30 aprile 2022. Comunicato numero 33 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano


"La crisi materiale, morale, intellettuale e ambientale che affligge l'umanità intera e spaventa tante persone, sia tra le masse popolari sia nella borghesia imperialista, conferma con la sua gravità la profondità della trasformazione che l'umanità deve compiere."

Manifesto Programma del (nuovo)Partito comunista italiano


Agli operai e a tutti i lavoratori:

che il Primo Maggio sia ulteriore spinta per diventare la nuova classe dirigente!


Salutiamo gli operai e tutti i lavoratori, la nuova classe dirigente che può costruire una società nuova con un'economia pianificata per il bene collettivo e un assetto sociale finalizzato ad elevare ed estendere la partecipazione delle masse popolari nel gestire le relazioni sociali di tutto l'insieme e per ogni singolo. Ci sono le condizioni per farlo e ciò che serve per marciare spediti nella riscossa, dopo decenni di nera reazione, è la coscienza di potere vincere che comincia a farsi strada tra gli operai, come quelli della GKN di Campi Bisenzio e la conoscenza del metodo per poterlo fare, ciò a cui la Carovana del (nuovo)PCI lavora fino dalla sua costituzione quaranta anni fa.

Salutiamo quindi gli operai della GKN.

Salutiamo i delegati USB che la CSO di Scandicci è stata obbligata a riassumere e condividiamo la soddisfazione per la loro vittoria.

Salutiamo gli operai e i lavoratori in lotta, quelli del Panificio Sfera Italia di Firenze cui non sono stati pagati stipendi e tredicesime, quelli di Pisa, che alla Vitesco si mobilitano contro l'obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro, che alla Worsp si mobilitano contro il licenziamento di un loro delegato, quelli della USB dell'aeroporto che si mobilitano contro il traffico d'armi e tutti quelli che si mobilitano contro la costruzione di una base militare a Coltano, nel Parco di San Rossore.

Salutiamo i lavoratori di Siena, che si organizzano nel Comitato Lavoratori Scuola, facendo tesoro della lezione del Collettivo di Fabbrica GKN: per vincere bisogna unirsi in ciascun luogo di lavoro, sulla base della difesa e dell'estensione dei propri diritti e primo fra tutti il diritto a un lavoro dignitoso e utile, indipendentemente dalle sigle sindacali, sul modello dei Consigli di Fabbrica organizzati già nel Biennio Rosso dei primi anni Venti nello scorso secolo in Italia, e ancora prima dei soviet, che furono base della Rivoluzione d'Ottobre in Russia.


La borghesia imperialista non sa né può fare altro che chiudere le aziende, incrementare la miseria delle masse popolari e portare il paese alla guerra. I sindacati di regime a ogni atto infame dei padroni cascano sempre dalle nuvole, nel migliore dei casi strepitano, chiedono piani industriali per reindustrializzazioni che non vengono fatti mai, nemmeno una su mille volte e ammortizzatori sociali che conducono le aziende alla morte, come mostra benissimo il caso della Bekaert di Figline Valdarno. Nel frattempo le crisi si moltiplicano.

Questo è il procedere delle crisi mentre resta la stessa situazione di grande parte dei lavoratori tra Prato, Campi, Calenzano impiegati nell'industria tessile. L'Inail ha fatto inchiesta in 14 aziende della zona e su 170 ha trovato 79 lavoratori irregolari. A Campi Bisenzio 5 operai pachistani sono stati licenziati perché hanno chiesto libero il lunedì di Pasqua. Denunciano turni di lavoro che arrivano a 18 ore al giorno. Le ore settimanali sono 84, pagate con cifre che quando c'è lavoro arrivano a 1.300 euro ma calano a 500 quando non ce n'è, a parità d'orario. Pessima la situazione delle decine di migliaia di lavoratori della logistica, il cui contratto è fermo al 1992, prima del cambio dalla lira all'euro. A ciò si aggiungono, con l'occhio solo al mese in corso, i 100 navigator in Toscana senza rinnovo del contratto, 100 contratti a termine non rinnovati per operatori sanitari in particolare a Santa Maria Nuova, a Santa Maria Annunziata, al Serristori di Figline, all'ospedale di Borgo San Lorenzo e, guardando al mondo della sanità e della scuola e di altri settori del lavoro pubblico e privato, le discriminazioni intollerabili contro i lavoratori non vaccinati.


Da tutto questo, così come dalla propaganda isterica di guerra e dal tentativo di prostituire il 25 aprile agli imperialisti americani, vedete bene come la classe dominante, la borghesia imperialista, con i suoi padroni, i suoi politici, i suoi preti, i suoi giornalisti e intellettuali non solo è incapace di provvedere al bene comune, ma attacca il bene comune per il proprio profitto, così come è mostrato dall'incremento dei prezzi dell'energia e dei beni essenziali iniziato ben prima della guerra in Ucraina.

La crisi è grave e sempre di più si aggrava. La crisi quindi spinge alla mobilitazione. La mobilitazione crea migliori condizioni per l'organizzazione. E l'organizzazione della classe operaia e del resto delle masse popolari ha successo se coscientemente va nella direzione del Governo d'Emergenza Popolare.

"Diventare nuova classe dirigente" è la parola d'ordine che il CdF GKN ha già lanciato agli altri gruppi operai, ai comitati studenteschi, ambientalisti, contro la guerra: questo concretamente significa prendere in mano la direzione del paese attraverso un proprio governo d'emergenza.

Il Collettivo di Fabbrica della GKN nel suo bilancio di nove mesi di lotta dice come nella fabbrica occupata sono nati e cresciuti nuovi e superiori rapporti umani. Proviamo, perché solo provando sapremo la strada! Iniziamo quindi a costruire collettivi di fabbrica, nei luoghi di lavoro, nei territori, coordiniamoci, cacciamo Draghi e imponiamo un governo d'emergenza, il Governo di Blocco Popolare.


OSIAMO COMBATTERE! OSIAMO VINCERE!

NON SONO I PADRONI A ESSERE FORTI, MA I LAVORATORI E LE MASSE POPOLARI QUANDO SI ORGANIZZANO E SI COORDINANO E FANNO VALERE LA PROPRIA FORZA!

LA RISCOSSA DELLE MASSE POPOLARI E' POSSIBILE E CIASCUNO PUO' DARE IL SUO CONTRIBUTO!

IL PARTITO COMUNISTA E' IL FATTORE DECISIVO DELLA VITTORIA!

COSTRUIRE COMITATI DI PARTITO IN OGNI AZIENDA, IN OGNI LUOGO DI LAVORO E TERRITORIO!


Costituite gruppi di studio del Manifesto Programma del (nuovo)PCI: è il primo passo per arruolarsi.

Il secondo è mettersi in contatto con il Centro del Partito, seguendo le istruzioni in www.nuovopci.it/contatti/infocont.html