La Voce 11

Volantini

domenica 28 luglio 2002.
 

A. Che fare per partecipare alla costruzione del (nuovo)Partito comunista italiano?

B. Sostenere con ogni mezzo il popolo palestinese che lotta contro il sionismo e l’imperialismo


 

Che fare per partecipare alla costruzione del (nuovo)Partito comunista italiano?

 

La mancanza di un vero partito comunista è l’ostacolo maggiore che impedisce lo sviluppo vittorioso della lotta delle masse popolari contro la banda di mafiosi, razzisti, clericali, fascisti, speculatori e avventurieri raccolta da Berlusconi a cui la borghesia imperialista ha affidato il governo del paese. Dalla presenza di un partito relativamente forte dipenderà anche quanto il governo successivo ad un’eventuale vittoria rispetterà le richieste delle masse popolari.

Ogni operaio avanzato e ogni elemento avanzato delle altre classi delle masse popolari deve impegnarsi nella ricostruzione del partito comunista, per farne una rete di cellule e comitati clandestini estesa a tutto il paese e capace di dare unità di orientamento e d’azione alla classe operaia e, tramite essa, al resto delle masse popolari.

Anche un compagno da solo può iniziare il lavoro con l’obiettivo di costituire con compagni di fiducia un comitato di partito.

Imparare a funzionare clandestinamente: la polizia non deve conoscere chi fa parte del comitato, dove si riunisce, di cosa si occupa.

Leggere La Voce e discutere quale deve essere la natura del partito, il suo programma, la sua linea.

Analizzare uno per uno i compagni che si conoscono: chi avvicinare con l’obiettivo di reclutarlo, chi per farlo diventare un collaboratore del partito (recapiti, luoghi di riunione, soldi, diffusione volantini), chi per fare inchiesta e stabilire nuovi rapporti.

Stabilire contatti con tutti gli organismi popolari della zona in modo da avere il polso della situazione del movimento delle masse.

Diffondere le idee e le parole d’ordine del partito: volantini, locandine, scritte murali, interventi nelle assemblee, discussioni, rivista.

Stabilire il rapporto con la CP (ad esempio scrivendo anonimamente alla casella di posta elettronica della CP).

 

Costruire iniziando da più lati il nuovo partito comunista!

Anche la più lunga marcia inizia con un passo!

Una scintilla può dar fuoco a un’intera prateria!

 

Commissione Preparatoria

del congresso di fondazione del

(nuovo)Partito comunista italiano

 

 

10 giugno 2002

fotinprop


 

Sostenere con ogni mezzo il popolo palestinese che lotta contro il sionismo e l’imperialismo

 

I gruppi imperialisti cercano di soffocare la solidarietà verso il popolo palestinese denigrandolo per la cultura religiosa di alcune sue organizzazioni rivoluzionarie. Ma è il loro carattere rivoluzionario che turba gli imperialisti amici del Vaticano, del Dalai Lama e di ogni istituzione reazionaria.

Il popolo palestinese non è solo la parte più avanzata del movimento democratico rivoluzionario di tutti i popoli del Medio Oriente. Con il suo esempio e bloccando i piani dei gruppi imperialisti americani ed europei dà un grande contributo alla rinascita del movimento comunista che, a sua volta, aiuterà il popolo palestinese a rendere più efficace la sua lotta.

La lotta dei palestinesi favorisce anche la riscossa delle masse popolari ebree contro il sionismo. I sionisti hanno creato in Palestina uno Stato razzista, un avamposto dell’imperialismo, con il compito di soffocare il movimento rivoluzionario di tutti i popoli della zona. Esso si avvale del clericalismo più oscurantista e impone un regime coloniale e la segregazione razziale. Il sionismo sta alle masse popolari ebree come il fascismo stava alle masse popolari italiane durante il Ventennio. Dobbiamo sostenere i gruppi antisionisti ebrei come i progressisti di tutto il mondo sostennero i gruppi antifascisti italiani. Un po’ alla volta i movimenti antisionisti ebrei occuperanno il posto che loro spetta nella lotta contro il sionismo e l’imperialismo, per la creazione di una Palestina democratica.

Persistendo nella sua eroica lotta, il popolo palestinese arriverà certamente a creare un paese democratico, libero da discriminazioni di razza e di religione.

 

Commissione Preparatoria

del congresso di fondazione del

(nuovo)Partito comunista italiano

 

10 giugno 2002

fotinprop