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(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

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Nel marasma in cui la borghesia e il clero precipitano l’umanità...
Comunicato CC - 26 luglio 2012

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Comunicato CC 28/12 - 29 luglio 2012

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Taranto insegna
 

 Lavoro, sicurezza e salute per i lavoratori e per tutta la popolazione, salvaguardia dell’ambiente sono valori non solo compatibili ma connessi!
 

È impossibile difenderne uno se si lasciano in mano ai capitalisti gli altri!
Peggioramento delle pensioni, abolizione dell’articolo 18, riduzione dei servizi, inquinamento e licenziamenti vanno di pari passo!
 

Lavoro, sicurezza e salute per i lavoratori e per tutta la popolazione, salvaguardia dell’ambiente sono valori incompatibili con il capitalismo!
 

Che gli operai dell’ILVA e tutte le masse popolari di Taranto e provincia si organizzino per difendere tutti i loro interessi e si uniscano alla lotta per costituire il Governo di Blocco Popolare!
 

Che gli operai dell’ILVA di Taranto rilancino la lotta di tutti i lavoratori e di tutte le masse popolari, come hanno fatto nel 2010 gli operai della FIAT di Pomigliano, con più forza e maggiore continuità di loro!
 

A Taranto la minaccia del posto di lavoro si è aggiunta ai crimini contro i lavoratori e contro le masse popolari della zona perpetrati per anni, in tutta impunità, dai padroni dell’ILVA, Riva e complici privati e pubblici, politici e sindacali. Proprio la minaccia del posto di lavoro ha però ora messo in prima fila la parte decisiva delle masse popolari della zona, gli operai dell’ILVA. Qui è la forza decisiva per compiere finalmente una svolta e iniziare un nuovo cammino.

Quello che sta succedendo a Taranto, agli operai dell’ILVA e alle masse popolari della zona insegna e conferma che la privatizzazione delle aziende pubbliche, la riduzione dei diritti delle masse popolari e in primo luogo dei diritti dei lavoratori, la riduzione dei servizi pubblici, il primato del mercato e dei profitti, cioè il corso delle cose che la borghesia e il clero hanno imposto anche nel nostro paese man mano che il movimento comunista ha perso forza, in realtà sono aspetti diversi di una guerra di sterminio non dichiarata che le classi dominanti conducono contro le masse popolari. Insegna e conferma che le organizzazioni sindacali che si ostinano a limitare i loro compiti a quelli che la borghesia e il regime della Repubblica Pontificia consentono, non solo vanno contro gli interessi dei lavoratori e delle masse popolari, ma finiscono perfino per trovarsi esse stesse in un vicolo cieco.

Quello che sta succedendo a Taranto non indica l’incompatibilità tra industria e ambiente, tra diritto al lavoro e diritto dei lavoratori e di tutte le masse popolari alla sicurezza e alla salute. Indica l’incompatibilità tra il  capitalismo e gli interessi delle masse popolari e in primo luogo dei lavoratori. Che cosa ha ostacolato e in definitiva impedito che le tecniche di produzione venissero via via adeguate alle conoscenze e ai metodi più avanzati, più sicuri e meno inquinanti? Forse che non esistono tecniche per ridurre e perfino eliminare l’inquinamento e rendere più sicuro il lavoro? Forse che nella ricerca per migliorare la sicurezza e l’igiene del lavoro e la salvaguardia dell’ambiente, i capitalisti e le loro autorità, i vertici della Repubblica Pontificia hanno investito almeno tante risorse quante ne hanno investito nella ricerca di profitti, nel riarmo, nella pubblicità, nell’intossicazione dell’opinione pubblica? È forse un caso o per ignoranza che hanno fatto questa scelta?

