(nuovo)Partito
comunista italiano Commissione Provvisoria del Comitato Centrale Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net e.mail: lavocenpci40@yahoo.com Delegazione BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia) e.mail: delegazionecpnpci@yahoo.it |
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Comunicato CP 10/09 - 14 aprile 2009
Collaborate al sito Internet Caccia alla sbirro!
http://cacciaallosbirro.iblogger.org
Resistere alla repressione!
Continuare a fare, fare meglio per fare di più!
Assieme alla crisi, alla disoccupazione, al razzismo, al peggioramento delle condizioni di vita delle masse popolari e delle relazioni sociali, dilagano iniziative e misure repressive, limitazioni e abolizioni di libertà e di diritti (manifestazione, sciopero, espressione, organizzazione, rappresentanza, ecc.) che le masse popolari hanno strappato alla borghesia con la Resistenza e che la Repubblica Pontificia non aveva ancora osato eliminare!
Denuncia anche tu gli sbirri ufficiali
e ausiliari del
regime!
Contribuisci ad arricchire e completare il sito http://cacciaallosbirro.iblogger.org
Invia nuove foto e i dati corrispondenti a lavocenpci40@yahoo.com.
Usa TOR per inviarci i tuoi contributi. Per istruzioni su TOR vedi http://www.nuovopci.it
Completa le foto già messe sul sito con i dati anagrafici, il ruolo, la zona operativa e l’indirizzo degli sbirri e dei loro collaboratori.
Fai circolare (con volantini, locandine, su Internet) nella zona operativa di ogni sbirro il materiale preso dal sito Caccia allo sbirro!
Difendere i diritti e le libertà conquistate praticandoli e contemporaneamente protestare contro l’arroganza e la prepotenza dei padroni e delle Autorità della Repubblica Pontificia!
Sviluppare l’organizzazione e le attività clandestine e semiclandestine!
Celebriamo il glorioso 25 Aprile 1945, il 64° anniversario della vittoria della Resistenza contro il nazifascismo, rafforzando l’impegno a farla finita con la Repubblica Pontificia e con l’ordinamento capitalista che essa incarna da sessant’anni. Portiamo a un livello superiore la lotta e l’organizzazione per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!
La guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata nel nostro paese consiste nel raccogliere le forze rivoluzionarie attorno al partito comunista, organizzarle e formarle in modo che costituiscano il Nuovo Potere che su ogni terreno si contrappone al Vecchio Potere (la Repubblica Pontificia) che incarna e difende l’ordinamento sociale capitalista e le sue malefatte, fino a che il Nuovo Potere prevalga sul Vecchio Potere e lo elimini completamente e definitivamente.
Oggi il Vecchio Potere è più forte di noi su molti terreni. In particolare lo è sul terreno militare e della repressione.
La sua sbirraglia, quella che figura ufficialmente sul suo libro paga e quella ausiliaria (dei fascisti, dei collaboratori, dei confidenti, delle spie, dei killer, ecc.) che è finanziata con i fondi segreti della Pubblica Amministrazione o direttamente dagli industriali, dai banchieri, dai preti e dalle loro fondazioni, infuria sempre più. Rende più precaria e più difficile la vita di parti crescenti delle masse popolari autoctone e immigrate, in collaborazione e concorrenza con le Organizzazioni Criminali. Molti conoscono le imprese criminali che questa sbirraglia ha compiuto a Genova nel 2001 in occasione del G8. Ma è solo il caso più clamoroso e massiccio di violenze e prepotenze poliziesche.
Quanto più con l’avanzare della crisi la borghesia, il clero e le loro Autorità peggiorano le condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari, quanto più licenziano e restringono le libertà, quanto più violano le stesse leggi e regolamenti che per decenza non osano abolire (come le norme antisismiche o le norme per l’igiene e la sicurezza sui luoghi di lavoro), tanto più fitta diventa la rete di intimidazioni e di aggressioni che la sbirraglia ufficiale e ausiliaria è comandata a compiere per soffocare la protesta e la ribellione delle masse popolari, tanto maggiori diventano la corruzione e l’arbitrio della sbirraglia che arriva fino al sadismo. La repressione e le prepotenze della sbirraglia ufficiale e ausiliaria aumentano e dilagano con la crisi. In una società divisa in classi, la legge tutela gli interessi della classe dominante. Ma se la legge non basta, padroni e sbirri vanno anche oltre la legge. La Repubblica Pontificia ci ha abituato a padroni, clero e Autorità che violano impunemente la legge fino a confondersi con le Organizzazioni Criminali. A Napoli non era il cardinal Giordano l’eminenza grigia della rete di usurai? Non sono le Autorità e gli impresari che hanno violato le norme antisismiche e hanno causato tanti morti e feriti e tante distruzioni a L’Aquila? Nella Repubblica Pontificia la violazione della legge è cosa corrente e ancora più la violazione della Costituzione che per i padroni e il clero risente troppo della Resistenza.
