(nuovo)Partito comunista italiano
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Compagni, all’attacco!

Comunicato del 28 febbraio 2008
giovedì 28 febbraio 2008.
 

Per la rinascita del movimento comunista!

Approfittare della crisi della sinistra borghese!

Rovesciare contro la borghesia imperialista l’avidità della Corte Pontificia e degli imperialisti USA!

La situazione è favorevole, il raccolto può essere abbondante!

 

I venti mesi del governo Prodi-D’Alema-Bertinotti hanno mostrato e confermato che la sinistra borghese (PRC, PdCI, Verdi, Sinistra Democratica e le loro appendici) e la destra sindacale (gli Epifani, i Bonanni, gli Angeletti e i loro soci) conducono gli operai e le masse popolari di sconfitta in sconfitta. Ogni sforzo profuso dalle masse popolari sotto la direzione della sinistra borghese o della destra sindacale finisce in un nulla di fatto e alimenta la sfiducia e l’individualismo. In definitiva la direzione della sinistra borghese e della destra sindacale ha portato acqua al mulino della destra borghese. Oggi sono i Berlusconi e i Veltroni a contendersi l’eredità del governo PAB. I fascisti e la malavita organizzata rialzano la testa. La Corte Pontificia spadroneggia. Le condizioni e i redditi dei lavoratori continuano a peggiorare. La devastazione dell’ambiente non ha limiti. La vita intellettuale e morale delle masse popolari si degrada a vista d’occhio.

 

Venti mesi di governo Prodi-D’Alema-Bertinotti sono sfociati in una crisi con cui la Corte Pontificia, gli imperialisti USA e i gruppi sionisti mirano a instaurare un governo che tuteli i loro interessi ancora più energicamente del governo PAB!

 

Che la triste esperienza del governo Prodi-D’Alema-Bertinotti sia l’ultimo danno che la sinistra borghese e la destra sindacale fanno agli operai e alle altre classi oppresse delle masse popolari italiane!

 

Sfruttiamo la campagna elettorale di primavera per far valere gli interessi immediati delle masse popolari e per sviluppare la rinascita del movimento comunista!

 

Pesiamo sulla formazione del nuovo governo, sconvolgiamo i piani del Vaticano, degli imperialisti USA e dei gruppi sionisti irrompendo nella campagna elettorale con una campagna di mobilitazioni, dimostrazioni, scioperi, occupazioni, agitazioni di ogni genere! Impediamo che i mandatari del vecchio governo Berlusconi-Bossi-Fini e dell’attuale governo Prodi-D’Alema-Bertinotti (la Corte Pontificia, gli imperialisti USA, i gruppi sionisti, la criminalità organizzata, la Confindustria, gli altri grandi gruppi imperialisti) trattino dietro le quinte tra loro fino a trovare un accordo per un governo ancora peggiore del governo PAB!

 

Mobilitiamo le masse popolari a irrompere in un ampio numero di collegi elettorali, di comuni, province e regioni costituendo liste di Blocco Popolare o Liste Comuniste! Impediamo che i partiti della destra e della sinistra borghese costituiscano un Parlamento e assemblee elettive ancora più docili di quelle sciolte!

 

Studiamo e applichiamo le leggi secondo cui si svolge la lotta di classe, per rendere più efficace e potente la lotta della classe operaia, alla testa del resto delle masse popolari, contro la borghesia imperialista, il Vaticano e gli altri suoi puntelli interni e internazionali!

 

