12 novembre 2022. Comunicato numero 38 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


No al rigassificatore a Piombino!

No alla Multiutility in Toscana!


La lotta contro rigassificatore e Multiutility non è finita e nella lunga durata può vincere! Che fare?


I progetti del rigassificatore a Piombino e della Multiutility in Toscana sono atti che fanno parte della guerra di sterminio non dichiarata contro le masse popolari del nostro paese da parte della borghesia imperialista che tenta di governarlo, che si affanna a mostrare di essere garante degli interessi e delle aspirazioni della collettività mentre di tali interessi e aspirazioni è prima nemica.

Il rigassificatore con cui la borghesia imperialista tenta di occupare il porto di Piombino è mostrato come "una necessità della collettività", nel senso che sarebbe giusto essere obbligati ad acquistare a prezzo superiore dagli imperialisti USA, ciò che la Federazione Russa ci ha dato fino a ieri a prezzo inferiore. E questo perché la Federazione Russa ha mosso guerra all'Ucraina...

Quindi dovremmo interrompere ogni relazione con essa e renderci "indipendenti", dando per scontato che siamo indipendenti se dipendiamo dal gas degli imperialisti USA, oppure dando per scontato che quando la Federazione Russa muove guerra a un altro Stato è giusto interrompere ogni relazione con lei, mentre quando a muovere guerra ad altri paesi sono gli imperialisti USA noi non solo non interrompiamo le relazioni con loro, ma andiamo in guerra al loro fianco.


La Multiutility pure è presentata come operazione mirante all'interesse collettivo, che consentirebbe di rispondere nell'immediato alle necessità della popolazione, che ridurrebbe i costi dei servizi di energia elettrica, gas, raccolta rifiuti e acqua, che produrrebbe "duemila posti di lavoro"… Sciocchezze!

Nessuno dice che i grandi gruppi finanziari e speculativi potranno acquisire proprietà della Multiutility al cinquanta per cento meno uno e, visto che l'ente sarà quotato in borsa, potrà agevolmente "dialogare con il mondo della finanza", come dice con convinzione il 16 giugno 2021 al giornalista de La Nazione, Nicola Perini, amministratore unico di "Consiag servizi comuni", consorzio per la gestione dei servizi di acqua e gas. Nel "dialogo" è prevedibile, o meglio è scontato, che la voce del mondo della finanza avrà gran peso e ben più di zero.

Nel caso della Multiutility quindi ciò che avanza nell'imporsi è l'interesse privato, così come nel caso del rigassificatore ciò che si impone è l'interesse in primis degli imperialisti USA.

Ciò che è ignorato e anzi attaccato in entrambi i casi è l'interesse delle masse popolari, come ben sanno i cittadini di Piombino e i cittadini della Toscana e del resto del paese a fronte di rincari del costo della vita.


Lo sanno anche gli amministratori locali che sono più vicini alla popolazione che li ha eletti a loro rappresentanti, primo fra tutti il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, che fino a ieri si è dichiarato contro il rigassificatore. Si è posto contro una serie di partiti politici tutti proni agli interessi degli imperialisti USA, incluso il suo partito Fratelli d'Italia, diretto da Giorgia Meloni, che appena eletta ha nominato "consulente tecnico" Roberto Cingolani, ex "ministro per la Transizione Ecologica", capofila dell'operazione per installare il rigassificatore nel porto di Piombino e ha nominato viceministro sempre alla "Transizione Ecologica" Vannia Gava, una delle più convinte sostenitrici del rigassificatore nella Lega di Salvini, pure contro suoi compagni di partito quali il consigliere della Regione Toscana Marco Landi.


Oggi il sindaco di Piombino Francesco Ferrari pare volersi arrendere e accettare le "compensazioni" che il presidente della Regione Toscana Giani rivendica di avere ottenuto, compensazioni offerte in cambio dell'accettare la nave e perciò da tutti chiamate giustamente "ricatti". Questo è ciò che ha detto fino a ieri il sindaco di Piombino Francesco Ferrari delle compensazioni e con lui i sindaci di Follonica, San Vincenzo, Campiglia e tutti gli esponenti del mondo politico e sindacale che a Piombino, nella Val di Cornia e in tutta la regione si sono espressi contro il progetto imposto dal governo Draghi.


Anche il progetto della Multiutility sponsorizzato dai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli suscita diffidenza e opposizione, nei Comuni di Sesto Fiorentino, Vaglia, Calenzano, Cantagallo e Agliana.


L'opposizione più alta, genuina e incisiva, però, è quella delle masse popolari negli organismi popolari in cui si organizzano, contro la nave a Piombino e contro la Multiutility in Toscana. Organismi popolari che si moltiplicano e non si arrendono né si rassegnano.


Tra i rappresentanti delle istituzioni politiche locali e nazionali non tutti cederanno ai ricatti e non tutti si venderanno. Il sindaco di Piombino farà bene a scegliere se stare a ciò che dice il suo partito o se stare con i cittadini di Piombino e con gli organismi popolari che li difendono. L'arma più efficace che garantisce la vittoria alla lotta degli organismi popolari è però il coordinarsi tra loro e il coordinarsi con le miriadi di altri comitati che si stanno organizzando: dalla lotta contro il rigassificatore, a quella contro la base militare a Coltano, a quella contro la Multiutility, a quella del collettivo di fabbrica GKN a difesa della GKN a Campi Bisenzio.

Il Collettivo di Fabbrica della GKN, l'assemblea della fabbrica e i suoi operai mostrano a tutti il carattere granitico della resistenza della classe operaia, mostrano che la vittoria del nemico non è scontata, mostrano che c'è un termine alla serie di sconfitte che gli operai, i lavoratori e le masse popolari hanno subito per quasi un mezzo secolo, che questo termine è ora e che siamo noi a deciderlo.


La lotta contro rigassificatore e Multiutility non è finita e nella lunga durata può vincere! Che fare?

Nelle prossime settimane a Piombino i comitati devono “alzare l'asticella” della lotta e impedire a tutti i costi che il sindaco ceda alle compensazioni. È necessario mettere in campo mobilitazioni legittime anche se illegali: blocchi stradali, manifestazioni non autorizzate, blocchi del porto, occupare il Comune se necessario.

Per quanto riguarda la lotta contro la Multiutility, dobbiamo allargarla alla lotta contro il carovita. Moltiplichiamo e coordiniamo i Comitati che lottano contro Multiutility e carovita, costituiamo il fondamento di un nuovo governo del paese, un governo di emergenza espressione degli organismi popolari e operai.


No al rigassificatore!

No alla Multiutility!

Costruiamo un governo di emergenza, un Governo di Blocco Popolare!

Facciamo dell'Italia un nuovo paese socialista!

Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it, dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).


Comunicazioni con il CdP Aurora al recapito theaurors@netcourrier.com