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Sul nuovo partito comunista

 

Noi dobbiamo costituire un partito comunista che sia all'altezza dei compiti che la nuova situazione rivoluzionaria in sviluppo pone ai comunisti. A questo fine dobbiamo tener conto pienamente degli insegnamenti che la prima ondata della rivoluzione proletaria ci fornisce in proposito. È fuori di dubbio che essa ci fornisce, con l'esperienza della sua fase di ascesa (1900-1950) e con l'esperienza della sua fase di declino, insegnamenti importanti sulle caratteristiche che il partito comunista deve avere e sul modo in cui esso deve funzionare. Questi insegnamenti, uniti alle condizioni concrete in cui conduciamo il lavoro di costruzione del nuovo partito comunista (in parte illustrate già nell'articolo I tre stadi in La Voce n. 9) e per altri aspetti nell'articolo Quale partito comunista? in La Voce n.1), permettono di precisare meglio le caratteristiche del "partito nuovo" e il ruolo che esso deve svolgere nell'ambito della rinascita del movimento comunista e dello sviluppo della seconda ondata della rivoluzione proletaria. Le considerazioni e proposte che seguono si aggiungono a quelle esposte nel n. 1 di La Voce e in alcuni articoli della stessa rivista. Di esse si dovrà tenere conto nella redazione definitiva del Manifesto Programma del (nuovo)Partito comunista italiano. Chi tratta oggi di ricostruzione del partito comunista, ma ripropone pari pari la concezione del partito con cui la prima ondata della rivoluzione proletaria è stata preparata e iniziata circa 100 anni fa e non tiene conto dell'esperienza della stessa ondata, non rende un buon servizio alla nostra causa. È anche questa una delle cose che distingue noi marxisti-leninisti-maoisti da quanti propongono semplicemente il ritorno al marxismo-leninismo. Noi teniamo conto sia dell'esperienza della prima ondata sia degli enormi progressi e cambiamenti intellettuali, morali e comportamentali che essa ha prodotto nelle masse popolari.

Uno degli insegnamenti della prima ondata della rivoluzione proletaria è che il partito comunista deve essere una scuola che forma gli operai avanzati e in secondo luogo anche gli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari alla lotta di classe. Ovviamente non è l'unico aspetto della relazione del partito comunista con essi. Il partito deve reclutare i più adatti di essi. Deve attingere da essi una conoscenza via via più ampia e più profonda delle masse popolari. Deve costruire e rafforzare tramite essi i suoi legami con le masse popolari e instaurare tramite essi con le masse popolari quel particolare rapporto di direzione che è la linea di massa. Ma tra tutti questi aspetti quello che è principale nella fase di costruzione in cui noi ci troviamo è quello del partito-scuola.

Il partito comunista che noi stiamo costruendo deve strutturarsi in modo da essere un organismo capace di fornire con continuità ed efficacia ad ogni elemento avanzato delle masse popolari ciò di cui ha bisogno per svolgere il suo ruolo presso i suoi compagni di lavoro, di abitazione, di organismo di massa.

La società capitalista costituzionalmente (cioè per la sua stessa natura) esclude le masse popolari dal patrimonio culturale e morale più avanzato della società. Da quando il movimento comunista è iniziato, la classe dominante, inoltre, mette in atto varie misure e ha creato varie istituzioni per impedire che gli elementi più avanzati delle masse popolari sfuggano in qualche modo a questa esclusione, che acquisiscano l'esperienza e le attitudini necessarie per organizzare e dirigere, che acquistino le cognizioni culturali e le attitudini morali necessarie per svolgere ruoli organizzativi e dirigenti. I comunisti costituendosi in partito devono creare le condizioni perché ogni elemento avanzato delle masse popolari, in particolare ogni operaio avanzato, che è individualmente disposto a uscire dalle condizioni negative della sua classe, riceva dal partito comunista la formazione intellettuale e morale e gli strumenti spirituali e materiali necessari per diventare dirigente e organizzatore dei suoi compagni.

