Un’importante vittoria del movimento comunista: i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel in libertà !

Comunicato del 25 maggio 2006
giovedì 13 luglio 2006.
 

Comunicato del 25 maggio 2006

 

Un’importante vittoria del movimento comunista : i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel in libertà !

Creare cento, mille, diecimila Comitati di Partito clandestini: ecco come proseguire il consolidamento e rafforzamento del (n)PCI e andare con sicurezza verso la creazione di un nuovo paese socialista!

 

 

Le Autorità Francesi hanno liberato i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel rispettivamente il 22 e il 24 maggio, dopo un anno di prigione. Hanno però imposto ai due compagni varie restrizioni della libertà : in particolare non possono lasciare il territorio francese. Ufficialmente le Autorità francesi non hanno ancora terminato la loro inchiesta che dura oramai da circa tre anni (sono stati messi in stato d’accusa il 23 giugno 2003).

La liberazione sotto controllo giudiziario dei due compagni significa che le Autorità Francesi e Italiane hanno dovuto prendere atto che la loro persecuzione non bastava ad arrestare l’attività del Partito e non serviva a piegare la volontà dei due compagni. Al contrario il Partito ha saputo far leva anche sulla prigionia dei due compagni e su quella che le Autorità Francesi nel 2005 hanno imposto per quattro mesi al compagno Angelo D’Arcangeli, collaboratore della Delegazione della CP, per sviluppare le relazioni del Partito, rafforzarlo ideologicamente e migliorare il suo legame con le masse popolari. La solidarietà dei compagni, degli elementi avanzati delle masse popolari, dei familiari e degli organismi ha dato un grande contributo di cui tutto il Partito è riconoscente.

I due compagni riprendono ora il lavoro nella Delegazione della CP (BP 3, 4 rue Lénine, 93451 L’Ile St Denis - Francia) che su incarico del Partito avevano creato nel 2004, benché, tra le altre restrizioni, abbiano anche il divieto di incontrare il compagno D’Arcangeli (e i due compagni della Frazione Ottobre del PCE(r) arrestati nell’ottobre ’05).

Facendo fronte alla prigionia dei suoi membri e simpatizzanti, il Partito comunista ha occupato con dignità ed onore il posto che gli spetta nella resistenza alla repressione. In Italia come in ogni altro paese la borghesia imperialista e le sue Autorità cercano di impedire la rinascita del movimento comunista : cancellano la memoria delle grandi conquiste di civiltà e di benessere che le masse popolari le avevano strappato nel secolo scorso sotto la direzione dei partiti comunisti ; denigrano in ogni modo e con mille menzogne, aperte falsificazioni della realtà e insinuazioni i primi paesi socialisti e l’attività svolta dai partiti comunisti ; perseguitano apertamente o subdolamente le organizzazioni e i singoli che continuano l’opera del movimento comunista, rivendicano le sue grandi realizzazioni del recente passato e si fanno forti dell’ideologia comunista per contrastare l’eliminazione delle conquiste e aprire la strada alla seconda ondata della rivoluzione proletaria e alla creazione di nuovi paesi socialisti. La risoluzione Lindblad che l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato il 25 gennaio ’06 dovrebbe servire alle Autorità europee per ‘conciliare’ la persecuzione dei comunisti con l’ipocrita proclamazione e l’uso strumentale dei ‘diritti dell’uomo’ : i comunisti dovrebbero essere messi al bando dalla società e privati di ogni diritto come ‘terroristi’ e ‘nemici dell’umanità’.

La borghesia rende impossibile la vita a milioni e milioni di lavoratori e ai loro familiari, perseguita gli immigrati e conduce in ogni angolo del mondo una guerra di sterminio non dichiarata contro le masse popolari. Essa quindi individua sempre più nei partiti veramente comunisti l’ostacolo da eliminare per proseguire la sua opera di devastazione e di saccheggio. Al contrario chi resiste alla borghesia e lotta, sempre più si raccoglie attorno ai partiti veramente comunisti e li rafforza : ecco la rinascita del movimento comunista e la creazione del nuovo mondo !

Nei prossimi mesi le Autorità Italiane daranno il cambio a quelle Francesi. La Procura di Bologna si è aggiunta alla lista infame delle Procure di Bergamo, Venezia, Milano, Roma e Napoli e ha lanciato un nuovo procedimento giudiziario, il nono dal 1981, contro la ‘carovana’ del (n)PCI, probabilmente con nuove perquisizioni e nuovi arresti. Contro questa nuova incombente minaccia, il (n)PCI fa appello alle dichiarazioni di solidarietà e alla solidarietà fattiva degli elementi avanzati delle masse popolari e di tutte le FSRS, degli organismi e dei singoli. Quanto più numerose saranno da subito le prese di posizione pubbliche contro l’attività del tristemente celebre procuratore di Bologna, Paolo Giovagnoli, quanto più forte, vasta e fattiva sarà fin da subito la solidarietà verso la ‘carovana’ del (n)PCI, tanto maggiori difficoltà e ostacoli dovranno superare i persecutori bolognesi e i loro mandanti.

