Ritorna alla pagina principale

Struttura e funzionamento dello Stato della Repubblica Pontificia
(schede tematiche)  

Struttura Produttiva del Paese

Bollettino n. 2 del 26.04.2016

(Scaricate il testo in versione Open Office, Word o PDF )

Settore Lavoro Operaio e movimento sindacale

Direzione Nazionale del P.CARC, via Tanaro 7 - 20128 Milano tel/fax 02.26.30.64.54 carc@riseup.net

Struttura Produttiva del Paese - Bollettino n. 2 del 26.04.2016

Con questo Bollettino

- indichiamo come trovare le unità produttive operanti in un comune, una provincia e una regione (pag. 2),

- diamo (sezione 1) un’immagine di primo approccio (tratta dalla rassegna ISTAT per il 2013) della struttura produttiva delle 19 regioni (e in una certa misura delle rispettive province) + le 2 province autonome (pagg. 3-23),  

- indichiamo la distribuzione (tratta dal censimento ISTAT del 2011) di imprese (sezione 2), istituzioni pubbliche (sezione 3) e istituzioni non profit (sezione 4) con i relativi addetti, articolandole secondo alcuni criteri utili per avere un’immagine d’insieme della struttura economica del paese (pagg. 24-30). Cosa l’ISTAT classifica come impresa, istituzione pubblica e istituzione non profit, è indicato nel Glossario.

Di ogni dato riportato in questo Bollettino indichiamo la fonte, in modo che ogni compagno può verificare e trovare i completamenti e aggiornamenti necessari.

Chiudiamo con un Glossario necessario per interpretare correttamente i dati (pagg. 31-32).

Per condurre la rivoluzione socialista dobbiamo imparare a servirci anche delle informazioni fornite dall’ISTAT e da altri enti (camere di commercio, associazioni di categoria, ecc.).

Per non fare errori grossolani bisogna però sempre fare attenzione

- al significato che il singolo ente dà ai termini che usa (non sempre è quello del linguaggio corrente): l’ente fornisce un glossario,

- al modo in cui l’ente ha elaborato il dato (rilevazione a campione, censimento, stime, altri): l’ente fornisce una guida che illustra procedure e criteri (http://schedefontidati.istat.it),

- all’epoca a cui il dato si riferisce,

- all’attendibilità e al significato reale, secondo la scienza marxista, del dato: in alcuni casi il dato reale non corrisponde al dato ufficiale (basta pensare al lavoro nero, alle finte “partite IVA”, ecc.).

Ma al di là di errori grossolani che così evitiamo, resta il fatto che le rilevazioni fatte dall’ISTAT e dagli altri enti borghesi nascondono i rapporti di produzione, la divisione della società in classi sociali e la lotta tre di esse. Non possiamo in questa sede fare una disamina critica delle categorie, delle procedure e dei criteri impiegati dall’ISTAT. In una certa misura lo ha fatto il redattore di La Voce 47 (luglio 2014) quando ha recensito il pregevole lavoro dei Clash City Workers Dove sono i nostri. Qui ci limitiamo ad alcuni esempi che riguardano i dati che citiamo.

Le 205.000 “imprese con zero addetti” (tavole 2.2 e 2.3) sono in realtà capitalisti che eludono leggi, norme e imposizioni fiscali, obblighi di tenere contabilità o depositare bilanci, ecc. che alle aziende con addetti è difficile o impossibile eludere e accumulano profitti facendo affari (di tipo finanziario) con altre imprese.

Nelle 2.500.000 imprese con un addetto (tavolo 2.4), l’ISTAT mescola alcuni capitalisti, ognuno dei quali manovra grandi e anche grandissimi capitali, con alcune centinaia di migliaia di lavoratori autonomi proprietari dei loro mezzi di produzione e alcune decine di migliaia di miseri “vu cumprà” e ambulanti che si sono “messi in regola”.

Nei 5 milioni di “lavoratori indipendenti” (tavola 2.5), l’ISTAT mescola capitalisti, professionisti di ogni livello e miseri ambulanti.

Molte delle 300.000 istituzioni non profit (sezione 4), più direttamente ancora di molte istituzioni pubbliche, sono succursali di imprese capitaliste che per di più tramite esse “ottimizzano” (cioè eludono) il loro carico fiscale. Il grosso delle 300.000 istituzioni non profit sottrae al fisco le imprese della Chiesa Cattolica e maschera da “volontari” preti, frati, suore e lavoratori pagati (sottopagati) in nero.

In conclusione: i dati, come i fatti, bisogna che impariamo a leggerli inquadrando ognuno di essi nei processi e nei contesti sociali a cui appartiene. Chi non lo fa, imbroglia o si lascia imbrogliare. D’altra parte per chi sa leggere i dati, essi rilevano la quantità dei fenomeni e, insegna il materialismo dialettico, la quantità fa la qualità: centinaia di proletari riuniti in un’impresa sono nelle condizioni più favorevoli a raggiungere un livello di organizzazione e di coscienza che fa di essi un collettivo, protagonista potente della vita sociale e della rivoluzione socialista.

 

Ricerca delle grandi aziende (Unità locali) comune per comune

 

Aprite l’indirizzo Internet: http://dati-censimentoindustriaeservizi.istat.it/Index.aspx del sito ISTAT che contiene i dati del 9° censimento generale dell'industria e dei servizi (2011).

Nella parte sinistra (scheda “Esplora temi”) fate click sulla voce “Dati strutturali sulle imprese”: si apre un menu. Fate click sulla voce “Unità locali e addetti delle unità locali - Dati sino al livello comunale e per Sistema locale del lavoro 2001” (il 2001 si riferisce al sistema di rilevazione definito per il censimento del 2001, ma i dati delle tabelle sono relativi al 2011). Le “unità locali” per l’ISTAT corrispondono a quelli che nel linguaggio corrente sono ad esempio le fabbriche, le scuole, gli ospedali e altri insediamenti produttivi di beni o servizi.

Dopo aver fatto click sulla voce “Unità locali e addetti delle unità locali - Dati sino al livello comunale e per Sistema locale del lavoro 2001”, vi appare un menu. Fate click sulla voce “Comuni”. Vi appare un menu, fate click sulla voce “Sna/Isic, classe di addetti”.

Per conoscere il dettaglio del comune che vi interessa, andate nell’area rossa in alto sopra la tabella, alla voce “Territorio”: appare “Italia”. Fate click sul triangolino nero che punta verso il basso a destra di “Italia”: si apre l’elenco di tutti i comuni. Scorretelo (i comuni sono ordinati per regione in ordine geografico e poi suddivisi per provincia e in ogni provincia sono elencati in ordine alfabetico) e selezionate il comune che vi interessa. A questo punto vi viene mostrata la tabella relativa al comune con il tipo di azienda (attività economica secondo classificazione ATECO) e il numero di aziende divise per classi di numero di addetti.

Per esempio se selezionate Termoli, nella colonna relativa alla classe di addetti “superiore a mille”, appare una sola azienda. Scorrendo la tabella vedrete che essa si trova nella riga “fabbricazione di mezzi di trasporto”: è lo stabilimento della FCA (ex FIAT) che si trova nell’area industriale vicina al fiume Biferno.

Per registrare la tabella, fate click sulla voce “esportazioni”. Vi viene proposto il formato con cui registrare la tabella: il più comune è Excel, lo potete visualizzare anche con Open Office. Per registrare la tabella fate quindi click sulla voce “Excel”. Vi appare una pagina, fate click sul bottone “Exporta”. Vi appare la finestra per registrare il file Excel sul vostro computer.

La tabella dell’ISTAT vi dice solo che in un determinato comune esistono X Unità locali con Y Addetti.

Se volete individuare gli indirizzi delle aziende potete utilizzare i motori di ricerca tipo Google [https://www.google.it/] indicando il nome del comune e il tipo di azienda indicata nella tabella dell’ISTAT.

Con Google Map [https://www.google.it/maps] potete ricercare le zone industriali di un dato comune e con l’immagine da satellite individuare capannoni e impianti industriali.

Ora vi restano da individuare orari e caratteristiche dei turni, cancelli di ingresso per operai e impiegati, eventuale parcheggio interno e dettagli simili utili per organizzare la propaganda e stabilire contatti.