Ad ogni elemento avanzato il partito comunista chiede di fare uno sforzo che si aggiunge a quello che il lavoro e le incombenze della vita impongono a ogni elemento delle masse popolari. Di essere disposto, dopo il lavoro e nonostante i comuni impegni familiari e sociali e le esigenze della vita individuale, a dedicare tempo ed energie per partecipare a riunioni, per studiare documenti del partito e istruirsi, per stabilire contatti con altri lavoratori e compagni, per svolgere altre attività politiche e sociali. A ogni elemento avanzato che è disposto a fare questo sforzo, il partito comunista offre una formazione politica e culturale, principi di vita, esperienze e altro. Tutto quanto è necessario perché egli sia in grado di orientare i suoi compagni in ogni terreno (politico, culturale, sindacale, delle relazioni sociali, morale) in senso comunista, perché sia in grado di mobilitarli, organizzarli e dirigerli a combattere in modo sempre più efficace contro la borghesia imperialista, a condurre sempre meglio la lotta di classe per conquistare rapporti di forza più favorevoli fino a creare un paese socialista. Il partito comunista educa ogni elemento avanzato a creare un'organizzazione di partito nel suo posto di lavoro, nel suo quartiere, nelle organizzazioni di massa di cui fa parte e a partecipare tramite esse alla vita del partito. Il partito comunista guida ogni elemento avanzato a costruire organismi di massa e a partecipare attivamente a quelli esistenti per fare in modo che essi siano una scuola di comunismo per le masse e assimilino le concezioni e le parole d'ordine delle organizzazioni clandestine del partito e le attuino.

Il partito comunista raccoglie da ogni elemento avanzato le opinioni, gli stati d'animo, le aspirazioni, le condizioni pratiche e le risorse dei suoi compagni, elabora e sintetizza tutto ciò nella sua linea d'azione che gli elementi avanzati riportano tra le masse popolari e applicano rendendola più concreta e particolare. Il partito comunista non sarà mai in grado di dirigere le masse popolari senza l'opera di questi "anelli intermedi" costituiti dagli elementi avanzati membri del partito. Il partito comunista recluta tra gli elementi avanzati, capaci e disposti a seguire il suo corso di formazione continua alla lotta di classe, i suoi quadri e li educa perché assumano nel partito responsabilità sempre più alte. Il partito comunista aspira a che una parte crescente e comunque alta dei suoi membri siano operai e che una parte grande dei suoi dirigenti provengano dalla classe operaia. Per il partito comunista è essenziale raggiungere questa composizione di classe. Solo con una simile composizione di classe il partito comunista è nelle condizioni di avere con la classe operaia e con il resto delle masse popolari legami tali che la borghesia non può distruggere e di mobilitare e dirigere la classe operaia  e il resto delle masse popolari a condurre con successo la rivoluzione. È vano sperare di condurre con successo una rivoluzione socialista se il partito comunista non ha una simile composizione di classe.

Beninteso, la composizione di classe non basta  ad assicurare che il partito sia all'altezza dei suoi compiti. Occorre anche che il partito comunista abbia una linea  politica conforme agli interessi strategici della classe operaia, una concezione del mondo comunista e un metodo di lavoro e di direzione principalmente basato sulla linea di massa, che per sua natura combina gli interessi diretti e immediati di ogni parte delle masse popolari e gli interessi generali e strategici della classe operaia al servizio della lotta contro la borghesia imperialista per creare un paese socialista. Tale linea politica, concezione del mondo e metodo sono anzi necessari anche per raggiungere e mantenere una buona composizione di classe. La composizione di classe aiuta il partito comunista ad elaborare e seguire una giusta linea politica, ad avere una concezione del mondo comunista e un metodo di lavoro e di direzione comunista. Non basta a questo fine. Occorre anche mettere in opera nella vita del partito comunista quelle misure e pratiche che l'esperienza del movimento comunista ha insegnato essere necessarie per conservare il carattere comunista del partito: il centralismo democratico come principio organizzativo, la critica e l'autocritica come mezzo di miglioramento continuo di ogni membro e di ogni organizzazione del partito, la lotta tra le due linee per prendere in ogni fase della lotta di classe la direzione giusta.

Composizione di classe da una parte, linea politica e concezione del mondo dall'altra formano un'unità di due opposti che si condizionano a vicenda e si trasformano l'uno nell'altro.

Ritornando al tema principale, occorre dire che la tesi che il partito comunista deve essere una scuola non va intesa nel senso corrente del termine. Scuola deve essere inteso come istituzione, rapporto e attitudine dell'intero partito, di ogni suo organismo e di ogni suo membro. Tutti devono mirare a formare gli elementi avanzati delle masse popolari e i membri stessi del partito, a renderli partecipi di un sistema di formazione che comprende sia veri e propri corsi di istruzione (nel senso corrente del termine) sulle principali materie, sia l'esperienza pratica di lotta di classe condotta sul terreno, che viene però sistematicamente e collettivamente trattata anche come esercitazione per migliorare tramite l'esercizio e come materiale da studiare per trarne insegnamento in modo che tutto il partito e i suoi membri progrediscono.

