La corruzione dei parlamentari comunisti

Rapporti Sociali 35 - novembre 2004   (versione Open Office / versione MSWord)

 

Uno degli “argomenti forti” degli oppositori di principio all’attività parlamentare dei comunisti è che tale attività corrompe i comunisti. È la questione della corruzione dei parlamentari comunisti da parte della borghesia, che affrontano anche le Tesi sull’attività parlamentare dell’Internazionale Comunista del 1920 (presentate negli articoli qui di seguito). Esse però indicano anche le cure contro questo pericolo effettivo. In sintesi si riassumono in tre.

1. Combattere apertamente il rischio di corruzione: denunciare chiaramente che è inevitabile che la borghesia cerchi di invischiare i nostri eletti (e non solo: ogni dirigente di un qualche rilievo e ogni compagno che le possa essere utile) nel suo sistema di corruzione e ricatti e che è possibile che la borghesia riesca a invischiarne qualcuno. Ovviamente occorre anche educare le masse popolari a distinguere tra corruzione e quelle forme di vita e di attività che sono nella società attuale inseparabili dall’esercizio di determinate funzioni e che quindi anche i nostri compagni che le esercitano devono pubblicamente assumere: per scrivere un articolo occorre una macchina, mezzi di comunicazione, spazi, relazioni, ecc. (come ben spiega Lenin in L’estremismo riferendosi ai giornalisti comunisti). Occorre cioè combattere la demagogia che porta a nascondere queste differenze ineliminabili finché esiste la società borghese: quindi una demagogia che in definitiva favorisce la corruzione.

2. Combattere pubblicamente ogni caso concreto di corruzione: non solo denunciare la possibilità della corruzione, il ricorso naturale e sistematico della borghesia alla corruzione degli individui, ma anche contrastare ogni manifestazione concreta con intransigenza, pubblicamente, educando le masse con l’esempio a combatterla. La lotta del partito comunista contro la corruzione dei suoi eletti, contro la soggezione alla borghesia di alcuni individui eletti nelle sue liste unirà le masse popolari al partito ben più di quanto la corruzione di singoli suoi eletti le allontanerà. La lotta del partito contro la corruzione allontanerà le masse popolari dai partiti borghesi ben più di quanto le avvicinerà ad essi la delusione per la corruzione che la borghesia riuscirà a generare in alcuni elementi delle nostre fila.

3. Non temere i tentativi che sicuramente e oggettivamente la borghesia farà per corrompere i nostri eletti: nessuna barriera può impedire l’influenza della borghesia nelle nostre fila finché la borghesia esiste. Finché siamo nell’atmosfera terrestre l’aria raggiunge ogni corpo e ambiente. Possiamo impedire e limitare i suoi effetti: come si può impedire o limitare l’azione dell’ossigeno dell’aria sulle sostanze esposte all’aria. Astenerci dall’esposizione per non subire la sua azione sarebbe il migliore successo che la borghesia potrebbe sperare dalla sua azione corruttrice. Anche i combattenti, come abbiamo più volte visto, sono esposti all’influenza della borghesia: nel come condurre la guerra e nell’abbandonarla. Non è il tipo di attività che preserva dalla corruzione e in generale dall’influenza della borghesia, ma la concezione e la linea giuste del partito e la mobilitazione di massa per contrastare l’influenza e l’azione della borghesia.

 

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