Ritorna all'indice dei Comitati di Partito



Comitato di Partito
Anna Maria Mantini

 

Comunicato 03, 2-05-2010

 

Firenze: Feste del 25 aprile in Piazza S. Spirito e del Primo Maggio al Fondo Comunista

 

Le feste del 25 aprile in piazza S. Spirito e del Primo Maggio al Fondo Comunista in Via di Rocca Tedalda a Firenze sono state feste splendide.

Sono entrambe feste che si realizzano ogni anno grazie al contributo decisivo di tenaci e gloriose forze dell’autorganizzazione fiorentina. Sono forze storiche, che nei decenni hanno operato in modo separato l’una dall’altra. Quest’anno hanno iniziato a presentarsi insieme nelle varie occasioni importanti, nelle lotte contro le prove di fascismo, ad esempio, e in queste feste.

 

In queste feste del 25 aprile e del Primo Maggio a Firenze abbiamo visto come si sviluppano naturalmente e spontaneamente le forze che possono dare vita al Governo di Blocco Popolare.

Il Governo di Blocco Popolare è un governo di emergenza costituito dalle Organizzazioni Operaie e dalle Organizzazioni Popolari che può prendere le misure più ovvie e più urgenti per far fronte alla crisi del sistema capitalista.

Le masse popolari organizzate possono fin da subito prendere alcune misure d’emergenza per far fronte agli effetti più devastanti della crisi. Queste misure si riassumono in:

1.      assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa);

2.      distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi;

3.      assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato);

4.      eliminare attività e produzioni inutili e dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti;

5.      avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva;

6.      stabilire relazioni di collaborazione o di scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.

Per costituire il Governo di Blocco Popolare servono tre condizioni preliminari.

1.      Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari devono decidersi a costituire un governo che non sarà benedetto dal Vaticano, scelto dalla Confindustria e dalle altre organizzazioni padronali, che non starà in piedi perché sostenuto dalla forza degli imperialisti USA ed UE e dei gruppi sionisti, ma che sarà nominato e sostenuto dalle Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari stesse. Questo governo sarà sintesi consapevole delle loro aspirazioni e strumento per realizzarle.

2.      Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari si devono moltiplicare e rafforzare politicamente e organizzativamente.

3.      Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari si devono coordinare. Per questa via esse costituiranno il nuovo governo, che sembrerà a esse alle masse popolari e persino a una parte della borghesia l’unica via percorribile, l’unica via di salvezza, un passaggio inevitabile nell’emergenza della crisi: passaggio verso l’instaurazione del socialismo, secondo noi comunisti, misura straordinaria e provvisoria verso il ristabilimento delle condizioni di un “sano capitalismo”, secondo la borghesia di sinistra.

Le feste del 25 aprile e del Primo Maggio a Firenze hanno visto svilupparsi la seconda condizione, cioè il rafforzamento e la moltiplicazione di importanti Organizzazioni Popolari, attive nel campo dell’autorganizzazione studentesca, della lotta antifascista, contro la privatizzazione dell’acqua, dell’autorganizzazione nei quartieri, contro le prove di fascismo, nel campo dell’espressione culturale e artistica, ecc.

Le feste del 25 aprile e del Primo Maggio a Firenze hanno visto svilupparsi anche la terza condizione, cioè il fatto nuovo che queste forze si presentano unite nelle occasioni importanti, e si coordinano in determinate aree di intervento.

Si deve sviluppare la prima e più importante condizione. Queste forze devono sviluppare la consapevolezza di poter essere forze dirigenti. Rimanere forze di resistenza e di opposizione appartiene al passato. Dobbiamo recuperare e rinnovare la volontà di essere forza dirigente che le masse popolari in tutto il paese e anche a Firenze hanno espresso nel primo movimento comunista, e nel modo più alto nella Resistenza.

