Solidarietà agli operai della Texprint in lotta, fino alla vittoria

     

16 marzo 2021. Comunicato numero 23 del Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Il Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano si associa alla solidarietà espressa da tanti soggetti collettivi e singoli agli operai della Texprint di Prato in lotta per la conquista di un orario di lavoro di otto ore per cinque giorni alla settimana e per il diritto al riposo e alla cura, ciò che la classe operaia italiana ha conquistato nel corso di più di mezzo secolo di lotte dalla vittoria della Resistenza a oggi. Gli operai in lotta a Prato sono costretti a orari di dodici ore al giorno per sette giorni alla settimana e non è riconosciuto loro diritto alle ferie né alla malattia. Da più di sessanta giorni sono in lotta e il primo marzo sono stati attaccati dalle forze di polizia. Qualche giorno dopo il loro presidio è stato investito da un furgone in corsa, il cui autista si è presentato poi di fronte agli operai dichiarando che il suo è stato un atto risultato di un equivoco. L'episodio ha fatto pensare nell'immediato a un tentativo di aggressione omicida su mandato di organizzazioni criminali, che già hanno ucciso operai e rappresentanti dei lavoratori in lotta negli ultimi tempi in diverse regioni d'Italia.

A fronte di questo fatto e ancora prima a fronte della repressione poliziesca la solidarietà agli operai della Texprint si è estesa, a partire dalle fabbriche, dagli operai della GKN di Campi Bisenzio che si sono recati al presidio, dagli operai della Piaggio di Pontedera, dagli operai della Bekaert di Figline Valdarno, dai Drivers della UPS che lavorano davanti alla Texprint, da organizzazioni popolari quali l'ANPI di Campi Bisenzio, Priorità alla Scuola, Rete Antirazzista Firenze, Firenze Città Aperta, Prato antifascista, gli Operatori Sociali Autoorganizzati di Perugia, da rappresentanze sindacali di istituti scolastici e dello spettacolo, da forze sindacali quali USB, Cobas, CUB e politiche quali il Partito dei CARC, il Partito Comunista, gli Studenti di Sinistra, Potere al Popolo, il Movimento Cinque Stelle, Sinistra Unita, da magistrati, avvocati e docenti, da intellettuali e artisti quali Zerocalcare, Moni Ovadia, Tommaso Montanari, Alessandro Barbero, Barbara Spinelli, i Modena City Ramblers, i 99 Posse, la Banda PoPolare dell'Emilia Romagna. L'elenco dei firmatari all'appello in solidarietà agli operai Texprint pubblicato sulla pagina Facebook del SI Cobas Prato e Firenze, che dirige la lotta degli operai, raccoglie molti altri nomi e invitiamo tutti a firmarlo.

La lotta degli operai e l'elenco di chi è solidale con loro mostrano innanzitutto, la forza su cui si può fondare l'unico governo del paese alternativo a quello oggi imposto dalle classi dominanti, la borghesia imperialista e il clero, il governo diretto da Mario Draghi, governo che conduce una guerra contro le masse popolari del nostro paese, con imposizioni che condannano a morte tanti che si trovano privi di cure, che condanna alla miseria tanti che si trovano o si troveranno a breve termine senza lavoro o senza possibilità di lavorare, siano essi operai, altri lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, che priva i giovani della possibilità di studiare e anche di muoversi da casa.

L'unico governo del paese alternativo a quello imposto oggi dalle classi dominanti è il governo delle masse popolari organizzate. È un governo di emergenza fondato sulle organizzazioni operaie e popolari, quali queste che sono oggi attive a Prato, quali quelle della GKN di Campi Bisenzio, della Piaggio di Pontedera, della acciaieria di Piombino, quelle che hanno sostenuto l'occupazione della Bekaert di Figline Valdarno fino a dicembre del 2018; quali le migliaia di organizzazioni popolari nuove presenti nella regione toscana, alcune delle quali sono nell'elenco dei firmatari dell'appello, e le migliaia di antiche, quali le case del popolo tra le quali il Circolo Ballerini di Prato che sottoscrive questo appello. Queste organizzazioni operaie e popolari sono espressioni di un nuovo potere che si affermerà tanto più rapidamente e impetuosamente quanto più prenderà coscienza della propria forza, e che ora chiama come interpreti dei propri interessi materiali e spirituali gli esponenti delle forze politiche e sindacali, gli intellettuali e gli artisti che non si sono prostituiti al regime, che implicitamente li spinge perché diventino fautori del governo di emergenza che dà forma di legge a ciò che queste organizzazioni realizzano nei loro territori specifici e nei rispettivi campi di intervento. Sono quei politici, sindacalisti, intellettuali, artisti di cui un campione è tra i firmatari dell'appello.

Contro questa forza viva, costruttrice del futuro, c'è una reazione nera, quella del regime borghese che a fronte delle proteste giuste degli operai e degli altri lavoratori manda le forze dell'ordine, e quella delle organizzazioni criminali, che alla Texprint hanno mano. Il proprietario dell'azienda, infatti, è stato individuato dalla magistratura milanese come un elemento legato alla 'ndrangheta con centro in Calabria e campi operativi a Torino e Milano, attiva nel settore degli omicidi e dell'edilizia. A Prato come a Piacenza come ovunque sia oggi che in passato, le organizzazioni criminali sono forze che la borghesia imperialista usa per attaccare la classe operaia e che tanto più prendono piede quando e dove il movimento comunista è in ritirata. Queste forze sono costrette a manifestarsi e a mostrare il loro carattere reazionario e putrido di fronte al movimento comunista che avanza. Esse in particolare, qui nel nostro paese che è luogo di nascita di mafia, camorra e 'ndrangheta, hanno come nemico il nostro Partito, il (nuovo)Pci, che opera nella clandestinità, e perciò ha strumenti efficaci per difendersi, per difendere chi lotta e per colpire.

Lo scontro in atto alla Texprint di Prato è una battaglia della guerra che oppone la classe operaia alla borghesia imperialista, dove le forze in campo sono chiare e in cui il partito comunista, con questo suo Comitato di Partito, prende posizione. Chiamiamo ciascuno a unirsi alla solidarietà agli operai in lotta e a unirsi a loro fino alla vittoria, fino all'eliminazione dell'orario 12x7, all'imposizione dell'orario 8x5, all'assunzione degli operai con garanzia del contratto nazionale con tutto ciò che esso garantisce sul piano normativo ed economico. Sollecitiamo gli operai e gli esponenti avanzati delle masse popolari a organizzarsi, a moltiplicare le loro organizzazioni e a coordinarle, a diventare fautori del governo di emergenza, a imporre il proprio governo, a passare dalla resistenza all'attacco e dalla singola vittoria alla vittoria nell'intero paese. Sollecitiamo gli operai e gli esponenti più avanzati delle masse popolari a unirsi al (nuovo)Partito comunista italiano e con esso costruire la rivoluzione socialista, fino a fare dell'Italia un nuovo paese socialista. Non abbiamo nulla da attendere. Non abbiamo ragione di disperare. Il futuro è nostro.

Viva la lotta della classe operaia

Viva il governo delle masse popolari organizzate!

Viva il (nuovo)Partito comunista italiano!

Bando al panico e al disfattismo!

Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it , dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).

Comunicazioni con il CdP Aurora al recapito theaurors@netcourrier.com