esempio di democrazia. Questo nuovo arresto dei due compagni ne mostra però le vere finalità: soppressione dei diritti democratici e delle libertà degli operai e terrore di Stato coordinato aldilà delle frontiere e dei paesi. E’ un progetto finalizzato a garantire la dominazione illimitata dei monopoli internazionali.

Ciò mostra allo stesso tempo la paura dei dominati nei confronti del movimento popolare e degli operai dei paesi europei. La grande parte dei francesi e delle masse popolari dei Paesi Bassi hanno votato contro la costituzione europea e la politica dei loro governi. Anche in Germania il governo è in crisi; la crisi della classe dominante non è però limitata a questi tre paesi, ma attraversa tutta l’Unione Europea.

 La resistenza contro la disoccupazione di massa e la distruzione del sistema sociale è un fenomeno che si sviluppa aldilà delle frontiere.

In una situazione di questo tipo, la creazione di partiti marxisti-leninisti forti e l’intensifi-cazione della loro cooperazione è una cosa necessaria per dirigere le lotte, per coordinarle e svilupparle. Questi partiti possono dare alle masse popolari la prospettiva del vero Socialismo come soluzione alla degenerazione del sistema capitalista.

Per questo motivo è necessario sviluppare una mobilitazione comune:

Per la liberazione immediata dei due compagni arrestati !

Per sostenere la costruzione del (nuovo)PCI !

Lottare a livello internazionale per i diritti democratici !

Per sviluppare una collaborazione solidale e intensa del movimento operaio e popolare nei paesi europei contro l?Europa dei monopoli internazionali !

Proletari di tutti i paesi, unitevi !

Noi faremo conoscere in Germania gli arresti dei due compagni del (nuovo)PCI e organizzeremo la solidarietà. Informateci su tutti gli sviluppi.

Saluti rivoluzionari e solidali

Roland Maister (Responsabile dell’Internazionalismo del CC dell’MLPD)

 

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PCE(r) - Fracciòn Octubre

Indirizzo e-mail: gacet_frc@hotmail.com

30 Maggio 2005

Solidarietà ai compagni Maj e Czeppel nuovamente detenuti in Francia !

L’arresto del 26 Maggio ’05 a Parigi, per mano della Divisione Nazionale Antiterrorismo (DNAT), dei comunisti italiani Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel che si sono sottratti al confino imposto dalle Autorità Francesi e passati in clandestinità, è un duro colpo per il (nuovo)PCI, recentemente fondato. Lo è anche, nel caso di Giuseppe Maj, per tutto il movimento comunista internazionale, alla cui rinascita sta contribuendo in modo molto importante con il suo lavoro teorico e pratico. Questo lo hanno ben capito anche gli imperialisti francesi, che per quello che gli compete, appoggiano attivamente la banda Berlusconi nella persecuzione del (n)PCI mascherata da “guerra al terrorismo”.

Questo colpo non va ad impedire che la grande opera di costruzione di un nuovo partito comunista in Italia prosegua con maggiore forza e determinazione fino a che il (n)PCI, oggi un giovane partito, diventi il partito comunista necessario per la classe operaia italiana e per le masse popolari in generale. Impedire che questo avvenga non è possibile per gli imperialisti italiani, ne per il loro Stato, neanche con l’appoggio di altri stati imperialisti e con i numerosi apparati repressivi a loro disposizione. Un partito comunista non ha bisogno del permesso dello Stato della borghesia imperialista per svilupparsi.

La costruzione di un partito comunista richiede, innanzi tutto una concezione comunista del mondo e di una linea e strategia giusta nella lotta per il Socialismo, che sia preparato a fronteggiare in tutti gli ambiti la repressione e assicurare nonostante questa la continuità della sua direzione e del suo lavoro tra le masse popolari. E’ solo questo tipo di partito comunista, come il (n)PCI, che potrà vincere, combinando con intelligenza il lavoro clandestino e il lavoro legale per realizzare il suo lavoro tra le masse e imparando dai suoi propri errori, perché, generalmente, sono nostri errori e carenze che facilitano la repressione politica.

Libertà per Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel!

Viva il (nuovo)Partito Comunista Italiano !

Viva l’internazionalismo proletario !

Per la rinascita del movimento comunista internazionale !