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(nuovo)Partito comunista italiano
Commissione Provvisoria del Comitato Centrale
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Comunicato 1° agosto 2006

 

La colonizzazione sionista sfocia sempre più in furore genocida

La resistenza delle masse popolari guidate dalle forze rivoluzionarie è l’ostacolo più sicuro alla follia omicida dei sionisti e degli imperialisti

 

Il governo sionista d’Israele mira alla distruzione sistematica del Libano, della striscia di Gaza e della Cisgiordania per cacciare o comunque eliminare la popolazione araba. Il progetto genocida che lo Stato d’Israele cerca di attuare in Palestina e nel Libano conferma che il sionismo è un movimento della stessa natura del fascismo e del nazismo. È la forma specifica ebrea del fascismo. È un movimento che cerca di affrontare e risolvere i problemi della società moderna ritornando al passato, rispolverando vecchi miti (il popolo eletto, la terra promessa, ecc.), proprio come i fascisti italiani avevano rispolverato il mito di Roma imperiale e i nazisti il mito della Germania nibelungica. Non è possibile coesistere con lo stato razzista e teocratico d’Israele. Solo una Palestina libera, democratica, senza discriminazioni razziale, nazionale o religiosa porrà fine alla colonizzazione e all’aggressione nel Medio Oriente e soddisferà le giuste aspirazioni di tutti i suoi abitanti. Solidarietà con Hezbollah, Hamas, FPLP e tutte le altre forze che lottano contro la colonizzazione e l’aggressione sionista. Viva gli ebrei progressisti che anche in Palestina lottano contro il sionismo e il governo israeliano. L’eroica Resistenza dello Hezbollah ha fermato l’avanzata terrestre israeliana. La resistenza dei popoli arabi sta dimostrando ancora una volta che gli imperialisti sono degli stupidi: pensano di poter risolvere ogni problema con le armi, contano sulla loro superiorità militare. La lezione del Vietnam non è bastata, si vede che per la loro natura non possono che fare così. Le loro armi e la loro superiorità tecnologica servono solo fin quando non incontrano un popolo deciso a combattere guidato da una direzione devota alla causa e all’altezza della situazione. Più estendono la guerra, più si impantano senza via d’uscita. L’arroganza dei sionisti e degli imperialisti in questi giorni arriva fino a progettare di impiantare in Libano una forza di oppressione internazionale che, con la scusa di proteggere i confini, dovrebbe completare l’opera che le armate israeliane hanno incominciato e non riescono a completare. Dovrebbe fare quello che i sionisti hanno cercato di fare quando dal 1982 al 2000 occuparono una parte del Libano meridionale. Per quanto grandi siano le sofferenze che possono infliggere alle masse popolari e per quanto grandi siano le distruzioni e i massacri a cui si abbandonano, gli imperialisti prima o poi saranno sconfitti e dovranno cedere il terreno che oggi occupano. I loro manutengoli, sionisti e arabi che siano, faranno la loro stessa fine.

Israele si è affermato e continua ad esistere solo grazie al sostegno dell’imperialismo americano e delle potenze imperialiste europee. Israele sopravvive solo perché è l’avamposto dei gruppi e Stati imperialisti contro i popoli arabi e musulmani. I governi imperialisti dei paesi europei non ostentano il loro appoggio e il loro uso di Israele come gli imperialisti USA. Ma in realtà collaborano con gli imperialisti americani e con i sionisti, finanziano lo Stato d’Israele, forniscono supporto logistico all’aggressione americana e sionista, sostengono dietro le quinte la politica americana e sionista, sono disposti a inviare truppe che completino l’opera incominciata da Israele: disarmare l’unica forza armata libanese capace di far fronte all’aggressione. Pur fra tanti contorcimenti e con discorsi più fumosi, il governo Prodi continua la politica del governo Berlusconi: la basi USA in Italia continuano indisturbate a fare da retroterra all’aggressione imperialista, lo Stato d’Israele trova in Italia tutto il sostegno logistico e finanziario che vuole, lo Stato italiano continua a sostenere economicamente, finanziariamente, politicamente e militarmente lo Stato d’Israele. L’aggressione sionista del Libano fa emergere anche il vero volto imperialista del Vaticano: tante contorte e melliflue parole di pace per imbrogliare i popoli amanti della pace, ma nella pratica il Vaticano si guarda bene dal mobilitare le sue risorse e la sua influenza per porre fine all’aggressione sionista. Il Libano è il paese arabo con la più forte percentuale di cristiani devoti al Vaticano: il Papa fa quanto può perché i cristiani libanesi non partecipino alla resistenza all’aggressione o addirittura la sabotino. Esattamente l’azione che esercita verso le comunità cristiane degli altri paesi arabi, salvo poi gridare alla persecuzione religiosa quando la Resistenza colpisce i collaboratori dell’aggressione imperialista e dei sionisti. Il Vaticano collabora con gli altri gruppi imperialisti a trasformare la lotta antimperialista dei popoli arabi per l’indipendenza nazionale e la democrazia in una lotta tra religioni o almeno farla apparire tale agli occhi della popolazione dei paesi europei e degli USA, per poter suscitare una mobilitazione reazionaria delle masse popolari europee e americane a difesa degli interessi degli imperialisti e dei loro lacché arabi.

