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(nuovo)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Comunicato CC 22/2019
10 ottobre 2019

Nessuna azienda deve essere chiusa, smembrata, ridotta di dimensioni, venduta a gruppi stranieri!
Nazionalizzare senza indennizzo le aziende che i capitalisti vogliono vendere, smembrare, ridurre, delocalizzare!

Impedire lo smantellamento dell’apparato produttivo del paese è il punto principale di una vera lotta per la sovranità nazionale!

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Comunicato CC 23/2019 - 20 ottobre 2019

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

Appello agli operai della Whirlpool di Napoli,
della Embraco di Torino e di tutte
le altre aziende Whirlpool sparse per l’Italia

Whirlpool è una delle filiazioni industriali di un grande gruppo finanziario USA. Ha comperato fabbriche e imprese in Italia e in altri paesi imperialisti (Francia, ecc.) e in particolare ha concentrato nelle sue mani la produzione di elettrodomestici e componenti. Ora sta sistematicamente chiudendo e delocalizzando la produzione in paesi dove i salari sono più bassi e le leggi a protezione delle condizioni di lavoro e dell’ambiente sono più permissive.

Gli operai Whirlpool con la loro lotta hanno già suscitato a Napoli e in altre parti del paese un vasto movimento di solidarietà. Si tratta di estenderlo, di coinvolgere amministrazioni comunali e regionali, sindacati di regime e altri organismi, di tradurlo in un vasto movimento di pressione sul governo Conte 2, ponendogli obiettivi precisi.

Il governo deve prendere in mano la produzione e il mercato degli elettrodomestici monopolizzati dalla Whirlpool, deve nazionalizzare senza indennizzo impianti, magazzini, scorte, marchi e brevetti. In Italia si continuano a vendere elettrodomestici. Chi gestisce il mercato? Chi sta prendendo in mano il mercato italiano? Per salvare le aziende Whirlpool, il governo deve prendere in mano la produzione e il mercato degli elettrodomestici e della componentistica.

Bisogna fare delle aziende Whirlpool un caso esemplare di come far fronte realmente alla crisi generale del capitalismo e al degrado generale del nostro paese!

La vicenda Whirlpool è analoga a quella di Alitalia, dell’ILVA di Taranto, del settore auto (FCA e connesse) e di mille altre aziende italiane.

La vittoria degli operai Whirlpool sarà un esempio e un aiuto anche per le masse popolari degli altri paesi. La sottomissione comune ai gruppi imperialisti non porta all’unità, ma alla guerra tra masse popolari dei distinti paesi e in ogni paese. Solo masse popolari sovrane nel proprio paese sono in grado di stabilire un rapporto di collaborazione e di solidarietà con le masse popolari di altri paesi!

Il governo Conte ha ampie possibilità d’intervento, dipende se ne ha la volontà. Espropriare la Whirlpool significa intaccare la libertà d’azione dei grandi gruppi imperialisti tutelata dalla UE, dal governo USA e dalla NATO. Questi faranno il possibile e l’impossibile per impedire la nazionalizzazione delle aziende Whirlpool, ma con un vasto appoggio di organizzazioni operaie e popolari il governo è in grado di far fronte a ogni aggressione.

Bisogna mettere il governo M5S-PD con le spalle al muro: deve nazionalizzare subito tutti gli stabilimenti Whirlpool perché è l’unica via per continuare a produrre quello di cui la popolazione ha bisogno!

Se non lo fa, le sue promesse di cambiare il paese mascherano il suo asservimento ai gruppi imperialisti europei, USA e sionisti: bisogna cambiare il governo!

Bisogna mobilitare tutti gli esponenti del M5S che si sono impegnati a cambiare il paese. Bisogna mobilitare quegli esponenti del PD di Zingaretti che promettono di non ripercorrere la strada di Renzi e del suo Jobs Act. Bisogna mobilitare gli esponenti della Lega: ora che non sono più al governo non smettono di fare promesse, ma sono d’accordo ad appoggiare la nazionalizzazione della Whirlpool?

Chi è d’accordo a lasciar distruggere il settore degli elettrodomestici, è d’accordo a lasciar distruggere anche gli altri settori produttivi. È d’accordo per lasciare andare in malora l’intero paese.

Nessuna azienda deve essere chiusa o ridimensionata. Se una produzione è inutile, va sostituita con altre utili.

Non c’è sovranità nazionale se non si è padroni dell’apparato produttivo del proprio paese, delle aziende che producono beni e servizi e del connesso sistema commerciale e finanziario.

Gli operai devono mettersi alla testa della lotta per la sovranità nazionale e per la collaborazione con gli altri paesi che si sono dati o si daranno autorità disposte a collaborare con noi!

Nessuna azienda deve essere chiusa, smembrata, ridotta di dimensioni, venduta a gruppi stranieri!

Nazionalizzare senza indennizzo le aziende che i capitalisti vogliono vendere, smembrare, ridurre, delocalizzare!

Impedire lo smantellamento dell’apparato produttivo del paese è il punto principale di una vera lotta per la sovranità nazionale!

Tutti i comunisti devono mobilitarsi a difesa delle aziende Whirlpool e degli altri settori produttivi del paese!

Tutte le persone che vogliono porre fine al corso catastrofico delle cose che i capitalisti impongono all’umanità, devono mobilitarsi contro lo smantellamento dell’apparato produttivo. Qui e ora si vede la sincerità delle promesse e delle intenzioni.

Osare lottare, osare vincere! Il futuro è nostro!



Riprodurre e affiggere ovunque, con le dovute cautele, la locandina di pag. 72 di La Voce 62: vedere che il (n)PCI clandestino è presente infonde fiducia nei lavoratori e smorza l’arroganza dei padroni!