Nell'ambito di un simile sistema, anche gli errori e le sconfitte sono utilizzati nel migliori dei modi. Vi si attinge tutto quello che di positivo essi possono dare.

Se noi esaminiamo la storia dei partiti comunisti della prima Internazionale Comunista (1919-43), specialmente di quelli che hanno svolto compiti maggiori, vediamo che essi sono stati di fatto quel sistema di formazione che ho sopra indicato. Decine di migliaia di comunisti e di elementi avanzati della classe operaia e delle altre classi delle masse popolari sono passati alla Scuola Lenin di Mosca e nelle Scuole Quadri di vari livelli che ogni partito comunista organizzava. Centinaia di migliaia di riunioni sono state dedicate a fare collettivamente il bilancio dell'esperienza e ad insegnare e imparare. I partiti comunisti non hanno lasciato al caso (cioè al sistema della cultura dominante e all'elaborazione individuale dell'esperienza) la formazione dei propri membri e degli elementi delle masse popolari disposti e capaci di imparare. In ogni partito comunista i membri più avanzati ed esperti hanno insegnato sistematicamente ai più arretrati e agli inesperti. E questi sono stati in mille modi spronati ad imparare dai più avanzati e dai più esperti. Proprio l'opposto di quello che avviene nella società borghese. Questa educa e spinge chi conosce qualcosa ad usarla per guadagnare denaro e prestigio per sé, a cercare di mantenere il monopolio di quello che conosce, a insegnarlo solo a pagamento. Essa rende la scuola, l'istruzione, la cultura merci costose, abolisce o lascia andare in malora l'istruzione pubblica più o meno "gratuita" che il movimento comunista le aveva imposto, favorisce la scuola privata e fa della formazione un terreno di attività del capitale, aumenta le tasse scolastiche e il prezzo dei libri e delle altre attrezzature didattiche, impone copyright e tariffe sulle fotocopie e registrazioni, rende ogni attività culturale e di sperimentazione una fonte di lucro e un terreno precluso a chi non ha i soldi per pagare, pone la massa della popolazione in condizioni di non conoscere neanche e tanto meno apprezzare e voler assimilare e usare il patrimonio culturale e scientifico della società o partecipare al suo sviluppo.

Anche da questo punto di vista il partito comunista è una scuola di comunismo per i suoi membri, per gli elementi avanzati delle masse popolari e indirettamente per tutte le masse popolari. Avere una chiara coscienza del fatto che il partito comunista deve essere, per i suoi membri e per gli elementi avanzati delle masse popolari, anche questa scuola di lotta di classe ci permetterà di organizzare meglio, specialmente in questa fase, la nostra attività, di distribuire meglio le nostre limitate risorse e di stabilire migliori rapporti con gli elementi avanzati delle masse popolari.

Per costituire un "sistema formativo" del genere sopra indicato, occorre certo anche che noi comunisti riuniamo le nostre risorse e che costituiamo una struttura adeguata. Ma occorre soprattutto che costituiamo un partito capace di formulare chiaramente in termini pratici e concreti la sua concezione del mondo, la sua analisi della situazione generale, il suo programma, il suo metodo di lavoro e di direzione, la sua linea generale e le sue linee particolari, le sue parole d'ordine e le sue direttive d'azione in ogni caso e situazione. Un insegnamento, per essere efficace, non può limitarsi al generale: ogni tesi generale può essere insegnata e compresa solo se si presenta come espressione di una serie più o meno vasta di casi concreti e particolari, se è la luce che illumina più oggetti e fenomeni concreti. E ciò con riferimento principalmente ai compiti da svolgere nella lotta di classe in corso, ma non solo. Ciò vale anche con riferimento sia al bilancio delle passate esperienze dei circa 150 anni di esistenza e di sviluppo del movimento comunista internazionale sia ai movimenti e alle tendenze che attualmente si presentano come portatori di rimedi ai mali dell'attuale ordinamento sociale, alternativi all'instaurazione di un paese socialista.