L’imperialismo americano è il centro dell’oppressione e dello sfruttamento, il baluardo di tutta la reazione mondiale. Israele è diventato una pedina al suo servizio e nello stesso tempo ricatta gli imperialisti USA, limita per i suoi particolari interessi la loro libertà di manovra. La lotta dei popoli del Medio Oriente contro l’aggressione imperialista e la colonizzazione sionista aiuta la lotta delle classi sfruttate e oppresse dei paesi imperialisti che lottano per istaurare un nuovo, superiore ordinamento sociale, il socialismo. La lotta delle classi sfruttate e oppresse dei paesi imperialisti che lottano per istaurare un nuovo, superiore ordinamento sociale aiuta la lotta dei popoli oppressi per la liberazione nazionale e la democrazia. La forma più alta della solidarietà che dobbiamo promuovere con i popoli palestinese, iracheno, libanese e gli altri popoli oppressi è la lotta per porre fine al sistema imperialista e instaurare nuovi paesi socialisti in Europa e in America.

Moltiplicare la denuncia del sionismo e dell’imperialismo, le manifestazioni di solidarietà con la Resistenza palestinese, libanese e irachena, ma soprattutto rafforzare la lotta contro il governo Prodi per fare dell’Italia un nuovo paese socialista: è la forma principale di solidarietà che possiamo dare alla lotta antimperialista dei popoli oppressi.

L’esempio eroico della gloriosa resistenza opposta dai popoli arabi e musulmani all’aggressione imperialista e sionista, in primo luogo dai popoli palestinese, iracheno e libanese, insegna giorno dopo giorno alle masse popolari e alla classe operaia del nostro paese. Richiama alla nostra memoria l’esempio glorioso dei nostri eroi e dei nostri martiri, dei promotori degli inizi del movimento comunista, degli antifascisti, dei Partigiani, di quanti lottarono degnamente contro il regime DC, dei protagonisti della rivolta degli anni ’70 e dei migliori compagni delle Organizzazioni Comuniste Combattenti di quel periodo: un esempio che i revisionisti e la borghesia cercano di far dimenticare, di cancellare e di denigrare, mentre non esitano a rivalutare con ogni pretesto il fascismo, la Chiesa e ogni forma di reazione. Le lotte rivoluzionarie che si sviluppano in tanti paesi e l’ostilità crescente che circonda gli imperialisti e i loro lacchè (sionisti, arabi o di altra nazione o razza) confermano che la rinascita del movimento comunista è in corso. La guerra popolare rivoluzionaria che si sviluppa in Nepal, nelle Filippine, in India, in Turchia, in Perù e in altri paesi indica a tutti i popoli oppressi e alle classi sfruttate la via da seguire: gli esponenti più avanzati della classe operaia e delle masse popolari imboccheranno in numero crescente questa via. Essi sorgeranno sempre più numerosi dalle fila della classe operaia e delle altre classi delle masse popolari. Il (nuovo)Partito comunista italiano occupa e occuperà il suo posto nella nuova ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo.


  Promuovere la solidarietà delle masse popolari con l’eroica resistenza dei popoli palestinese, libanese e iracheno!

  Lavorare sempre più alacremente per la rinascita de movimento comunista, per la nuova ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo, per fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

  Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!