Ma anche sul terreno della repressione, benché molto più deboli della borghesia, noi comunisti e tutti i rivoluzionari e i lavoratori avanzati dobbiamo sviluppare operazioni tattiche offensive. Dobbiamo con creatività e fantasia sfruttare ogni punto debole del nemico per attaccarlo e guadagnare posizioni e forze.
L’apertura del sito Caccia allo sbirro! ha colpito nel segno. Le Autorità della Repubblica Pontificia sono furibonde che osiamo mettere in piazza i connotati dei loro sbirri. Un coro di indignate proteste e di esecrazione si è levato dalle Autorità, dai loro ben remunerati cortigiani e da alcuni zelanti fiancheggiatori a difesa dell’anonimato dei loro sbirri, ladri e assassini Per la borghesia e per le Autorità della Repubblica Pontificia è una questione vitale.
Questi loro coraggiosi sbirri, come oserebbero fare tra le masse popolari il loro sporco lavoro di infiltrazione, spionaggio, provocazione, controllo, schedatura, furti, pestaggi e aggressioni se fossero conosciuti e indicati a dito al loro primo comparire? Se persino i loro vicini di casa sapessero che sporco lavoro fanno?
La procuratrice Morena Plazzi di Bologna è specializzata in procedimenti foglia di fico verso i poliziotti che le fanno troppo grosse e suscitano scandalo, in procedimenti che servono a tacitare le vittime della sbirraglia. Proprio Morena Plazzi è stata precettata per ordinare perquisizioni e sequestri a carico di compagni del Sindacato Lavoratori in Lotta (SLL), dell’Associazione Solidarietà Proletaria (ASP) e del Partito dei CARC che la DIGOS ha prontamente eseguito mercoledì 8 aprile con zelo, passamontagna e armi alla mano, alla ricerca di presunti organizzatori
e collaboratori del sito Caccia allo sbirro!
Ebbene, ecco la dimostrazione che l’apertura del sito Caccia allo sbirro! è quindi una misura efficace per tenere a bada, scoraggiare, ridurre a più miti consigli la sbirraglia della Repubblica Pontificia!
Bisogna quindi moltiplicare la collaborazione al sito. Fotografare sbirri ufficiali e ausiliari e inviarci le loro foto, possibilmente assieme ai loro connotati (nome e cognome, zona d’operazione, corpo d’appartenenza e ruolo, abitazione). Il sito Caccia allo sbirro! metterà a disposizione del pubblico questi dati. Un po’ alla volta diventerà un luogo di consultazione abituale e renderà difficile se non impossibile l’opera di infiltrazione, spionaggio, provocazione, controllo, schedatura e aggressioni che in numero crescente e con crescente arroganza e prepotenza gli sbirri svolgono contro le masse popolari.
Ovviamente è meglio fotografarli di nascosto, inviare foto e dati usando TOR e poi distruggere o nascondere bene le tracce!
L’attività del sito Caccia allo sbirro! ha incontrato anche qualche obiezione da parte di elementi delle masse popolari, quindi obiezioni fatte per convinzione non per proteggere interessi che non si osa dichiarare apertamente. Vale la pena occuparci di queste obiezioni. Ne abbiamo letto alcune persino sul sito Indymedia.
La sostanza delle obiezioni oneste è che non tutti i poliziotti sono sadici, criminali e corrotti. Non tutti i poliziotti violano i diritti delle masse popolari. Non tutti i poliziotti infrangono persino le leggi e i regolamenti, per non parlare della Costituzione (“sovietica”, la chiama Berlusconi, perché nelle parole e frasi della Costituzione si riflette in una certa misura la forza che con la Resistenza le masse popolari avevano conquistato e la paura che negli anni ’40 incutevano alla borghesia e al clero). In alcuni casi le masse popolari persino si giovano dell’opera dei poliziotti.
Ovviamente non abbiamo difficoltà a riconoscere che queste affermazioni sono vere, che esistono casi di poliziotti che sono stati assunti senza già essere corrotti e abbrutiti e persino casi di poliziotti che non si sono ancora lasciati corrompere e abbrutire dal servizio che fanno, dall’ambiente in cui vivono e dalla compagnia che frequentano. Ma questi casi non cancellano la verità di quello che noi diciamo, denunciamo e scoraggiamo con iniziative tipo il sito Caccia allo sbirro! e simili.
I poliziotti non ancora abbrutiti e corrotti saranno contenti che noi denunciamo e smascheriamo i loro colleghi forti e prepotenti con i deboli e deboli e servili verso i forti, “pronti a tutto” (per usare l’espressione del loro vecchio capo Kossiga): infiltrazione, spionaggio, provocazione, controllo, schedatura, furti, scassi, pestaggi, omicidi, aggressioni e prepotenze di ogni genere.