Non sono né la Giunta Monti-Napolitano, né il suoi mandanti, i vertici della Repubblica Pontificia che risaneranno la situazione che finalmente è all’attenzione di tutti. Il corso che hanno seguito finora rispecchia i loro interessi. Già ora cercano di creare contrasti tra le masse popolari dicendo che gli stanziamenti per la bonifica vanno a danno di altri servizi pubblici, che quello che va a Taranto devono rapinarlo con aumenti di tasse o altro. All’andazzo attuale e degli anni passati ritorneranno non appena si sarà allentata la pressione delle masse popolari. Mentre il risanamento della situazione richiede un’opera duratura e costante di miglioramento e di ricerca.

Gli operai dell’ILVA e le masse popolari di Taranto possono risolvere il loro problema particolare. Tanto più che in sostanza è il ricatto tra lavoro e gli altri diritti (sicurezza, salute, ambiente, ecc.) che i padroni e la Giunta Monti-Napolitano cercano di imporre in cento altri posti del paese, a partire dalla Valle di Susa. Devono organizzarsi e unirsi alle masse popolari del resto del paese per costituire un Governo di Blocco Popolare. Il risanamento dell’ambiente, l’introduzione e la messa a punto di tecniche di lavoro che rispettano la sicurezza, la salute e l’ambiente sono applicazioni particolari del programma del Governo di Blocco Popolare, riassunto nelle Sei Misure Generali:

1. Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).

2. Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.

3. Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).

4. Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.

5. Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.

6. Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.

 

Tutte le masse popolari devono sostenere la lotta per la difesa del posto di lavoro, per la sicurezza, per la salute e per il risanamento dell’ambiente!

Gli operai devono mettersi alla testa della lotta di tutte le masse popolari; devono collegarsi con i gruppi di operai, dalla Piaggio (PI) alla SAME (BG), che hanno animato gli scioperi di marzo contro la riforma Fornero; possono e devono costringere le organizzazioni sindacali, in particolare la FIOM, a fare la loro parte come e meglio che alla FIAT di Pomigliano; possono e devono costringere le amministrazioni locali a sostenere con i  loro mezzi e le loro risorse la lotta; possono e devono imporre che gli stanziamenti per la bonifica vengano dai profitti dei padroni, dai compensi faraonici degli alti funzionari, dalle pensioni d’oro, dagli altri sperperi e lussi del governo e del Vaticano!

I comunisti devono porsi alla testa degli operai!

 

Che gli operai più avanzati si organizzino e costituiscano Organizzazioni Operaie e promuovano la costituzione di Organizzazioni Popolari in tutto il territorio per dare forza, orientamento e continuità alla lotta!

 

Il CC del nuovo Partito Comunista Italiano si appella agli operai più avanzati e agli altri membri avanzati delle masse popolari: per uscire definitivamente dal marasma della crisi del capitalismo devono costituire clandestinamente in ogni azienda e in ogni zona Comitati di Partito per appoggiare e promuovere l’organizzazione delle masse popolari, la costituzione di OO e OP e mobilitare le persone e gli organismi più autorevoli a costituire subito un governo ombra e mettersi alla testa del movimento per costituire il GBP!

 

I personaggi che godono di fiducia e di seguito tra le masse popolari organizzate,
devono costituire subito un governo ombra,

devono costituire subito un comitato di salvezza nazionale!

 

Non dare tregua alla Giunta Monti-Napolitano che traballa!

 

Rompere con le istituzioni e le imposizioni degli inquinatori, degli speculatori, degli uomini della finanza, dei banchieri e delle istituzioni della Repubblica Pontificia e dell’UE!

 

Con la mobilitazione, con le proteste, con le nostre iniziative impediamo alla destra moderata (PD) e alla destra sindacale (Camusso) di collaborare con il governo Monti!  Impediamo alle amministrazioni locali di sottomettersi al Patto di Stabilità e alla Giunta Monti-Napolitano!

 

È legittimo solo quello che è conforme agli interessi delle masse popolari!

Abolire il Debito Pubblico! Rimettere in moto l’economia nazionale!

 

Dalla Puglia alla Valle di Susa, alla Sicilia, alla Sardegna;

da Taranto, a Napoli, a Roma, a Milano;

da un capo all’altro del paese un solo grido:

Governo di Blocco Popolare!

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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste nell’usare TOR [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html].