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Comunicato rapido n. 2 - 19 gennaio 2019

“Prima gli italiani!”

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“Prima gli italiani!” sbraita a destra e a manca lo sciacallo Matteo Salvini, come se gli immigrati fossero il principale problema dei lavoratori italiani, la causa di tutto ciò che in Italia non funziona e che affligge le masse popolari italiane. “Vergogna!” gridano in Tribunale i parenti delle vittime della strage di Avellino dopo l’assoluzione di Giovanni Castellucci, Amministratore Delegato di Autostrade! “Vergogna!” gridano gli sfollati dell’Aquila (terremoto del 2009) e di Amatrice (terremoto del 2016) ancora in attesa di una casa. “Vergogna!” gridano i NO TAV e i NO TAP! “Vergogna!” gridano gli operai in picchetto davanti alle fabbriche che i padroni vogliono chiudere per andare a fare affari all’estero!

E allora cosa significa “prima gli italiani?”

Prima gli italiani significa tenere aperte le aziende, impedire che vengano smembrate, delocalizzate o chiuse lasciando a casa operai e lavoratori;

Prima gli italiani significa creare posti di lavoro utili e dignitosi per tutti;

Prima gli italiani significa investire sulla sicurezza sul posto di lavoro;

Prima gli italiani significa abolire l’obbligo di fedeltà aziendale, impedire i licenziamenti politici, chiudere i reparti confino nelle aziende;

Prima gli italiani significa manutenzione del territorio, delle vie di comunicazione, delle infrastrutture e dei servizi pubblici, significa strade e scuole sicure, sanità pubblica accessibile, gratuita, di qualità anche per le masse popolari e non solo per i ricchi che possono permettersi cure e cliniche private. Queste sono le opere di utilità sociale di cui gli italiani hanno bisogno e non le grandi opere che vogliono i ricchi per diventare ancora più ricchi, come la TAV, il Terzo Valico, l’Aeroporto di Firenze, il TAP, ecc.!

Prima gli italiani significa il diritto di andare in pensione anziché costringere i lavoratori a crepare sul posto di lavoro. Significa tutelare gli anziani, i bambini, i giovani, le donne e le categorie sociali più deboli (portatori di handicap) anziché abbandonarli a se stessi e trattarli come esuberi per cui non c’è spazio nella società.

Prima gli italiani significa avviare la bonifica dei territori e riqualificare il patrimonio immobiliare pubblico e privato in disuso, anziché lasciarlo marcire nel degrado facendolo diventare “terra di conquista” della criminalità organizzata (spaccio di droga, prostituzione, microcriminalità, ecc.). Significa assicurare ad ognuno condizioni di vita dignitose e sicure.

Prima gli italiani significa rimborsare e tutelare i piccoli risparmiatori, anziché salvare i banchieri. Significa prevenire i suicidi di chi è perseguitato dall’Agenzia delle Entrate e dal Fisco, impedire che le masse popolari restino senza casa perché le banche la pignorano e la mettono all’asta.

Prima gli italiani significa non essere ucciso da un agente di polizia in caserma o nel buio della notte e non dover lottare decenni per ottenere verità e giustizia! Significa giustizia per i parenti di tutte le vittime che lo Stato ha fatto, da Portella della Ginestra e Ustica fino alla Thyessen Krupp, alla strage di Viareggio, al Ponte Morandi e alle decine e decine di casi in cui ci sono state vittime per incuria e speculazione, anziché prescrizione o assoluzione per i notabili della   Repubblica Pontificia. Significa lotta alle organizzazioni criminali e non connivenza delle istituzioni, impunità e depistaggi.

Prima gli italiani significa sovranità nazionale: via la NATO e le sue basi, stop al MUOS. Significa far pagare le tasse anche al Vaticano e alla sua chiesa.

  

Salvini agita questa parola d’ordine per promuovere la guerra agli immigrati, ma la disoccupazione, la precarietà, il lavoro nero, il caporalato, il degrado, la delinquenza e gli altri mali che affliggono i lavoratori italiani esistono ben da prima che arrivassero gli immigrati. Questa è la verità che nascondono sia razzisti e simili, che cercano di aizzare le masse popolari contro gli immigrati, sia preti e buonisti di vario genere che predicano elemosina e pietà per gli immigrati: gli uni e gli altri convalidano la convinzione che sono gli immigrati i responsabili del degrado, sia quelli che dicono che vanno “cacciati”, sia quelli che dicono che vanno “compresi e accolti con opere pie”. Chi non fa gli interessi dei lavoratori italiani tantomeno fa gli interessi degli immigrati. Anzi, in definitiva si combina con quelli che li vogliono cacciare o annegare in mare.

  

È la direzione della borghesia imperialista e del clero, il servizio che loro rendono alla Comunità internazionale dei gruppi imperialisti USA, UE e sionisti la causa di tutto quello che non funziona. Gli immigrati che arrivano qui, trovano un paese malridotto, devastato, inquinato, insicuro, con uno smantellamento industriale in atto, dove il lavoro, la casa, i servizi primari sono già un problema per i lavoratori italiani. Gli immigrati vanno ad ingrossare le file dei proletari e dei sottoproletari che vivono già in condizioni degradanti e sono “un affare che frutta più della droga” come anche il boss Carminati ha ben chiarito.

  

La guerra agli immigrati non è il motivo principale del consenso elettorale ottenuto dalla Lega di Salvini. Noi comunisti dobbiamo intervenire sugli attivisti e gli elettori della Lega, dobbiamo fare leva sugli aspetti positivi del loro schieramento contro le Larghe Intese e della loro aspirazione al cambiamento: sovranità nazionale, difesa dei posti di lavoro e delle aziende, eliminazione del Job Act e della Legge Fornero, eliminazione dell’oppressione fiscale per i piccoli e medi imprenditori, diritto a vivere in sicurezza nel proprio territorio e nella propria abitazione, non sacrificati alle grandi opere.

Dobbiamo attivarci affinché queste rivendicazioni diventino un terreno di organizzazione e mobilitazione anche per gli attivisti e gli elettori della Lega: questa è la strada per togliere terreno alla mobilitazione reazionaria di cui Salvini punta a diventare il “campione nazionale”. Dobbiamo portarli, attraverso l’esperienza pratica, la difesa dei loro diritti e la conquista di nuovi, a capire che per fare gli interessi degli italiani bisogna distinguere tra gli italiani che per vivere devono lavorare e gli italiani che speculano su di loro, che li trattano come carne da macello, come “capitale umano”, come esuberi, come polli da spennare, come conti correnti da prosciugare, come fessi da imbrogliare, come pedine da manovrare! Questi italiani sono anche una delle cause dell’immigrazione, con le guerre e il saccheggio che promuovono nei paesi oppressi per fare i loro affari.

La pratica dimostrerà che il governo M5S-Lega non si da i mezzi per attuare gli interessi dei lavoratori italiani e che per attuarli bisogna liberarsi dalla borghesia imperialista e dal Vaticano: costruire un Governo di Blocco Popolare per avanzare nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!