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Nuovo - Partito comunista italiano

Comunicato CC 29/2023
23 novembre 2023

Per Giulia e per Anila, per tutte le donne delle masse popolari da “capitalismo, discriminazioni, patriarcato, disuguaglianze”

Il governo di nostalgici del ventennio, di razzisti in doppio petto e di questurini incalliti guidato dalla “donna, madre, cristiana” Giorgia Meloni ha selezionato ad arte e cercato di usare l’uccisione di Giulia Cecchettin per montare una grande operazione di diversione e intossicazione delle masse (...)

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Comunicato CC 30/2023 - 7 dicembre 2023

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

Mobilitarsi contro i mezzi di comunicazione complici e tifosi dei crimini dello Stato sionista d’Israele!

Sviluppare la solidarietà con l’eroica resistenza palestinese!


Dal 7 ottobre 2023, giorno d’inizio dell’offensiva della resistenza palestinese denominata “Tempesta di Al-Aqsa”, un’intensa campagna di disinformazione ha investito le masse popolari in Italia come in ogni altro paese succube della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE.

Nel nostro paese la quasi totalità del sistema mediatico, con le sue televisioni, giornali, radio, opinionisti e social media, ha risposto alla chiamata alla mobilitazione dei gruppi imperialisti USA e UE a sostegno dello Stato sionista d’Israele colpito dall’offensiva del 7 ottobre.

Una valanga di menzogne ha inondato le masse popolari per cercare di sedare il vento di riscossa sollevato in tutto il mondo dall’offensiva della resistenza palestinese, sopprimere il grande sentimento di solidarietà verso le masse popolari di Gaza e Cisgiordania, coprire di disinformazione il genocidio scatenato dalle forze armate israeliane contro la popolazione di Gaza che già prima dei giorni di precaria tregua aveva fatto 14.854 morti tra cui 6.150 bambini, circa 36.000 feriti e almeno 6.180 dispersi (dati del Ministero della Sanità della striscia di Gaza, aggiornati al 26 novembre).

Trasformare la preoccupazione delle masse popolari per l’avanzare della guerra mondiale in sostegno all’ordine grondante sangue della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE (i promotori della terza guerra mondiale) è il senso di questa intensa operazione di intossicazione dei cuori e delle menti.

È il primo pilastro del regime di controrivoluzione preventiva all’opera, il sistema con cui la borghesia imperialista cerca di confondere, offuscare e manipolare i cuori e le menti delle masse popolari. In esso i media svolgono un ruolo centrale e determinante. Il ministro della propaganda del nazismo tedesco Joseph Goebbels è il loro maestro: “una menzogna ripetuta all’infinito, ripetuta costantemente diventa la verità”.

L’Italia è un caso esemplare di questa messa in scena mediatica per effetto della maggiore sottomissione del nostro paese ai gruppi imperialisti USA sancita dall’avvento del governo Meloni e della capillare infiltrazione che i sionisti d’Israele, protetti e foraggiati dagli imperialisti USA, hanno operato nei centri di potere del nostro paese e, tra questi, all’interno delle principali centrali mediatiche.

Le mobilitazioni di massa in solidarietà con la causa palestinese che si succedono in ogni parte del mondo dimostrano che le masse popolari non sono cadute nella trappola, in particolare nei paesi imperialisti. Nelle comunità arabe immigrate il sostegno alla causa palestinese si è ravvivato ed è cresciuto il prestigio delle organizzazioni della resistenza (in primo luogo di Hamas). Anche tra le masse popolari autoctone del nostro e degli altri paesi imperialisti si sviluppa la solidarietà verso la resistenza palestinese; anche tra quelli che vengono influenzati dalla campagna d’intossicazione dei cuori e delle menti prevale il sentimento di condanna del genocidio che Israele sta compiendo a Gaza. Il malcontento contro l’aperto sostegno dei governi dei paesi imperialisti alla condotta criminale dello Stato sionista d’Israele sta diventando un ulteriore fattore d’indebolimento e discredito dei sistemi politici borghesi. È anche per questo motivo che lo Stato sionista d’Israele, dopo un mese di massacri in cui non è riuscito a venire a capo della resistenza a Gaza e del malcontento e delle proteste diffuse anche tra la popolazione ebrea in Israele e nel mondo, è stato costretto a scendere a patti con la resistenza palestinese e ad accettare lo scambio tra ostaggi israeliani catturati il 7 ottobre e prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.

