A proposito del comunicato dell’AFAPP-ACPG

lunedì 2 aprile 2001.
 

Comunicato CP 2 aprile 01

 

L’AFAPP-ACPG ha diffuso in data 9 marzo c.a. il Comunicato che diamo in Allegato.

A proposito di questo Comunicato, la CP e la redazione di La Voce dichiarano che le affermazioni in esso contenute per quanto le riguardano sono calunnie prive di ogni fondamento. Gli autori del Comunicato confermano solo che non trattano le divergenze politiche e ideologiche interne al loro partito secondo i metodi propri del movimento comunista: il centralismo democratico e la lotta tra le due linee nel partito. Essi si attengono invece ai metodi che i revisionisti moderni hanno imposto nei partiti comunisti a partire dagli anni ‘50 e consistenti nel denigrare gli avversari, cercare di isolarli, tentare di imporre con metodi intimidatori e con ricatti le loro posizioni e soffocare il dibattito. Tutti i compagni interessati possono constatare dalla stampa del PCE(r) e della sua Frazione Ottobre le importanti divergenze di analisi e di linea che esistono nel PCE(r). Alcune di esse non riguardano unicamente la rivoluzione socialista in Spagna, ma hanno rilevanza per tutto il movimento comunista internazionale ed è importante che tutte le organizzazioni e i partiti comunisti intervengano su esse con spirito internazionalista. Per quanto ci riguarda lo abbiamo già fatto nel n. 6 di La Voce (da lì il furore degli autori del Comunicato) e vi ritorneremo appena ci sarà possibile.

Quanto ai rapporti internazionali, il Comunicato dell’AFAPP-ACPG segue un metodo basato sull’arroganza e sull’imposizione delle proprie opinioni tramite ricatti: un metodo che nessuna organizzazione comunista accetterà.

Chiediamo a tutti i compagni che riceveranno questo Comunicato della CP, di dare ad esso la stessa diffusione che hanno dato al Comunicato dell’AFAPP-ACPG

 



Comunicato dell’AFAPP-ACPG in data 9 marzo 2001

Cari Compagni, di seguito vi trasmettiamo un comunicato delle Afapp-Acpg, pregandovi di pubblicarlo (qualora stampiate qualcosa) e comunque di metterlo in rete e di farne conoscere i contenuti a quanti più compagni possibile. Veramente la solidarietà degli italiani ci è giunta e ci giunge ogni giorno a chili, ma siamo stufi di lasciare che questi signori facciano "il bello e il cattivo tempo" a loro piacimento, alle spalle e sulla pelle dei prigionieri politici spagnoli.

Fraternamente, le afapp-acpg

COMUNICATO DELLE AFAPP- ACPG

Ci è stato segnalato che nella pubblicazione La Voce (marzo 2001, N° 7), alle pagine 58-59, esiste un comunicato di presunta solidarietà con il Partito comunista spagnolo (ricostituito) [PCE(r)].

Onde non si creino confusioni trascriviamo di seguito parte della lettera scritta in data 29 gennaio 2001 dal Segretario generale del PCE(r), compagno Manuel Pérez Martínez, "Arenas" che, con riferimento ai signori che pubblicano detto libello e ai loro amici, afferma: "Si tratta di gente senza principi e senza scrupoli, che hanno cercato di truffarci, ci hanno ricattato e, quando si sono resi conto che non potevano continuare a farlo, hanno proseguito il loro lavoro controrivoluzionario contro il Partito utilizzando il nostro nome per attaccarlo meglio. Fingono di "difendere" i prigionieri, ma lo fanno solo per guadagnarsi la fiducia della gente che simpatizza per noi e sta con noi". "E’ inoltre necessario che risulti con estrema chiarezza che non abbiamo assolutamente nulla in comune con questa gentaglia e che noi rifiutiamo qualunque tipo di rapporto con chi abbia contatti con essi".

Le parole del Segretario generale del PCE(r) vengono confermate dal fatto che, al momento di segnalare ai lettori italiani dove inviare messaggi e-mail di solidarietà, viene fornito un indirizzo inesistente, tentando di vanificare in questo modo la solidarietà.

Ulteriore prova della mancanza di scrupoli con cui questa gente fa uso del nome del PCE(r) è quando (pagina 57) affermano, parlando del militante comunista José María Sánchez Casas, che "Nel ’98 aveva partecipato alla GIRP in alcune città italiane su invito dell’ASP".

J.M. Sánchez Casas NON ha mai partecipato a nessuna GIRP e, nel corso della sua troppo breve vita, ha avuto occasione di venire una sola volta in Italia, in occasione dell’apertura di alcune mostre in cui esponeva le proprie opere (dicembre 1998).

CHIUNQUE INTENDA SOLIDARIZZARSI DAVVERO CON IL PCE(r) ed i suoi prigionieri può indirizzare la corrispondenza a questo indirizzo elettronico: afapp@libero.it. La corrispondenza ordinaria può essere inviata a: AFAPP - MBE 141 - Via dei Mille, 40 - 00185 ROMA.