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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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La Voce n.46 del (n)PCI

Elezioni europee ed elezioni comunali del 25 maggio

Posizioni di principio e campagne elettorali

Beppe Grillo e il M5S non è “il nuovo che avanza”. È un’esplosione nel ventre del vecchio mondo, per noi comunisti un fortunato insperato incidente, come il pope Gapon lo fu per Lenin e i suoi compagni.

Alle elezioni europee votare
e far votare per la lista
M5S - Beppe Grillo

Comunicato CC - 14 maggio 2014

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Comunicato CC 20/2014 - 23 maggio 2014

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Elezioni europee di domenica 25 maggio

 

Ai sinceri comunisti che si oppongono alla nostra indicazione di votare M5S

 

 

 

Vi sono sinceri comunisti sconcertati dalla nostra indicazione di votare e far votare Beppe Grillo - M5S nelle elezioni europee. Consideriamo con attenzione le loro ragioni, ma confermiamo la nostra giusta indicazione di voto.

 

Il corso delle cose che la borghesia imperialista e il suo clero impongono porta il mondo a una catastrofe. Possiamo e dobbiamo cambiarlo. Mobilitando e organizzando le masse popolari a costituire il Governo di Blocco Popolare nel nostro paese sconvolgeremo l’Unione Europea e la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti. Questo è il compito che noi comunisti dobbiamo assolvere verso le masse popolari del nostro paese e il nostro compito internazionalista.

 

Non è nelle istituzioni della democrazia borghese che rinasce il movimento comunista. Il movimento comunista rinasce nelle lotte per mobilitare le masse popolari a costituire organizzazioni operaie e popolari (OO e OP) in ogni azienda capitalista o pubblica e in ogni zona d’abitazione, per elevare le OO e OP perché  si coordinino tra loro, rendano il paese ingovernabile alle autorità della Repubblica Pontificia, agiscano nelle aziende e nei quartieri, nei paesi, nelle città e a tutti i livelli come istituzioni del Nuovo Potere, costituiscano un loro governo d’emergenza e lo facciano ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia.

 

Le elezioni europee, ancora più delle regionali e comunali, stanno creando un notevole interesse intorno all’attività, alle proposte, alle promesse e alle illusioni della lotta politica. È l’aspetto positivo delle elezioni. Esse sono infatti un’eredità dell’epoca in cui la borghesia era in ascesa, lottava contro il feudalesimo, le sue monarchie e le sue chiese, contro i papi e i re. Le elezioni furono l’istituzione con cui la borghesia pose alcuni limiti al potere assoluto dei papi e dei re, li costrinse, con le buone o con le cattive, ad ammettere che anche i ricchi e i loro amministratori e portavoce avevano voce in capitolo negli affari politici del paese. La repubblica, il potere ai ricchi senza papa e senza re, fu il punto massimo di arrivo di questo processo durato tre secoli. L’Europa e l’America del Nord, gli attuali paesi imperialisti, i paesi da dove oggi la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti domina, sfrutta, saccheggia e devasta il mondo, furono il teatro di questo processo. Le masse popolari mobilitate, illuminate, organizzate e guidate dal movimento comunista cosciente e organizzato hanno fatto irruzione in questo processo, hanno stravolto le sue istituzioni imponendo la propria presenza: da allora le elezioni sono diventate per i ricchi uno degli strumenti della manipolazione delle masse popolari e si è saldata la conciliazione tra la borghesia e il clero, tra gli esponenti dell’industria e della finanza e quanto restava dei papi e dei re. Le istituzioni della democrazia borghese sono diventate il teatrino della politica borghese, che nasconde gli affari e il malaffare, la reale attività politica della borghesia e del clero. In nome della governabilità la borghesia e il clero cancellano o snaturano in ogni campo e su ogni terreno anche i diritti democratici che avevano dovuto concedere alle masse popolari durante la prima ondata della rivoluzione proletaria, quando il movimento comunista avanzava in tutto il mondo, quando le masse popolari erano destate in tutto il mondo alla vita politica dal glorioso esempio e dalla forza dell’Unione Sovietica e dalla sua eroica e vittoriosa lotta contro il nazifascismo, dalle gloriose vittorie della Repubblica Democratica della Corea e della Repubblica Popolare Cinese, dall’eroica lotta del Vietnam, dalla tenace resistenza della rivoluzione cubana.

 

Questa è la situazione in cui dobbiamo condurre la nostra lotta per cambiare il corso delle cose. Dobbiamo approfittare di tutte le circostanze, gli appigli e gli incidenti per rimontare la china, per la rinascita del movimento comunista, per una nuova e definitiva ondata della rivoluzione proletaria.

 

 

 

Beppe Grillo e il M5S non è “il nuovo che avanza”. È solo un’esplosione nel ventre del vecchio mondo.