La resistenza palestinese insegna che l’apparato mass-mediatico della borghesia imperialista, la cui forza è esaltata da tutti i succubi della classe dominante, è un inutile e costoso cane da guardia!

Il (nuovo)PCI fa appello ai comunisti, a tutti i solidali con la causa palestinese, a tutte le persone indignate per i crimini dello Stato sionista d’Israele in corso a Gaza e in Cisgiordania, a colpire questo cane da guardia: rendiamo le sedi dei principali media di regime un bersaglio di mobilitazioni e iniziative di lotta, mettiamo il fiato sul collo ai giornalisti complici dei crimini d’Israele, boicottiamo attivamente le centrali mediatiche della propaganda filo-sionista che dal 7 ottobre imperversa a reti unificate.

Di seguito indichiamo gli indirizzi delle sedi di alcuni dei principali gruppi mediatici operanti in Italia e delle redazioni di alcune delle trasmissioni che si sono distinte per lo zelo filo-sionista.


1.Televisioni

1.1. Rai

- Centro di Produzione RAI di via Teulada 66, Roma (da dove viene trasmesso Porta a porta di Bruno Vespa)

- Centro di Produzione RAI di Saxa Rubra, Largo Villy de Luca 4, Roma (da dove vengono trasmessi i telegiornali RAI 1, RAI 2, RAI 3, la trasmissione di attualità politica Agorà, il palinsesto giornaliero di Rai News 24)

- Centro di Produzione RAI di corso Sempione 27, Milano (da dove viene trasmessa l’edizione delle 12 del telegiornale di RAI 3)

- Centro di Produzione RAI di corso Guglielmo Marconi 36, Napoli (da dove viene trasmessa l’edizione del fine settimana della trasmissione di attualità politica Agorà)

1.2. Mediaset

- Centro di Produzione Mediaset di Cologno Monzese, viale Europa 44, Milano (da dove vengono trasmessi Fuori Dal Coro di Mario Giordano, Dritto e rovescio di Paolo Del Debbio, Zona Bianca di Giuseppe Brindisi, i telegiornali Studio Aperto e TG4, il palinsesto quotidiano del telegiornale h24 TGcom24)

- Centro di Produzione Mediaset Palatino di piazza SS. Giovanni e Paolo 8, Roma (da dove vengono trasmessi il telegiornale TG5 e le trasmissioni di attualità politica Stasera Italia, Diario del Giorno e Cartabianca di Bianca Berlinguer)

1.3. La7

- Centro di produzione di Roma, via Umberto Novaro 32 (da dove vengono trasmessi il telegiornale La7 diretto da Enrico Mentana e le trasmissioni di attualità politica Otto e mezzo, L’aria che tira e Tagadà)

- Centro di produzione di Milano, via Rizzoli 8 (sede utilizzata per i collegamenti da Milano per le diverse produzioni televisive)

- Studi Videa di Roma, via Livigno 50 (da dove viene trasmesso Piazza Pulita di Corrado Formigli)

- Studios di Roma, via Tiburtina 521 (da dove viene trasmesso DiMartedì di Giovanni Floris)

1.4. Sky

- Redazione di Milano, via Monte Penice 7 (da dove viene trasmesso il palinsesto quotidiano di Sky TG 24)


2.Giornali

- Corriere della Sera (Milano, via Solferino 8, direttore Luciano Fontana, editore Rizzoli – Corriere della Sera Media Group [RCS])

- Repubblica (Roma, via Cristoforo Colombo 90, direttore Maurizio Molinari, editore Gruppo Editoriale Italiano [Gedi])

- La Stampa (Torino, via Lugaro 15, direttore Andrea Malaguti, editore Gruppo Editoriale Italiano [Gedi])

- Il Sole 24 Ore (Roma, piazza dell’Indipendenza 23 B/C, direttore Fabio Tamburini, editore Confindustria)

- Il Foglio (Milano, Corso Vittorio Emanuele II 30, direttore Claudio Cerasa, editore Sorgente Group)

