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Comunicato della CP, 29 giugno 2003

 

Trasformiamo gli attacchi della borghesia imperialista in un punto di forza per la ricostruzione del partito comunista

 

La borghesia imperialista ha assestato un colpo alla Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (nuovo)Partito Comunista Italiano (CP), ma non fermerà il nostro lavoro. Nella mattina del 23 giugno le forze della repressione hanno eseguito perquisizioni ai danni di alcuni compagni in Italia, in Francia e in Svizzera e hanno arrestato tre compagni in Francia: Giuseppe Maj, Giuseppe Czeppel e Caterine Bastard.

Nel n° 4 del marzo del 2000 della nostra rivista La Voce, a proposito dell'attacco condotto dalla borghesia imperialista del nostro paese il 19 ottobre 1999, avevamo scritto: "Con l'Operazione del 19 Ottobre lo Stato della borghesia imperialista mira a fare terra bruciata attorno alla Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (nuovo)Partito Comunista Italiano. Non è in grado di colpire la CP perché è clandestina e i suoi membri irreperibili. Quindi ha colpito in primo luogo i CARC, finora l'unica FSRS che ha dichiarato pubblicamente simpatia per l'obiettivo della CP. La borghesia imperialista vuole costringere i CARC a rinnegare la loro dichiarazione. In secondo luogo ha colpito l'area delle altre FSRS e dei lavoratori avanzati che sono il terreno su cui si sta combattendo nell'immediato la battaglia per la costituzione del partito. La borghesia imperialista vuole costringere quest'area a isolare i CARC e la CP."

In questa occasione l'apparato repressivo della borghesia è riuscita a colpire direttamente anche la CP.

Questa operazione è un'ulteriore dimostrazione che il partito comunista è il centro dello scontro tra classe operaia e borghesia imperialista: è la continuazione dell'attività della borghesia per impedire che la classe operaia ricostruisca lo strumento ad essa indispensabile per tornare ad essere protagonista della scena politica.

Con questa operazione la borghesia imperialista spera di arrestare il processo di ricostruzione del partito comunista, cercando di creare un clima di intimidazione, di scoraggiare i nostri compagni e quelli che ci sono vicini e la collaborazione e il sostegno che ci viene dal movimento comunista che sta rinascendo, dalla classe operaia e dalle masse popolari.

Con questa operazione la borghesia imperialista spera inoltre di creare confusione tra le masse popolari a proposito delle diverse organizzazioni e dei rispettivi obiettivi, analisi, linee, metodi di lavoro allo scopo di disorientare e di indebolire il legame che va costruendosi tra esse e chi lavora alla ricostruzione del partito comunista.

Il processo di ricostruzione del partito comunista attualmente è in una fase iniziale. Abbiamo fatto grandi ed importanti passi, ma siamo ancora all'inizio del nostro percorso. La nostra organizzazione si sviluppa e cresce, nuovi Comitati di Partito si formano, sempre più numerosi giungono i contributi di operai avanzati e di elementi avanzati delle masse popolari. Ma il lavoro più importante su cui occorre ancora dedicare molte energie è l'autonomia ideologica e organizzativa dalla borghesia. Quello che abbiamo detto, scritto e fatto fino ad oggi (e che continueremo a fare) è il frutto di un lavoro collettivo che raccoglie tutta l'esperienza della classe operaia e delle masse popolari che siamo stati in grado di utilizzare, che tiene conto dell'esperienza del movimento comunista passato e attuale, che permette quindi di dare indicazioni e orientamento senza dover fare i conti con i limiti di libertà di espressione e di organizzazione che la borghesia, in barba alle sue stesse leggi, impone. Grazie al nostro lavoro abbiamo potuto fornire ai compagni, alle FSRS, agli operai avanzati e agli elementi avanzati delle masse popolari tutti gli elementi di orientamento, di confronto, di dibattito che siamo stati in grado di elaborare, liberi dal controllo e dalla censura delle forze della repressione. Questo ha permesso al movimento comunista del nostro paese di avanzare e di far conoscere alla classe operaia e al resto delle masse popolari la necessità del partito comunista e la necessità che esso sia costruito a partire dalla clandestinità.

La stessa accanita persecuzione contro alcuni compagni che continuano ad essere ripetutamente colpiti da inchieste per reati di associazione sovversiva (ricordiamo che il codice Rocco che diede origine all'art. 270, 270 bis, ecc. è un codice fascista istituito proprio per colpire i comunisti) è una dimostrazione di quanto siano angusti e di quanto vadano via via restringendosi gli spazi di agibilità politica conquistati con le dure lotte e ancora concessi dalla borghesia.

Subire gli attacchi della borghesia imperialista fa parte del percorso che abbiamo intrapreso. Non siamo invulnerabili, quanto più ci spingiamo avanti tanto più aumentano i rischi connessi al lavoro rivoluzionario. Quanto più la nostra influenza cresce e raccoglie consenso tanto più la borghesia ci attacca. Ma l'esperienza del Partito Comunista Bolscevico, del PCI clandestino, come quella di ogni vero partito comunista appartenuto alla prima ondata rivoluzionaria ha ben illustrato che il nemico può colpire varie parti dell'organizzazione, ma ad ogni colpo nuove leve si uniscono al lavoro dei comunisti, nuove forze si aggregano, nuova esperienza diventa tesoro. Ad ogni colpo ci rialziamo, ripristiniamo le forze, ne raccogliamo di nuove ed avanziamo con maggior decisione nel nostro lavoro, con maggior convinzione di essere sulla strada giusta.

