Trasformare la resistenza alla repressione in contributo alla rinascita del movimento comunista

sabato 3 aprile 2004.
 

Commissione Preparatoria

del congresso di fondazione del

(nuovo)Partito comunista italiano

 

 e.mail <lavocedelnpci@yahoo.com>

pagina web: www.lavoce.freehomepage.com

 

Partecipare all’attuazione del piano in due punti per costituire il partito comunista:

1. elaborare il Manifesto Programma del partito a partire dal Progetto pubblicato dalla Segreteria Nazionale dei CARC nel 1998;

2. costituire Comitati di Partito clandestini provvisori che invieranno i loro delegati al congresso di fondazione che approverà il Manifesto Programma e lo Statuto del Partito ed eleggerà il Comitato Centrale che a sua volta ristrutturerà dall’alto in basso i Comitati di Partito.

 

 03. 04. 04

Comunicato

 

Trasformare la resistenza alla repressione in contributo alla rinascita del movimento comunista

 

Il 1° aprile la “santa alleanza” della borghesia imperialista europea ha compiuto un’operazione congiunta in Turchia, Grecia, Italia, Germania, Belgio e Olanda  contro l’organizzazione rivoluzionaria turca Fronte-Partito rivoluzionario della liberazione del popolo (DHKP-C) e ha arrestato varie decine di veri o presunti membri e collaboratori del DHKP-C. Nell’ambito di questa operazione la polizia italiana ha arrestato anche tre noti esponenti del movimento antimperialista italiano, tra cui Moreno Pasquinelli portavoce del Campo Antimperialista e della rivista Praxis. Moreno Pasquinelli si è impegnato nei mesi scorsi nella promozione della solidarietà con l’eroica resistenza che le masse popolari irachene oppongono all’occupazione dei gruppi imperialisti USA e dei loro alleati e in particolare nell’organizzazione dell’assemblea del 13 dicembre a Roma.

Oggi 3 aprile il ministro in capo della repressione, Giuseppe Pisanu, ha annunciato trionfante l’arresto in Italia di più di cento immigrati di origine araba, candidati per l’epulsione: il ministro stesso ha presentato la retata come una “azione preventiva contro il terrorismo arabo”.

La CP chiama i Comitati di Partito, tutte le FSRS e tutti i lavoratori avanzati, in particolare gli operai avanzati, a promuovere la massima solidarietà con tutti gli arrestati e i perseguitati dalla borghesia imperialista.

La solidarietà verso tutti i rivoluzionari, i proletari e i membri di altre classi delle masse popolari perseguitati dalla borghesia imperialista, quale che sia la loro nazionalità e le forme di lotta che praticano contro la borghesia imperialista e quali che siano le divergenze di orientamento e di linea politica esistenti nel campo delle masse popolari, rafforza le masse popolari del nostro paese e le  educa alla lotta contro la borghesia imperialista. La solidarietà rafforza la resistenza dei perseguitati. La solidarietà delle masse popolari e la resistenza dei perseguitati assieme contribuiscono all’unità delle forze rivoluzionarie e rafforzano tutti i fronti della lotta delle masse popolari contro la borghesia imperialista.

La borghesia colpisce oramai sistematicamente le persone e le organizzazioni che, a torto o a ragione, essa ritiene siano o possano diventare centri di promozione, mobilitazione, orientamento, organizzazione e direzione della resistenza collettiva delle masse popolari all’eliminazione delle conquiste. Ancora più essa colpisce quelli che ritiene siano o possano diventare centri promotori della risposta collettiva delle masse popolari alla guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari e che contribuiscano a trasformarla in guerra popolare rivoluzionaria. Ma la repressione selettiva non impedisce la mobilitazione delle masse popolari. Quindi la repressione della borghesia diventa sempre più spesso terrorismo indiscriminato contro le masse popolari. La borghesia non colpisce più solo singoli esponenti dellla resistenza per impedire la loro attività, ma mira con retate che colpiscono decine e centinaia di persone a terrorizzare le masse popolari, a dissuaderle dalla solidarietà e dalla lotta.

La repressione è quindi l’espressione politica dell’eliminazione delle conquiste e dello sfruttamento selvaggio che la borghesia imperialista cerca di imporre in ogni angolo del mondo per far fronte alla crisi del capitalismo. È una manifestazione della guerra di sterminio non dichiarata che essa conduce contro le masse popolari. La lotta contro la repressione e la solidarietà con i perseguitati sono perciò a loro volta parte essenziale della lotta per la difesa delle conquiste e per eliminare l’attuale ordinamento sociale e fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

 

Solidarietà con tutti i rivoluzionari e i proletari prigionieri!

 

Sostenere la lotta della classe operaia e delle altre classi delle masse popolari contro l’eliminazione delle conquiste!

 

Fare di ogni lotta difensiva e rivendicativa una scuola di comunismo!

 

Sostenere la rivoluzione democratica antimperialista delle masse popolari arabe e musulmane!

 

Sostenere la resistenza delle masse popolari della Palestina, dell’Iraq e dell’Afganistan contro l’occupazione, fino alla vittoria sugli occupanti!

 

Sostenere la guerra popolare rivoluzionaria in corso in Perù, Nepal, India, Filippine, Turchia!

 

Classi e popoli oppressi, donne delle masse popolari, uniamoci nella lotta contro la borghesia imperialista!

 

W la rinascita del movimento comunista internazionale!

 

Diffondere la parola d’ordine: Fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

Costituire ovunque comitati clandestini del (nuovo)Partito comunista italiano!