Comunicato del 15 aprile 2008

La vittoria elettorale della banda Berlusconi conferma che finché restiamo nell’ambito dell’ordinamento sociale borghese ci infogniamo ogni giorno di più nel marasma in cui l’imperialismo USA e il Vaticano ci hanno condotti

A proposito delle elezioni politiche del 13-14 aprile 2008
martedì 15 aprile 2008.
 

 

(PNG) La vittoria elettorale della banda Berlusconi conferma che finché restiamo nell’ambito dell’ordinamento sociale borghese ci infogniamo ogni giorno di più nel marasma in cui l’imperialismo USA e il Vaticano ci hanno condotti.

 

La sconfitta elettorale della coppia Veltroni-Montezemolo conferma che la carta dell’imperialismo europeo come ricambio all’imperialismo USA alla testa del sistema imperialista mondiale è velleitaria: i suoi promotori non hanno né le risorse né il coraggio di affermarsi di fronte all’imperialismo USA e ai suoi accoliti sionisti.

 

Non c’è niente di fatale in quello che avviene attorno a noi: è il risultato del periodo di decadenza che per motivi suoi propri il movimento comunista ha attraversato nella seconda metà del secolo scorso e del conseguente libero dispiegarsi della natura del capitalismo nuovamente libero dai lacci e laccioli che il movimento comunista gli aveva imposto e dalla minaccia che faceva gravare su di esso.

 

La rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato e la lotta per costruire nuovi paesi socialisti costituiscono l’unica via per uscire dal marasma in cui la borghesia ci sprofonda ogni giorno un po’ più ed anche il contesto necessario per difendere giorno per giorno in modo efficace le conquiste e far valere i diritti delle masse popolari.

 

La vittoria elettorale del Partito Comunista del Nepal - maoista fornisce una importante lezione al movimento comunista e a tutto il mondo.

 

 

Due anni fa le masse popolari italiane erano riuscite a cacciare la banda Berlusconi dal governo: il governo Berlusconi-Bossi-Fini era sconfitto. Con una vasta lotta condotta nelle piazze e nelle aziende nel periodo 2001-2006 le masse popolari avevano impedito alla banda Berlusconi di portare avanti il suo progetto politico. Essa aveva mostrato il vero volto del suo progetto nel luglio 2001 a Genova, con i massacri e le torture perpetrati, agli ordini di Berlusconi e dei suoi accoliti, dalla soldataglia di criminali allevata, selezionata e formata nel regime DC per opera dei governi che avevano preceduto il governo BBF e sotto l’alta direzione della Corte Pontificia.

Il limite principale della vittoria conseguita dalle masse popolari contro la banda Berlusconi nel 2006 consisteva nel fatto che la direzione delle masse popolari in definitiva era ancora nelle mani della sinistra borghese. Nei due anni che ne sono seguiti il governo della sinistra borghese, il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti, ha mostrato quanto fosse velleitario il progetto dei suoi promotori. Essi ponevano la difesa dell’ordinamento sociale borghese al di sopra degli interessi delle masse popolari. Quindi all’interno volevano realizzare, con metodi, facce e forme diversi da quelli della banda Berlusconi, lo stesso Programma Comune della borghesia imperialista. A livello internazionale essi si proponevano di sostituire o almeno attenuare il predominio degli imperialisti USA sviluppando il polo imperialista che fa capo all’Unione Europea: contavano di trarre forza dall’azione dei suoi promotori (in particolare francesi, tedeschi e spagnoli) oltre che di contribuirvi. In due anni di vita, il governo PAB non ha avviato a soluzione nessuno dei problemi che il regime DC e la crisi del capitalismo hanno creato nel nostro paese. Il carovita e la precarietà, la criminalità organizzata e i contrasti all’interno delle masse popolari, il degrado economico, intellettuale, morale e ambientale si sono rafforzati sotto ogni aspetto. A livello internazionale il governo PAB non ha fatto fare alcun passo avanti al progetto di formare un polo imperialista europeo, ha anzi subito le difficoltà generali degli altri suoi promotori e ha partecipato nel mondo alla guerra di sterminio non dichiarata guidata dall’imperialismo USA e dai suoi puntelli sionisti. L’unico importante risultato politico del governo PAB è la crisi della sinistra borghese che è precipitata. La coppia Veltroni-Montezemolo era il tentativo da parte borghese di tirare i risultati della crisi della sinistra borghese e di prenderne la successione. La sconfitta elettorale della coppia Veltroni-Montezemolo e l’estinzione elettorale della coalizione la Sinistra l’Arcobaleno di Bertinotti & C ribadiscono e aggravano la crisi della sinistra borghese. La Corte Pontificia si ritrova senza prospettiva: il ritorno della banda Berlusconi non fa che aggravare la crisi politica del paese su cui principalmente poggia la sua forza.

