Ritorna all'indice degli Avvisi ai naviganti
(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

   Comitato Centrale
                        Sito: www.nuovopci.it
                        e.mail: nuovopci@riseup.net

    Delegazione
    BP3  4, rue Lénine   93451 L'Île St Denis (Francia)
                        e.mail: delegazione.npci@riseup.net

    Facebook: Nuovo - Partito comunista italiano

Leggi La Voce 76 del (nuovo)PCI


Avviso ai naviganti 139

7 aprile 2024

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

Il numero 76 di La Voce è disponibile sul sito del (n)PCI
Scaricarlo, riprodurlo, studiarlo e farlo circolare!

Chi non è in grado di scaricarlo, può rivolgersi a singoli e a organismi che normalmente riproducono e vendono La Voce, come il P.CARC e altri


La decadenza della società borghese ha raggiunto un livello tale che in tutti i paesi imperialisti solleva nelle masse popolari insofferenza e proteste e diffonde la sensazione che qualcosa deve succedere, che l’attuale stato delle cose prima o poi scoppierà. In effetti siamo alla vigilia di una svolta decisiva per il futuro dell’umanità, nella lotta che caratterizza l’epoca imperialista tra l’instaurazione del socialismo (l’avanzamento della nuova ondata mondiale della rivoluzione socialista) e la decadenza della società borghese. In tutti i paesi imperialisti si sono aggravati la liquidazione delle conquiste strappate durante la prima ondata, lo smantellamento dell’apparato produttivo di beni e servizi e l’allargamento delle operazioni finanziarie e speculative, la paralisi del sistema politico prodotta dalla crisi del regime di controrivoluzione preventiva, due guerre che coinvolgono direttamente i paesi imperialisti stessi e si stanno allargando; sono cresciute l’autonomia e la forza dei primi paesi socialisti ancora nella prima o nella seconda delle tre fasi e degli ex paesi socialisti non completamente dominati dalla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti, europei e associati; l’Africa e l’America Latina sono in subbuglio, il raggruppamento dei BRICS si allarga, negli USA la guerra civile è sempre meno strisciante; in tutto il mondo il riscaldamento climatico, il dissesto dell’ambiente e il saccheggio delle risorse naturali si sono aggravati e si aggravano fino a mettere a rischio la sopravvivenza delle condizioni della vita umana sul pianeta.

Siamo in una situazione di cambiamenti radicali, in un’epoca rivoluzionaria. Non nel senso che c’è già un ampio movimento di massa in lotta per il socialismo, ma nel senso che la classe dominante è lacerata da contraddizioni che non può risolvere, che il suo potere sulla società è indebolito: non può continuare nelle vecchie forme e non ne ha di nuove da instaurare, anche la mobilitazione reazionaria è un’arma a doppio taglio. La situazione offre gli elementi grazie ai quali, se sapremo approfittarne, le forze del movimento comunista che oggi sono deboli cresceranno fino a rovesciare a proprio favore il rapporto di forza rispetto ai vertici della Repubblica Pontificia che oggi ancora prevalgono. Ci sono tutte le condizioni oggettive per fare un deciso passo avanti nella rivoluzione socialista. Perché questo avvenga, noi comunisti dobbiamo guardare lontano (avere una strategia), cioè non “determinare la nostra condotta caso per caso, adattarci agli avvenimenti del giorno, alle svolte provocate da piccoli fatti politici, dimenticare gli interessi vitali del proletariato e i tratti fondamentali di tutto il sistema capitalista e di tutta l’evoluzione del capitalismo, sacrificare questi interessi vitali a un vantaggio reale o supposto del momento” (Lenin, Marxismo e revisionismo, 1908). E avere i piedi ben piantati nel presente (attuare un piano d’azione): inserirsi in ogni episodio e contesto della lotta di classe, usare ogni appiglio e spunto che la situazione nel campo nemico e nel campo delle masse popolari presenta per far avanzare la nostra lotta, per mobilitare gli operai e il resto delle masse popolari, portarli a rafforzarsi in termini di organizzazione e coscienza, superare e far superare nei comunisti, nei lavoratori avanzati e nelle masse popolari la sfiducia nelle proprie forze e nel socialismo nata dalla sconfitta subita nel secolo scorso, creare così il terreno per uno scontro di livello superiore e avanzare fino a costituire il GBP e quindi fino a instaurare il socialismo.

A quanti, tra le migliaia di compagni che aspirano a riprendere in mano la bandiera della lotta per l’Italia socialista issata da Antonio Gramsci, ammainata dai revisionisti moderni Togliatti e Longo, gettata nel fango da Berlinguer e dalla leva di esponenti della sinistra borghese che nel 1991 sciolsero il PCI, si domandano “cosa succederà?”, diciamo: succederà quello che i comunisti coscienti e organizzati mobiliteranno e guideranno le masse popolari a far succedere.