Sezione 1. Il mercato della forza-lavoro

ITALIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 22.420.000

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni (occupati/pop 15-64): 55,6 %

3. numero dei disoccupati: 3.178.000 (1) (12,2 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le regioni (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 46,5 %

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi le didascalie alle 21 tabelle regionali)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 4.775.856 (2)

8. dimensione media delle imprese: 3,8

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 11.392.000 (3)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 3.187.000 (3) (28 % degli addetti UL)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle regioni

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

REGIONE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

PIEMONTE

1.404

797

1.800

69,1

55,7

62,4

10,2

11,1

10,6

VALLE D'AOSTA

30

25

55

70,8

60,4

65,6

8,5

8,3

8,4

LOMBARDIA

2.444

1.866

4.310

72,3

57,3

64,9

7,6

8,8

8,1

LIGURIA

340

273

613

67,8

53,7

60,7

9,2

10,9

9,9

Bolzano

137

108

245

78,4

64,5

71,5

3,9

5,0

4,4

Trento

132

100

232

73,5

57,6

65,6

5,4

8,0

6,6

VENETO

1.220

862

2.082

73,0

53,4

63,3

6,2

9,5

7,6

FRIULI-VENEZIA GIULIA

284

216

500

70,7

55,2

63,0

6,6

9,1

7,7

EMILIA-ROMAGNA

1.075

863

1.938

73,0

59,6

66,3

7,4

9,7

8,5

TOSCANA

871

685

1.556

71,4

56,4

63,8

7,6

10,1

8,7

UMBRIA

200

159

359

68,6

53,8

61.1

9,4

11,7

10,4

MARCHE

352

272

624

68,6

53,5

61,0

9,8

12,6

11,1

LAZIO

1.260

947

2.208

65,8

48,5

57,0

11,2

13,7

12,3

ABRUZZO

294

196

490

65,5

44,2

54,8

11,2

11,8

11,4

MOLISE

60

40

99

56,4

38,4

47,4

15,8

15,8

15,8

CAMPANIA

1.007

566

1.573

51,5

28,4

39,8

20,1

23,8

21,5

PUGLIA

751

405

1.156

55,4

29,5

42,3

17,8

23,3

19,8

BASILICATA

111

69

180

56,3

35,8

46,1

15,4

14,8

15,2

CALABRIA

333

195

527

49,4

28,8

39,0

21,5

23,5

22,2

SICILIA

861

460

1.321

51,9

27,1

39,3

19,9

23,0

21,0

SARDEGNA

327

225

552

57,0

39,7

48,4

17,9

17,0

17,5

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le regioni P.A. Bolzano, Emilia - Romagna, Valle D’Aosta, P.A. Trento, Lombardia, Toscana, Veneto, Friuli - Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Marche, Liguria, Lazio, Abruzzo, Sardegna, Molise, Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia, Calabria. Ovviamente l’ISTAT registra solo occupazioni ufficiali, regolamentate e legali.

 

(1) fonte: http://www.istat.it/it/files/2015/03/201502_serie-storiche.zip?title=Occupati+e+disoccupati+%28mensili%29+-+31%2Fmar%2F2015+-+Serie+storiche.zip

(2) fonte: http://dati-censimentoindustriaeservizi.istat.it

Dati di sintesi - Sedi e risorse umane - unità locali delle imprese

(3) http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DICA_ASIAULOCCP

Ateco 2007: totale



PIEMONTE (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 1.800.000 (8,1 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 62,4 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 213.000 (10,6 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 55,7 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi [vedi didascalia della tabella]  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 360.000

8. dimensione media delle imprese: 4 (3.8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 1.355.000 (8,2 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 394.000 (29,1 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Torino

505

417

921

68,0

55,9

61,9

11,1

11,7

11,4

Vercelli

41

31

72

69,3

56,0

62,7

11,1

13,1

12;0

Novara

85

64

149

68,0

52,7

60,4

11,9

13,0

12,4

Cuneo

147

110

257

73,5

58,1

65,9

7,2

6,5

6,9

Asti

50

39

89

69,6

55,1

62,4

10,3

8,7

9,6

Alessandria

98

73

172

68,8

53,3

61,1

9,0

15,0

11,7

Biella

41

34

75

68,9

58,9

63,9

8,6

10,5

9,5

Verbano-Cusio-Ossola

37

29

66

70,0

54,8

62,4

7,7

6,8

7,3

PIEMONTE

1.404

797

1.800

69,1

55,7

62,4

10,2

11,1

10,6

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Cuneo, Biella, Vercelli, Asti,  Verbano-Cusio-Ossola, Torino, Alessandria, Novara.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- il sistema dei mezzi di trasporto di Torino,

- il sistema della chimica e del petrolio di Novara,

- il sistema dell’industria tessile di Biella,

- il sistema del legno e dei mobili di Alessandria,

- i sistemi della fabbricazione di macchine di Asti, Pinerolo, Cirié e Borgomanero,

- i sistemi urbani di Cuneo e di Ivrea,

- il sistema dell’agroalimentare di Alba.

 

 

 

VALLE D’AOSTA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 55.000 (0,2 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 65,6 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 5.000 (8,4 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 60,4 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi [vedi didascalia della tabella]  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 12.000

8. dimensione media delle imprese: 3,3 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 42.000 (0,3% del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 5.000 (11,9 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato del lavoro

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

 

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

VALLE D'AOSTA

30

25

55

70,8

60,4

65,6

8,5

8,3

8,4

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- il sistema urbano di Aosta,

- i sistemi turistici di Saint-Vincent e di Courmayeur.

 

 

LOMBARDIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 4.310.000 (19,2 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 64.9 % (55,6% il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 380.000 (8,1 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 55,7% (46,5% il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi [vedi didascalia della tabella]  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 819.000

8. dimensione media delle imprese: 4,7 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 3.500.000 (21,3 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 950.000 (27,2 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Varese

204

171

375

68,8

59,0

63,9

10,3

6,4

8,6

Como

148

109

256

73,0

55,6

64,4

8,1

9,3

8,6

Sondrio

45

31

76

73,5

51,7

62,7

5,9

10,9

8,0

Milano

776

639

1.415

72,1

61,0

66,5

7,3

8,2

7,7

Bergamo

277

186

463

72,7

51,5

62,4

6,4

8,8

7,4

Brescia

316

221

538

73,5

54,2

64,0

8,1

8,8

8,4

Pavia

127

102

229

68,9

57,6

63,3

6,6

8,9

7,7

Cremona

90

62

152

72,0

53,1

62,8

8,7

9,1

8,8

Mantova

105

70

175

74,1

52,7

63,6

6,5

12,6

9,1

Lecco

85

60

145

73,4

55,0

64,4

7,3

9,3

8,1

Lodi

57

40

97

71,3

53,3

62,5

7,5

11,1

9,0

Monza e della Brianza

215

175

389

74,4

61,8

68,2

7,4

9,5

8,3

LOMBARDIA

2.444

1.866

4.310

72,3

57,3

64,9

7,6

8,8

8,1

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Monza e della Brianza, Milano, Lecco, Como, Brescia, Varese, Mantova, Pavia, Cremona, Sondrio, Lodi, Bergamo.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- il sistema urbano di Milano,

- i sistemi della fabbricazione di macchine di Bergamo e di Brescia,

- i sistemi dell’industria tessile di Busto Arsizio e di Como,

- il sistema del legno e dei mobili di Seregno.

 

 

LIGURIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 613.000 (2,8 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 60,7 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 68.000 (9,9 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 53,7 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 130.000

8. dimensione media delle imprese: 3,4 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 459.000 (2,8 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 66.000 (14,3 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Imperia

48

33

81

68,0

47,1

57,5

11,6

13,3

12,3

Savona

59

49

108

66,5

53,8

60,1

9,8

11,6

10,6

Genova

183

154

337

67,5

55,6

61,5

8,4

10,0

9,1

La Spezia

50

37

87

70,6

53,0

61,8

8,9

11,1

9,9

LIGURIA

340

273

613

67,8

53,7

60,7

9,2

10,9

9,9

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di La Spezia, Genova, Savona, Imperia.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi portuali e dei cantieri navali di Genova, La Spezia e Imperia,

- i sistemi urbani di Savona, San Remo e Chiavari,

-i sistemi turistici di Ventimiglia, Albenga, Rapallo e Finale Ligure.



