Ritorna all'indice degli Avvisi ai naviganti
(n)PCI (nuovo)Partito comunista italiano

   Comitato Centrale
                        Sito: www.nuovopci.it
                        e.mail: nuovopci@riseup.net

    Delegazione
    BP3  4, rue Lénine   93451 L'Île St Denis (Francia)
                        e.mail: delegazione.npci@riseup.net

    Facebook: Nuovo - Partito comunista italiano

Leggi La Voce 74 del (nuovo)PCI


Avviso ai naviganti 129

22 agosto 2023

[Scaricate il testo del comunicato in Open Office / Word ]

Condividi su Facebook  

Le Edizioni Rapporti Sociali hanno ripreso la pubblicazione delle Opere di Stalin


Il CC del (nuovo)PCI è lieto di annunciare alle decine di migliaia di destinatari di questo Avviso ai naviganti che le Edizioni Rapporti Sociali (ERS) hanno ripreso la pubblicazione delle Opere di Stalin in italiano, con il proposito di portarla a compimento nel prossimo futuro. Alla Festa della Riscossa Popolare a Massa (giovedì 27 - domenica 30 luglio 2023) promossa dal Partito dei CARC era in vendita il volume 12 delle Opere, coedizione di ERS e di PGreco Edizioni. Il volume 12 (24 €) può essere ordinato alle ERS ed è disponibile presso le sedi del P.CARC oltre che nel circuito commerciale delle librerie rifornite da PGreco.

Il volume 12 contiene scritti e discorsi di Stalin relativi al periodo aprile 1929-giugno 1930, l’acme della Grande Crisi del 1929, la prima crisi generale del sistema imperialista mondiale, per lo meno quelli raccolti dall’Istituto Marx-Engels-Lenin (IMEL) nel suo piano di pubblicazione in russo in 16 volumi redatto e attuato nel periodo 1946-1954.

Le vicende relative alla pubblicazione di scritti, discorsi, lettere e altre opere di Stalin (1879-1953) in URSS e in altri paesi e lingue sono dettagliatamente illustrate nell’Avvertenza ai lettori (pagg. 19-21) del vol. 12. Le Edizioni Rinascita del PCI nel 1949 iniziarono la pubblicazione in italiano in conformità con il progetto IMEL e la interruppero nel 1956 al vol. 10 (agosto-dicembre 1927) a seguito dell’avvento dei revisionisti moderni al potere in URSS sanzionato dal XX congresso del PCUS. Le Edizioni Nuova Unità nel 1973 pubblicarono la traduzione del vol. 11 (gennaio 1928-marzo 1929) di IMEL. Le ERS nel 1998 iniziarono la pubblicazione dei 16 volumi del progetto IMEL, ma la interruppero nel 2001 al vol. 5 a causa della persecuzione condotta dai governi (Amato prima e Berlusconi poi) delle Larghe Intese della Repubblica Pontificia.

Siamo quindi lieti di annunciare la ripresa della pubblicazione dei 16 volumi IMEL delle Opere di Stalin e chiediamo a ogni organismo e simpatizzante della Carovana del (n)PCI di favorire in ogni modo la pubblicazione, la diffusione e la presentazione delle Opere. L’Avvertenza al lettore (pagg. 19-21 del vol. 12) illustra in modo dettagliato la disponibilità di libri, scritti, discorsi e lettere di Stalin in lingua italiana. La Presentazione (pagg. 9-18 del vol. 12) illustra in modo eccellente i propositi delle ERS del P.CARC: questi sono anche nostri.

La denigrazione di Stalin e della sua opera è parte corrente ed essenziale della manipolazione delle idee e dei sentimenti delle masse popolari promossa dalla borghesia e dal clero. Nei gruppi, organismi ed esponenti della sinistra borghese e del Movimento Comunista Cosciente e Organizzato è manifestazione diffusa della subordinazione intellettuale alla borghesia. Non a caso. Stalin è stato un incubo per la borghesia. L’opera pratica che ha diretto dopo il ritiro per malattia e poi la morte di Lenin, alla testa dell’Internazionale Comunista ma soprattutto alla testa dell’Unione Sovietica ha segnato il corso della storia. Le linee particolari e le misure concrete in cui nel corso di più di 30 anni Stalin ha tradotto la concezione del mondo che Marx ed Engels e poi Lenin avevano elaborato hanno segnato la storia dell’umanità. La borghesia e il clero, la borghesia imperialista in particolare non possono che cercare di far dimenticare Stalin e denigrarlo. Ma la sua opera è storia!

Per noi comunisti italiani, che dobbiamo promuovere la rivoluzione socialista nel nostro paese e contribuire alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato nei paesi imperialisti, è istruttivo studiare come Stalin ha saputo tradurre passo dopo passo il generale del marxismo-leninismo nel particolare della trasformazione dell’“anello debole” della catena imperialista, l’Impero zarista, nel primo paese socialista della storia e nella base rossa mondiale della rivoluzione proletaria, guidando le masse popolari sovietiche a far fronte vittoriosamente alle prime tre aggressioni con le quali tutti i gruppi imperialisti cercarono di “soffocare il bambino finché è ancora nella culla” (per usare l’espressione sintetica con cui W. Churchill illustrò il compito dei gruppi imperialisti, dei loro esponenti politici e dei loro portavoce intellettuali). Promuovere la lotta di classe contro la borghesia nell’ex Impero zarista, guidare la parte avanzata delle masse popolari ad assumere la direzione del paese intero, condurre una lotta duttile ma intransigente contro i portatori dell’influenza della borghesia nelle file del partito comunista, promuovere la costituzione di partiti comunisti e favorire la mobilitazione rivoluzionaria nei paesi coloniali e semicoloniali furono le parti dell’opera che Stalin realizzò con successo. La formazione dei successori nella direzione del PCUS e la promozione della rivoluzione socialista nei paesi imperialisti costituiscono invece i limiti della sua opera. Dai suoi scritti e discorsi possiamo e dobbiamo imparare. Mao Tse-tung ha tratto insegnamenti universali dall’opera di Stalin, anche dalla sconfitta che l’opera che Stalin aveva diretto subì a fronte della quarta aggressione di cui l’Unione Sovietica fu bersaglio, l’aggressione in cui i revisionisti moderni (capeggiati da Kruscev, Breznev, Gorbaciov) si combinarono con gli eredi e successori di W. Churchill fino a raggiungere nel 1991 la dissoluzione dell’URSS. Il volume 20 delle Opere di Mao Tse-tung (ERS) contiene vari testi dedicati espressamente al bilancio dell’opera di Stalin.

L’opera trentennale di Stalin dimostra che il fattore determinante delle nostre sconfitte nello scontro storico tra il proletariato e la borghesia che oramai determina la storia dell’umanità non è la forza della borghesia, ma la combinazione di limiti ed errori del Partito comunista. Ai fini della vittoria nella guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata che noi comunisti dobbiamo promuovere e dirigere le masse popolari italiane a condurre, questa è in sintesi la lezione che dobbiamo trarre dalla storia dell’Unione Sovietica.

Per maggiori dettagli, invitiamo i destinatari di questo AaN a leggere la Presentazione del vol. 12 delle Opere di Stalin che pubblichiamo sulla pagina Facebook del (n)PCI.


Viva l’opera di Stalin e del Partito Comunista (bolscevico) dell’Unione Sovietica!

Viva la Carovana del (nuovo)Partito comunista italiano!

Avanti nella lunga marcia per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!