<<< RITORNA ALL'INDICE DEI COMUNICATI DEL 2009
(nuovo)Partito
comunista italiano Commissione Provvisoria del Comitato Centrale Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net e.mail: lavocenpci40@yahoo.com Delegazione BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia) e.mail: delegazionecpnpci@yahoo.it |
|
Il sito Internet Caccia alla sbirro! è una nuova arma per la lotta della classe operaia e delle altre classi delle masse popolari contro la borghesia imperialista, il clero e le altre classi sfruttatrici e contro l’ordinamento sociale che esse ci impongono: ogni lavoratore avanzato, ogni elemento avanzato delle masse popolari, ogni sincero democratico può impugnare quest’arma!
Rendiamo difficile la vita a sbirri, infiltrati e provocatori!
Combattiamo, sabotiamo e ostacoliamo il controllo poliziesco!
Contrastiamo la repressione!
Denunciamo gli sbirri e i loro collaboratori!
Diffondiamo su larga scala le foto e i connotati di sbirri e infiltrati!
Il controllo poliziesco e la repressione sono armi della borghesia e del clero nella lotta di classe!
Il controllo poliziesco e la repressione non garantiscono ordine e vivibilità alle masse popolari! Aumentano le prepotenze, gli abusi, gli intrighi, i traffici e le angherie della polizia e alimentano le vigliacche imprese squadristiche dei fascisti e dei razzisti della Lega Nord!
Perché le masse popolari abbiano una vita dignitosa e sicura, bisogna eliminare la borghesia imperialista, il clero e l’ordinamento sociale che essi impongono a tutta la popolazione!
La borghesia infiltra migliaia di agenti in borghese e camuffati tra le masse popolari per soffocare la lotta contro gli effetti della crisi generale del capitalismo e impedire che si trasformi in lotta per il socialismo.
Che milioni di occhi, di orecchie e di mani si levino per contrastare il controllo poliziesco, la repressione, le infiltrazioni e le provocazioni!
La crisi del sistema capitalista precipita. I suoi affetti si aggravano, trasformano capillarmente e peggiorano le condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari. Le masse popolari devono adottare misure straordinarie per farvi fronte. Ogni individuo delle masse popolari si mobilita anche spontaneamente, cioè sulla base della mentalità e delle pratiche correnti, contro la precarietà, le difficoltà economiche crescenti, la perdita del lavoro, il degrado sociale e ambientale, per difendere le condizioni di vita proprie e dei suoi familiari. Una parte delle masse popolari si mobilita per trovare soluzioni individuali ai problemi sempre più gravi a cui deve far fronte. La borghesia, il clero e i fascisti cercano di approfittarne per creare divisioni tra le masse popolari e rafforzare per nuove vie l’ordinamento sociale che nelle vecchie forme fa acqua da tutte le parti. Un’altra parte delle masse popolari cerca di unire le forze e trovare una soluzione collettiva alla crisi del capitalismo. I comunisti, gli operai avanzati e gli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari promuovono, orientano e organizzano la mobilitazione collettiva delle masse popolari. Comitati di lotta, organismi di resistenza, compitati popolari di controllo, organismi di mutuo soccorso, manifestazioni, scioperi, proteste e lotte si moltiplicano. Ogni individuo e ogni gruppo delle masse popolari che vede nell’unità una forza superiore, percorrerà questa via. Nella misura in cui un numero sempre più esteso di individui e di organizzazioni delle masse popolari percorrerà questa seconda via, si rafforzerà l’influenza di noi comunisti su di essi e si allenterà quella della borghesia imperialista e del clero, avanzerà la rinascita del movimento comunista.
La borghesia imperialista e il clero sono ben consci che man mano che la situazione peggiora, le vecchie forme del loro controllo sulle masse popolari diventano inefficaci. In una certa misura ricorreranno sempre più alla mobilitazione reazionaria per indirizzare il malcontento di una parte delle masse popolari contro un’altra parte, contrastando così l’opera dei comunisti per mobilitarle in massa a distruggere l’attuale ordinamento sociale e instaurare il socialismo. Ma sarà sempre più difficile alla borghesia e al clero controllare ogni crescente mobilitazione di dissenso, di malcontento, di insofferenza per i soprusi e per il contrasto tra lo sfarzo dei ricchi e dei prelati da una parte e la miseria crescente di miliardi di individui dall’altra. Il terreno è più favorevole alla mobilitazione rivoluzionaria che alla mobilitazione reazionaria.
L’accelerazione della crisi dà ulteriore impulso alla situazione rivoluzionaria che si sta sviluppando da alcuni decenni. La borghesia deve far fronte al pericolo che incombe sul suo ordinamento sociale. Già la prima ondata della rivoluzione proletaria le tolse il controllo su un terzo del pianeta. La seconda ondata che va montando in ogni angolo del mondo riprende oggi quell’opera che la prima ondata rivoluzionaria lasciò incompiuta e la completerà.
