Lavoro utile e dignitoso per tutti

   

Comitato Stalin del (nuovo)PCI – Comunicato n. 1 - 29.11.2021


Lavoro utile e dignitoso per tutti

No alla privatizzazione delle aziende comunali e partecipate!


La campagna elettorale del neo sindaco Gaetano Manfredi è stata portata avanti a suon di promesse che avevano al centro la sistemazione delle casse comunali attraverso l’intervento del governo Draghi (il Patto per Napoli) per uscire dalla fase di pre-dissesto finanziario in cui versa il Comune di Napoli a causa dell’introduzione dell’obbligo del pareggio di bilancio. Sembrava una cosa scontata e sicura, considerato che Manfredi era ed è espressione della stessa coalizione che governa l’Italia, supposto che Draghi (e con lui Manfredi) fosse stato imposto alla guida del paese per risolvere le difficoltà economiche delle masse popolari piuttosto che per salvaguardare gli interessi e le aspettative dei gruppi finanziari che vantano crediti dai comuni e ancora bramano di indebitarli ulteriormente, come dei veri e propri strozzini.

Invece è di questi giorni il varo da parte del governo del “Decreto Concorrenza” che obbliga gli Enti (Comuni, Regioni e Città metropolitane) in difficoltà di bilancio alla privatizzazione dei servizi e delle Aziende Partecipate (AP) con i conti in rosso. Inoltre nella legge di bilancio non è stato messo un solo euro per cancellare il debito pubblico di Napoli.

Il neo eletto sindaco, con l’aria da “finto tonto”, si è apprestato a dire che allora non resta altro da fare che dare i servizi in mano ai privati, a cominciare dalle Aziende Partecipate (ANM, ASIA, Napoli Servizi, ecc.).

Ha colto la palla al balzo per far capire qual è il programma che deve attuare e chi sono i padrini a cui deve dare conto. Deve attuare il programma comune delle Larghe Intese, deve favorire i capitalisti a trovare sempre nuovi campi d’investimento, soprattutto lì dove sono erogati beni e servizi essenziali per le masse popolari. Senza contare che hanno preso di mira i fantomatici euro del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), che contano di dare in gestione ai loro amici e soci in affari.


Insomma, un piccolo gruppo di politicanti, affaristi, camorristi, manager e alti prelati si arricchisce e vive nel lusso e nello sperpero, mentre voi lavoratori delle AP e il resto delle masse popolari napoletane siete costretti ad abbassare sempre più le condizioni di vita e di lavoro! Il programma della giunta Manfredi è la politica antipopolare di saccheggio delle risorse pubbliche, riduzione del vostro salario e dei vostri diritti, riduzione della qualità del servizio. Così è per la raccolta rifiuti, il trasporto, la sanità, ma anche le scuole. Si lasciano andare in malora i servizi pubblici per affidarli ai privati!

Giusta è stata la reazione immediata che avete organizzato alle dichiarazioni del sindaco, scendendo in corteo manifestando la vostra contrarietà con forza e determinazione. Giuste le parole d’ordine della vostra protesta: le AP sono allo stremo per mancanza di uomini e mezzi, le privatizzazioni non sarebbero altro che un intervento negativo sulle vostre condizioni di vita e di lavoro.

La mobilitazione sembra che abbia portato a più miti consigli il sindaco, ma non bisogna abbassare la guardia né illudersi. Non basterà una manifestazione né alcune riunioni sindacali a far recedere dai loro piani quelli che sono stati eletti per scopi ed interessi ben precisi.

Occorre rafforzare la mobilitazione e l’organizzazione in maniera capillare, azienda per azienda, sede per sede, andando oltre l’appartenenza alle sigle sindacali, riunendosi e coordinandosi per decidere i prossimi passi della lotta.

Occorre costruire il più ampio fronte di sostegno di altri settori lavorativi, sostenendo a vostra volta quelle aziende che oggi sono in lotta per la difesa del posto di lavoro, a partire dalla Whirlpool.

Occorre legarsi ai movimenti di lotta come i Disoccupati 7 Novembre e Disoccupati di Scampia, che rivendicano il diritto al lavoro e che potrebbero essere impegnati sin da subito nei servizi di cui la città soffre la carenza e che le AP non riescono ad erogare in maniera soddisfacente per la riduzione del personale. Occorre spingere a prese di posizione gli eletti nelle assisi comunali e municipali, come ha fatto il consigliere Rosario Andreozzi, ma non devono limitarsi ad accettare semplici dichiarazioni pubbliche o petizioni di principio: che ci mettano la faccia, partecipino alle mobilitazioni dei lavoratori, blocchino i lavori delle commissioni e del Consiglio Comunale se necessario, denuncino pubblicamente le assunzioni clientelari e le finte consulenze con cui politicanti e sindacalisti cercano di trasformare le AP in carrozzoni inutili per la popolazione e clientelari, coinvolgano parlamentari e consiglieri regionali. Siano guerrieri, non marionette!


Lavoratori, la lotta è appena cominciata! È tempo di organizzarsi, coordinarsi e insorgere!

Il Comitato Stalin del (nuovo) PCI invita tutti i lavoratori a leggere, studiare e diffondere ai propri colleghi questo comunicato, a visitare il sito www.nuovopci.it e mettersi in contatto con il Partito. Il movimento comunista rinasce in Italia e ha bisogno di ognuno di voi!


CdP Stalin