Tra questi movimenti e queste tendenze

1. alcuni sono frutto dell'arretratezza di intellettuali superficiali o di esponenti autodidatti delle masse popolari che non tengono conto sufficientemente conto dell'esperienza già vissuta e delle posizioni e soluzioni già verificate e superate nel passato;

2. alcuni riflettono il punto di vista e le aspirazioni di classi delle masse popolari diverse dalla classe operaia che per la loro natura non sono in grado di sintetizzare nella propria emancipazione come classe dalla dipendenza dai capitalisti anche l'emancipazione delle altre classi delle masse popolari dai capitalisti e quindi fondare la generale emancipazione dell'intera società dal modo di produzione capitalista;

3. alcuni sono frutto di operazioni diversive e di manipolazione di gruppi della borghesia imperialista e di altre classi reazionarie, in particolare delle chiese e di altri gruppi che combinano dottrine e affari.

La maggior parte di questi movimenti e tendenze sono frutto di combinazioni delle tre fonti sopra indicate ed  è in ogni caso necessario che il partito comunista in ogni suo orientamento dia non solo, in positivo, la sua posizione, ma anche che, in negativo, mostri che tutte le altre posizioni sono, in quanto posizioni applicabili a tutta la società (quindi come nuovo ordinamento sociale, come soluzione generale), inconsistenti, unilaterali o utopistiche.

L'orientamento del partito deve riguardare non solo la lotta di classe, ma tutte le relazioni sociali e l'intera coscienza intellettuale e morale dell'individuo. "Il libero sviluppo di ogni individuo è la condizione del libero sviluppo di tutti" proclamava già il Manifesto del partito comunista (1848). Il lavoro compiuto dal movimento comunista ha fatto assumere a ogni singolo membro delle masse popolari una coscienza di sé e una potenzialità di azione sociale che la borghesia e le altre classi reazionari in conformità ai loro interessi si ostinano a conculcare. Poco più di 100 anni fa sulla rivista Civiltà cattolica veniva bollata utopia e peccato l'aspirazione che ogni uomo e ogni donna sapessero leggere e scrivere. Per il movimento comunista il pieno sviluppo intellettuale e morale, oltre che fisico, di ogni uomo e di ogni donna è invece un obiettivo possibile e necessario. L'associazione di lavoratori che governerà la società comunista richiede un alto livello di sviluppo intellettuale e morale di ogni membro della società e il benessere di ogni individuo nella società comunista dipenderà dal generale sviluppo intellettuale e morale della massa dei membri della società. L'avvento di questa società, tramite la rivoluzione socialista e la società socialista di transizione dal capitalismo al comunismo, richiede un alto sviluppo intellettuale e morale dei suoi promotori e di quanti combattono per il comunismo. Il partito comunista in quanto scuola deve quindi curare la formazione intellettuale e morale, in ogni campo, degli elementi delle masse popolari che sono disposti a seguire il corso teorico e pratico di formazione del partito nonostante gli ostacoli e gli impedimenti che la società borghese, consapevolmente e spontaneamente, erige contro questa formazione.

In ogni campo la formulazione chiara e categorica delle posizioni del partito comunista contrasta con il fatto che ogni fenomeno può sempre essere conosciuto più a fondo, con il fatto che ogni fenomeno è per sua natura legato a migliaia di altri: quindi che ogni formulazione categorica è solo un'approssimazione alla verità come ogni poligono circoscritto a una circonferenza è solo un'approssimazione ad essa. A fronte di ciò bisogna che il partito comunista riesca a combinare la formulazione chiara e categorica della sua posizione con la capacità di adeguarsi al carattere contraddittorio di ogni cosa e fenomeno, ai molteplici e a volte contrastanti aspetti che ogni cosa e fenomeno a volte hanno in sé, alle reazioni che ogni azione comporta, al carattere relativo di ogni affermazione e verità.

La formulazione chiara e categorica è indispensabile ai fini pratici per compiere momento per momento e caso per caso i passi che vanno compiuti. Essa deve corrispondere quindi all'aspetto principale del fenomeno ai fini pratici della sua trasformazione ("l'anello della catena al quale bisogna aggrapparsi per far muovere tutta la catena"). Essa è indispensabile anche ai fini didattici: per poter insegnare i limiti e la relatività di una verità, bisogna insegnare quella verità.

La comprensione del carattere contraddittorio di ogni cosa e fenomeno è essenziale perché il partito comunista sia in grado di aggiornare la sua posizione e adattarla a ogni situazione concreta, di riformularla in conformità con ogni situazione particolare. La comprensione del carattere contraddittorio di ogni cosa e fenomeno corrisponde a un livello superiore di scienza e di capacità d'azione e a un livello superiore di insegnamento. Tutto il processo della conoscenza necessaria all'azione procede per approssimazioni successive.

