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(nuovo)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

Comitato Centrale

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Alla lotta senza tregua contro il governo dell’Unione Europea e della NATO, quale che sia il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Pontificia!

 

Valorizziamo i risultati della campagna elettorale!

 

Comunicato CC 02/2018
27 gennaio 2018

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Leggi La Voce 57 del (nuovo)PCI

Comunicato CC 3/2018 - 29 marzo 2018

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Promuovere in tutto il paese vaste, ripetute, numerose e diffuse manifestazioni di piazza e pronunciamenti fino a indurre i vertici della Repubblica Pontificia a rispettare i risultati delle elezioni e affidare l’incarico di formare il governo al capo della lista che ha vinto le elezioni!

Le masse popolari e il futuro governo Di Maio: valorizzare i risultati delle elezioni del 4 marzo!


Con le elezioni del 4 marzo le masse popolari hanno anzitutto manifestato un diffuso rigetto di tutti i gruppi e gli esponenti del sistema politico delle Larghe Intese che da anni si alternano al governo per attuare il programma comune della borghesia imperialista, patrocinato dall’Unione Europea, dalla BCE, dalla NATO e dalla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti. Il programma comune è il programma della miseria per le masse e dell’arricchimento per finanzieri, speculatori e corrotti, dell’eliminazione delle conquiste e dei diritti dei lavoratori, dei licenziamenti e della disoccupazione neanche compensati da decenti ammortizzatori sociali, della graduale liquidazione dell’apparato produttivo, della riduzione del sistema sanitario nazionale, dell’istruzione pubblica, delle pensioni e del sistema di sicurezza sociale, della privatizzazione dei servizi pubblici, delle grandi opere inutili se non dannose, della repressione e degli abusi criminali da parte di vari corpi delle Forze dell’Ordine alla testa delle quali i governi delle Larghe Intese hanno posto torturatori come Franco Gabrielli, dell’invio di militari italiani all’estero e dell’impiego delle basi NATO in Italia a discrezione del governo USA, della devastazione del territorio e dell’inquinamento ambientale, della delinquenza e della corruzione, della persecuzione e dell’annegamento degli emigranti, della guerra e della colonizzazione all’estero, della liquidazione definitiva e completa della sovranità nazionale.

Il risultato delle elezioni del 4 marzo mette alla prova chiunque si è schierato per il rispetto e l’attuazione della Costituzione del 1948. Se le sue dichiarazioni sono oneste e non chiacchiere opportuniste e imbrogli, deve impiegare forze e risorse per far rispettare il risultato delle elezioni, non prestarsi apertamente o tacitamente a manovre diversive analoghe a quelle messe in atto nel 2013 da Giorgio Napolitano e suoi complici e mandanti.

Astenuti e votanti il 4 marzo hanno dato lo stesso segnale: basta con il programma comune della borghesia imperialista, basta con gli esponenti politici delle Larghe Intese e i loro complici!

Bisogna costringere i vertici della Repubblica Pontificia a rispettare il risultato delle elezioni che infine hanno dovuto indire, benché già più di 4 anni fa la loro stessa Corte Costituzionale avesse dichiarato che il Parlamento del 2013 era stato eletto con una legge elettorale anticostituzionale ed era quindi illegale.

Le uniche liste che il 4 marzo hanno guadagnato in massa voti sono quella del M5S e quella della Lega.

Bisogna costringere con la mobilitazione di massa e i pronunciamenti i vertici della Repubblica Pontificia ad affidare l’incarico di formare il prossimo governo a Luigi Di Maio, il candidato del M5S.

Il M5S è l’unica delle liste vincenti che non ha collaborato alla realizzazione del programma comune della borghesia imperialista. Il M5S il 4 marzo ha raccolto ben 10.7 milioni dei 32.8 milioni di voti validi.

La Lega di Matteo Salvini ha lungamente collaborato in mille modi, in varie sedi e a vari livelli con i governi delle Larghe Intese alla realizzazione del programma comune. Il governo affidato a Matteo Salvini sarebbe il proseguimento truccato dei governi delle Larghe Intese. La Lega il 4 marzo ha raccolto 5.7 milioni di voti

1. perché finalmente, alla vigilia delle elezioni, ha preso posizione contro il programma comune delle Larghe Intese,

2. perché contro gli emigranti ha apertamente rivendicato la linea che già i governi delle Larghe Intese stanno da anni praticando alla chetichella, vergognandosi dei loro crimini e facendo dichiarazioni di formale adesione alle prediche umanitarie di Bergoglio: prosecuzione dell’aggressione e devastazione dei paesi oppressi (la causa dell’emigrazione), respingimento e annegamento in mare degli emigranti, per quelli che riescono ad arrivare e restare, maltrattamento e sfruttamento in concorrenza con gli altri lavoratori.