Non c’è un’attività in cui qualcuno si sogna di dire che non occorre imparare a farla. Non c’è attività in cui qualcuno immagini di poter riuscire a fare qualcosa di buono senza aver imparare il mestiere. Non c’è campo dell’attività umana per il quale si dica che le cose avvengono a caso, che le relazioni tra le vari elementi di quel campo si svolgono a caso, che le cose si succedono l’una all’altra senza leggi. Quindi chi vuole svolgere quell’attività deve studiare le leggi vigenti in quel campo se già si conoscono, deve elaborarle dall’esperienza se ancora non si conoscono. Tutto ciò è elementare, pacificamente accettato in ogni campo salvo che nel campo della lotta di classe. Molti compagni continuano ad agire come se in questo campo le cose non si sviluppassero secondo leggi, come se non ci fosse niente da imparare per ottenere risultati degni dei propri sforzi. Qui tutto avverrebbe a caso, qui tutto sarebbe misterioso. È facile capire che la borghesia, il clero e il resto delle classi dominanti hanno tutto l’interesse a presentare così le cose attinenti alla lotta di classe. È facile capire che la sinistra borghese (PRC, PdCI, Verdi, Sinistra Democratica e loro appendici) e la destra che spadroneggia nei sindacati di regime (gli Epifani, i Bonanni, gli Angeletti e i loro soci) presentino le cose in questi termini. Ieri non potevano staccarsi dal governo PAB e ora si contorcono e gemono smarriti per la crisi improvvisa scatenata dal Vaticano, dagli imperialisti USA e dai gruppi sionisti. Ma quello che non possiamo accettare, con cui dobbiamo farla finita è che compagni, animati da sincera volontà di uscire dal marasma sociale in cui la borghesia ogni giorno un po’ più ci affonda, si limitino ad agitarsi, a dolersi per l’inutilità dei loro sforzi, a gemere in preda alla rabbia e allo smarrimento per la situazione e gli avvenimenti, anziché studiare le leggi della lotta di classe e applicarle, cercare di capire cosa bisogna fare per mobilitare i milioni di lavoratori che hanno interesse a cambiare, applicarsi a capire come si muovono e si comportano le classi interessate a cambiare questo ordinamento sociale, cosa bisogna fare per mobilitare le sparse volontà individuali di milioni e milioni di persone e fonderle fino a farne un esercito potente che spazzi via le resistenze che la borghesia, il clero e le altre classi dominanti oppongono e che costruisca un ordinamento sociale conforme alle proprie migliori aspirazioni e ai propri bisogni.

Molti compagni e organismi lavorano assiduamente per la rinascita del movimento comunista. Ma sono frenati, scoraggiati o comunque incerti quanto al risultato del loro lavoro. Impressione diffusa è che i risultati sono scarsi. È vero che i risultati sono scarsi? Se è vero, quali sono i motivi?

Un primo aspetto della questione che dobbiamo considerare è che nel valutare il movimento di massa predomina in molti compagni lo spontaneismo: una concezione del movimento sociale in cui tutto o quasi tutto è spontaneo e niente o poco è il risultato dell’opera di propaganda, agitazione, organizzazione e mobilitazione, in breve del lavoro che i comunisti svolgono tra le masse. Questi compagni sono contenti della mobilitazione di massa, della quantità delle masse che aderiscono alle iniziative di resistenza e spesso anche del livello di coscienza che le masse esprimono, delle parole d’ordine che le masse inalberano e in cui sintetizzano i loro obiettivi e le loro aspirazioni. Quando indicano le cause di tanta mobilitazione, molti compagni elencano lo sfruttamento, il peggioramento delle condizioni, cioè l’esperienza diretta e diffusa delle masse stesse. Alcuni compagni aggiungono l’eredità della prima ondata della rivoluzione proletaria: questa infatti ha suscitato una coscienza diffusa dei propri diritti, che in realtà è coscienza diffusa di alcuni aspetti della società che l’umanità oggi può costruire (dei presupposti del futuro che esistono nella società attuale), di alcuni aspetti della società che le masse hanno cercato di costruire durante la prima ondata della rivoluzione proletaria (nei primi paesi socialisti e con le conquiste strappate alla borghesia, al clero e alle altre classi dominanti nei paesi imperialisti e nei paesi oppressi), di alcuni aspetti che la società del futuro avrà e deve avere, cioè della società comunista (infatti in generale quei "diritti" nel passato non sono mai esistiti, non sono mai stati praticati, non sono mai stati sanciti da usi, costumi o leggi). Alcuni compagni aggiungono l’eredità della prima ondata della rivoluzione proletaria anche nel senso che questa ha creato una diffusa capacità organizzativa, che la crisi del movimento comunista, la dissoluzione di gran parte delle istituzioni (partiti, sindacati e altre organizzazioni di massa, Stati) che esso aveva suscitato, non hanno completamente cancellato. Pochi sono i compagni che sistematicamente indicano tra le cause e i fattori del movimento delle masse popolari la diffusa opera di propaganda, agitazione, organizzazione e mobilitazione che migliaia di comunisti e di lavoratori avanzati compiono tra le masse e che cercano di valutare, misurare l’efficacia di quest’opera con sistemi e indici affidabili, riscontrabili. Per concludere: molti compagni hanno ancora una concezione dello sviluppo del movimento di massa in cui l’effetto del lato cosciente e della formazione della coscienza, delle idee e dell’avanguardia che le elabora e le diffonde, è sottovalutato o assente (i compagni non hanno assimilato abbastanza gli insegnamenti che Lenin ha esposto nel Che fare? ).

