14 Le manchette de "La Voce" n. 21

mercoledì 19 luglio 2006.
 

Manchette a pagina 18
 

 

Il segreto del successo del partito comunista sta nel riuscire a diventare e a restare indipendente (sul piano ideologico, politico e organizzativo) dalla borghesia e a continuare a esistere nonostante i tentativi della borghesia di liquidarlo: tentativi che si ripeteranno senza fine perché il partito comunista, per il solo fatto di esistere come partito indipendente, esercita un’influenza destabilizzante sull’equilibrio precario in cui riposa il potere della borghesia. L’altra faccia del ruolo del partito comunista, la sostanza e il contenuto della sua esistenza indipendente, consiste nel suo lavoro di mobilitazione e di orientamento della classe operaia e del resto delle masse popolari, nella sua capacità di organizzarle nonostante le mille arretratezze e divisioni, retaggio della servitù cui da sempre sono sottoposte e fonderle in un processo di affermazione di se stesse e dei propri diritti e di conquista del potere.

 


Manchette a pagina 40

 

La cosa semplice difficile a farsi

Chiunque riflette ai problemi, alle strozzature, alle ingiustizie che in ogni campo presenta la gestione dell’attività degli enti, delle aziende e degli individui e prova a immaginare come si potrebbe riorganizzare la sua gestione ancora basata sul profitto delle aziende, su un rapporto di scambio e di denaro tra i singoli agenti e sull’iniziativa economica individuale ma che non riproduca i problemi, le strozzature e le ingiustizie che si vogliono eliminare, ben presto si accorgerà che l’impresa è impossibile.

Allora, invece di dare ragione ai capitalisti e rassegnarsi al mondo come è, provate a immaginare un mondo in cui le aziende non producono per il profitto ma producono beni o servizi per soddisfare i bisogni e creare benessere; i rapporti tra enti, aziende e individui non sono basati sullo scambio e il denaro ma sulla solidarietà e l’assegnazione, secondo criteri da stabilire, di beni e servizi a ogni ente, azienda e individuo; i mezzi di produzione sono di proprietà pubblica e amministrati da organi e individui scelti per le loro capacità e revocabili. Vedrete che in una società del genere i problemi, le strozzature e le ingiustizie che ora ci tormentano non hanno più ragion d’essere.

È facile per gli uomini e le donne di oggi accordarsi, a livello del nostro paese e addirittura a livello mondiale, per instaurare un simile ordinamento sociale? Certamente no, occorre un cambiamento importante dei comportamenti a cui sono abituati. Ma prima di concludere che è impossibile, pensateci bene! I comunisti dicono che non è facile a farsi, ma è possibile. Ed è l’unica via per liberarci dai mali presenti, per salvarci dai mali che ci minacciano. E l’unica via di progresso che abbiamo davanti.

 

Manchette a pagina 57

La solidarietà con i compagni bersaglio della repressione rafforza la loro resistenza e sviluppa la dedizione di ognuno di noi alla causa del comunismo!

La CP invita tutti i compagni e le compagne a scrivere ai due militanti del (nuovo) PCI arrestati a Parigi il 26.05.05 Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel e al compagno collaboratore della Delegazione della CP Angelo D’Arcangeli arrestato a Parigi il 19.07.05. Nella lotta contro la repressione politica bisogna ricorrere a tutti gli strumenti possibili per contribuire alla liberazione dei compagni e allo stesso tempo per contrastare i tentativi che la borghesia imperialista e i suoi aguzzini sviluppano per cercare di annientare e soffocare le identità rivoluzionarie dei compagni detenuti nelle sue galere! A questi infami e terroristici tentativi, dobbiamo costruire e opporre una risposta unitaria, erigere un muro intorno ai compagni che annulli i tentativi di isolamento fatti dalla borghesia e rafforzi l’energia con cui i compagni lottano per il Comunismo. L’invio di saluti, messaggi di solidarietà e sostegno, l’invio di materiale politico (riviste, giornali, libri, ecc.) la raccolta di denaro per le spese lagali, sono tutti importantissimi contributi alla resistenza che i compagni oppongono nelle galere della borghesia e allo stesso tempo sono una scuola di comunismo per tutti i compagni che si cimentano in questa azione di solidarietà di classe.

Per scrivere ai compagni:

 


Manchette a pagina 72

 

L’azione repressiva della borghesia contro il (n)PCI si sviluppa anche contro i canali di comunicazione tra il Partito e quanti vogliono conoscerlo, mettersi in comunicazione con esso, instaurare un rapporto.

All’oscuramento dei siti del (n)PCI si è ora affiancato anche il blocco di varie caselle e.mail fino ad oggi utilizzate.

Tutti coloro che volessero inviare e.mail al Partito possono quindi incontrare problemi. Suggeriamo, di procedere per tentativi e di utilizzare le varie caselle che periodicamente il Partito e crea e propaganda allo scopo di superare l’ostacolo posto dagli sgherri della borghesia. Naturalmente l’invio e la ricezione dei messaggi deve essere fatta in condizioni che non permettano di individuare l’identità del mittente (cioè occorre utilizzare internet-point e dati fittizi). Allo stesso tempo invitiamo a mettere in campo ogni possibile iniziativa di protesta contro queste azioni repressive che minano gli spazi ancora disponibili di libertà di espressione che la classe operaia si è conquistata con dure lotte.

La borghesia ha paura del (nuovo)Partito comunista italiano, vorrebbe tappargli la bocca perché ne riconosce l’efficacia crescente di influenza e orientamento verso gli operai e le masse popolari; perché riconosce e teme il suo rafforzamento che deriva da questa influenza.