La borghesia non può fare a meno di perseguitare i comunisti e chiunque in qualche modo sia o cerchi di diventare centro promotore della resistenza delle masse popolari, così come non può fare a meno di sfruttare, licenziare, ridurre i redditi dei lavoratori, usare gli esseri umani come strumento per aumentare il suo denaro, aumentare i propri sprechi e lussi, ostacolare tra le masse popolari la crescita della conoscenza e della dignità, mantenere gran parte dell’umanità ai margini della vita sociale e della civiltà, mentire e manipolare le coscienze e i sentimenti. Ma nelle condizioni attuali proprio questa sua ‘naturale’ tendenza porta alla decadenza del suo ordinamento sociale e porterà alla sua rovina definitiva, quando le masse popolari, la classe operaia e i comunisti opporranno una resistenza efficace. La solidarietà rafforza la resistenza ed è una via per partecipare alla resistenza.

La rinascita del movimento comunista dà un obiettivo positivo, costruttivo alla resistenza delle masse popolari al progredire della crisi generale della borghesia : fare dell’Italia un nuovo paese socialista e contribuire così alla nuova ondata della rivoluzione proletaria mondiale. Così facendo, la rafforza, unisce le masse popolari e rende efficace e costruttiva la loro resistenza. Il malcontento per la situazione attuale, la preoccupazione per l’avvenire e l’indignazione per il comportamento della borghesia e delle sue autorità sono già oggi molto diffusi. Ma cosa fare per porre fine a questa situazione e a questo corso delle cose, come deve essere il nuovo ordinamento sociale e come fare ad instaurarlo, sono questioni su cui c’è una gran confusione. Molti proletari hanno così poca fiducia in se stessi da non concepire neanche che sia possibile cambiare il mondo. Isolati, uno a uno i proletari non hanno alcun potere sull’andamento della società. La borghesia ha fatto e fa quanto può per corrompere e disperdere ogni organizzazione dei proletari, per fomentare l’individualismo, per stroncare sul nascere ogni tentativo di organizzarsi. La mancanza di potere e l’esperienza dell’impotenza, genera sfiducia e disperazione. La borghesia è il partito della disperazione, della sfiducia, della rassegnazione, dell’ignoranza e dell’evasione. Il movimento comunista si rafforza raccogliendo ogni aspirazione e volontà di migliorare e rendendole efficaci tramite una linea giusta, l’unità e l’organizzazione. L’esperienza della vittoria ricrea tra le masse popolari la fiducia in se stesse, nell’unità e nell’organizzazione.

Ora il circo Prodi ha preso il posto della banda Berlusconi. Grida che ha ereditato dalla banda Berlusconi una situazione economica eguale o peggiore di quella del ’96. E cosa vuole fare ? Ricominciare come nel ’96 : con nuove stangate, nuovi sacrifici per le masse popolari ... per ritrovarci tra qualche anno di nuovo allo stesso punto di oggi? I governi cambiano, ma l’ordinamento sociale resta lo stesso, i padroni restano ancora quelli e i loro obiettivi anche : le aziende sono dei capitalisti e ai capitalisti interessa che producano profitti. Non hanno alcun interesse a produrre beni e servizi per la popolazione e a creare benessere. Perché questa volta le stangate e i sacrifici dovrebbero produrre qualcosa di diverso da quello che hanno prodotto le stangate e i sacrifici che il governo Prodi ha imposto nel 1996 ? Il circo Prodi divide le masse popolari perché non ha e non può quindi dare alcuna prospettiva giusta e realistica. Fa in realtà il gioco della banda Berlusconi perché è solo una copia sbiadita di quella banda. Berlusconi è l’espressione più pura e più netta di quello che è oggi la borghesia, della sua concezione del mondo, delle sue aspirazioni e dei suoi metodi : qui sta la chiave del suo successo e della sua debolezza. Prendiamo una cosa semplice come l’inquinamento dell’aria delle città. La prima elementare soluzione di buon senso per migliorare la situazione sarebbe un buon sistema di trasporti pubblici completamente gratuiti. Ma una semplice misura del genere non ha alcun interesse per la borghesia e le sue Autorità, va anzi contro la legge del profitto che la borghesia impone con la libertà che la decadenza del movimento comunista le ha permesso di riprendere: privatizzare tutto e dedicare cura e risorse solo alle attività che producono profitti. Da qui la moltiplicazione di divieti, tickets, costrizioni, divieti e prescrizioni di ogni genere che non diminuiscono l’inquinamento, ma rendono la vita più difficile per chi l’ha già difficile e permettono ai ricchi di inquinare come e più di prima. La stessa constatazione vale in ogni campo : è il veleno che inquina tutta la nostra società fino a soffocarla.

Per uscire da questo marasma, occorre una vasta mobilitazione delle masse popolari, un livello di coscienza e di organizzazione superiore a quello attuale. È quello che la classe operaia è capace di suscitare e ha un particolare interesse a suscitare. Questa è l’opera a cui il partito comunista chiama gli operai avanzati. È questa attività del partito comunista che la borghesia cerca di soffocare. I Giovagnoli sono i suoi agenti di turno per queste sporche necessità. La struttura clandestina del partito comunista è la risposta adeguata alla situazione : permette alla classe operaia di costruire una guida e una direzione che la borghesia non può in nessun caso distruggere.

 

La repressione non passerà!

Realizzare senza riserve il Piano Generale di Lavoro del Partito : resistenza alla repressione, intervento sul terreno della lotta politica borghese, lotte rivendicative, aggregazione delle masse popolari!

Prevenire le manovre della borghesia e assicurare ad ogni costo e in ogni circostanza la continuità dell’attività del Partito!

Solidarietà con tutti i rivoluzionari prigionieri nelle carceri dei paesi imperialisti!

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!