La conseguenza di questa concezione spontaneista è che molti compagni sottovalutano l’effetto della loro attività. Quindi dedicano poca attenzione alla loro attività, la curano poco, sono faciloni e trascurati nell’elaborare, scegliere, lanciare parole d’ordine, promuovere, organizzare e svolgere azioni di propaganda e di agitazione; trascurano il lavoro organizzativo: stabilire relazioni con nuovi compagni, assegnare loro compiti, curare la loro formazione, reclutarli. Lo spontaneismo spinge al disfattismo e al liquidatorismo (a sottovalutare, denigrare, trascurare, abbandonare il lavoro di partito, il lavoro organizzato).

In generale noi sottovalutiamo gli effetti e l’efficacia della nostra opera. Eppure la stessa borghesia ci "ricorda l’efficacia della nostra opera" con l’assidua (non "assurda" come sostengono alcuni nostri difensori), lunga, ostinata e crescente persecuzione con cui da 25 anni cerca di soffocare o almeno ostacolare la "carovana" del nuovo Partito comunista italiano.

I risultati che otteniamo nel nostro lavoro sono effettivamente scarsi, inferiori non solo a quelli che ci attendiamo (nelle nostre attese ci potrebbe essere del soggettivismo, un’attitudine da sognatori, da gente che spera nei miracoli e sottovaluta tempi e forme reali della crescita dell’organizzazione e della coscienza delle masse e quindi del movimento delle masse), ma ai risultati che la situazione favorevole e la stessa grandezza delle mobilitazioni di massa mostrano che sono possibili. Questo vale soprattutto quando consideriamo i risultati organizzativi del nostro lavoro: i risultati in termini di reclutamento, di raccolta di collaborazioni e di stabilizzazione di nuovi collaboratori, di creazione di nuovi organismi, di instaurazione di contatti stabili, di formazione di nuove relazioni. In breve i risultati in termini di raccolta, aggregazione della classe operaia e delle masse popolari attorno al Partito e nelle organizzazioni di massa che in qualche modo il Partito dirige o almeno influenza; in termini di consonanza tra le parole d’ordine e gli obiettivi dei movimenti di massa e quelli per cui si batte il Partito. Lo scarto tra ciò che è possibile e ciò che otteniamo realmente appare chiaramente quando si confrontano tra loro i risultati ottenuti da organismi e da compagni che lavorano con metodi diversi (da qui l’importanza della "emulazione socialista", delle esperienze-tipo, delle organizzazioni modello).

Perché in effetti la causa principale della scarsità dei risultati ottenuti da molti compagni e organismi, che pure lavorano assiduamente, è che il loro metodo di lavoro è primitivo, abitudinario, casuale. Non si sono ancora posti il compito di assimilare il materialismo dialettico come metodo di conoscenza (nell’analisi della situazione e nella deduzione da essa degli obiettivi e del programma e nel fare il bilancio dell’attività svolta) e come metodo di azione, di trasformazione (nella stesura dei piani d’azione e nella loro esecuzione).

