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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Un governo ombra per promuovere l’organizzazione degli operai e delle masse popolari!

Comunicato CC - 5 marzo 2013

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Comunicato CC 9/2013 - 5 marzo 2013

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Viva il Comandante Hugo Chavez Frias!

 

Hugo Chavez ha dato un grande impulso alla causa dell’emancipazione delle classi e dei popoli oppressi dalle catene del sistema imperialista mondiale!

 

La sua vita e la sua opera continuano nella seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo!

 

Hugo Chavez Frias resterà nella storia e avrà un posto crescente nel cuore e nella memoria di tutti i popoli del mondo. Col passare degli anni risalterà sempre più  che l’opera che egli ha compiuto negli anni che è stato alla guida del Venezuela ha avuto un’importanza storica per tutti i popoli  del mondo.

Hugo Chavez ha proiettato dal Venezuela in tutto il mondo una grande luce di speranza in un momento che per l’umanità era particolarmente difficile. La Repubblica Popolare Cinese aveva rinunciato al suo ruolo di base rossa della rivoluzione proletaria mondiale, l’Unione Sovietica dopo anni di decadenza era crollata, la prima ondata della rivoluzione proletaria si era esaurita, i movimenti progressisti erano in difficoltà in tutto il mondo. I gruppi imperialisti europei, americani e sionisti avevano ripreso a spadroneggiare e proiettavano la loro ombra oscura e criminale sul mondo intero. Nei paesi imperialisti la rassegnazione e la disperazione si combinavano con l’evasione dalla realtà e il ricorso alle droghe a rendere amara la vita di milioni e milioni di sfruttati e oppressi. La causa delle classi sfruttate e dei popoli oppressi del mondo intero sembrava senza speranza. La denigrazione del socialismo e del comunismo imperversava. Francis Fukuyama proclamava la fine della lotta di classe con la vittoria dell’imperialismo USA. Toni Negri consigliava di evadere dal triste presente scavandosi nicchie beate.

In questo periodo oscuro della storia dell’umanità, Hugo Chavez ha acceso una luce di speranza che dal Venezuela si è sparsa sull’America Latina e sul mondo. Ha levato alta la bandiera della fiducia che le classi e i popoli oppressi di tutto il mondo devono avere in se stessi, della fiducia che ad essi appartiene il futuro, che essi possono e devono cambiare il mondo e fare la storia. Ha fatto soffiare nel mondo un vento di resistenza, di coraggio, di solidarietà e di lotta. Egli ha combinato l’amore per il suo paese, il Venezuela, la passione e il lavoro instancabile per migliorare le condizioni minute della vita di ogni giorno delle masse popolari del suo paese, con la generosa collaborazione senza frontiere con i popoli, i paesi e i movimenti che in quale parte del mondo resistevano all’imperialismo. In un momento difficile, egli ha guidato le masse popolari del suo paese a impiegare per migliorare le proprie condizioni e per sostenere la Cuba di Fidel Castro e i movimenti progressisti di un grande numero di paesi, le risorse che fino allora i ricchi avevano dissipato per i loro lussi e sprechi o usato per rafforzare il loro potere. Egli ha ampiamente meritato l’amore e la devozione degli oppressi e degli sfruttati e l’odio irriducibile dei loro sfruttatori e oppressori. Perché ha assunto un ruolo centrale nella lotta in cui si decide del futuro dell’umanità.

 

Per aver compiuto quest’opera, i comunisti italiani rendono omaggio al Comandante Hugo Chavez Frias e ai suoi compagni di lotta.

 

L’omaggio che noi rendiamo all’opera liberatrice e internazionalista del Comandante Chavez consiste in un fermo impegno. Noi continueremo fino alla vittoria la rivoluzione socialista in Italia, instaureremo il socialismo in un paese imperialista e con questo contribuiremo ad aprire la strada del socialismo anche per le masse popolari degli altri paesi imperialisti d’Europa e d’America e alla lotta di liberazione di tutti i popoli del mondo.

 

Per questo all’omaggio al Comandante Chavez associamo oggi 5 marzo l’omaggio al grande dirigente comunista Giuseppe Stalin, nel sessantesimo anniversario della sua morte.

 

La borghesia e il clero hanno riversato e riversano una valanga di insulti e di calunnie su Giuseppe Stalin per denigrare tutto il movimento comunista e la sua opera, perché Stalin ha guidato l’Unione Sovietica e i popoli di tutto il mondo a vincere il fascismo e il nazismo, a lottare per la propria liberazione e il progresso, a spezzare le catene del colonialismo, a fare negli stessi paesi imperialisti grandi conquiste di civiltà e di benessere che la borghesia e il clero si sono affrettati a smantellare appena il movimento comunista (per limiti suoi propri che oramai abbiamo ampiamente chiarito e che quindi possiamo superare)  ha perso slancio e i rapporti di forza si sono rovesciati a loro favore.

 

Oggi la crisi del capitalismo ha nuovamente gettato le masse popolari di tutto il mondo in una catastrofe di miseria, di abbrutimento e di guerra che continuerà ad aggravarsi finché ad essa non porranno fine le masse popolari organizzate.

Il nostro paese è al cuore di questa catastrofe. Ma la nostra lotta avanza, la linea della rinascita del movimento comunista è tracciata, l’organizzazione della classe operaia e delle masse popolari cresce in tutto il paese. I vertici della Repubblica Pontificia sono già allo sbando. La giunta Monti-Napolitano è uscita clamorosamente sconfitta dalle elezioni anticipate e di rito abbreviato: le aveva indette essa stessa per avere più forza nell’opera nefasta di oppressione, di miseria e di morte che conduce contro le masse popolari al servizio delle istituzioni finanziarie della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti. In Vaticano convergono da tutto il mondo i dignitari della Chiesa Cattolica in una mascherata da carnevale e in una messinscena da Medioevo: devono trovare un nuovo capo della Corte Pontificia, uno dei pilastri del sistema imperialista mondiale, perché papa Ratzinger si è dimesso.

I foschi proclami di Francis Fukuyama e le esortazioni disfattiste di Toni Negri sono uscite di scena. I fatti rendono evidente che la borghesia e il clero non hanno futuro. Che il futuro lo possono e devono costruire le masse popolari. In questo contesto rifulgono con rinnovata luce l’insegnamento dei grandi fondatori e dei gloriosi dirigenti del movimento comunista e l’opera coraggiosa e internazionalista del Comandante Chavez.

 

Onore e gloria al Comandante Chavez!

Continuiamo con forza e passione l’opera a cui ha dedicato la sua vita!

Il ricordo della sua opera durerà nei secoli!

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