Quale collaborazione con le FSRS?

Rapporti Sociali 23/24 - gennaio 2000 (versione Open Office / versione MSWord )

 

“Unita d’azione” o unità e lotta per la ricostruzione del partito comunista

 

I CARC sono impegnati a sviluppare sistematicamente la collaborazione tra le FSRS che vogliono ricostruire il partito comunista e invitano le FSRS che si dichiarano per la costruzione del partito e che vogliono contribuire al processo a partecipare a iniziative e a sviluppare lavori comuni. Riteniamo che la collaborazione, il confronto su idee e progetti, contribuirà assieme al movimento oggettivo e alle contraddizioni interne, a fare inchiesta e favorirà la mobilitazione delle FSRS nel lavoro per lo sviluppo della rivoluzione socialista nel nostro paese, che in questa fase si traduce principalmente nel lavoro per la ricostruzione del partito comunista. I CARC hanno dichiarato apertamente di sostenere il lavoro per la convocazione del congresso di fondazione del partito avviato con la costituzione della Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del nuovo partito comunista italiano (CP), di favorire lo sviluppo di un ampio dibattito sul bilancio dell’esperienza e sulle varie tesi e proposte che riguardano la ricostruzione del pc. In ogni FSRS di fronte alla ricostruzione del partito si creerà una sinistra, una destra e un centro. Le FSRS che nel proprio lavoro porteranno la concezione, il metodo e la proposta giusti, aiuteranno a fare emergere la sinistra che esiste in ogni FSRS, che si organizzerà e farà la sua battaglia contro la destra.

Nel rapporto con le FSRS dobbiamo mettere al centro la tesi che “il punto centrale dello scontro tra classe operaia e borghesia in Italia in questa fase è la ricostruzione del partito comunista”, e indicare le discriminanti necessarie per un lavoro proficuo. In questo scontro non dobbiamo accettare la confusione che cercheranno di fare borghesia, apparati repressivi e FSRS arretrate od ostili alla ricostruzione del partito tra il lavoro dei CARC e di altre FSRS legali e il lavoro della CP. Non dobbiamo accettare l’autocensura praticata da alcune FSRS che ostacola la comprensione e lo sviluppo del dibattito su analisi, linee e metodi per la ricostruzione del partito comunista e per lo sviluppo della rivoluzione socialista nel nostro paese.

Nell’autocensura confluiscono le tendenze opportuniste, settarie (nel senso che concepiscono il lavoro di ricostruzione del partito comunista come un lavoro da setta, nascosto alle masse) e terzomondiste (nel senso che alcune forme di lotta e di organizzazione vanno bene per i paesi del cosiddetto terzo mondo - paesi coloniali e semicoloniali - ma non per i “democratici” paesi imperialisti) di alcune FSRS.

La collaborazione deve avere l’obiettivo di favorire la ricostruzione del partito, la partecipazione di tutte le FSRS alla ricostruzione del partito, non la cristallizzazione di una situazione di arretratezza (FSRS senza partito, FSRS come alternativa e negazione del pc, unità delle forze per fare massa su obiettivi economicisti, per acquistare spazio nel regime, ecc.). Non si tratta di unire “le forze” per fare quantità, si tratta di unirsi in modo da generare qualità. Le discriminanti che noi indichiamo sono tre.

. No a intergruppi. Il rapporto tra le FSRS deve essere tale che in ogni iniziativa ogni FSRS possa portare quello che ha di meglio, che chi è avanti insegni a chi arretrato, chi arretrato possa imparare da chi è più avanti, ognuno secondo le sue forze, che nessuno insista perché tutti facciano quello che lui sa fare o ha voglia di fare, ecc. Ci sono varie organizzazioni che vogliono la ricostruzione del partito, bisogna fare in modo che queste FSRS si conoscano, confrontino in iniziative le loro concezioni e i loro metodi di lavoro. Ma non costruendo una gabbia in cui tutte devono rientrare, facendo tutte la stessa cosa, ma individuando obiettivi e iniziative comuni su cui ogni FSRS dia il meglio che sa dare, faccia le cose che meglio sa fare.

 . No alle organizzazioni che adottano e praticano metodi da banda, della provocazione o della disgregazione delle FSRS (quindi ad esempio non collaboriamo con il gruppo Rivoluzione e C. a meno che recedano da simili metodi). Non è una nostra ripicca, è una questione di avanzamento di tutte le FSRS. È una questione di “etica comunista”: ogni FSRS deve riconoscere diritti e doveri nei confronti delle altre FSRS (per cui non si fanno infiltrazioni, complotti, furti, ecc.).

3. No alle organizzazioni sedicenti comuniste che per i loro legami e la loro storia sono veicolo storico dell’anticomunismo della borghesia tra le masse (es. trotzkisti, bordighisti, sedicenti maoisti come Il Bolscevico, ecc.), veicolo tra le masse della calunnia e della denigrazione degli attuali comunisti e del movimento comunista.

Utilizzando queste discriminanti riusciremo a distinguere le FSRS che vogliono lavorare per il socialismo da tutto il resto delle organizzazioni, sedicenti o non sedicenti comuniste. Se non c’è questa base pratica comune, le dichiarazioni di lavorare assieme per la ricostruzione del partito sono parole vuote.

I CARC ritengono inoltre indispensabile e utile la critica pubblica tra le FSRS, sulle concezioni, le linee e i metodi. Questo metodo appartiene storicamente al movimento comunista ed è il metodo applicato e praticato dai partiti comunisti che hanno conquistato il potere e avviato la trasformazione socialista della società. I revisionisti, gli opportunisti e i movimentisti hanno paura della critica aperta e sono contro la libertà di critica nel movimento comunista, perché (revisionisti e opportunisti) praticano la confusione e la falsificazione per confondere i lavoratori e le masse popolari e perché (i movimentisti) pensano che le masse sono arretrate, non possono capire e che a loro interessano solo le questioni pratiche. Noi diciamo che bisogna essere grati a chi ci critica: se dice cose giuste, ci aiuta a correggerci, se dice puttanate, sputtana se stesso e nello stesso tempo contribuisce a fare chiarezza.

Adottando questi criteri svilupperemo ad un livello superiore la collaborazione e il processo di unità e lotta per la ricostruzione del partito comunista nel nostro paese.

 

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