P. A. di BOLZANO (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 245.000 (1,1 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 71,5 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 11.000 (4,4 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 64,5 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 46.400

8. dimensione media delle imprese: 4,3 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 188.000 (1,1 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 31.000 (4,4 % degli addetti UL della regione)

 

P. A. di TRENTO  (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 232.000 (1 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 65,6 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 16.000 (6,6 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 57,6 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 44.500

8. dimensione media delle imprese: 4,2 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 174.000 (1,1 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 33.000 (18,9 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Bolzano

137

108

245

78,4

64,5

71,5

3,9

5,0

4,4

Trento

132

100

232

73,5

57,6

65,6

5,4

8,0

6,6

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi urbani di Trento, Bolzano e Rovereto,

- i sistemi turistici di Merano e Bressanone,

- i sistemi dell’agroalimentare di Brunico e Arco.



VENETO  (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 2.028.000 (9,3 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 63,3 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 171.000 (7,6 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 53,4 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 438.000

8. dimensione media delle imprese: 4,2 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 1.668.000 (10,2 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 536.000 (32,2 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Verona

237

161

398

75,3

53,6

64,6

3,8

8,8

5,9

Vicenza

212

146

358

70,7

51,6

61,3

5,6

9,8

7,4

Belluno

51

41

92

72,8

61,1

67,0

6,6

7,8

7,2

Treviso

220

162

383

73,1

55,6

64,4

6,7

8,1

7,3

Venezia

199

137

336

70,4

49,0

59,7

8,3

9,0

8,6

Padova

240

170

410

75,6

55,1

65,4

6,1

12,1

8,7

Rovigo

60

44

104

71,0

54,4

62,8

7,8

9,8

8,6

VENETO

1.220

862

2.082

73,0

53,4

63,3

6,2

9,5

7,6

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Belluno, Padova, Verona, Treviso, Rovigo, Vicenza, Venezia.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- sistemi urbani di Padova, Venezia e Verona,

- i sistemi dell’abbigliamento di Treviso, Este e Castelfranco Veneto,

- i sistemi del legno e di mobili di Conegliano, Portogruaro e Bassano del Grappa,

- i sistemi della fabbricazione di macchine di San Bonifacio e Thiene,

- il sistema dell’occhialeria di Belluno,

- il sistema delle calzature di Montebelluna,

- il sistema dell’agroalimentare di San Donà di Piave.

 

 

 

FRIULI-VENEZIA GIULIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 500.000 (2,2 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 63 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 42.000 (7,7 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 55,2 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 87.000

8. dimensione media delle imprese: 4,2 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 377.000 (2,3 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 115.000 (23,7 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Udine

125

94

219

70,9

54,1

62,5

6,7

9,4

7,9

Gorizia

31

23

54

68,2

53,0

60,8

7,1

9,1

8,0

Trieste

50

41

91

68,8

57,2

63,0

6,0

7,7

6,8

Pordenone

78

58

136

72,7

56,5

64,7

6,7

9,5

7,9

FRIULI-VENEZIA GIULIA

284

216

500

70,7

55,2

63,0

6,6

9,1

7,7

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Pordenone, Trieste, Udine, Gorizia.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi urbani di Udine e Trieste,

- i sistemi del legno e dei mobili di Pordenone e Gorizia,

- i sistemi dell’agroalimentare di Cervignano e Gemona del Friuli,

- il sistema turistico di Latisana.

 

EMILIA-ROMAGNA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 1.938.000 (8,6 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 66,3 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 179.000 (8,5 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 59,6 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 371.000

8. dimensione media delle imprese: 4,3 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 1.515.000 (9,2 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 448.000 (29,5 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Piacenza

72

51

123

74,9

54,9

65,1

7,1

9,5

8,1

Parma

111

92

202

74,3

63,3

68,8

7,6

7,4

7,5

Reggio Emilia

133

104

237

73,9

59,5

66,8

5,2

6,8

5,9

Modena

176

139

314

74,2

60,3

67,3

6,2

9,2

7,6

Bologna

239

204

442

73,1

62,6

67,8

8,0

8,9

8,4

Ferrara

76

64

140

66,8

56,3

61,5

11,4

17,2

14,2

Ravenna

92

78

170

71,5

61,7

66,6

9,2

10,8

9,9

Forlì-Cesena

97

77

174

74,4

59,4

66,9

5,4

6,8

6,0

Rimini

79

56

134

71,5

50,0

60,6

8,3

15,6

11,5

EMILIA-ROMAGNA

1.075

863

1.938

73,0

59,6

66,3

7,4

9,7

8,5

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Parma, Bologna, Modena, Forlì-Cesena, Reggio Emilia, Ravenna, Piacenza, Ferrara, Rimini.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- il sistema sub-regionale urbano di Modena, Bologna, Ravenna, Forlì, Ferrara, Cesena e Rimini,

- i sistemi a vocazione agricola di Parma e Piacenza.

 

 

TOSCANA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 1.556.000 (6,8 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 63,8 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 149.000 (8,7 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 56,4 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 333.000

8. dimensione media delle imprese: 3,4 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 1.154.000 (7 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 294.000 (25,4 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Massa

45

34

79

66,4

51,9

59,2

11,0

13,2

12,0

Lucca

89

68

157

69,9

53,8

61,8

6,0

14,0

9,6

Pistoia

64

50

115

68,2

53,1

60,6

8,7

12,6

10,5

Firenze

233

198

432

72,5

61,3

66,8

7,9

8,4

8,1

Livorno

73

61

135

67,9

56,4

62,1

7,9

9,4

8,6

Pisa

100

75

176

72,0

55,6

63,8

8,6

8,7

8,6

Arezzo

84

64

148

73,0

56,5

64,7

7,6

8,9

8,2

Siena

63

48

111

72,3

54,7

63,4

7,7

11,8

9,5

Grosseto

55

39

94

73,2

50,2

61,6

6,0

12,4

8,7

Prato

64

47

111

76,3

56,5

66,3

4,6

7,2

5,7

TOSCANA

871

685

1.556

71,4

56,4

63,8

7,6

10,1

8,7

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Firenze, Prato, Arezzo, Pisa, Siena, Livorno, Lucca, Grosseto, Pistoia, Massa.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi urbani di Firenze, Viareggio, Siena e Grosseto,

- i sistemi delle calzature di Lucca, Montevarchi e Montecatini Terme,

- il sistema dell’industria tessile di Prato,

- il sistema dell’abbigliamento di Empoli,

- il sistema del legno e dei mobili di Arezzo,

- i sistemi portuali e dei cantieri navali di Livorno e Pisa.

 

 

 

UMBRIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 359.000 (1,6 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 61,1 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 42.000 (10,4 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 53,8 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 69.000

8. dimensione media delle imprese: 3,6 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 249.000 (1,5 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 63.000 (25,2 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Perugia

151

118

269

692

53,9

61,5

9,3

12,0

10,5

Terni

49

40

89

65,6

53,4

59,9

9,9

10,7

10,3

UMBRIA

200

159

359

68,6

53,8

61.1

9,4

11,7

10,4

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Perugia, Terni.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi urbani di Perugia, Terni, Spoleto e Foligno,

- i sistemi dell’abbigliamento di Città di Castello e Assisi,

- il sistema locale di Orvieto.

 

 

 

 

MARCHE (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 624.000 (2,8 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 61 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 213.000 (11,1 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 53,5 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 132.000

8. dimensione media delle imprese: 3,6 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 485.000 (3 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 168.000 (34,6 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Pesaro-Urbino

86

64

150

71,1

53,9

62,5

8,1

12,1

9,8

Ancona

109

88

197

70,4

56,7

63,5

10,1

13,3

11,5

Macerata

71

55

126

66,0

52,4

59,2

11,8

14,8

13,1

Ascoli Piceno

45

33

79

63,1

47,7

55,3

11,9

10,7

11,4

Fermo

41

31

72

69,6

53,4

61,5

6,8

10,2

8,3

MARCHE

352

272

624

68,6

53,5

61,0

9,8

12,6

11,1

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Ancona, Pesaro-Urbino, Fermo, Ascoli Piceno.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- il sistema portuale e dei cantieri navali di Ancona,

- il sistema delle calzature di Macerata,

- i sistemi della fabbricazione di macchine di Fabriano e di Jesi,

- i sistemi del legno e dei mobili di Fano, Pesaro e Recanati,

- i sistemi dell’abbigliamento di Senigallia e di San Benedetto del Tronto,

- i sistemi della pelle e del cuoio di Civitanova Marche e Fermo.