Le Organizzazioni Popolari dell’autorganizzazione fiorentina che hanno promosso e organizzato le feste del 25 aprile e del Primo Maggio conservano al meglio il patrimonio del primo movimento comunista e lo lanciano in avanti, come si vede concretamente nella fierezza dei loro giovani alla testa dell’azione antifascista. Queste Organizzazioni Popolari  hanno un ruolo determinante nel fare fronte alle misure che la borghesia imperialista adotta per fare fronte la procedere della crisi generale, misure economiche, come in Grecia, misure politiche, come le prove di fascismo (Case Pound, ecc.), in Italia. Hanno un ruolo determinante nell’avanzare verso una società diversa. Per questo, devono diventare consapevoli di poter essere forza dirigente. Perché non potrebbero farlo? Quanti elementi c’erano, nelle feste, che in pochi mesi si potrebbero formare come soggetti politici in grado di dirigere e gestire la cosa pubblica sostituendosi in modo eccellente ai vermi che stanno portando il paese alla rovina, ai criminali, ai razzisti e ai fascisti della banda Berlusconi, ai pedofili della Chiesa Cattolica?

Serve che gli elementi dirigenti delle più avanzate Organizzazioni Popolari facciano un bilancio del primo movimento comunista, che siano consapevoli dei suoi successi ma anche si rendano conto delle ragioni delle sue sconfitte. Serve per superare la debolezza del movimento comunista in questa fase iniziale della sua rinascita. È per questa debolezza che oggi non possiamo direttamente lanciare la parola d’ordine della rivoluzione socialista e lanciamo la parola d’ordine del Governo di Blocco Popolare.

Il bilancio del primo movimento comunista e dei primi paesi socialisti, la comprensione della natura e degli sviluppi della crisi, la comprensione della natura dei regimi dei paesi imperialisti come regimi di controrivoluzione preventiva, la strategia della guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata, l’affermazione del maoismo come terza, nuova e superiore tappa del pensiero comunista dopo il marxismo – leninismo. Questi sono i contributi che il (nuovo)Partito comunista italiano raccoglie da un lavoro teorico e pratico di trent’anni. Oggi li portiamo al nuovo movimento comunista rivoluzionario nelle grandi città d’Italia, nel paese e a livello internazionale, con la forza, la determinazione, la precisione e l’entusiasmo che seguono alla celebrazione del I° Congresso del nostro Partito.

È con questo spirito e con questa consapevolezza che il Comitato di Partito Anna Maria Mantini saluta e ringrazia i compagni e le compagne che hanno promosso, organizzato e diretto le feste della Resistenza e dei lavoratori e delle lavoratrici a Firenze. In queste feste abbiamo visto la nuova ondata della rivoluzione proletaria che prende forma, e che già si manifesta con forza nella mobilitazione delle masse operaie e popolari nei paesi imperialisti, nelle guerre popolari in Nepal, India, Perù, Filippine, Turchia, nella resistenza delle masse popolari in Palestina, Afghanistan, Iraq, nella mobilitazione delle masse popolari che hanno costituito e difendono i governi antimperialisti nell’America Latina, nelle lotte di liberazione nazionale in Kurdistan, nei Paesi Baschi, in Irlanda, Corsica, Sardegna e in tante altre parti del mondo.

Viva la Resistenza!

Viva il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici!

Viva la rivoluzione socialista!

 

 

 

Il (nuovo)Partito comunista italiano chiede il concorso e il contributo della parte più generosa e onesta, della parte più avanzata delle masse popolari del nostro paese!

Compagni, operai, proletari, donne, immigrati e giovani: arruolatevi nel (nuovo)Partito comunista italiano!

Costruite clandestinamente in ogni azienda, in ogni zona e in ogni organizzazione di massa un Comitato di Partito!

 

Leggi La Voce del (nuovo)Partito comunista italiano: Sito: http://lavoce-npci.samizdat.net o www.nuovopci.it; email: lavocenpci40@yahoo.com