"Assimilare il materialismo dialettico come metodo per conoscere la realtà e come metodo per trasformarla" deve diventare la nostra parola d’ordine. La nostra analisi della situazione generale è giusta. La linea del Partito è sostanzialmente giusta e abbastanza sviluppata: strategia della guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata, fase della difensiva strategica, accumulazione delle forze rivoluzionarie, rinascita del movimento comunista, Piano Generale di Lavoro. La situazione interna e internazionale della lotta di classe è favorevole alla rinascita del movimento comunista. I risultati dell’azione dei comunisti dipendono principalmente dal loro metodo d’azione.

Nel nostro paese vi sono decine di migliaia di compagni che si dicono e vogliono essere comunisti. Vi sono centinaia di migliaia di operai avanzati e di elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari. Ognuno di questi svolge un lavoro teso a far progredire la causa delle masse popolari e a rafforzarle da una parte, e dall’altra a far retrocedere le pretese e a ridurre la forza della borghesia imperialista, del clero e delle altre classi dominanti. A questi noi dobbiamo costantemente e nel modo caso per caso più efficace dire che la situazione è favorevole alla causa delle masse popolari, alla rinascita del movimento comunista. Il risultato del lavoro di ognuno di loro e di ogni loro organismo dipende principalmente dalla concezione che lo guida, dalla linea che segue, dal metodo di lavoro.

Quanto a noi, ognuno di noi e ogni organismo del Partito deve partire dal criterio che il risultato del suo lavoro dipende principalmente dal suo metodo di lavoro. E precisamente da quanto ha assimilato e adottato il materialismo dialettico come metodo per conoscere la situazione in cui lavora, la realtà che deve e vuole trasformare e come metodo di azione, per trasformarla. Il compito dei comunisti è mobilitare, organizzare, dirigere le masse popolari a trasformare la società borghese in società comunista. Questo compito storico e generale si traduce in ogni momento e in ogni situazione in compiti particolari, che ogni organismo e compagno deve individuare e svolgere. Il Partito ha compiuto questo percorso, dal generale al particolare, dall’astratto al concreto, fino ad un certo punto. L’ultimo tratto deve per forza di cose essere compiuto dal singolo organismo e dal singolo compagno, ogni giorno, ogni mese, ogni anno, fase per fase, situazione per situazione, settore di lavoro per settore di lavoro. È quindi essenziale che ogni compagno e ogni organismo si impegni e faccia dei progressi nell’assimilare il materialismo dialettico. Come? Il punto di partenza è la coscienza della necessità di assimilarlo, sapere che c’è quest’arma che egli può impugnare e incominciare a impugnarla partendo da quello che il Partito indica negli scritti pubblicati nella rivista La Voce , nella rubrica Problemi di metodo, reperibili nel sito Internet del Partito. Studiare la raccolta Problemi di metodo pubblicata dalle Edizioni Rapporti Sociali (rapportisociali@libero.it - via Tanaro 7 20128 Milano). Facendo e usando il materialismo dialettico per fare il bilancio dell’azione compiuta, si impara a fare meglio.

 

Non c’è niente di fatale in quello che avviene attorno a noi! Il marasma attuale del mondo è solo il risultato del nuovo dispiegarsi della natura dei capitalisti che sono nuovamente liberi dai lacci e laccioli che il movimento comunista aveva loro imposto!

 

È del tutto possibile porre fine all’attuale corso delle cose e instaurare un nuovo ordinamento sociale basato sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e su un’attività economica pianificata e volta al benessere degli uomini!

 

È vero che per loro natura i capitalisti spremono i lavoratori. Ma fino a che punto possano dare libero corso alla loro natura dipende dalla forza del movimento comunista cosciente e organizzato. Gli operai organizzati sono pienamente in grado di guidare il resto delle masse popolari a fare a meno dei capitalisti e delle altre classi sfruttatrici e a instaurare un nuovo superiore ordinamento sociale: il socialismo!