Il n. 76 di La Voce è dedicato in gran parte

- alla strategia dei comunisti derivante dal bilancio della prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria (1917-1976) e dell’analisi della lotta di classe in corso. Trattiamo il tema rispondendo alle domande e obiezioni che alcuni compagni di recente ci hanno posto sulla strategia della guerra popolare rivoluzionaria: “non c’è un modello di rivoluzione valido per tutti i paesi”; “la strategia della guerra popolare andava bene per la Cina del secolo scorso e probabilmente funziona anche per gli attuali paesi oppressi, ma non per l’Italia”; “parlate di guerra popolare, ma in realtà intendete lotta armata”; “nei paesi imperialisti non può esistere un partito comunista clandestino perché, con gli strumenti che ha, la borghesia nel giro di breve riesce facilmente a conoscere chi sono i suoi membri e dove stanno”; “perché una parte importante delle masse popolari insorga deve essere ridotta alla fame e alla disperazione e nei paesi imperialisti siamo lontani da questo”; “prima di pensare alla strategia, bisogna ricostruire un partito comunista grande e forte”;

- agli appigli che la situazione presenta nel nostro paese per attuare il piano di avvicinamento all’instaurazione del socialismo, cioè per dare uno sbocco politico alle molte lotte in corso;

- al contesto internazionale in cui si svolge la nostra lotta (ruolo della Repubblica Popolare Cinese e rettifica della nostra posizione su di essa, ruolo dei paesi ex sovietici, rinascita del movimento comunista nel Canada e negli USA). La lotta tra due classi (il proletariato contro la borghesia), tra due vie (la via che tramite l’instaurazione e la costruzione del socialismo conduce alla società comunista e di contro la via che conduce alla distruzione delle condizioni dell’esistenza della specie umana sulla Terra) e tra due linee nel partito comunista caratterizzano l’epoca imperialista. È uno degli insegnamenti del marxismo-leninismo-maoismo. Quanto giustamente valutiamo il corso delle cose in un paese dipende dal livello della nostra comprensione dello svolgimento di queste tre lotte nel paese. Le tre lotte sono in ogni paese concretamente connesse tra di loro in un modo particolare che deriva dalla storia del paese stesso, quindi dalla combinazione tra le sue relazioni (economiche, politiche, culturali) interne e quelle con il resto del mondo.


Indice degli articoli di La Voce 76

● “Qualcosa deve succedere”…

● Combattere a modo nostro!

- Il nostro piano d’azione schema sintetico

● Sulla situazione e i nostri compiti - Andiamo verso una svolta

● Strage di lavoratori - Due modi per affrontare il problema

● Stellantis: bando alle illusioni e agli imbrogli

● Intervento dei comunisti in campo nemico - L’esperienza dei Proletari in Divisa, Dal Corso, Bushnell

● La lotta antisionista dei lavoratori dell’Ospedale Meyer di Firenze

● Buon lavoro ai compagni di Resistenza Popolare!

● Ruolo attuale della RPC nel sistema delle relazioni internazionali, il ruolo del PCC ...

- Le “Due Sessioni”

● Lettera alla redazione - Alcune critiche sulla nostra analisi della RPC

● Lettera alla redazione - Sull’articolo Xi fa rivivere la cultura e guida l’innovazione per la civiltà moderna

● Il corso delle cose nei paesi ex sovietici - Sui tre pilastri del socialismo in Bielorussia

- Sul Partito Comunista della Bielorussia

- Sul ruolo della Federazione dei Sindacati della Bielorussia


Movimento comunista internazionale

- È stato fondato il (Nuovo)PC del Canada!

- Storia del movimento comunista degli USA a cura di kites


Consolidamento e rafforzamento del (nuovo)PCI

- Usare anche le elezioni europee per rafforzare l’attività dei Comitati di Partito e di tutto il (n)PCI

- Avanziamo nella comprensione e nella pratica del materialismo dialettico

- Un metodo nuovo e semplice per mettersi in contatto e collaborare con il (n)PCI



Nell’anno del centenario della morte di Lenin, raccogliamone l’insegnamento e lo spirito! Il leninismo ha sviluppato la scienza comunista fondata da Marx ed Engels in misura adeguata alle necessità della lotta politica che era all’ordine del giorno. Grazie a questi sviluppi, il partito di Lenin è riuscito a promuovere la prima rivoluzione socialista vittoriosa, che ha dato inizio alla prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria che ha coinvolto anche i paesi coloniali e semi-coloniali e alla costruzione del primo paese socialista che, sotto la guida di Stalin, ha sconfitto tutte le aggressioni fino al 1945. Per essere all’altezza dei compiti politici che la situazione rivoluzionaria ci pone di fronte oggi, noi dobbiamo fare altrettanto, cioè sviluppare la scienza comunista in misura adeguata alle condizioni che la lotta di classe ha raggiunto.

La situazione è favorevole allo sviluppo del potere delle masse popolari organizzate, dal Canada all’Italia. Abbiamo molto da imparare e da fare, ma la vittoria è possibile!


Auguriamo fecondo studio e buon lavoro ai nostri lettori!

La redazione di La Voce


----------------

Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell’Ordine borghese, una via consiste nell’usare TOR [vedere https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del Partito [vedere https://www.nuovopci.it/contatti/infocont.html].