I poliziotti non ancora abbrutiti e corrotti non possono che essere contenti che li aiutiamo a resistere alla pressione e ai ricatti che le Autorità e l’ambiente esercitano su di loro perché si adeguino e svolgano i bassi servizi di cui la borghesia e il clero hanno bisogno. Forse i migliori addirittura collaboreranno con noi.
Le perquisizioni e i sequestri ordinati dalla procuratrice Morena Plazzi del Tribunale di Bologna confermano quindi che la nostra iniziativa è buona!
Insegnano però anche che bisogna organizzarla meglio, che la collaborazione deve essere fatta con astuzia, che bisogna imparare e operare nella clandestinità e nella semiclandestinità.
È una buona cosa non menare colpi a vuoto e colpire il nemico dove gli fa male. Ma quando si colpisce un nemico più forte, bisogna tener conto della sua risposta.
Chi non vuole subire, deve ribellarsi e deve imparare a farlo meglio!
Con la crisi, la disoccupazione e il razzismo, dilaga anche la repressione dei poliziotti ufficiali e ausiliari! Dobbiamo imparare a farvi fronte con efficacia!
Continuare a fare!
Fare meglio!
Fare di più!
Il nuovo Partito comunista italiano è solidale e chiama a essere solidali con i compagni colpiti dai mandati della procuratrice Morena Plazzi. Nello stesso tempo, se hanno davvero i meriti che Morena Plazzi e i suoi mandanti attribuiscono loro, li esorta a continuare a fare ma a fare meglio per fare di più.
Bisogna moltiplicare le iniziative individuali e nello stesso combinarle e principalmente tradurle in mobilitazione di massa, in organizzazione delle masse popolari, in un migliore orientamento delle organizzazioni popolari già esistenti.
Già da subito le organizzazioni operaie e popolari possono fare di più e molto meglio di quanto già fanno per difendere i loro quartieri, le loro città e il territorio dal degrado, dalla violenza, dai massacri (vedi L’Aquila) e dall’inquinamento generati dalla borghesia, dagli speculatori, dalle Organizzazioni Criminali, dal clero e dai loro servi, per far fronte da subito almeno agli effetti più gravi della crisi generale del capitalismo.
Organizziamo squadre popolari per difendere il nostro territorio dalla borghesia, dal clero, dalle Autorità e dalle Organizzazioni Criminali, per imporre servizi e condizioni civili di vita, per impedire le attività dei fascisti, dei razzisti della Lega Nord e degli sbirri!
La crisi generale del capitalismo richiede soluzioni d’emergenza!
Facciamo in modo che esse aprano la via all’instaurazione del socialismo e al superamento definitivo del capitalismo!
Le organizzazioni operaie e le organizzazioni popolari devono costituire un governo d’emergenza!
Facciamola finita con la Repubblica Pontificia!
Cacciamo il governo Berlusconi!
Instauriamo un governo di Blocco Popolare!
Che tutti quelli che sono già convinti che questa è la via d’uscita dalla crisi del capitalismo, si uniscano, si organizzino e la propagandino, in primo luogo tra gli operai avanzati e gli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari!
Un governo di Blocco Popolare formato e sostenuto dalle organizzazioni operaie e dalle organizzazioni popolari sparse nel territorio, deve prendere in mano il paese!
Le grandi aziende non devono più essere dei padroni!
Le grandi aziende devono essere dei lavoratori e del loro nuovo Stato!
Alle piccole aziende il governo di Blocco Popolare affiderà commesse perché producano quanto necessario e assegnerà loro tutti i rifornimenti di cui hanno bisogno!
Le aziende non devono più produrre profitti! Devono produrre beni e servizi per chi lavora!
Tutta la società deve essere riorganizzata in conformità con questa nuova base!
Nessuna attività sociale, collettiva, che implica il concorso e la collaborazione di più persone deve più essere lasciata all’arbitrio di un singolo!
Ogni attività sociale deve essere gestita secondo progetti e criteri pubblicamente conosciuti, esaurientemente discussi e approvati!
Le organizzazioni di massa devono aiutare e sollecitare tutti a conoscere, capire, partecipare e decidere!
Le nuove generazioni devono essere educate e abituate a conoscere il mondo che le circonda, a discutere dei criteri che guidano la loro attività e a decidere e gestire la loro vita!
Compagni, operai, proletari, donne, giovani, immigrati!
Arruolatevi nel (nuovo)Partito comunista italiano!
Costituite in ogni azienda, in ogni zona e in ogni organizzazione di massa un Comitato di Partito clandestino!