Comitati di Partito


NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA

 

Questo è ciò che chiedono le masse popolari in ogni parte del mondo. Lo chiedono ovunque e in mille modi: manifestando in centinaia di migliaia contro i governi guerrafondai dei paesi imperialisti, imbracciando le armi contro gli invasori, lottando nei paesi imperialisti per difendere le conquiste o al limite scappando dalla miseria dei loro paesi per poter sopravvivere.

La guerra di occupazione dell'Afghanistan e dell'Iraq è l'inizio di una guerra più vasta e duratura che coinvolgerà i paesi imperialisti e tanti altri paesi oggetto di conquista. Se non si supera il capitalismo la crisi generale può risolversi soltanto attraverso la grande distruzione di capitali, merci, uomini. La storia recente ce lo ha insegnato: le due guerre mondiali hanno portato il mondo (capitalista) fuori dal pantano della prima crisi generale, ma a che prezzo e pagato da chi? E se ne siamo usciti decentemente, cioè con regimi pseudo-democratici, è stato perché in quel contesto si sono rafforzate e sono cresciute la coscienza e la scienza delle masse popolari, sono nati e cresciuti i partiti comunisti, ed è stata la resistenza e l'attacco della classe operaia in varie parti del modo che ha fermato la repressione rappresentata principalmente in quel momento da Hitler e Mussolini, ma non così diversa dalla borghesia al potere in Inghilterra e negli USA.

Il grande partito bolscevico ce lo ha dimostrato fermando le armate di Hitler a Stalingrado e ricacciandole fino a Berlino: altroché gli USA liberatori! Il grande partito comunista italiano ce lo ha dimostrato combattendo eroicamente casa per casa, strada per strada e battendo il fascismo. Quegli eroi furono condannati e perseguiti come assassini e terroristi, rinchiusi nelle galere dai fascisti, quegli "assassini" furono gli eroi della Resistenza! I nostri eroi!

Il monopolio della violenza è nelle mani dello Stato della borghesia, che lo usa contro chiunque si oppone al suo potere e ai suoi privilegi. Chiunque altro usa violenza è un delinquente, un assassino, un terrorista. L'esercito USA che tortura è un liberatore, gli iracheni che combattono coraggiosamente per la libertà sono terroristi; la polizia che carica, picchia, uccide i lavoratori, gli studenti nelle piazze tiene l'ordine, chi combatte per un sistema sociale più avanzato è un orrendo assassino. I morti non sono tutti uguali, gli assassini nemmeno!

Se non vogliamo che i massacri di popolazioni intere bombardate, torturate, umiliate per gli interessi della classe al potere si estendano, se non vogliamo mai più, che i borghesi si giochino i loro affari sulla pelle delle masse per poi accordarsi tra di loro su come spartirsi il bottino (prodotto da chi lavora!), se non vogliamo farci travolgere, ancora una volta, dalla repressione feroce e dalla guerra devastatrice, allora dobbiamo riconoscere che la guerra è guerra di classe nella quale la borghesia utilizza eserciti di masse popolari contro altre masse popolari, ma il cui obiettivo è sempre e comunque tenere soggiogate le masse sfruttate per conservare il suo potere. Se vogliamo fermare questa guerra, che si estenderà e si farà più dirompente e più crudele, allora dobbiamo innanzitutto fornirci di un'arma indispensabile: il partito della classe operaia, il partito comunista che unisce, rafforza, fa crescere, insegna e aiuta a difendersi dagli abusi della borghesia e porta alla lotta e un giorno alla vittoria le masse popolari. Con questo partito dobbiamo dirigere la masse a trasformare la guerra dei padroni in guerra popolare contro la borghesia.

L'unità nel partito comunista è la vera e l'unica forza della classe operaia e delle masse popolari ed è l'unico vero nemico della borghesia imperialista che distrugge, invade, bombarda, tortura, uccide i nostri fratelli proletari.


Contribuisci al processo di ricostruzione del partito comunista attraverso all'attuazione del piano in due punti proposto dalla Commissione Preparatoria del Congresso di fondazione del (nuovo)PCI:

1. Elaborare il Manifesto Programma del partito a partire dal Progetto di Manifesto/Programma (PMP) pubblicato dalla Segreteria Nazionale dei CARC nel 1998.

 

2. Costituire Comitati di Partito clandestini, provvisori, che invieranno i loro delegati al Congresso di fondazione che approverà il Manifesto Programma e lo Statuto del partito ed eleggerà il Comitato Centrale, che a sua volta ristrutturerà, dall'alto in basso, i Comitati di Partito.

 

01.07.04

Comitato Stella Rossa del (n)PCI

 

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