LAZIO (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 2.208.000 (9,8 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 57 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 310.000 (12,3 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 48,5 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 429.000

8. dimensione media delle imprese: 4,3 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 1.544.000 (9,4 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 162.000 (10,5 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Viterbo

66

47

113

61,2

44,4

52,8

14,3

17,4

15,6

Rieti

33

24

57

61,4

44,9

53,2

11,4

12,0

11,6

Roma

942

738

1.679

67,6

51,4

59,4

10,4

12,5

11,3

Latina

123

78

201

63,3

40,5

51,9

13,5

19,6

16,0

Frosinone

96

61

158

57,8

37,0

47,4

14,1

16,9

15,2

LAZIO

1.260

947

2.208

65,8

48,5

57,0

11,2

13,7

12,3

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Roma, Rieti, Viterbo, Latina, Frosinone.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi urbani di Roma, Viterbo, Velletri e Formia,

- i sistemi della chimica e del petrolio di Latina e Frosinone,

- i sistemi dei mezzi di trasporto di Cassino e Colleferro,

- i sistemi portuali e dei cantieri navali di Civitavecchia e Rieti,

- il sistema dell’abbigliamento di Sora,

- il sistema dei materiali da costruzione di Civita Castellana.



ABRUZZO (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 490.000 (2,2 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 54,8 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 63.000 (11,4 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 44,2 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 101.000

8. dimensione media delle imprese: 3,2 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 341.000 (2,1 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 92.000 (26,9 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

L'Aquila

68

44

112

65,1

43,2

54,2

12,4

12,8

12,5

Teramo

70

49

119

66,5

47,1

56,8

10,0

7,6

9,0

Pescara

69

49

118

65,1

44,8

54,8

10,5

13,7

11,8

Chieti

86

55

141

65,2

42,1

53,6

11,8

12,9

12,2

ABRUZZO

294

196

490

65,5

44,2

54,8

11,2

11,8

11,4

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Teramo, Pescara, L’Aquila, Chieti.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- il sistema urbano di Pescara,

- i sistemi cantieristici di L’Aquila e Avezzano,

- i sistemi dell’abbigliamento di Giulianova e Teramo,

- il sistema dei mezzi di trasporto di Atessa,

- il sistema dell’agroalimentare di Vasto.

 

 

MOLISE (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 100.000 (0,4 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 47,4 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 19.000 (15,8 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 38,4 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 23.000

8. dimensione media delle imprese: 2,7 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 62.800 (3,8 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 14.500 (23,2 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Campobasso

44

28

72

58,0

36,9

47,5

15,9

17,5

16,5

Isernia

15

12

27

52,2

42,0

47,2

15,5

11,5

13,8

MOLISE

60

40

99

56,4

38,4

47,4

15,8

15,8

15,8

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Compobasso, Isernia.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi locali di Campobasso e Isernia,

- il sistema dei mezzi di trasporto di Termoli,

- i sistemi dell’abbigliamento di Montenero di Bisaccia e Trivento,

- il sistema dell’agroalimentare di Frosolone.

 

CAMPANIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 1.573.000 (7 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 39,8 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 430.000 (21,5 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 28,4 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 341.000

8. dimensione media delle imprese: 2,8 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 1.016.000 (6,2 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 177.000 (17,4 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Caserta

155

94

249

49,6

29,6

39,5

17,6

18,1

17,8

Benevento

49

25

74

51,4

26,9

39,2

15,5

19,6

16,9

Napoli

499

269

768

48,5

25,3

36,7

24,4

28,2

25,8

Avellino

94

51

146

64,0

35,6

49,8

10,5

18,8

13,6

Salerno

210

126

337

56,4

33,6

44,9

16,0

20,1

17,6

CAMPANIA

1.007

566

1.573

51,5

28,4

39,8

20,1

23,8

21,5

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Avellino, Salerno, Caserta, Benevento, Napoli.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i  sistemi portuali e dei cantieri navali di Napoli, Salerno e Caserta,

- i sistemi locali di Nola, Torre del Greco, Nocera Inferiore, Benevento e Castellammare di Stabia,

- il sistema dei mezzi di trasporto di Avellino,

- il  sistema turistico di Sorrento.



 

PUGLIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 1.156.000 (5,4 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 42,3 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 286.000 (19,8 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 29,5 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 268.000

8. dimensione media delle imprese: 2,9 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 771.000 (4,7 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 146.500 (19 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Foggia

110

54

164

52,0

25,7

38,8

19,9

23,5

21,1

Bari

248

136

384

58,6

32,1

45,2

18,2

22,8

19,9

Taranto

105

61

166

54,4

31,5

42,8

14,5

17,2

15,5

Brindisi

75

41

115

57,0

29,8

43,2

16,0

18,2

16,8

Lecce

143

83

225

54,3

30,4

42,1

18,0

28,2

22,1

Barletta-Andria-Trani

71

30

101

52,8

22,6

37,7

18,7

28,9

22,0

PUGLIA

751

405

1.156

55,4

29,5

42,3

17,8

23,3

19,8

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Bari, Brindisi, Taranto, Lecce, Foggia, Barletta-Andria-Trani.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi portuali e dei cantieri navali di Bari, Lecce, Brindisi e Foggia,

- il sistema della produzione e lavorazione dei metalli di Taranto,

- il sistema locale delle calzature di Barletta,

- i sistemi del legno e dei mobili di Altamura e di Gioia del Colle,

- il sistema dell’abbigliamento di Putignano,

- il sistema locale di Bisceglie.



BASILICATA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 181.000 (0,8 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 46,1 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 31.000 (15,2 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 35,8 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 37.800

8. dimensione media delle imprese: 2,9 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 110.000 (0,7 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 26.000 (32,7 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Potenza

72

45

117

56,5

35,9

46,2

13,3

14,8

13,9

Matera

39

24

63

56,0

35,8

45,9

19,1

14,8

17,5

BASILICATA

111

69

180

56,3

35,8

46,1

15,4

14,8

15,2

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Potenza, Matera.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi locali di Potenza, Melfi (mezzi di trasporto), Matera (legno e mobili), Policoro (chimica e petrolio), Pisticci, Lauria, Marsicovetere, Senise e Tricarico.

 

 

 

 

CALABRIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 527.000 (2,5 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 39 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 151.000 (22,2 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 28,8 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 110.000

8. dimensione media delle imprese: 2,5 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 301.000 (1,8 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 26.000 (11 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Cosenza

121

68

188

48,5

27,4

37,9

22,7

24,6

23,4

Catanzaro

67

41

109

54,6

33,1

43,7

21,1

21,1

21,1

Reggio Calabria

90

55

145

48,0

28,9

38,3

19,4

22,3

20,5

Crotone

29

15

44

49,5

24,8

37,1

24,9

26,8

25,6

Vibo Valentia

25

16

42

46,2

29,3

37,7

20,2

25,4

22,3

CALABRIA

333

195

527

49,4

28,8

39,0

21,5

23,5

22,2

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Vibo Valentia, Crotone.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi locali a vocazione agricola di Cosenza, Reggio Calabria e Corigliano Calabro,

- i sistemi portuali e dei cantieri navali di Catanzaro e Gioia Tauro,

- i sistemi locali di Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia, Locri, Rossano e Soverato.



