3 - Piccole istruzioni ai Comitati di Partito

Marzo 2005.
 

“Quanto al significato sostanziale sul piano organizzativo della fase di consolidamento e rafforzamento del Partito, essa resta una fase di costruzione, ma si distingue dalla precedente perché l’asse principale del lavoro del Partito si sposta dalle FSRS agli operai avanzati e agli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari. Nel lavoro periferico questo significa che l’asse centrale si sposta dalla costruzione di CdP intermedi (di regione, provincia, città, ecc.), alla costruzione di CdP di base (cellule) nelle aziende, nei reparti delle grandi aziende, nelle zone d’abitazione, nelle organizzazioni di massa” (dalla Risoluzione della Commissione Preparatoria allargata, in La Voce n. 18 pag. 8).

Quindi resta valida l’indicazione di costruire il Partito contemporaneamente a partire da più punti. Ogni compagno o lavoratore avanzato che vuole aderire al Partito e non è già in rapporto con un CdP, deve seguire le indicazioni date ad es. nell’articolo di Anna M. La costruzione del partito (La Voce n. 16, pag. 7 e segg.) per iniziare il lavoro che lo porterà a costituire un CdP. A secondo delle sue capacità e della sua situazione concreta, il compagno deve porsi l’obiettivo di costituire un CdP di base o un CdP intermedio. Ciò che è differente è il raggio d’azione. Un CdP di base ha un raggio d’azione limitato a un aggregato già esistente nella vita pratica, indipendentemente dall’attività del Partito. Si occupa dell’orientamento, della mobilitazione e dell’organizzazione dei lavoratori di un’azienda piccola o media, dei lavoratori di un reparto di grande azienda, degli abitanti di un quartiere, di una cittadina, di una piccola zona, dei membri di un’associazione: in breve, di una unità sociale di base.

Il lavoro di un CdP di base è suddiviso in tre settori: il funzionamento interno del Comitato, il rapporto con il Centro del Partito, il lavoro di massa.

Il lavoro di massa comprende tutte le attività di orientamento, mobilitazione e organizzazione dei lavoratori dell’aggregato di competenza. In questo lavoro il CdP procede sia con l’attività individuale dei singoli suoi membri sia tramite le organizzazioni di massa esistenti nell’aggregato o che esso stesso crea. È importante che anche l’attività svolta individualmente (responsabilità individuale nell’esecuzione) sia un’attività collettiva, cioè sia discussa, valutata e pianificata nelle riunioni del Comitato (decisione collettiva). Ovviamente un CdP di base può, se appena ne ha la possibilità, occuparsi anche di far nascere CdP in altre unità sociali di base. Mentre è compito specifico, istituzionale, di ogni CdP intermedio occuparsi anche di far nascere CdP di base nella zona di sua competenza, nelle unità sociali di base della sua zona.

È importante che, nell’aggregato in cui esiste un CdP intermedio o di base, la sua esistenza sia nota anche alle masse (è scontato che la polizia la conosce, mentre invece non sa chi sono i membri, se il lavoro è ben condotto clandestinamente). Ciò che deve essere tenuto clandestino è la composizione del Comitato e il suo funzionamento interno (composizione, riunioni, risorse, collegamenti). È al contrario utile che le masse sappiano che nella propria azienda, nel proprio quartiere, ecc. esiste un CdP. Un CdP firma i propri volantini e manifesti, oltre che con il suo nome (che serve a collegarlo con la storia del movimento comunista locale, nazionale o internazionale), con l’indicazione della zona o dell’aggregato in cui il CdP si occupa.

Per quanto riguarda il collegamento col Centro del Partito, una volta stabilito il contatto, è importante che il CdP faccia arrivare regolarmente, direttamente o tramite il CdP intermedio o il fiduciario della zona, rapporti d’attività, nelle forme clandestine concordate col Centro. Tenere collegamenti clandestini col Centro è un aspetto essenziale del funzionamento di Partito. Il rapporto d’attività è una delle forme in cui il CdP alimenta il Centro, partecipa al funzionamento interno complessivo del Partito. Il rapporto al Centro è in qualche misura l’equivalente, a livello complessivo del Partito, di quello che è la riunione a livello di base. Il Centro funziona anche grazie ai rapporti che riceve. Il Centro, diceva Mao, è come un impianto industriale che lavora la materia prima che riceve, in questo caso i rapporti, e produce in relazione a quello che riceve. Un modo per facilitare il Centro nello stabilire il contatto, è mandare al Centro messaggi (di costituzione, di attività pubblica, ecc.) o documentazione sulla vita locale tramite la casella di posta elettronica lavocedelnpc@yahoo.com, con le precauzioni più volte indicate.

Ernesto V.