Ogni colpo che la borghesia imperialista assesta contro i comunisti è di insegnamento per le masse popolari. I nostri nemici sono coloro che sfruttano milioni e milioni di operai e lavoratori, che opprimono e affamano la stragrande maggioranza delle masse popolari del pianeta, che massacrano e distruggono scatenando guerre in ogni angolo del mondo, che annegano le masse di disperati che fuggono dai paesi distrutti dalla miseria e dalle guerre della borghesia imperialista, che incarcerano e torturano, che lasciano morire di fame e di malattie curabili milioni di individui, che difendono con le unghie e con i denti, scavalcando le loro stesse leggi, i propri interessi derivati dallo sfruttamento, dal furto, dallo spaccio. I nostri nemici sono quelli come Berlusconi, Bush, Blair, Aznar e le loro bande di fascisti, mafiosi, assassini e sfruttatori. I nostri amici invece sono i comunisti e tutti coloro che combattono gli oppressori e gli sfruttatori.

La borghesia imperialista non può evitare di fare tutto ciò che fa. Per quante forze metterà in campo per impedire alla classe operaia di riorganizzarsi, la borghesia imperialista si troverà sempre immersa nei problemi e nelle difficoltà che il suo stesso sistema genera: da una parte lo scontro tra gruppi della borghesia stessa che si contendono lo sfruttamento della classe operaia e delle forze produttive in generale nell'ambito della seconda crisi generale del sistema capitalista, dall'altra lo sviluppo della resistenza delle masse popolari contro il procedere della crisi stessa e contro le misure che la borghesia deve prendere per farvi fronte.

I comunisti di tutto il mondo devono tenere pienamente conto di queste condizioni per sviluppare il loro lavoro: nel nostro paese questo lavoro consiste nella ricostruzione di un vero e nuovo partito comunista che diventi di fatto lo strumento con cui la classe operaia possa formarsi e organizzarsi per dirigere se stessa e il resto delle masse popolari a strappare il potere dalle mani della borghesia imperialista e costruire il socialismo.

Il lavoro che noi della CP abbiamo svolto da quando ci siamo costituiti ad oggi ha significato un passo importante per il movimento comunista del nostro paese e a livello internazionale. Noi ne andiamo fieri e non arretreremo mai di fronte a questi e ad altri attacchi. L'importanza del nostro lavoro è dimostrata anche dalla grande e diffusa solidarietà raccolta e che continuiamo a raccogliere. In questo senso il tentativo della borghesia di isolare i CARC e la CP è andato decisamente in fumo rispetto a quanto essa era riuscita parzialmente ad ottenere con l'operazione 19 Ottobre.

La CP ringrazia tutte le FSRS, gli operai e la masse popolari che hanno assunto una posizione ferma di condanna delle Forze della Repressione guidate dal governo Berlusconi e di solidarietà verso i compagni colpiti. La CP esprime a sua volta piena solidarietà ai compagni colpiti da questo attacco repressivo e invita tutte le FSRS, i singoli compagni, gli operai e tutti i lavoratori ad opporsi con forza contro i nostri nemici, ad avanzare con ancor più decisione nel loro lavoro politico e nella solidarietà, a non cadere nella trappola intimidatoria che la borghesia cerca di costruire contro di noi e contro chiunque lotti per un mondo migliore: per il comunismo.

La solidarietà è un'arma che può essere rivoltata contro i nostri oppressori a patto che la si afferri diretti da una linea giusta: di fronte al tentativo della borghesia di isolare e di fare confusione occorre ribattere con la massima propaganda possibile degli obiettivi, delle analisi, delle linee e dei metodi di lavoro delle diverse organizzazioni e sviluppare il più ampio dibattito tra esse e verso la classe operaia soprattutto a proposito della ricostruzione del partito comunista.

Invitiamo tutti i compagni e gli operai avanzati a contribuire con maggior decisione e forza alla ricostruzione del partito comunista.

Rivoltiamo contro il nostro nemico e contro il nemico della classe operaia l'arma con cui esso ci attacca, trasformiamo l'attacco repressivo in occasione per rafforzare il processo di ricostruzione del partito comunista.

 

La CP non arretrerà di un solo passo!

Che ogni Comitato di Partito sviluppi il più ampio lavoro di denuncia, di propaganda di questo comunicato e di propri comunicati diffondendoli con ogni mezzo nella propria zona di attività.

Che ogni Comitato di Partito raccolga le forze che anche questa operazione repressiva della borghesia imperialista fa emergere e le diriga nel migliore dei modi lungo il glorioso percorso della ricostruzione del partito comunista.

Avanziamo con decisione nell'attuazione del piano in due punti!

Solidarietà ai CARC e a tutti i compagni colpiti!

W il nostro compagno Giuseppe Maj e tutti i compagni arrestati!

W il (n)Pci!