 

Ogni persona di buona volontà può contribuire alla rinascita del movimento comunista, a ricostruire quel tessuto di organizzazioni di massa anticapitaliste che avevano reso forti gli operai e le altre classi delle masse popolari: è quello che ci vuole per impedire ai capitalisti di dispiegare liberamente la loro natura barbara e per arrivare a fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

I morti di Torino, come tutti i morti e mutilati sul lavoro, sono le vittime dei padroni, dei politicanti e del clero che li assecondano, dei paladini della precarietà che difendono il loro criminale ordinamento sociale: in nome dei profitti e della concorrenza condannano i lavoratori alla miseria, alla precarietà, alla malattia e alla morte!

 

La partecipazione del nostro paese alla guerra preventiva USA e all’aggressione imperialista dei paesi oppressi e il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro per la maggioranza delle masse popolari italiane sono le due facce del Programma Comune della borghesia imperialista italiana!

 

Promuovere agitazioni e proteste contro gli imperialisti USA e i sionisti d’Israele, contro le missioni militari italiane all’estero, contro il governo PAB, contro i governi della guerra, del carovita e dell’inquinamento!

 

La campagna razzista e anti-islamica fomentata dalla destra borghese, dai fascisti e dal Vaticano è una campagna a sostegno della guerra preventiva e della guerra infinita di Bush e della sua banda di criminali e di sionisti!

 

Contrastare la campagna razzista e bellicista con cui gli imperialisti, i sionisti e il Vaticano preparano l’aggressione dell’Iran, della Siria, del Sudan e di altri paesi!

 

Appoggiare la lotta contro la nuova base USA di Vicenza, contro il potenziamento della base di Sigonella (SR), contro la produzione di bombardieri F-35 a Cameri (NO), contro la partecipazione del governo italiano allo "scudo stellare", contro la collaborazione militare speciale con i sionisti d’Israele (legge 94/2005), contro l’uso dell’Italia come piattaforma per l’aggressione imperialista in Asia, in Africa e in Europa orientale!

 

Appoggiare e rafforzare il Comitato No Dal Molin, il Comitato No TAV e tutti i gruppi e movimenti di resistenza alla guerra, al peggioramento delle condizioni di lavoro e dei salari, alla devastazione dell’ambiente!

 

Protestare contro l’uso delle forze armate in Campania per riaprire le discariche, attivare gli inceneritori e perpetuare l’uso della Campania come pattumiera dei rifiuti tossici e nocivi dell’Italia e dell’Europa imposto dalle Pubbliche Autorità, dai governi Berlusconi-Bossi-Fini e Prodi-D’Alema-Bertinotti in collusione con la camorra!

 

Contro la guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari nel nostro paese come in ogni angolo del mondo, bisogna portare avanti la guerra popolare rivoluzionaria fino all’instaurazione del socialismo e da subito imporre di nuovo ai padroni lacci e laccioli come quelli che il movimento comunista aveva già loro imposto nel corso della prima ondata della rivoluzione proletaria!

 

Il terreno è favorevole alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato! Facciamo di ogni lotta rivendicativa una scuola di comunismo!

 

Il nuovo Partito comunista italiano fa in Italia quello che i comunisti di altri paesi fanno nel resto del mondo: ricostruire un movimento comunista potente che ponga nuovamente fine alla libertà dei capitalisti e instauri il socialismo, facendo tesoro dell’esperienza dei primi paesi socialisti!

 

Unire la nostra lotta alla Resistenza che in Iraq, in Afghanistan, in Palestina, in Libano, in Somalia tiene in scacco i mercenari dei gruppi e dalle potenze imperialiste, alla lotta contro l’invadenza e la prepotenza degli imperialisti condotta a Cuba, in Venezuela, in Bolivia, in Ecuador, in Colombia!

 

Imparare dalla guerra popolare rivoluzionaria oramai in fase avanzata in Nepal, nelle Filippine, in India, in Perù, in Turchia!

 

Mobilitare i lavoratori più avanzati per la rinascita del movimento comunista e il consolidamento e rafforzamento del nuovo Partito comunista italiano!

 

Rafforzare la struttura clandestina centrale del (nuovo)Partito comunista italiano, moltiplicare il numero dei Comitati di Partito e migliorare il loro funzionamento, sviluppare il lavoro sui quattro fronti indicati dal Piano Generale di Lavoro!

 

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!