Il regime di controrivoluzione preventiva diventa sempre meno efficace. Ognuno dei suoi cinque pilastri vacilla. Di conseguenza da una parte la borghesia per soffocare la mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari elimina o comunque limita le conquiste di libertà e di azione politica che le masse popolari le hanno strappato durante la prima ondata della rivoluzione proletaria (sciopero, manifestazione, associazione, rappresentanza nelle istituzioni politiche borghesi). Dall’altra per impedire che si rafforzi il legame tra le masse popolari e i comunisti, sempre più frequentemente viola la sua stessa legalità, ricorre sempre più sistematicamente a mezzi illegali (organizzazioni criminali, squadrismo fascista, milizie, ronde, ecc.). Per ostacolare la mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari già oggi la borghesia dispiega enorme risorse economiche, logistiche, di uomini e di conoscenze. Ne dispiegherà sempre di più. Ma questo provocherà anche crescenti contrasti al suo stesso interno, come già li suscitano la politica razzista e la persecuzione degli immigrati. Sta a noi comunisti imparare a sfruttare anche questi contrasti per far avanzare la rinascita del movimento comunista e la mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari.
Noi comunisti dobbiamo imparare a difenderci, in particolare a difendere lo sviluppo del nostro legame con le masse popolari. Dobbiamo imparare a impedire che la borghesia ci metta il bastone tra le ruote. Dobbiamo contrastare le sue azioni intimidatorie, le infiltrazioni, le intossicazioni, le perquisizioni, i sequestri, gli arresti, ecc. Dobbiamo imparare a renderli un’arma a doppio taglio per la borghesia, mobilitando le masse popolari contro la repressione.
Trasformiamo la difesa dalla repressione in uno strumento di attacco contro i repressori!
La chiave per il successo della nostra lotta contro la repressione dipende da due fattori fondamentali. Uno di essi è la natura clandestina del Partito. La clandestinità del suo Centro e dei suoi Comitati, della sua struttura, delle sue relazioni, dei mezzi e delle attrezzature di cui dispone permette al Partito di continuare il suo lavoro quali che siano le misure che la borghesia mette in campo e di assicurare una direzione costante al movimento delle masse popolari. L’altro è la mobilitazione delle masse nella lotta contro la borghesia e in difesa del Partito e del resto del movimento comunista, antimperialista e anticapitalista.
Già oggi possiamo mobilitare le masse popolari contro il controllo e la repressione in varie attività. Alcune di esse le abbiamo indicate
- con il comunicato CP del 5 maggio 2008: in esso invitiamo a segnalare al Partito, ad adottare, a migliorare e a creare strumenti per eludere il controllo (in particolare nelle comunicazioni via Internet) della borghesia sul movimento comunista e sul movimento di resistenza delle masse popolari. In particolare indichiamo l’uso di TOR quale strumento utile allo scopo e attualmente valido;
- con l’articolo su La Voce n. 30 Mobilitare e organizzare le masse contro il controllo e l’intimidazione della borghesia imperialista : in esso trattiamo della denuncia e del sabotaggio delle attrezzature, delle strutture e della misure di controllo della borghesia;
- con il Comunicato CP del 11 marzo 2009 sulle ronde popolari;
- con la creazione e lo sviluppo del sito Caccia allo sbirro! che il Centro del Partito ha appena realizzato e di cui con questo comunicato annunciamo l’attivazione.
Nel sito Caccia allo sbirro! pubblicheremo, man mano che vengono inviate al Centro o che ci vengono segnalate, foto e video di sbirri, collaboratori, infiltrati, spioni, provocatori, ecc. con i relativi dati anagrafici, la residenza, il ruolo svolto nella repressione, i luoghi in cui operano o in cui è stata segnalata la loro presenza, ecc. Insomma: tutto quanto può essere utile a rendere nota alle masse, per ognuno di questi figuri, la loro esistenza e funzione, a smascherarli, a rendere difficile il loro sporco lavoro. Ognuno di questi loschi figuri ha difficoltà a svolgere il suo sporco lavoro dove le masse popolari lo conoscono!
La polizia politica basa la sua forza anche sul fatto che i suoi agenti, infiltrati, spie e collaboratori non sono conosciuti alle masse popolari. Farli conoscere è un modo pratico per rendere il loro sporco lavoro se non impossibile, almeno difficile. Con il sito Caccia allo sbirro! forniamo uno strumento che permette ad ogni compagno, ad ogni lavoratore, ad ogni elemento delle masse popolari, ad ogni sincero democratico di dare il suo contributo: 1. inviando foto e dati che noi renderemo pubblici sul sito e 2. prendendo dal sito foto e dati e diffondendoli.