Questo è a grandi linee il quadro della situazione, delle forze e dei relativi rapporti nel campo della borghesia imperialista. Il nuovo governo della banda Berlusconi, comunque sarà strutturato, all’interno non darà maggiore stabilità al potere della borghesia imperialista e della Corte Pontificia e non risolverà alcuno dei problemi delle masse popolari. Darà solo maggiore forza allo sviluppo della mobilitazione reazionaria e delle nuove bande criminali fasciste e aggraverà e moltiplicherà le contraddizioni tra le masse popolari. L’imperialismo USA e i suoi puntelli sionisti non forniranno al nuovo governo Berlusconi alcun apprezzabile aiuto: al contrario chiederanno che faccia di più e meglio di quello che ha fatto per loro il governo BBF nel periodo 2001-2006, esigeranno che sprema dal nostro paese maggiori contributi alle imprese brigantesche che compiono in ogni angolo del mondo. A livello internazionale accentuerà quindi il contrasto tra il nostro paese e le masse popolari che in ogni angolo del mondo resistono con forza crescente all’imperialismo USA e alle costrizioni del sistema di relazioni internazionali di cui gli imperialisti USA e i loro accoliti sionisti sono alla testa. La situazione sarà ulteriormente aggravata dalla crisi finanziaria in corso che minaccia di trasformarsi in crisi economica, dalla fame e dalle privazioni di ogni genere che gli speculatori spalleggiati dai governi imperialisti impongono alle masse popolari. L’esito delle elezioni è il risultato e la conferma della gravità della crisi della sinistra borghese e la aggrava. Il governo PAB ha aperto la strada al ritorno al governo della banda Berlusconi. Il ritorno al governo della banda Berlusconi è la dimostrazione dell’impotenza della sinistra borghese. La borghesia non ha di meglio da mettere alla testa del suo governo e del suo Stato che la banda di criminali, di speculatori, di razzisti, di mafiosi e di clericali che Berlusconi ha raccolto attorno a sé. La Corte Pontificia non ha migliori primi ministri e agenti da nominare per il paese da cui principalmente trae le sue ricchezze e le sue risorse e che appesta con la sua presenza e invadenza.

Ma il nostro paese non dipende solo dalla borghesia, dagli imperialisti USA e dalla Corte Pontificia. In definitiva anzi dipende dalle masse popolari italiane. Il ritorno al governo della banda Berlusconi è quindi anche la conferma che la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato è solo ai primi passi. Il Nuovo Potere, alternativo a quello della borghesia imperialista, portatore di un nuovo ordinamento sociale, fondato sulle masse popolari organizzate e sulla direzione della classe operaia e del suo partito comunista, non ha ancora raggiunto la forza necessaria per essere un’alternativa reale. È ancora poco più che un’alternativa potenziale. Eppure il movimento comunista ha oramai già riunito le condizioni interne necessarie per risollevarsi dalla crisi che ha vissuto a partire dalla seconda metà del secolo scorso. Il maoismo ha chiarito i motivi di quella crisi e ha mostrato ai comunisti di tutto il mondo le vie necessarie per uscirne. Cresce il numero dei comunisti che si mettono sulla strada indicata dal marxismo-leninismo-maoismo. La pubblicazione del Manifesto Programma del (nuovo)Partito comunista italiano è una tappa della rinascita del movimento comunista nel nostro paese e la accelererà.

La rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato si rafforza in tutto il mondo. La vittoria del Partito Comunista del Nepal - maoista nelle elezioni che si sono svolte quasi in contemporanea con quelle italiane, frutto del grande movimento popolare di due anni fa, fornisce una importante lezione a tutto il movimento comunista internazionale e a tutto il mondo. In dieci anni di guerra civile vittoriosa (1996-2006) il Partito Comunista del Nepal - maoista aveva raccolto dalle masse popolari le forze necessarie per far fronte alla reazione e ha dimostrato che le masse popolari organizzandosi sono in grado di risolvere le contraddizioni che i residui del passato barbarico, l’ordinamento sociale borghese e il sistema di relazioni internazionali dettate dall’imperialismo creano tra le masse popolari. La vittoria elettorale di oggi nasce dal successo della guerra popolare rivoluzionaria.

 

La rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato è la via della salvezza anche per le masse popolari del nostro paese.

Ogni persona di buona volontà può contribuire alla rinascita del movimento comunista, a ricostruire quel tessuto di organizzazioni di massa anticapitaliste che avevano reso forti gli operai e le altre classi delle masse popolari: è quello che ci vuole per impedire ai capitalisti di dispiegare liberamente la loro natura barbara e per arrivare a fare dell’Italia un nuovo paese socialista e contribuire così alla nuova ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo!

La difesa più efficace dalle peggiori conseguenze quotidiane e dalle minacce più imminenti della nuova crisi finanziaria, va di pari passo con la lotta per instaurare un nuovo superiore ordinamento sociale, il socialismo!

 

Ci sono oggi tutte le risorse materiali e intellettuali necessarie perché le condizioni elementari per una vita dignitosa (il cibo, il vestiario, l’abitazione, il riscaldamento, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, il riposo e il divertimento, la vita sociale) siano garantite a ogni individuo come a ogni individuo è garantita l’aria per respirare: come base sicura e stabile perché tutti possano accedere e dedicare il meglio delle proprie doti e risorse alle attività specificamente umane, quelle che distinguono gli uomini da ogni altra specie animale, quelle da cui l’attuale ordinamento sociale esclude ancora la stragrande maggioranza dell’umanità!

È solo l’ordinamento sociale capitalista che ancora oggi rende persino quelle condizioni elementari di una vita dignitosa beni rari, accessibili solo a chi ha soldi. Esso costringe la stragrande parte della popolazione, le masse popolari, ad arrabattarsi ogni giorno per trovare i soldi necessari; a dedicare gran parte se non tutte le proprie risorse fisiche, intellettuali e morali per procurarseli; a condurre una vita misera e primitiva, ancora dettata dal bisogno come nei tempi barbarici.

Abbiamo ereditato dalla storia questo ordinamento sociale. La borghesia, il clero e gli altri notabili del regime cercano in ogni modo, con l’ignoranza, l’imbroglio e la violenza, di perpetuarlo, di distogliere ognuno di noi dal compiere lo sforzo morale e intellettuale e l’attività organizzativa necessari per liberarcene e per instaurare un ordinamento sociale superiore. Ogni individuo e ogni organismo può svolgere fin da subito un ruolo importante nel creare il nuovo ordinamento sociale di cui la stragrande maggioranza dell’umanità, tutte le masse popolari hanno bisogno, un bisogno che la crisi finanziaria e alimentare rende più impellente! Lo sforzo di migliaia di individui e organismi sommandosi l’uno all’altro diventa una forza qualitativamente superiore che cambierà il mondo! L’impotenza di migliaia di individui isolati, tramite l’organizzazione si trasformerà nella forza onnipotente che costruirà un nuovo mondo. Questa è la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato a cui ogni persona di buona volontà può concorrere. La trasformazione degli operai e del resto delle masse popolari da folla di individui dispersi, ognuno più o meno strettamente dipendente e influenzato dai capitalisti, dal clero e da altri notabili del regime, in operai organizzati e in masse popolari organizzate: ecco esattamente in cosa consiste la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato!

