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Avanti, per consolidare e rafforzare il (nuovo)Partito comunista italiano!


Appello a tutti i giovani che lottano per fare dell’Italia un nuovo paese socialista

 

Consolidate e rafforzate il nuovo PCI !

Abbandonate le incertezze e trasformatevi in rivoluzionari di professione !

 

La borghesia imperialista per cercare di salvaguardare i propri profitti dalla seconda crisi generale per sovrapproduzione, sta conducendo un genocidio che per violenza, drammaticità ed estensione geografica non ha precedenti nella storia dell’umanità. I rapporti di produzione capitalisti sono ormai sorpassati, inadatti, incompatibili con lo sviluppo collettivo delle forze produttive: il capitalismo ha creato le basi per un sistema economico-politico-sociale superiore, il Comunismo. Il prolungarsi della sua agonia vuol dire unicamente il prolungarsi della guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari.

I neo-revisionisti, prostitute al soldo della borghesia imperialista, hanno cercato e cercano tutt’ora di farci credere che il capitalismo si trasformerà pacificamente nel Socialismo. Non è per niente vero! La borghesia imperialista non entrerà pacificamente nella tomba che si è scavata con le sue mani. Essa cercherà in tutti i modi, senza alcuno scrupolo, di difendere il proprio dominio. Non esiterà ad arrestare, torturare, corrompere, ricattare, terrorizzare e uccidere tutti coloro che vogliono mettere fine una volta per tutte alla società divisa in classi, in sfruttati e sfruttatori. La prima ondata della rivoluzione proletaria non lascia spazio a dubbi e incertezze al riguardo. Per mettere fine alla barbarie borghese, esiste un’unica via: lavorare senza risparmio di energie per trasformare in guerra civile per il Socialismo la guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari. La storia ha deriso le teorie anarchiche, autonomiste, individualiste e militariste come fantasie piccolo-borghesi inutili per trasformare la società. La storia ha mostrato che il proletariato raggiunge l’obiettivo della rivoluzione solo con la guida dei comunisti, organizzati nel partito. La borghesia imperialista da venticinque anni perseguita sistematicamente coloro che hanno lottato per creare il nuovo PCI e che oggi lottano per renderlo il vero stato maggiore necessario per condurre vittoriosamente la lotta per Socialismo. Ecco la dimostrazione che anche il nemico di classe ha tratto le sue conclusioni su chi è il suo reale antagonista. Per farla finita una volta per tutte con il capitalismo, è necessario un partito comunista totalmente autonomo dal regime controrivoluzionario della borghesia imperialista. Un partito in grado di raccogliere la rabbia e l’insofferenza che le masse popolari provano con sempre maggiore ampiezza contro la barbarie capitalista, liberarla dai mille lacci con cui la borghesia imperialista cerca di frenarla e di riassorbirla, trasformarla in energia rivoluzionaria incanalata negli argini tracciati da una giusta linea e strategia.

La classe operaia e le masse popolari del nostro paese, dal 3 ottobre ’04 hanno questo tipo di partito: il nuovo PCI. E’ nato per portare a termine il compito che il vecchio PCI lasciò incompleto: fare dell’Italia un paese socialista. Il nuovo PCI ha tirato dalla prima ondata della rivoluzione proletaria i giusti insegnamenti. Ha sciolto le incertezze e gli interrogativi che si ponevano al movimento comunista internazionale da più di cinquant’anni. Ha tracciato la discriminate della natura clandestina del partito e del maoismo come terza superiore tappa del movimento comunista.

Ora che il partito è stato fondato, per continuare ad avanzare verso il Socialismo nuovi compagni e compagne devono arruolarsi nelle sue fila. Per condurre vittoriosamente la lotta contro la borghesia imperialista, il partito deve diventare un gigante formato da centinaia e centinaia di compagni coordinati da un’unità ideologica e di linea e sorretti da una ferrea disciplina. Tutti i compagni che lottano per il Socialismo sono chiamati in prima persona ad assolvere questo compito. Abbandonate le incertezze fomentate dalla classe di sfruttatori, guerrafondai, parassiti, preti, mafiosi e fascisti che ci opprime e ci tormenta. Dedicate la vostra vita alla rivoluzione. Il (nuovo)PCI vi offre la possibilità di diventare rivoluzionari di professione !