Chi è contro i soprusi, l’arroganza, la violenza, lo spionaggio, l’intimidazione, l’infiltrazione, ecc. delle forze della repressione, può contribuire a mettere loro il bastone tra le ruote, a rendere meno efficace il loro sporco lavoro.
Chi ha a cuore gli interessi delle masse popolari e della classe operaia, può contribuire a smascherare agenti, spioni, personale incaricato di svolgere ad un qualsiasi livello il mestiere di agente della repressione contro le masse popolari.
Sono già numerose nel mondo le iniziative analoghe a questa. Siti che mettono a disposizione del pubblico foto e video dei servi del regime imperialista e denunciano il loro sporco lavoro. Siti che denunciano i soprusi e la violenza degli sbirri e dei loro dirigenti. Siti che denunciano con foto e video i pestaggi e i massacri (come il mattatoio di Napoli e di Genova nel 2001) che le cosiddette “forze dell’ordine” borghese compiono contro i compagni, i lavoratori e le masse popolari.
Il nostro Partito ha raccolto questa tendenza positiva e diffusa. Creando il sito Caccia allo sbirro! ne vuole fare un’attività organizzata, continuativa, sistematica, strutturata, in sviluppo, in stretto rapporto con gli altri aspetti della lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista. Con questa iniziativa estendiamo e rilanciamo ad un livello più alto l’appello a denunciare e combattere la repressione.
Facciamo circolare le foto e i dati degli agenti della repressione!
Denunciamo le azioni di controllo e intimidazione e l’infiltrazione degli sbirri e dei loro collaboratori nei partiti e nelle iniziative dei comunisti, degli antifascisti, degli antimperialisti e negli organismi delle masse popolari.
Cacciamo gli infiltrati, gli spioni e i collaboratori della polizia politica e delle agenzie private.
Impediamo che questi personaggi servi degli sfruttatori, degli assassini, dei massacratori delle masse popolari in Iraq, in Afghanistan, in Libano, in Palestina, torturatori di Guantanamo e di Abu Grahib, picchiatori degli operai, facciano il loro sporco lavoro.
Rendiamo il loro mestiere sempre più difficile e sempre meno allettante per coloro che ancora non sono stati assoldati dalla borghesia imperialista.
Denunciamo i servi del regime. Ostacoliamo il loro sporco lavoro!
Denuncia anche tu i servi del regime!
Contribuisci ad arricchire e completare il sito http://cacciaallosbirro.byethost7.com
Invia nuove foto e i dati corrispondenti.
Completa le foto già messe sul sito con i dati anagrafici, il ruolo, la zona operativa e l’indirizzo degli sbirri e dei loro collaboratori.
Fai circolare (con volantini, locandine, su Internet) nella zona operativa di ogni sbirro il materiale preso dal sito Caccia allo sbirro!
Invia i tuoi contributi a lavocenpci40@yahoo.com
Usa TOR per inviarci i tuoi contributi. Per istruzioni su TOR vedi http://lavoce-npci.samizdat.net
La crisi generale del capitalismo richiede soluzioni d’emergenza!
Facciamo in modo che esse aprano la via all’instaurazione del socialismo e al superamento definitivo del capitalismo!
Le organizzazioni operaie e le organizzazioni popolari devono costituire un governo d’emergenza!
Cacciamo il governo Berlusconi!
Instauriamo un governo di Blocco Popolare!
Che tutti quelli che sono già convinti che questa è la via d’uscita dalla crisi del capitalismo, si uniscano, si organizzino e la propagandino, in primo luogo tra gli operai avanzati e gli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari!
Un governo di Blocco Popolare formato e sostenuto dalle organizzazioni operaie e dalle organizzazioni popolari sparse nel territorio, deve prendere in mano il paese!
Nessuna azienda deve essere chiusa!
Nessun lavoratore deve essere licenziato!
Le grandi aziende non devono più essere dei padroni!
Le grandi aziende devono essere dei lavoratori e del loro nuovo Stato!
Alle piccole aziende il governo di Blocco Popolare affiderà commesse perché producano quanto necessario e assegnerà loro tutti i rifornimenti di cui hanno bisogno!
Le aziende non devono più produrre profitti! Devono produrre beni e servizi per chi lavora! Tutta la società deve essere riorganizzata in conformità con questa nuova base!
Trasformiamo ogni lotta contro le misure repressive della borghesia in una scuola di comunismo!
Compagni, operai, proletari, donne e giovani: arruolatevi nel (nuovo)Partito comunista italiano!
Partecipate alla campagna di organizzazione del Partito, costituite in ogni azienda, in ogni zona e in ogni organizzazione di massa un Comitato di Partito!