Indice delle Edizioni Rapporti Sociali

 

UN FUTURO POSSIBILE
L’Italia come potrebbe diventare dopo il futuro “25 aprile”
di Marco Martinengo e Elvira Mensi.

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 Indice:

Presentazione

Premessa

Una simulazione realistica

Dopo il futuro "25 aprile"
1. L'Azienda Socialista (AS) o settore socialista dell'economia
2. I rifornimenti alle famiglie (F)
3. Le Aziende dei lavoratori autonomi (Aa)
4. Le relazioni economiche con l'estero
5. La mobilitazione delle masse popolari in campo economico

Conclusioni

Schema dei flussi di beni e servizi


Presentazione

La parte centrale di questo opuscolo è la descrizione delle principali relazioni economiche tra i membri di una immaginaria società socialista che la classe operaia avrebbe instaurato nel nostro paese, a partire grossomodo dalle condizioni economiche attuali. E' insomma quello che nel linguaggio tecnico si chiama "una simulata".

Si tratta di un’alternativa, immaginaria ma realistica, al marasma dalle fosche prospettive che presenta ai nostri giorni la società borghese. Una soluzione che dissolve le disgrazie e gli incubi dell’attuale società perché instaura al suo posto una società socialista; sostituisce all’ordinamento sociale borghese un ordinamento sociale nuovo. In questo nuovo ordinamento della società convivono e si contrappongono relazioni comuniste e relazioni ancora mercantili (di scambio, di compra-vendita) e persino borghesi. Le prime predominano, tuttavia sopravvive ancora largamente la proprietà privata. Sopravvivono rapporti di compra-vendita. Sopravvivono grandi differenze e contraddizioni tra uomini e donne, tra dirigenti e diretti, tra lavoratori intellettuali e lavoratori manuali, tra zone e settori arretrati e zone e settori avanzati. Sopravvivono contrasti e costrizioni importanti nel consumo individuale. Sopravvivono differenze importanti nell’accesso al patrimonio culturale e spirituale della società. Insomma, siamo come ci troveremo all’indomani di un rovesciamento del potere politico, al momento di un nuovo "25 aprile". Aboliamo la proprietà capitalista dei mezzi di produzione, ma permangono differenze e contraddizioni che sono i residui della millenaria divisione in classi di sfruttati e sfruttatori. Queste differenze non possono essere abolite per decreto né superate dal mattino alla sera. Né la coscienza, né i sentimenti, né l’organizzazione sono pronte a questo. Saranno superate nel corso della transizione al comunismo, che inizia con l’instaurazione del socialismo. Il nuovo ordinamento socialista corrisponde, a parere degli autori, grossomodo a quello che già oggi è giusto e possibile nella coscienza comune della massa dei proletari che hanno instaurato il socialismo. Esso pone, d’un colpo, la società su una strada nuova. Percorrendola è possibile superare le residue differenze, costrizioni e contraddizioni, attraverso un’evoluzione graduale e con dei salti, nel corso del tempo.

Una soluzione realistica perché parte dalle forze produttive attuali e dalla popolazione attuale del paese e stabilisce, tra le loro parti, relazioni diverse dalle attuali, ma non cervellotiche, non arbitrarie. Essa estende su una scala maggiore relazioni che già esistono su scala minore, in ambiti ristretti. Ma le estende su scala tale che esse creano una realtà diversa dall’attuale (la loro quantità crea una nuova qualità). Le relazioni che oggi esistono in ogni azienda tra i suoi reparti, sono estese alla parte predominante dell'economia nazionale. Le relazioni di consumo degli attuali utenti del servizio sanitario nazionale, della rete stradale, della rete fognaria, dell’illuminazione pubblica, ecc. sono estese a tutti i servizi e a tutte le forniture in rete.

Una soluzione immaginaria perché l’instaurazione delle relazioni indicate richiede che venga vinto, spezzato e cancellato il comando della borghesia imperialista. Essa oggi domina l'intera vita della società, impersona le attuali relazioni, le impone; tutela con il suo Stato la loro sopravvivenza. L’instaurazione delle nuove relazioni quindi richiede che gli operai e il resto dei proletari e delle masse popolari siano arrivati a mobilitarsi e a organizzarsi al punto da riuscire a cancellare quel potere, instaurare il nuovo potere e dare vita alle nuove relazioni.

Si tratta di un livello di coscienza e di un grado di organizzazione a cui prima o poi arriveranno. A questo obiettivo il partito comunista si dedica. Ovviamente l'ordinamento sociale che allora effettivamente instaureranno non è detto che avrà esattamente i tratti che noi abbiamo immaginato oggi. In questo senso nella nostra descrizione del futuro si mischiano realtà e immaginazione.

Dedichiamo questo nostro lavoro ai comunisti e ai lavoratori avanzati che saranno i protagonisti del prossimo "25 aprile" del nostro paese, nell’anno del 61° anniversario del 25 aprile 1945.

Gli autori