SICILIA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 1.321.000 (5,9 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 39,3 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 351.000 (21 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 27,1 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 273.000

8. dimensione media delle imprese: 2,7 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 791.000 (4,8 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 99.000 (12,5 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Trapani

76

38

114

53,2

26,5

39,8

20,7

25,8

22,5

Palermo

205

107

312

50,1

25,2

37,4

19,1

23,6

20,7

Messina

111

70

181

51,6

31,7

41,5

20,9

23,4

21,9

Agrigento

79

40

119

54,3

26,6

40,2

19,1

24,8

21,1

Caltanissetta

42

20

62

48,7

22,0

35,0

23,8

22,8

23,5

Enna

28

14

43

50,7

25,4

37,8

23,9

26,6

24,8

Catania

185

100

285

51,5

26,9

38,9

18,4

21,2

19,4

Ragusa

64

34

98

58,9

32,3

45,6

18,6

20,6

19,3

Siracusa

71

37

108

52,4

27,2

39,8

21,5

21,7

21,6

SICILIA

861

460

1.321

51,9

27,1

39,3

19,9

23,0

21,0

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Ragusa, Messina, Agrigento, Siracusa, Trapani, Catania, Enna, Palermo, Caltanissetta.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi portuali e dei cantieri navali di Palermo, Catania, Messina,

- i sistemi della chimica e del petrolio di Siracusa, Milazzo e Gela,

- i sistemi locali a vocazione agricola di Marsala e Bagheria,

- i sistemi di Agrigento, Trapani, Modica, Caltanissetta, Ragusa,

- il sistema turistico di Taormina,

- il sistema dei mezzi di trasporto di Termini Imerese.

 

 

 

 

SARDEGNA (2013 - ISTAT)

 

1. numero degli occupati: 522.000 (2,3 % del totale nazionale 22.420.000)

2. tasso di occupazione della popolazione 15-64 anni: 48,4 % (55,6 % il dato nazionale)

3. numero dei disoccupati: 117.000 (17,5 % della popolazione attiva [occupati + disoccupati])

4. confronto tra le province (vedi tabella e didascalia della tabella)

5. tasso di occupazione delle donne 15-64 anni: 39,7 % (46,5 % il dato nazionale)

6. sistemi locali del lavoro (SLL) più significativi (vedi didascalia della tabella)  

7. numero di imprese [censimento 2011]: 108.000

8. dimensione media delle imprese: 2,9 (3,8 il dato nazionale).

9. numero degli addetti nelle Unità Locali: 325.000 (2 % del totale nazionale)

10. numero degli addetti nelle Unità Locali di attività manifatturiere: 41.000 (12,7 % degli addetti UL della regione)

 

Il mercato della forza-lavoro nelle province

 

Occupati (migliaia)

Tasso di occupazione (15-64 anni)

Tasso di disoccupazione

PROVINCE

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Maschi

Femmine

Totale

Sassari

64

50

113

55,6

43,7

49,6

17,0

16,5

16,8

Nuoro

32

21

53

59,7

40,5

50,3

9,5

11,7

10,4

Cagliari

113

80

193

58,2

40,4

49,2

19,3

15,5

17,8

Oristano

32

21

53

57,9

38,7

48,4

16,6

19,9

17,9

Olbia-Tempio

34

24

58

60,0

43,3

51,7

18,7

15,4

17,4

Ogliastra

11

8

18

53,5

40,5

47,1

20,6

18,0

19,5

Medio Campidano

17

11

28

50,2

33,2

41,9

26,1

28,4

27,0

Carbonia-lglesias

24

12

35

54,1

26,3

40,2

16,5

22,2

18,4

SARDEGNA

327

225

552

57,0

39,7

48,4

17,9

17,0

17,5

ITALIA

13.090

9.330

22.420

64,8

46,5

55,6

11,5

13,1

12,2

 

Stando ai tassi di occupazione si hanno in ordine decrescente le province di Olbia-Tempio, Nuoro, Sassari, Cagliari, Oristano, Ogliastra, Medio Campidano, Carbonia-lglesias.

 

I sistemi locali del lavoro più importanti sono:

- i sistemi portuali e dei cantieri navali di Cagliari, Olbia,

- il sistema turistico di Sassari,

- i sistemi locali di Oristano, Nuoro, Carbonia, Iglesias e Alghero.

 

 

 

 

Sezione 2. Censimenti 2011 e 2001 - Imprese

2.1. Numero di imprese e loro addetti risultanti dai censimenti 2011 e 2001 divisi per ATECO (ATtività ECOnomiche) (fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/12/Cap_26.pdf)

 

AAA: l’ISTAT non classifica tra le imprese, ma classifica a parte le istituzioni pubbliche e le istituzioni non profit (uffici pubblici, ospedali, scuole e università pubblici o delle chiese, ecc.) per un totale di 3.521.656 addetti e altri 5.231.671 lavoratori impiegati a vari titoli (vedi appresso sezioni 3 e 4)

 

 

Imprese

Addetti

SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA

2011

2001

2011

2001

Agricoltura, silvicoltura e pesca

24.921

32.598

64.513

97.527

Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi

10.489

20.773

28.072

51.246

Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali

4.695

3.156

8.214

6.570

Pesca e acquacoltura

9.737

8.669

28.227

39.711

 

 

 

 

 

Estrazione di minerali da cave e miniere

2.493

3.833

33.242

35.730

Estrazione di carbone (esclusa torba)

1

2

463

801

Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale

7

1

13.323

4.242

Estrazione di minerali metalliferi

5

6

36

345

Altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere

2.449

3.812

17.954

29.806

Attività dei servizi di supporto all'estrazione

31

12

1.466

536

 

 

 

 

 

Attività manifatturiere

422.067

527.155

3.891.983

4.810.674

Industrie alimentari

54.931

63.833

386.186

408.164

Industria delle bevande

2.874

3.002

34.126

37.792

Industria del tabacco

4

21

467

6.578

Industrie tessili

15.644

22.021

141.973

243.735

Confezione di articoli di abbigliamento, confezione di articoli in pelle e pelliccia

32.513

49.503

226.281

357.573

Fabbricazione di articoli in pelle e simili

15.598

20.816

140.361

189.127

Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili),
fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio

33.382

44.696

137.088

165.712

Fabbricazione di carta e di prodotti di carta

4.129

4.685

73.811

85.714

Stampa e riproduzione di supporti registrati

16.350

20.247

92.360

128.311

Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

334

455

15.495

25.674

Fabbricazione di prodotti chimici

4.569

5.107

110.867

134.227

Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici

514

616

62.725

70.144

Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche

10.837

11.311

179.635

195.591

Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

22.016

26.436

198.905

250.843

Metallurgia

3.908

3.473

126.451

139.824

Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)

71.551

90.998

544.225

671.107

Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi

5.693

5.434

112.055

139.239

Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche

9.104

8.308

166.095

182.495

Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature NCA

24.584

21.263

457.956

451.806

Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

2.402

1.360

168.034

169.218

Fabbricazione di altri mezzi di trasporto

2.773

2.109

85.483

82.882

Fabbricazione di mobili

18.736

31.720

147.430

202.871

Altre industrie manifatturiere

30.955

35.185

123.795

141.449

Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature

38.666

54.556

160.179

330.598

 

 

 

 

 

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

6.535

1.238

85.711

112.406

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

6.535

1.238

85.711

112.406

 

 

 

 

 

Fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento

8.744

6.834

173.762

113.655

Raccolta, trattamento e fornitura di acqua

847

745

29.430

15.881

Gestione delle reti fognarie

1.389

1.297

10.212

8.872

Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti recupero dei materiali

5.976

4.726

129.303

88.523

Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti

532

66

4.817

379

 

 

 

 

 

Costruzioni

584.446

526.634

1.600.233

1.552.034

Costruzione di edifici

150.453

199.328

461.399

702.952

Ingegneria civile

7.979

8.162

95.938

53.594

Lavori di costruzione specializzati

426.014

319.144

1.042.896

795.488

 

 

 

 

 

Commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli

1.158.360

1.195.063

3.442.517

3.088.923

Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli

118.023

127.280

389.359

391.083

Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

402.066

381.588

1.163.280

1.027.914

Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

638.271

686.195

1.889.878

1.669.926

 

 

 

 

 

Trasporto e magazzinaggio

132.768

151.127

1.093.953

1.053.655

Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte

105.730

127.599

542.523

534.075

Trasporto marittimo e per vie d'acqua

1.673

963

27.827

18.159

Trasporto aereo

243

241

25.813

25.227

Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti

22.927

20.650

335.304

293.756

Servizi postali e attività di corriere

2.195

1.674

162.486

182.438

 

 

 

 

 

Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

302.067

244.540

1.220.529

850.674

Alloggio

45.343

40.681

217.716

204.821

Attività dei servizi di ristorazione

256.724

203.859

1.002.813

645.853

 

 

 

 

 

Servizi di informazione e comunicazione

96.265

91.051

538.970

559.327

Attività editoriali

6.183

6.590

39.080

48.580

Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi,
di registrazioni musicali e sonore

