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Comitato Onda Rossa del (n)PCI


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Comunicato n. 2 del 19.05.10

 

Costruiamo una lista “dal basso”, popolare, progressista per irrompere alle elezioni comunali che si terranno a Napoli il prossimo anno e rafforzare la lotta contro la crisi dei padroni!

Lottare contro i nuovi governi della camorra di Cesaro e Caldoro, per un governo popolare e per le masse dei lavoratori, precari e disoccupati.

La lavoratrice Mariarca sarà ricordata per sempre nelle nostre lotte!

Usiamo anche le elezioni per avanzare nella costruzione di un governo d’emergenza popolare che sbarri la strada alle “prove di fascismo” che la destra reazionaria sta promuovendo e adotti le misure necessarie per far fronte almeno agli effetti peggiori della crisi!

 

Le elezioni regionali di quest’anno sono state ricche di colpi di mano: dagli scandali alle inchieste giudiziarie.

In Lombardia, nel Lazio, in Campania, dove ci sono mobilitazioni della classe operaia e movimenti di massa contro i tentativi e le prove di fascismo, i lavoratori e le masse popolari respingono con forza questi tentativi. In Campania hanno costretto la chiusura di casa Pound. In Lombardia hanno respinto iniziative di organizzazioni fasciste. In Toscana dilaga la lotta contro tentativi di criminalizzazione di antifascisti e comunisti e contro il sostegno ai nuovi tentativi di fascismo.

E’ l’ora di giocare in attacco. Non muoviamoci solo in risposta ai fascisti: costruiamo 10, 100, 1000 Ronde Popolari Antifasciste e Antirazziste per vigilare nei nostri quartieri tutto l’anno, per promuovere il protagonismo e l’attivismo delle masse popolari, per sviluppare l’unità italiani-immigrati contro la crisi dei padroni, per stare con il fiato sul collo ai politicanti e anche agli sbirri che scorrazzano nei nostri quartieri, per avanzare nella costruzione del governo d’emergenza popolare!

Sono queste le forze che devono governare la città e il paese!

Costruzione di un governo d’emergenza popolare composto e sostenuto dalle Organizzazioni Operaie e dalle Organizzazioni Popolari e che adotti le misure necessarie per far fronte almeno agli effetti peggiori della crisi:

1. assegnare ad ogni azienda compiti produttivi (di beni e di servizi) utili e adatti alla sua natura assieme alle risorse necessarie per assolverli, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa)

2. distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi

3. assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio delle sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per partecipare alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, nessun individuo deve essere emarginato)

4. eliminare attività e produzioni inutili e dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti

5. avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva

6. stabilire relazioni di collaborazione o di scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi

Solo un governo composto e sostenuto dalle Organizzazioni Operaie e Popolari può mettere in campo queste misure (le uniche in grado di far fronte almeno agli effetti peggiori della crisi) e sbarrare la strada alle “prove di fascismo” promosse dalla destra reazionaria. Nessun governo espressione di padroni, banchieri, affaristi, speculatori, imperialisti USA, sionisti e Vaticano potrà mai fare una cosa del genere: è contro i loro interessi e la loro natura.

Le Organizzazioni Operaie e Popolari devono prendere in mano le redini del paese: non esiste altra via realistica per far fronte a questa situazione!

In che modo possiamo usare le elezioni del prossimo anno per contribuire alla costruzione di un governo d’emergenza popolare?

Costruendo una lista “dal basso”, popolare, progressista avente come programma le 6 misure su indicate e composta dai comitati di quartiere, ambientalisti, antirazzisti, antifascisti, studenteschi, dai cattolici progressisti, dai sindacalisti onesti e combattivi, dagli operai e dagli immigrati in lotta, da esponenti del mondo arabo-mussulmano oggetto di mirate campagne di intossicazione mediatica e repressione (“guerra al terrorismo”), dai Centri Sociali, da intellettuali e artisti democratici, da quegli esponenti politici che hanno a cuore la difesa dei diritti e la conquista di nuovi.

Una lista di questo tipo contribuirà alla costruzione di un governo d’emergenza popolare perché:

• alimenterà la spinta all’autorganizzazione popolare contro la crisi dei padroni

• alimenterà lo sviluppo dell’unità tra i vari collettivi, reti, associazioni, tra i comitati italiani e immigrati

• alimenterà lo slancio, la fiducia e la mobilitazione tra le masse popolari

• si incuneerà nelle contraddizioni interne alla classe dominante, creando ulteriore scompiglio nelle sue fila

• toglierà terreno alla destra reazionaria, contrastando i suoi tentativi di costruire un suo governo d’emergenza basato sulla “guerra tra poveri”, la repressione dispiegata e l’aggressione dei popoli e delle nazioni che non si lasciano saccheggiare.

Non facciamoci fermare dalla paura di prendere pochi voti o di non riuscire a raccogliere le firme per presentare la lista: non sono i voti l’aspetto centrale, ma la mobilitazione che la lista promuove, lo slancio che infonde tra le masse popolari, l’aria nuova che fa respirare! Le elezioni sono un mezzo e non un fine, sono un momento di mobilitazione (se affrontate con questa concezione) per creare migliori condizioni per condurre la lotta! Le firme, dal loro canto, non saranno un ostacolo: più ampio sarà il fronte delle forze che aderiranno alla lista, più sarà facile raccoglierle. Inoltre, e questo è l’aspetto centrale, una lista di questo tipo accenderà gli animi e l’entusiasmo di tutti coloro che “vogliono darsi collaboratori. Non è vero infatti che le persone sono tutte e inesorabilmente di destra, razziste, arretrate: la questione è che per mobilitarle, spingerle in avanti, infiammare il loro cuore e la loro mente occorre indicare una strada concreta per uscire da questo marasma. La sinistra borghese fin qui non l’ha fatto: si è limitata a denunciare i mali del capitalismo. La Lega invece pone delle misure concrete per far fronte alla situazione, per quando aberranti e razziste: per questo raccoglie consenso. Se la lista proporrà un programma con le 6 misure su indicate e alzerà con forza la bandiera del governo d’emergenza popolare, diventerà un importante centro di organizzazione, mobilitazione, orientamento per le masse popolari, dando filo da torcere ai partiti razzisti e reazionari!

Irrompiamo alle prossime elezioni comunali!

Le Organizzazioni Operaie e Popolari devono prendere in mano le redini del paese e costruire un governo d’emergenza popolare!

Un governo di questo tipo permetterà di far avanzare la lotta per fare dell’Italia un paese libero da padroni e dal capitalismo: un paese socialista!

Per questo lotta il (nuovo)Partito comunista italiano!

Arruolatevi nel (n)PCI!

Costruite clandestinamente in ogni azienda, quartiere, associazione un Comitato di Partito!

 

Leggi La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano - Sito: www.nuovopci.it - e.mail: lavocenpci40@yahoo.com

 

Comitato Onda Rossa del (n)PCI