 

Per noi comunisti è un fortunato insperato incidente. Come lo fu per Lenin e i suoi compagni il pope Gapon che nel gennaio 1905 mobilitò gli operai di Pietroburgo a presentare suppliche allo zar. Come lo fu per Mao Tse-tung e i suoi compagni il maresciallo Chang Hsueh-liang che nel dicembre 1936 si ribellò a Chiang Kai-shek che lo aveva messo a capo degli eserciti inviati a combattere l’Armata Rossa.

 

 

 

Oggi per portare avanti la causa della rinascita del movimento comunista nel nostro paese, alle elezioni europee bisogna votare e far votare la lista M5S - Beppe Grillo

 

 

 

Infatti il successo elettorale della lista M5S - Beppe Grillo, il sorpasso del PD, è l’esito più favorevole allo sviluppo su grande scala del movimento che costituirà il Governo di Blocco Popolare, come abbiamo ampiamente illustrato nel Comunicato CC dello scorso 14 maggio, come ha ben illustrato anche il Partito dei CARC nel Comunicato che ha diffuso lo scorso mercoledì 21 maggio. Il successo elettorale del M5S è il colpo migliore che possiamo portare contro la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, contro l’Unione Europea, contro la Repubblica Pontificia. La sinistra borghese, persino il manifesto (22 maggio pag. 2), si sono mobilitati contro la nostra indicazione di voto perché Vendola & C vedono in pericolo i loro piani di collaborazione con il PD e con Renzi.

 

Chi si oppone alla nostra indicazione di voto non dice una, una che sia una sola parola sulle buone azioni che la sinistra borghese o il centro-sinistra avrebbero fatto, di cui possano vantarsi il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti, i Paolo Ferrero che vanno ancora ripetendo la storia di Berlusconi e Bertinotti sugli “errori e orrori” che costituirebbero la storia del movimento comunista, i Vendola amici e complici dei Riva, i Diliberto e altri ex ministri di Prodi, fautori in servizio effettivo o mancati della Lista Tsipras.

 

Chi si oppone alla nostra indicazione di voto non dice una, una che sia una sola parola sul preciso piano d’azione per costituire il GBP che noi comunisti stiamo attuando, per cui promuoviamo la mobilitazione e l’organizzazione delle masse popolari.

 

Chi si oppone alla nostra indicazione di voto quello che ci oppone sono le maldicenze e le malefatte di Beppe Grillo e del M5S che sono molte (Parma, Pomezia e altre). In effetti Beppe Grillo e il M5S non sono il nuovo che avanza e proprio il successo elettorale li costringerà a scegliere tra avanzare e trasformarsi in Comitato di Salvezza Nazionale che chiami le masse popolari a mobilitarsi, organizzarsi e costituire il GBP oppure ripiegare nelle spire delle manovre e delle attività criminali della Comunità Internazionale di gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, confondersi tra i tanti ministri della Repubblica Pontificia. Sarà comunque un altro capitolo della crisi della Repubblica Pontificia e della rinascita del movimento comunista che procede attraverso il movimento per la costituzione del GBP.

 

Noi mettiamo in guardia gli elettori della Lista Tsipras dal lasciarsi trascinare dal disfattismo dei suoi promotori che il loro insuccesso elettorale e la loro conseguente acquiescenza alla Repubblica Pontificia e alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti li attribuiranno all’ignoranza, all’arretratezza o al servilismo delle masse popolari che non credono più alle loro promesse e non li votano più. Responsabili del rigetto e del disprezzo che suscitano tra tanta parte delle masse popolari sono le loro azioni del passato e la loro condotta attuale.

 

Tutte le masse popolari, anche quelli che avranno votato la Lista Tsipras, devono mobilitarsi e organizzarsi per costituire il loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare che attui il programma sintetizzato nelle Sei Misure Generali e dia forma e forza di legge ai provvedimenti che le OO e OP interessate caso per caso indicheranno.

 

Il primo paese imperialista che spezzerà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, con la sua azione aprirà la strada e la mostrerà con il suo esempio anche alle masse popolari degli altri paesi imperialisti e valorizzerà la lotta eroica che in varie forme e sotto varie bandiere le masse popolari già conducono nei paesi oppressi e in tutti gli altri paesi del mondo!

 

 

 

Promuovere ovunque la formazione di Organizzazioni Operaie e Popolari, che costituiscano un proprio governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare e lo facciano ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia: sarà il primo passo di una nuova superiore fase della Guerra Popolare Rivoluzionaria che instaurerà il socialismo nel nostro paese.

 

 

 

Avanti quindi nella rinascita del movimento comunista sulla base del marxismo-leninismo-maoismo!

 

 

 

Costituire nella clandestinità Comitati di Partito in ogni azienda e in ogni luogo d’abitazione!

 

 

 

La nuova ondata della rivoluzione proletaria avanza in tutto il mondo!

 

 

 

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