7.236

6.536

25.375

35.087

Attività di programmazione e trasmissione

1.416

1.555

29.009

22.286

Telecomunicazioni

4.133

782

95.182

109.477

Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse

44.712

43.002

232.383

222.592

Attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici

32.585

32.586

117.941

121.305

 

 

 

 

 

Attività finanziarie e assicurative

90.805

82.219

597.334

591.487

Attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi pensione)

6.930

18.317

389.365

419.760

Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie)

216

200

43.711

40.591

Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative

83.659

63.702

164.258

131.136

 

 

 

 

 

Attività immobiliari

227.882

137.112

281.245

211.204

Attività immobiliari

227.882

137.112

281.245

211.204

 

 

 

 

 

Attività professionali, scientifiche e tecniche

693.770

524.804

1.177.970

942.884

Attività legali e contabilità

269.203

199.710

473.241

379.226

Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale

50.009

38.916

128.643

97.924

Attività degli studi di architettura e d'ingegneria, collaudi ed analisi tecniche

211.901

112.452

300.860

178.630

Ricerca scientifica e sviluppo

9.034

9.182

23.658

22.874

Pubblicità e ricerche di mercato

19.853

22.215

56.378

68.090

Altre attività professionali, scientifiche e tecniche

122.959

133.935

182.088

185.557

Servizi veterinari

10.811

8.394

13.102

10.583

 

 

 

 

 

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

143.553

112.554

1.048.833

764.748

Attività di noleggio e leasing operativo

15.192

13.270

42.498

31.715

Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale

1.192

1.841

187.556

146.030

Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator
e servizi di prenotazione e attività connesse

14.934

9.370

45.664

43.321

Servizi di vigilanza e investigazione

2.889

2.297

73.635

57.443

Attività di servizi per edifici e paesaggio

43.652

28.019

451.298

346.602

Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese

65.694

57.757

248.182

139.637

 

 

 

 

 

Istruzione

24.825

19.317

74.825

61.388

Istruzione

24.825

19.317

74.825

61.388

 

 

 

 

 

Sanità e assistenza sociale

246.770

172.056

518.940

370.565

Assistenza sanitaria

239.828

169.923

465.047

343.326

Servizi di assistenza sociale residenziale

2.456

974

33.205

15.149

Assistenza sociale non residenziale

4.486

1.159

20.688

12.090

 

 

 

 

 

Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento

61.527

52.632

157.139

119.225

Attività creative, artistiche e di intrattenimento

26.790

20.864

38.258

36.620

Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali

1.008

692

8.551

5.237

Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco

6.103

1.547

33.017

6.765

Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento

27.626

29.529

77.313

70.603

 

 

 

 

 

Altre attività di servizi

198.152

203.199

422.387

376.802

Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa

26.152

33.659

46.837

61.512

Altre attività di servizi per la persona

172.000

169.540

375.550

315.290

 

 

 

 

 

Totale

4.425.950

4.083.966

16.424.086

15.712.908

 


2.2. Numero delle imprese articolato per 8 classi di addetti e 5 grandi aree geografiche
(fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/12/Cap_26.pdf)

 

IMPRESE

Classe di addetti

0 (a)

1

2-5

6-9

10-19

20-49

50-249

250 e più

Totale

Ripartizioni geografiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord-ovest

60.843

711.214

381.338

65.948

42.613

17.252

7.849

1.443

1.288.500

Nord-est

40.624

500.894

292.892

52.938

34.975

14.589

5.748

860

943.520

Centro

53.746

535.115

279.092

46.257

28.483

10.170

3.800

702

957.365

Sud

35.071

510.496

246.625

34.512

20.025

7.700

2.507

334

857.270

Isole

14.945

219.781

116.078

16.221

8.423

2.784

934

129

379.295

Italia

205.229

2.477.500

1.316.025

215.876

134.519

52.495

20.838

3.468

4.425.950

 

VARIAZIONI PERCENTUALI 2011/2001

Nord-ovest

-

3,3

-4,6

10,4

0,5

-2,9

-1,6

-2,4

5,8

Nord-est

-

2,1

-4,5

9,7

0,7

-2,9

0,9

4,4

4,6

Centro

-

6,2

1,5

16,8

9,1

1,0

5,1

21,0

11,5

Sud

-

3,3

17,2

14,7

6,6

3,4

3,8

14,8

12,2

Isole

-

0,8

15,7

21,8

14,5

7,4

5,9

31,6

10,7

Italia

-

3,4

1,9

13,0

4,0

-0,8

1,2

6,0

8,4

 

2.3. Numero delle imprese articolato per 5 gruppi di attività economiche (ATECO) e 8 classi di addetti

(fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/07/Fascicolo_CIS_PrimiRisultati_completo.pdf)

 

Classe di addetti

Attività agricole
manifatturiere

Industria
in senso stretto

Costruzioni

Commercio

Altri servizi

Totale

IMPRESE

0 (a)

2.197

17.916

37.377

39.029

108.710

205.229

1

13.551

139.418

315.228

805.719

1.203.584

2.477.500

2-5

7.126

155.248

174.643

587.653

391.355

1.316.025

6-9

1.111

49.832

31.947

90.637

42.349

215.876

10-19

564

44.965

18.220

48.327

22.443

134.519

20-49

299

21.694

5.613

15.700

9.189

52.495

50-249

72

9.390

1.335

5.221

4.820

20.838

250 e più

1

1.376

83

909

1.099

3.468

Totale

24.921

439.839

584.446

1.593.195

1.783.549

4.425.950

IMPRESE (var. % 2011/2001)

0 (a)

-

-

-

-

-

-

1

-23,8

-28,2

3,3

-11,4

24,2

3,4

2-5

-40,5

-18,6

6,4

4,6

7,8

1,9

6-9

-31,1

-13,4

1,8

35,9

25,5

13,0

10-19

-23,0

-20,1

-4,9

35,3

28,3

4,0

20-49

-6,9

-21,3

3,3

27,2

27,2

-0,8

50-249

-55,6

-15,9

8,3

26,6

23,5

1,2

250 e più

-90,9

-13,6

0,0

33,7

21,4

6,0

Totale

-23,6

-18,4

11,0

0,2

27,9

8,4

 

(a) In coerenza con le nuove classificazioni internazionali è ammissibile la presenza di società di capitale senza addetti, contrariamente a quanto previsto per il Censimento del 2001.


2.4. Numero di addetti delle imprese articolato per 8 classi di addetti e 5 grandi aree geografiche

(fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/12/Cap_26.pdf)

 

ADDETTI

Classe di addetti

0 (a)

1

2-5

6-9

10-19

20-49

50-249

250 e più

Totale

Ripartizioni geografiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nord-ovest

-

711.214

1.068.424

471.931

559.956

517.982

776.831

1.441.529

5.547.867

Nord-est

-

500.894

824.689

379.407

461.714

432.712

555.131

709.332

3.863.879

Centro

-

535.115

782.477

330.118

372.310

300.111

362.605

939.411

3.622.147

Sud

-

510.496

681.699

245.268

262.001

228.623

230.532

215.233

2.373.852

Isole

-

219.781

322.709

114.975

109.079

81.621

88.622

79.554

1.016.341

Italia

-

2.477.500

3.679.998

1.541.699

1.765.060

1.561.049

2.013.721

3.385.059

16.424.086

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VARIAZIONI PERCENTUALI 2011/2001

Nord-ovest

-

3,3

-2,1

10,3

-0,4

-1,7

-0,7

-2,3

-0,1

Nord-est

-

2,1

-2,3

9,7

-0,3

-2,0

2,6

20,4

4,0

Centro

-

6,2

4,1

16,9

7,9

1,9

5,8

9,3

7,2

Sud

-

3,3

18,6

14,6

5,8

5,0

2,6

14,4

9,8

Isole

-

0,8

17,4

22,0

12,7

7,3

9,3

31,8

12,7

Italia

-

3,4

4,0

13,0

2,9

0,3

2,1

6,7

4,5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(a) In coerenza con le nuove classificazioni internazionali è ammissibile la presenza di società di capitale senza addetti, contrariamente a quanto previsto per il Censimento del 2001.