Sarà efficace la nostra scuola ai fini della nostra lotta per il comunismo? La borghesia cura sistematicamente l'orientamento, lo stato d'animo e i sentimenti delle masse popolari. Se ne occupa sia con iniziative specifiche consapevolmente predisposte (indirizzi culturali, "idee-forza", campagne di propaganda, cerimonie e riti, ecc.) per impedire la diffusione di un orientamento, di sentimenti e di stati d'animo rivoluzionari, sia spontaneamente riversando sulle masse con iniziative commerciali i suoi stati d'animo, i suoi sentimenti, le sue idee, la sua concezione del mondo. In questa opera la borghesia si avvale della potenza degli strumenti sociali che sono concentrati nelle sue mani e del prestigio che il suo ruolo sociale e la tradizione le conferiscono. Di fronte a questa opera potente, che possibilità di successo ha la nostra "scuola"? Nonostante la scarsità e la pochezza dei nostri mezzi (a cui possiamo rimediare solo parzialmente finché la borghesia è padrona dei mezzi sociali) e il carattere primitivo dei nostri metodi, criteri e strumenti (che dobbiamo sforzarci di superare benché la borghesia sia padrona anche del patrimonio intellettuale della società), la nostra "scuola" può avere un effetto pratico enorme ai fini della lotta di classe. Sostanzialmente per due motivi:

1. noi formiamo e diamo strumenti di azione agli elementi avanzati delle masse popolari. Essi già per le loro doti e per la loro iniziativa hanno un'influenza sui loro compagni di  lavoro, di abitazione e di organismo sociale. Noi orientiamo e potenziamo quello che loro stanno già facendo, ci avvaliamo per la nostra opera di legami e canali di trasmissione già esistenti, creati dalla vita e per questo indistruttibili;

2. le idee e i sentimenti che noi insegniamo e a cui educhiamo corrispondono all'esperienza pratica quotidiana che non solo ogni elemento avanzato ma anche ogni elemento anche arretrato delle masse popolari vive capillarmente. Gliela interpretano e gli danno il risvolto intellettuale e sentimentale ad essa confacente. La borghesia deve negare, mascherare, travisare l'esperienza quotidiana vissuta da ogni elemento delle masse popolari, la deve scomporre in parti da presentare ognuna in modo unilaterale, scisse tra loro e contrapposte (predica la parsimonia e la laboriosità all'operaio quando gli parla del suo lavoro, gli predica la prodigalità e il lusso quando si rivolge a lui come cliente, ecc.). La borghesia rema contro l'esperienza quotidiana in cui le masse popolari sono immerse. Al contrario noi la interpretiamo, ne mostriamo la ragione, indichiamo quali interessi la determinano, come può essere trasformata sulla base dei presupposti già presenti in essa.

La borghesia deve distrarre dalla realtà vissuta tramite idee e sentimenti proposti con forza e abbondanza di mezzi. Noi con i nostri pochi mezzi apriamo il corso ad una massa di acqua che ribolle tumultuosamente. Le nostre possibilità di vittoria sono molte. In definitiva solo noi possiamo vincere.

Se noi comunisti mettiamo a punto un simile sistema di formazione alla lotta di classe, accetteranno gli operai avanzati e gli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari di frequentare il nostro corso di formazione continua? La risposta a questa domanda dipenderà nella pratica da due fattori:

1. il progredire della crisi generale del capitalismo e della connessa situazione rivoluzionaria in sviluppo che renderà sempre più pressanti per gli elementi avanzati delle masse popolari la ricerca di una soluzione ai problemi del presente tramite l'instaurazione di un nuovo e superiore ordinamento sociale;

2. la conferma nella pratica della giustezza delle indicazioni del partito comunista e del suo metodo di lavoro e di direzione.

Saranno questi due fattori che decideranno del successo della scuola di lotta di classe che noi comunisti dobbiamo fondare. Ma è chiaro, e tutta l'esperienza del movimento comunista lo conferma e lo insegna, che noi dobbiamo costituire una simile scuola. Il nuovo partito comunista deve essere anche una simile scuola. Essa è un aspetto costitutivo del nuovo partito comunista. Il nuovo partito comunista non può prescindere da questo aspetto. Quindi, compagni, al lavoro!

 

Nicola P.