Il Blocco Popolare è la realizzazione di questa strada sul terreno della lotta politica borghese. È il contributo che l’irruzione delle masse popolari guidate dai comunisti nella lotta politica borghese dà alla rinascita del movimento comunista. Tutti noi comunisti dobbiamo imparare dalle esperienze condotte dalle Liste Comuniste per il Blocco Popolare e dalle altre analoghe esperienze condotte nella campagna elettorale che si è conclusa, raccogliere i risultati del lavoro fatto e gettare le basi per un’irruzione più efficace nella lotta politica borghese, un’irruzione inquadrata nella guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata che instaurerà il socialismo nel nostro paese.

La rinascita del movimento comunista è interamente nelle mani dei comunisti di oggi e dei comunisti che via via grazie alla loro attività essi recluteranno dalla classe operaia e dalle altre classi delle masse popolari. Non sono la forza, la ferocia e l’astuzia della borghesia, della Chiesa e degli altri gruppi reazionari che limitano la rinascita del movimento comunista. Sono principalmente i nostri limiti ideologici, politici e organizzativi: noi comunisti possiamo e dobbiamo superarli.

 

Forza compagni!

Afferriamo saldamente la nostra bandiera rossa e portiamo tra gli operai e le masse popolari l’appello a prendere in mano il loro destino e ad entrare con forza nella lotta politica, per liberarsi dai padroni, dai borghesi, dagli imperialisti, dal Vaticano, dai fascisti e da tutti gli altri nemici del proletariato.

 

Non c’è niente di fatale in quello che avviene attorno a noi! Il marasma attuale del mondo è solo il risultato del nuovo dispiegarsi della natura dei capitalisti che sono nuovamente liberi dai lacci e laccioli che il movimento comunista aveva loro imposto!

 

È del tutto possibile porre fine all’attuale corso delle cose e instaurare un nuovo ordinamento sociale basato sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e su un’attività economica pianificata e volta al benessere degli uomini!

 

È vero che per loro natura i capitalisti spremono i lavoratori. Ma fino a che punto possono dare libero corso alla loro natura dipende dalla forza del movimento comunista cosciente e organizzato. Gli operai organizzati sono pienamente in grado di guidare il resto delle masse popolari a fare a meno dei capitalisti e delle altre classi sfruttatrici e a instaurare un nuovo superiore ordinamento sociale: il socialismo!

 

Le aziende devono smettere di produrre profitti e di essere proprietà di singoli o di gruppi. Devono diventare collettivi di lavoratori, istituzioni a cui la società assegna il compito di produrre determinate cose o servizi e a cui assegna i mezzi necessari perché lo svolgano. L’esempio più vicino sono le migliori, più oneste ed efficienti istituzioni produttive, di ricerca, scolastiche o sanitarie pubbliche che vediamo qua o là, di tanto in tanto come eccezioni nella società borghese.

 

L’efficienza di un’azienda si deve misurare dal suo contributo alla vita sociale, dalla qualità e quantità dei suoi prodotti, dal rispetto della integrità, salute e dignità di chi vi lavora, dal rispetto per l’ambiente, dal risparmio di fatica, di forze produttive, di energia e di materie prime. 

 

Ogni persona di buona volontà può contribuire alla rinascita del movimento comunista, a ricostruire quel tessuto di organizzazioni di massa anticapitaliste che avevano reso forti gli operai e le altre classi delle masse popolari: è quello che ci vuole per impedire ai capitalisti di dispiegare liberamente la loro natura barbara e per arrivare a fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

I morti di Torino, come tutti i morti e mutilati sul lavoro, sono le vittime dei padroni, dei politicanti e del clero che li assecondano, dei paladini della precarietà che difendono il loro criminale ordinamento sociale: in nome dei profitti e della concorrenza condannano i lavoratori alla miseria, alla precarietà, alla malattia e alla morte!

 

La partecipazione del nostro paese alla guerra preventiva USA e all’aggressione imperialista dei paesi oppressi e il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro per la maggioranza delle masse popolari italiane sono le due facce del Programma Comune della borghesia imperialista italiana!