 

2.5. Numero di lavoratori indipendenti, dipendenti, esterni e temporanei articolato per 5 grandi aree geografiche (fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/07/Fascicolo_CIS_PrimiRisultati_completo.pdf)

 

 

Lavoratori
indipendenti

Lavoratori
dipendenti

Lavoratori
esterni

Lavoratori
temporanei

 

 

%

 

%

 

%

 

%

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

Nord-ovest

1.546.114

30,2

4.001.753

35,4

149.286

35,4

58.284

47,3

Nord-est

1.184.834

23,1

2.679.045

23,7

85.025

20,2

31.434

25,5

Centro

1.087.910

21,2

2.534.237

22,4

116.483

27,6

21.420

17,4

Sud

899.381

17,6

1.474.471

13,0

48.549

11,5

10.063

8,2

Isole

401.729

7,8

614.612

5,4

22.586

5,4

2.036

1,7

Totale

5.119.968

100,0

11.304.118

100,0

421.929

100,0

123.237

100,0

 

2.6. Numero di lavoratori indipendenti, dipendenti, esterni e temporanei articolato per 5 gruppi di attività economiche (ATECO) (fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/07/Fascicolo_CIS_PrimiRisultati_completo.pdf)

 

 

Lavoratori
indipendenti

Lavoratori
dipendenti

Lavoratori
esterni

Lavoratori
temporanei

 

 

%

 

%

 

%

 

%

SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA

Attività agricole manifatturiere

26.669

0,5

37.844

0,3

881

0

23

0

Industria

565.491

11,0

3.619.207

32,0

67.586

16

61.557

50

Costruzioni

643.354

12,6

956.879

8,5

21.616

5

4.007

3,3

Commercio

2.024.877

39,5

3.732.122

33,0

100.133

24

27.333

22,2

Altri servizi

1.859.577

36,3

2.958.066

26,2

231.713

55

30.317

24,6

Totale

5.119.968

100,0

11.304.118

100,0

421.929

100

123.237

100

 


2.7. Numero di lavoratori dipendenti articolati per qualifica professionale e per 5 grandi aree geografiche
(fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/07/Fascicolo_CIS_PrimiRisultati_completo.pdf)

 

 

Lavoratori dipendenti

QUALIFICA PROFESSIONALE

Ripartizione geografica

Operai

Impiegati

Dirigenti - quadro

Apprendisti - Altra qualifica

Totale

 

 

%

 

%

 

%

 

%

 

Nord-ovest

1.964.655

49,1

1.609.001

40,2

250.059

6,2

178.038

4,5

4.001.753

Nord-est

1.498.468

55,9

948.233

35,3

97.417

3,7

134.927

5,0

2.679.045

Centro

1.192.515

47,0

1.040.764

41,1

159.127

6,3

141.831

5,6

2.534.237

Sud

1.006.424

68,3

391.416

26,5

17.824

1,2

58.807

4,0

1.474.471

Isole

393.365

64,0

185.673

30,2

6.462

1,1

29.112

4,7

614.612

ITALIA

6.055.427

53,6

4.175.087

36,9

530.889

4,7

542.715

4,8

11.304.118

 

2.8. Numero di lavoratori indipendenti articolati per 3 classi di età e per 5 gruppi di attività economiche (ATECO) e 5 grandi aree geografiche
(fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/07/Fascicolo_CIS_PrimiRisultati_completo.pdf)

 

 

Classe di età del lavoratore indipendente

 

 

Classe di età del lavoratore indipendente

Ripartizione geografica

15-29

30-49

50 e più

 

Settore di attività economica

15-29

30-49

50 e più

Nord-ovest

6,8

53,7

39,5

 

Attività agricole manifatturiere

8,0

47,1

45,0

Nord-est

5,9

52,7

41,5

 

Industria

5,2

51,7

43,0

Centro

6,4

54,4

39,3

 

Costruzioni

8,3

59,0

32,7

Sud

8,3

58,2

33,5

 

Commercio

7,8

53,1

39,1

Isole

7,4

56,9

35,8

 

Altri servizi

5,6

55,8

38,6

ITALIA

6,8

54,6

38,6

 

Totale

6,8

54,6

38,6

 

I lavoratori indipendenti nati all’estero sono 320 mila su 5.120.000 e  provengono per il 72,3 % da paesi ExtraUE e per il 27,7 % da paesi UE.

Quanto alla distribuzione per settore di attività economica, i lavoratori indipendenti nati all’estero sono relativamente più frequenti nelle attività delle costruzioni (11 %), del noleggio (9,6 %) e degli alberghi e ristorazione (9,1 %).

 

 

Sezione 3. Censimenti 2011 e 2001 - Istituzioni pubbliche

(fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/07/Fascicolo_CIS_PrimiRisultati_completo.pdf)

 

 

2011

2001

Var. %
2011/2001

Istituzioni pubbliche

12.183

15.580

-21,8

Istituzioni con addetti (dipendenti)

11.535

15.449

-25,3

Addetti (dipendenti)

2.840.845

3.209.125

-11,5

Lavoratori esterni

116.429

98.588

18,1

Lavoratori temporanei

11.506

14.620

-21,3

Volontari

68.801

159.253

-56,8

 

Sezione 4. Censimenti 2011 e 2001 - Istituzioni non profit

(fonte - http://www.istat.it/en/files/2013/07/Fascicolo_CIS_PrimiRisultati_completo.pdf)

 

AAA - Sono principalmente aziende (scuole, ospedali, istituti di beneficenza e carità, seminari, sedi e altro) delle congregazioni religiose della Chiesa Cattolica (che in questo modo evadono imposte e tasse), associazioni politiche e sindacali, associazioni di categoria e di altro genere.

 

Quadro generale

2011

2001

Var. %
2011/2001

Istituzioni non profit

301.191

235.232

28,0

Istituzioni con volontari

243.482

220.084

10,6

Volontari

4.758.622

3.315.327

43,5

Istituzioni con addetti

41.744

38.121

9,5

Addetti (dipendenti)

680.811

488.523

39,4

Istituzioni con lavoratori esterni

35.977

17.394

106,8

Lavoratori esterni

270.769

100.525

169,4

Istituzioni con lavoratori temporanei

1.796

781

130,0

Lavoratori temporanei

5.544

3.743

48,1

 

 

2011

2001

Var. % 2011/2001

Settore di attività prevalente

.

%

 

%

Cultura, sport e ricreazione

195.841

65,0

140.391

63,4

39,5

Istruzione e ricerca

15.519

5,2

11.652

5,3

33,3

Sanità

10.969

3,6

9.676

4,4

13,4

Assistenza sociale e protezione civile

25.044

8,3

19.344

8,7

29,5

Ambiente

6.293

2,1

3.277

1,5

92,0

Sviluppo economico e coesione sociale

7.458

2,5

4.338

2,0

71,9

Tutela dei diritti e attività politica

6.822

2,3

6.842

3,1

-0,3

Filantropia e promozione del volontariato

4.847

1,6

1.246

0,6

289,0

Cooperazione e solidarietà internazionale

3.565

1,2

1.433

0,6

148,8

Religione

6.782

2,3

5.903

2,7

14,9

Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi

16.414

5,4

15.651

7,1

4,9

Altre attività

1.637

0,5

1.660

0,7

-1,4

TOTALE

301.191

100,0

221.412

100,0

36,0

 

Distribuzione per regioni e aree geografiche

2011

Var. %
2011/2001

 

%

Per 10.000 abitanti

Piemonte

25.962

8,6

59,5

25,7

Valle d’Aosta / Vallée D’Aoste

1.319

0,4

104,1

17,8

Lombardia

46.141

15,3

47,6

37,8

Liguria

9.461

3,1

60,3

29,2

Nord-ovest

82.883

27,5

52,6

32,4

Bolzano / Bozen

4.927

1,6

97,6

-7,5

Trento

5.371

1,8

102,3

17,5

Trentino-Alto Adige / Südtirol

10.298

3,4

100,0

4,1

Veneto

28.898

9,6

59,5

37,6

Friuli - Venezia Giulia

10.002

27,2

82,1

29,1

Emilia-Romagna

25.116

8,3

57,8

27,2

Nord-Est

74.314

24,7

64,9

27,3

Toscana

23.899

7,9

65,1

30,3

Umbria

6.249

2,1

70,7

32,3

Marche

10.676

3,5

69,3

37,1

Lazio

23.853

7,9

43,4

33,5

Centro

64.677

21,5

55,8

32,8

Abruzzo

7.261

2,4

55,6

32,5

Molise

1.816

0,6

57,9

35,7

Campania

14.472

4,8

25,1

11,2

Puglia

15.105

5,0

37,3

24,5

Basilicata

3.238

1,1

56,0

41,5

Calabria

7.963

2,6

40,7

22,9

Sud

49.855

16,6

35,7

22,4

Sicilia

19.846

6,6

39,7

19,3

Sardegna

9.616

3,2

58,7

17,7

Isole

29.462

9,8

44,4

18,8

ITALIA

301.191

100,0

50,7

28,0

 

GLOSSARIO

Fonte : http://www.istat.it/it/files/2015/10/ASI2015_Glossario.pdf

Per usare con profitto i dati ISTAT (delle rilevazioni a campione, dei censimenti e altri) bisogna usare il relativo glossario

 

1. Occupati

Nella rilevazione sulle forze di lavoro sono classificati occupati le persone di 15 anni e oltre che nella settimana di riferimento per l’intervista:

- hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che prevede un corrispettivo monetario o in  natura;

- hanno svolto almeno un’ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente;

- sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie, malattia o cassa integrazione): i dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l’assenza non supera i tre mesi, oppure se durante l’assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione.