Bisogna dividere e contrapporre le concezioni anche nell’affrontare questa scelta. Dividere e contrapporre le concezioni che appartengono alla classe operaia a quelle che appartengono alla classe borghese. Per distogliere un ragazzo o una ragazza dalla lotta rivoluzionaria, la borghesia imperialista semina fra le masse popolari e fa ripetere dai suoi intellettuali che a vent’anni o giù di li si è troppo giovani per certe cose. La situazione però si ribalta nel momento in cui le serve carne da cannone per opprimere altri paesi o manodopera da sfruttare per aumentare i profitti di qualche porco capitalista, quando le serve distruggere il diritto alla cultura o reclutare qualche fascio per fare il suo “lavoro sporco”. La situazione si ribalta, quando un ragazzo si spinge oltre i limiti che la borghesia pone per esprimere il dissenso senza mettere in pericolo il suo potere. L’omicidio di Carlo Giuliani dimostra chiaramente che per il nemico di classe non si è mai troppo giovani per essere uccisi, privati della vita quando è in gioco il suo sistema parassitario.

La verità è che la borghesia imperialista ha imparato sulla propria viscida pelle che i giovani sanno dare al movimento comunista importantissimi ed eroici contributi. I primi centocinquanta anni di storia del movimento comunista lo dimostrano chiaramente. Il vecchio PCI al momento della nascita era composto per l’80 % da giovani: giovani che qualche anno dopo furono protagonisti della lotta accanita e senza quartiere contro il Fascismo e della Resistenza partigiana diretta dal PCI clandestino e toccarono con mano il punto più alto finora raggiunto dalla classe operaia e dalla masse popolari nella lotta per fare dell’Italia un paese socialista. Il loro esempio di eroismo, la loro determinazione e la loro dedizione alla lotta per il Socialismo furono tali che, mentre noi oggi celebriamo con fierezza il sessantesimo anniversario della Resistenza, la borghesia imperialista ancora cerca di distruggere ed infangare il ricordo che di loro hanno le masse popolari!

Oggi come allora, i giovani sono chiamati a svolgere il ruolo che spetta a loro nella lotta contro il capitalismo. Oggi come allora, i figli più generosi e consapevoli della classe operaia e delle masse popolari devono far diventare la lotta per il Socialismo la spina dorsale della loro esistenza. Devono subordinare tutto ad essa, consapevoli che solo facendo diventare la lotta per il Socialismo, la rivoluzione l’aspetto dirigente della propria esistenza è possibile farla finita una volta per tutte con l’unica prospettiva che il capitalismo è ormai in grado di fornirci: essere un “esubero” senza serenità né materiale né spirituale. I cappellani degli sfruttatori e i loro reggicoda riciclati in grande stile per deviare le masse popolari, si affannano a ripetere che siamo giunti alla fine del mondo e dell’umanità. Non è vero! Siamo giunti alla fine del sistema capitalista. In questa situazione storica una sola scelta di vita è in grado di dare una prospettiva reale e positiva a un giovane proveniente dalle masse popolari: diventare rivoluzionari di professione !

 

FARLA FINITA UNA VOLTA PER TUTTE CON IL CAPITALISMO E FARE DELL’ITALIA UN NUOVO PAESE SOCIALISTA!

CONSOLIDARE E RAFFORZARE
IL NUOVO PCI!

ABBANDONARE LE INCERTEZZE E DEDICARE LA PROPRIA VITA ALLA RIVOLUZIONE SOCIALISTA!

ARRUOLATI NELLE FILA DEL (nuovo)PCI !