Ogni governo non capeggiato dal M5S è violazione del risultato delle elezioni del 4 marzo, è la continuazione più o meno variamente mascherata dei governi delle Larghe Intese.

Noi comunisti chiamiamo tutti ad esigere, ognuno con tutti i mezzi di cui dispone, che i vertici della Repubblica Pontificia affidino l’incarico della costituzione del governo a Luigi Di Maio.


Quanto al futuro governo capeggiato da Luigi Di Maio, esso certamente non manterrà le promesse elettorali del M5S perché vorrà anche rispettare la subordinazione alla NATO, alla UE, alla BCE e più in generale alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti, alla borghesia imperialista italiana e al Vaticano.

Di Maio alla vigilia delle elezioni ha fatto “il giro delle sette chiese” della Comunità Internazionale. È stato a Washington, a Bruxelles, in Vaticano, dalla Confindustria e presso altri circoli interessati all’attuazione del programma comune e promotori, per prolungare la vita del sistema capitalista, del catastrofico corso delle cose che distrugge il nostro paese e il mondo intero. Si è ben guardato dall’andare a parlare con i lavoratori dell’ILVA, della FCA di Mirafiori o di Pomigliano, dell’Alitalia, dell’Embraco, della Rational di Massa, della Piaggio di Pontedera o delle mille altre aziende che i mandanti delle Larghe Intese hanno chiuso o condannato a morte lenta. Di Maio ha cercato la benevolenza e l’investitura dei promotori interessati del catastrofico corso delle cose. Essi sono pronti a ricattare, aggredire finanziariamente il governo M5S e rendergli impossibile la vita accelerando la morte delle aziende, esportando capitali e con mille altre manovre e pressioni, se cercherà di mantenere fede alle sue promesse elettorali: abolizione della legge Fornero e del Jobs Act, difesa e aumento dei posti di lavoro, finanziamento del sistema sanitario, delle scuole e delle Università, reddito di cittadinanza e le altre promesse. Il M5S ha promesso ma non si è dato la forza per attuare le sue promesse anche se, come scontato, i fautori del programma comune si sarebbero opposti, ha anzi cercato l’investitura dei mandanti delle Larghe Intese.

Le masse popolari devono anzitutto esigere dai vertici della Repubblica Pontificia che affidino a Di Maio l’incarico di formare il nuovo governo e nello stesso tempo devono organizzarsi e mobilitarsi per sostenere il nuovo governo se prenderà e finché prenderà effettivamente misure che attuano le promesse elettorali del M5S. Se il nuovo governo M5S manterrà le promesse del M5S, finché cercherà di mantenerle, noi lo sosterremo, spingeremo tutti a sostenerlo: tutti i lavoratori avanzati dovranno sostenerlo e fare attuare le sue misure.

Diciamo fin d’ora che dobbiamo sostenerlo finché cercherà di abolire Jobs Act, legge Fornero e altre simili infamie, instaurare il reddito di cittadinanza, assicurare la vita di ILVA, Embraco, Rational, Alitalia, FCA, ex Lucchini e di tutte le aziende condannate, nazionalizzando o commissariando dove i padroni insistono a chiudere o delocalizzare, impedendo il trasferimento degli impianti, sostenendo i lavoratori che si organizzano, riconvertendo le aziende inutili o dannose e giovandosi dell’applicazione dell’informatica alla produzione per ridurre il tempo di lavoro e fare delle aziende centri di iniziativa, formazione e attività politica, di animazione sociale, di collaborazione con il sistema di istruzione, centri di cura e miglioramento del territorio. Le aziende bisogna riconvertirle, non chiuderle! Bisogna usare da subito i locali delle aziende per creare centri di attività culturale e politica! Se imboccherà una simile strada, per non essere strozzato dai padrini delle Larghe Intese il governo Di Maio dovrà prendere altre misure conseguenti: richiamare i soldati italiani impegnati all’estero, epurare FFAA, Carabinieri e Polizia dagli elementi che non attueranno onestamente le direttive del governo e tradiranno lo spirito della Costituzione, sloggiare le basi NATO e sioniste, far valere la sovranità nazionale scritta nella nostra Costituzione, prendere in mano il sistema produttivo nazionale, regolare i conti con le strutture della borghesia imperialista europea (UE, BCE, ecc.). Esso avrà bisogno del sostegno delle masse popolari, della loro organizzazione e della loro mobilitazione. In questo caso noi comunisti ci impegneremo a fondo per promuovere un simile corso delle cose, chiameremo i lavoratori a mobilitarsi e organizzarsi per far fronte a ogni manovra.