 

2. Tasso di occupazione

Rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento: ad es. tasso di occupazione sulla popolazione compresa tra 15 e 64 anni. Ovviamente l’ISTAT registra solo occupazioni ufficiali, regolamentate e legali.

 

3. Disoccupati (o Persone in cerca di occupazione)

Nella rilevazione sulle forze di lavoro sono classificati occupati le persone non occupate tra 15 e 74 anni che: nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento (per l’intervista) hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro e sono disponibili a lavorare (o ad avviare una attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.

 

4. Tasso di disoccupazione

Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro o attivi (occupati + disoccupati).

 

5. Inattivi (o Non forze di lavoro)

Comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione.

 

6. Sistema locale del lavoro (SLL)

Unità territoriali non amministrative ma funzionali, costituite da comuni contigui rappresentanti i luoghi della vita quotidiana della popolazione che vi risiede e lavora, individuati dall’ISTAT in base ai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro. Mettono in evidenza l’organizzazione territoriale delle attività economiche.

 

7. Impresa

Nei censimenti è indicata come impresa l’unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai proprietari, siano essi privati o pubblici. Tra le imprese sono comprese, anche se costituite in forma artigiana: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative (ad esclusione delle cooperative sociali che ufficialmente non distribuiscono profitti), i consorzi di diritto privato, gli enti pubblici economici, le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

 

8. Dimensione media imprese

Rapporto tra numero di addetti alle imprese e numero di imprese attive, dove per addetti si intendono le persone occupate in media nell’anno nell’unità produttiva, sia dipendenti che indipendenti, compreso il/i titolare/i.

 

9. Istituzione pubblica

Unità giuridico-economica la cui funzione principale è quella di produrre beni e servizi non destinabili alla vendita e/o di redistribuire il reddito e la ricchezza e le cui risorse principali sono costituite da prelevamenti obbligatori effettuati presso le famiglie, le imprese e le istituzioni non profit o da trasferimenti a fondo perso ricevuti da altre istituzioni dell’Amministrazione Pubblica.

 

10. Amministrazione Pubblica

Il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali consistono nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare una redistribuzione del reddito e della ricchezza del Paese. Le principali risorse sono costituite da versamenti obbligatori effettuati direttamente o indirettamente da unità appartenenti ad altri settori.

Il settore delle amministrazioni pubbliche è suddiviso in tre sotto-settori:

- amministrazioni centrali, che comprendono l’amministrazione dello Stato in senso stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali; gli enti centrali con competenza su tutto il territorio del Paese (Anas, Cri, Coni, Cnr, Istat, ecc.);

- amministrazioni locali che comprendono gli enti pubblici la cui competenza è limitata a una sola parte del territorio. Sono compresi: le Regioni, le Province, i Comuni, gli ospedali pubblici e altri enti locali economici, culturali, di assistenza, le camere di commercio, le università, gli Enti pubblici territoriali, ecc.;

- enti di previdenza che comprendono le unità istituzionali centrali e locali la cui attività principale consiste nell’erogare prestazioni sociali finanziate attraverso contributi generalmente a carattere obbligatorio (Inps, Inail,  ecc.).

 

11. Istituzione non profit

Unità giuridico-economica dotata o meno di personalità giuridica, di natura privata, che produce beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non ha facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro prestato ai soggetti che la hanno istituita o ai soci. Secondo tale definizione, costituiscono esempi di istituzioni non profit: le associazioni riconosciute e non riconosciute, le fondazioni, le cooperative sociali, i comitati. Rientrano tra le istituzioni non profit anche le organizzazioni non governative, le organizzazioni di volontariato, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), i partiti politici, i sindacati, le associazioni di categoria, gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti.

 

12. Addetti

Per le imprese sono costituiti dai lavoratori dipendenti e indipendenti. Per le istituzioni pubbliche e per le istituzioni non profit gli addetti sono costituiti dai soli lavoratori dipendenti.

 

13. Lavoratori dipendenti

Persone che svolgono la propria attività lavorativa in un’unità giuridico-economica e che sono iscritte nei libri paga dell’impresa o istituzione,  anche  se responsabili della sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti:

- i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;

- gli apprendisti;

- i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;

- i lavoratori stagionali;

- i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;

- i lavoratori con contratto a termine;

- i lavoratori in Cassa integrazione guadagni;

- i soci di cooperativa iscritti nei libri paga.

Non sono considerati lavoratori dipendenti i titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto. In alcune fonti viene utilizzata una definizione diversa, che non comprende, ad esempio, i dirigenti e gli apprendisti.

 

14. Lavoratori indipendenti

Persone che svolgono la propria attività lavorativa in un’unità giuridico-economica senza vincoli di subordinazione. Dal punto di vista dei costi delle imprese sono considerati lavoratori indipendenti:

- i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente lavorino nell’impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano remunerati su fattura (come invece le “partite IVA”), non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa;

- i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell’impresa e non sono iscritti nei libri paga;

- i parenti o affini del titolare o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.

 

15. Lavoratori esterni

Nelle imprese sono classificati come lavoratori esterni i lavoratori con contratto a progetto, i lavoratori con contratto occasionale di tipo accessorio (voucher), gli associati in partecipazione che risultano inscritti alla gestione separata Inps, i lavoratori autonomi dello sport e spettacolo per i quali l’impresa versa i contributi all’ex-Enpals, gli amministratori non soci e in generale persone con contratto di collaborazione anche continuativa ma senza vincolo di dipendenza, con compenso prestabilito e che non svolgono con propria partita IVA un’attività di impresa.

Nelle istituzioni pubbliche sono classificati come lavoratori esterni anche i lavoratori socialmente utili (Lsu) e i lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co).

Nelle istituzioni non profit sono classificati come lavoratori esterni i lavoratori a progetto (co.co.pro.), i collaboratori con contratto occasionale di tipo accessorio (voucher) e i prestatori d’opera occasionali.

 

16. Lavoratori temporanei (ex interinali)

Lavoratori assunti da un’agenzia di somministrazione di lavoro regolarmente autorizzata (impresa fornitrice) che li pone a disposizione dell’unità giuridico-economica che ne utilizza la prestazione per esigenze temporanee.

 

17. Volontari

Persone che prestano la propria opera, anche saltuaria, presso l’istituzione pubblica o l’istituzione non profit senza ricevere ufficialmente alcun compenso per la prestazione svolta, nemmeno dal beneficiario diretto della prestazione.

 

18. Unità locale

Luogo fisico nel quale un'unità giuridico-economica (impresa o istituzione) esercita una o più attività economiche. L'unità locale corrisponde ad un'unità giuridico-economica o ad una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. Costituiscono esempi di unità locale le seguenti tipologie: fabbrica, officina, stabilimento, miniera, cava, ospedale, scuola, uffici, agenzia, albergo, ristorante, ambulatorio, bar, deposito, garage, laboratorio, magazzino, negozio, studio professionale, ecc.

 

19. Attività manifatturiere

Vedi in questo Bollettino la tavola 2.1 le attività che la classificazione ATECO indica come attività manifatturiere.