- Il Tempo (Roma, Piazza Colonna 336, direttore Davide Vecchi, editore Gruppo Angelucci)

- Libero (Milano, viale Luigi Majno 42, direttore editoriale Daniele Capezzone, direttore responsabile Mario Sechi, condirettore Pietro Senaldi, editore Gruppo Angelucci)

- Il Giornale (Milano, via Gaetano Negri 4, direttori Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti, editore Gruppo Angelucci)

- La Verità (Milano, piazza della Repubblica 21, direttore Maurizio Belpietro, editore La Verità srl)

- Il Messaggero (Roma, via del Tritone 152, direttore Massimo Martinelli, editore Gruppo Caltagirone)

- La Nazione (Firenze, viale Giovine Italia 17, direttore Agnese Pini, editore Gruppo Monti-Riffeser)

- Il Mattino (Napoli, Centro Direzionale Torre Francesco – Isola b5, direttore Francesco de Core, editore Gruppo Caltagirone)


3.Radio

- Radio RAI 1 (che viene messa in onda presso il Centro di Produzione RAI di Roma Saxa Rubra, Largo Villy de Luca 4, da cui viene trasmesso anche il Giornale Radio RAI 1)

- Radio 2 (che viene messa in onda presso il Centro Radio RAI di Roma, via Asiago 10)

- Radio 3 (che viene messa in onda presso il Centro Radio RAI di Roma, via Asiago 10)

- Radio 24 (fa capo a Il Sole 24 Ore e dunque a Confindustria e viene messa in onda dalle sedi di via Monte Rosa 91 a Milano e di piazza Indipendenza 23 B a Roma; è l’emittente radio della trasmissione radiofonica filosionista La Zanzara, di David Parenzo e Giuseppe Cruciani)

- Radio Radicale (fa capo al Partito Radicale, viene messa in onda da Roma, in via di Torre Argentina 76)


4.Internet

4.1. Open (piattaforma di disinformazione creata dal giornalista Enrico Mentana, specializzata nella manipolazione delle notizie ad uso e consumo dei padroni USA, UE e sionisti dell’apparato mass mediatico italiano; la redazione di Open ha sede a Milano in via Medici 15)


La lotta contro le centrali mediatiche del sionismo in Italia contribuisce al successo della resistenza palestinese e contribuisce anche alla lotta in corso nel nostro paese. Gli zelanti complici dei bombardamenti sionisti sulla popolazione di Gaza che sentiamo abbaiare giorno e notte sono gli stessi che a ridosso della giornata di sciopero generale del 17 novembre scorso soffiavano sulla guerra tra poveri e invocavano strette ulteriori sul diritto di sciopero. I pappagalli dei sionisti d’Israele sono anche i pappagalli degli imperialisti USA e UE, del Vaticano, della Mafia e di Confindustria, i reali centri di potere della borghesia imperialista in Italia, oggi riuniti attorno al governo di Giorgia Meloni.

Fare anche della solidarietà con la resistenza palestinese un affluente della lotta per cacciare il governo Meloni e impedire la costituzione di ogni altro governo di Larghe Intese succube e asservito agli imperialisti USA, sionisti e UE!

L’instaurazione in Italia, uno dei principali paesi imperialisti, di un Governo di Blocco Popolare è il primo e decisivo traguardo da conquistare per porre fine alle complicità dello Stato italiano con i sionisti d’Israele e attuare su grande scala una politica di sospensione di ogni accordo e di rottura di ogni relazione tra il nostro paese e lo Stato sionista d’Israele, di disinvestimento delle risorse impegnate in affari e scambi con Israele, di sanzioni contro ogni soggetto politico, economico, accademico, ecc. immischiato con lo Stato sionista d’Israele.

La costruzione della rivoluzione socialista nei paesi imperialisti, che fanno da baluardo e retroterra dello Stato sionista d’Israele, è sia la condizione per liberare il nostro paese dalle forze usurpatrici sia la condizione per la liberazione delle masse popolari palestinesi e delle stesse masse popolari ebree vittime del criminale regime sionista.

Denunciare e smascherare ogni complice dello Stato sionista d’Israele!

Viva l’eroica lotta del popolo palestinese!