Altrettanto faremo ma contro il governo Di Maio se imboccherà la strada della sottomissione alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti e del tradimento del programma elettorale del M5S.

L’esperienza dimostrerà che chi vuole veramente porre fine al corso disastroso delle cose (che non casca dal cielo: ha promotori e responsabili ben precisi!) deve darsi i mezzi per farlo: deve avere cioè la forza per cambiare il corso disastroso delle cose nonostante l’inevitabile opposizione di quelli (il cosiddetto “1%” della popolazione) che da esso traggono ricchezze, potere e privilegi, di quelli che grazie ad esso prolungano la vita del loro sistema di profitti, di rapina, di sopraffazione dei lavoratori (degli uomini e più ancora delle donne, degli italiani e più ancora degli immigrati), di corruzione e di crimini. Quindi deve sostenere e promuovere la mobilitazione e l’organizzazione degli operai e delle masse popolari, cioè di quelli che hanno invece tutto l’interesse a porre fine al vortice di crisi, devastazione ambientale e guerra in cui la borghesia imperialista e il clero ci hanno trascinato.

Per questo fin d’ora chiamiamo i lavoratori ad organizzarsi e gli amministratori locali e gli altri esponenti democratici della pubblica amministrazione, gli esponenti di sinistra dei sindacati, gli esponenti della sinistra borghese sinceramente contrari al catastrofico corso delle cose a costituirsi dovunque in Comitati di Salvezza Nazionale per promuovere la mobilitazione e organizzazione delle masse popolari e in particolare degli operai. Per far rispettare il risultato delle elezioni, per sostenere il governo Di Maio se attuerà le misure indicate nel programma elettorale M5S e quelle che ne conseguono, per costituire un proprio governo d’emergenza se il governo Di Maio tradirà le promesse elettorali e si sottometterà ai mandanti delle Larghe Intese.

Questa è la partita che si aprirà una volta costituito il governo Di Maio. Noi comunisti siamo pronti a mettere in campo tutte le nostre forze e fin d’ora chiamiamo tutti i lavoratori avanzati a scendere in campo per far rispettare il risultato delle elezioni. Se il governo Di Maio non adempirà alle promesse del M5S per mantenere la benevolenza dei gruppi imperialisti e della loro istituzioni (UE, BCE, NATO, ecc.), con lo stesso vigore lo combatteremo e chiameremo tutti i lavoratori avanzati a mobilitarsi contro di esso, a organizzarsi e a costituire un proprio governo d’emergenza e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia.

I risultati delle elezioni del 4 marzo danno una lezione della massima importanza. Esse insegnano a tutti quelli che temevano che la borghesia fosse capace di manipolare senza limiti la mente e i sentimenti delle masse popolari, che non è così. A quelli che piangevano denunciando un “controllo sociale totale”, il risultato delle elezioni ha mostrato che per quanto cerchi di farlo, per quanti mezzi la borghesia ponga senza scrupoli in campo per manipolare idee e sentimenti, il suo potere è limitato. L’esperienza pratica diretta, il lascito della prima ondata della rivoluzione proletaria e l’azione, oggi ancora debole ma che sta a noi e ad ogni persona cosciente rafforzare, del movimento comunista cosciente e organizzato hanno portato le masse popolari, nonostante una legge elettorale truffa e il monopolio dei mezzi di comunicazione di massa nelle mani della borghesia e del clero, a rigettare i fautori delle Larghe Intese.

Avanti dunque!

Imponiamo il rispetto del risultato delle elezioni!

NO a ogni governo delle Larghe Intese!

NO a ogni governo succube dei padrini delle Larghe Intese!

Valutiamo ogni persona e organismo alla luce dell’impegno in questo compito!

Rafforziamo il movimento comunista cosciente e organizzato!

Il nostro futuro è nelle nostre mani!


Osare sognare, osare pensare, osare vedere oltre l’orizzonte della società borghese!

Osare vincere! Il nostro futuro lo costruiamo noi!


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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell’Ordine borghese, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html ], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html ].