 

Promuovere agitazioni e proteste contro la Corte Pontificia, gli imperialisti USA e i sionisti d’Israele, contro le missioni militari italiane all’estero, contro i governi della guerra, del carovita e dell’inquinamento!

 

Appoggiare la lotta contro la nuova base USA di Vicenza, contro il potenziamento della base di Sigonella (SR), contro la produzione di bombardieri F-35 a Cameri (NO), contro la partecipazione del governo italiano allo "scudo stellare", contro la collaborazione militare speciale con i sionisti d’Israele (legge 94/2005), contro l’uso dell’Italia come piattaforma per l’aggressione imperialista in Asia, in Africa e in Europa orientale!

 

Appoggiare e rafforzare il Comitato No Dal Molin, il Comitato No TAV e tutti i gruppi e movimenti di resistenza alla guerra, al peggioramento delle condizioni di lavoro e dei salari, alla devastazione dell’ambiente!

 

Protestare contro l’uso delle forze armate in Campania per riaprire le discariche, attivare gli inceneritori e perpetuare l’uso della Campania come pattumiera dei rifiuti tossici e nocivi dell’Italia e dell’Europa imposto dal connubio Pubbliche Autorità, governi Berlusconi-Bossi-Fini e Prodi-D’Alema-Bertinotti, camorra, industriali e Vaticano!

 

Appoggiare e promuovere la lotta delle donne contro la discriminazione nel lavoro e nel salario, contro l’oppressione nei rapporti familiari e sociali, contro l’oscurantismo clericale e borghese! Appoggiare e promuovere la lotta dei lavoratori e delle masse popolari immigrate contro lo sciovinismo nazionale e la discriminazione razziale e nazionale, contro l’oppressione e lo sfruttamento! Appoggiare e promuovere la lotta dei giovani contro la discriminazione, la precarietà, lo sfruttamento, la scuola asservita alla borghesia, l’emarginazione sociale!

 

Contro la guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari nel nostro paese come in ogni angolo del mondo, bisogna portare avanti la guerra popolare rivoluzionaria fino all’instaurazione del socialismo e da subito imporre di nuovo ai padroni lacci e laccioli come quelli che il movimento comunista aveva già loro imposto nel corso della prima ondata della rivoluzione proletaria!

 

Il terreno è favorevole alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato! Facciamo di ogni lotta rivendicativa una scuola di comunismo!

 

Il nuovo Partito comunista italiano fa in Italia quello che i comunisti di altri paesi fanno nel resto del mondo: ricostruire un movimento comunista potente che ponga nuovamente fine alla libertà dei capitalisti e instauri il socialismo, facendo tesoro dell’esperienza dei primi paesi socialisti!

 

Unire la nostra lotta alla Resistenza che in Iraq, in Afghanistan, in Palestina, in Libano, in Somalia tiene in scacco i mercenari dei gruppi e dalle potenze imperialiste, alla lotta contro l’invadenza e la prepotenza degli imperialisti condotta a Cuba, in Venezuela, in Bolivia, in Ecuador, in Colombia!

 

Imparare dalla guerra popolare rivoluzionaria oramai in fase avanzata nelle Filippine, in India, in Perù, in Turchia! Viva la gloriosa guerra popolare rivoluzionaria condotta dal Partito Comunista del Nepal - maoista, premessa e presidio della grande vittoria elettorale di questi giorni!

 

Mobilitare i lavoratori più avanzati per la rinascita del movimento comunista e il consolidamento e rafforzamento del nuovo Partito comunista italiano!

 

Assimilare ad un livello più alto il materialismo dialettico come metodo per conoscere la realtà e come guida per trasformarla: ecco la chiave per consolidare e rafforzare il (nuovo)Partito comunista italiano.

 

Rafforzare la struttura clandestina centrale del (nuovo)Partito comunista italiano, moltiplicare il numero dei Comitati di Partito e migliorare il loro funzionamento, sviluppare il lavoro sui quattro fronti indicati dal Piano Generale di Lavoro!

 

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!