Comunicato 14 settembre 2007

La FIOM ha bocciato il Protocollo di luglio concordato tra il governo del circo Prodi e i sindacati di regime !

venerdì 14 settembre 2007.
 

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Il testo del comunicato

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(nuovo)Partito comunista italiano

Commissione Provvisoria del Comitato Centrale

Email: lavocenpci40@yahoo.com

Delegazione: BP3 4, rue Lénine 93451 L’Île St Denis (Francia)


Si allargano le crepe nello schieramento che sostiene il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti, il governo degli imbroglioni! La crisi della sinistra borghese si aggrava!

Una larga mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari può cancellare l’infame Protocollo di luglio e mandare a gambe all’aria la formazione del Partito Democratico che è la nuova destra borghese!

Promuovere e sostenere i Comitati per No al referendum sull’infame Protocollo di luglio! Che tutti i comunisti, tutti i sindacalisti onesti, tutti i membri dei sindacati alternativi, tutti gli oppositori della politica militarista e razzista, antipopolare e devastatrice dell’ambiente del governo Prodi-D’Alema-Bertinotti si mobilitino per il No al Referendum d’ottobre.

Il “Referendum del TFR” ha già sepolto la truffa dei fondi pensione tesa dal governo PAB, da Montezemolo e dai sindacati di regime. Diamo con il Referendum del 8-10 ottobre un’altra batosta al governo PAB!

Fare della manifestazione del 20 ottobre una grande mobilitazione popolare contro il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti e il Programma Comune della borghesia imperialista!

 

Il 23 luglio il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti (il governo degli imbroglioni) ha fatto firmare ai caporioni dei sindacati di regime (CGIL-CISL-UIL) un Protocollo infame: legalizza, perpetua ed estende il lavoro precario, sanziona il peggioramento del sistema pensionistico pubblico, mina ulteriormente il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, apre la strada all’aumento dell’orario di lavoro. Precarietà, lavoro nero, bassi salari, debiti e mutui, tasse e contributi, ticket, carovita, orari prolungati e condizioni igieniche e di sicurezza deteriorate: questa è la politica del Programma Comune della borghesia imperialista per i lavoratori. Quello che il governo Berlusconi-Bossi-Fini aveva cercato di fare con il “Patto per l’Italia” firmato allora solo dai dirigenti corrotti e venduti della CISL, il governo PAB cerca di farlo ora con tutti i caporioni della destra dell’aristocrazia operaia che controlla i sindacati di regime: Epifani, Angeletti, Bonanni. È l’ennesimo attacco immediato ai diritti e alle conquiste dei lavoratori e dei pensionati, condito con qualche vaga promessa e con un miserabile aumento di 33 euro/mese delle pensioni minime: un aumento che non compensa neanche gli aumenti sugli alimentari e sulle bollette che pioveranno quest’autunno! Gli speculatori delle multinazionali hanno già predisposto aumenti persino per il pane, la pasta, il latte e la carne. L’ENEL e l’ENI hanno già annunciato un inverno senza riscaldamento se le bollette non aumenteranno! Se al Referendum d’ottobre passa il Protocollo di luglio, passeranno più facilmente il carovita e la base di Vicenza, la TAV e la devastazione ambientale, la continuazione della guerra e il riarmo, l’aumento dell’orario di lavoro invece dell’aumento dei salari per chi ha un lavoro, la precarietà e la disoccupazione per chi non ce l’ha. Il governo PAB è il governo degli imbroglioni e degli speculatori! Neanche la sinistra borghese (PRC, PdCI, Verdi, Sinistra Democratica, ecc.) ha osato sostenere compattamente l’infame Protocollo di luglio. I caporioni della aristocrazia operaia cercano di salvarsi la faccia con il Referendum d’ottobre. Che tutti i comunisti, tutti gli anticapitalisti, tutti i sinceri democratici, tutti gli oppositori della politica antipopolare, guerrafondaia, militarista, razzista, asservita agli speculatori della finanza e del mercato, alla Mafia e al Vaticano, agli imperialisti USA e ai sionisti d’Israele del governo Prodi-D’Alema-Bertinotti si mobilitino a sostegno del No all’infame Protocollo di luglio. Facciamo del Referendum del 8-10 ottobre una trappola per i caporioni della destra dell’aristocrazia operaia.

La Confindustria, il Vaticano, la Mafia, gli imperialisti USA e sionisti hanno incaricato il governo PAB di attuare il Programma Comune della borghesia imperialista che la mobilitazione popolare aveva impedito al governo Berlusconi-Bossi-Fini di attuare. Le masse popolari hanno battuto e sepolto il governo BBF. Contro il governo BBF anche i caporioni dell’aristocrazia operaia avevano dovuto marciare: i dirigenti della CISL erano rimasti isolati. Il governo PAB cerca di attuare con la collaborazione della sinistra borghese e della destra dell’aristocrazia operaia lo stesso programma in ogni campo: da Vicenza all’Afghanistan, dalla Val di Susa al disastro ambientale, dalla persecuzione razziale al precariato, dal massacro di Genova al sequestro di Abu Omar. La vasta mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari può battere il governo PAB. Non lasciamoci imbrogliare dallo spauracchio del ritorno di Berlusconi. Berlusconi è finito e sepolto. La borghesia ha già visto che la banda Berlusconi non riesce ad attuare il programma che essa vuole imporre. Per questo ha mollato il governo BBF e ha fatto ricorso al governo PAB. Prodi è il Berlusconi di oggi. È il suo successore, il continuatore della sua politica in ogni campo: è solo cambiato il modo di imporla. Cerca di riuscire con l’imbroglio e con la destra dell’aristocrazia operaia e la sinistra borghese a far passare quello che Berlusconi non è riuscito a far passare con l’arroganza e con i fascisti e razzisti dichiarati. I promotori del Partito Democratico cercano di prendere il posto e assumere il ruolo svolto fino al 2006 dalla Casa delle Libertà (padronali) e da Berlusconi. Ma non sono ancora in grado di stringere un’alleanza con la Casa delle Libertà e di sbarcare la sinistra borghese, come si propongono di fare: non sono ancora pronti. I lavoratori ora possono sfruttare le titubanze della sinistra borghese (PRC, PdCI, Verdi, Sinistra democratica, ecc.). La sinistra borghese ha paura di perdere i voti di quella parte delle masse popolari che non è ancora ridotta alla disperazione e all’abbrutimento, al razzismo e all’individualismo. Non osa appoggiare apertamente l’infame Accordo di luglio. Il rifiuto della maggioranza del Comitato Centrale della FIOM di avallare la truffa del “sofferente” Epifani e dei suoi soci rafforza la resistenza dei lavoratori e delle masse popolari contro il Programma Comune della borghesia imperialista e l’infame Protocollo di luglio che è la sua traduzione nel campo dei rapporti di lavoro. Ora tutta la compagnia dei sostenitori degli interessi della borghesia imperialista (industriali, affaristi, speculatori, mafiosi, alti prelati, giornalisti, politicanti e generali), tutti gli attori e le comparse del teatrino della politica borghese sono mobilitati, ognuno ha una parte da recitare. Ma contro la mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari dovranno fare marcia indietro. La borghesia dovrà cedere terreno, moderare le sue aspirazioni, cercare altre strade. Con la decisione di tenere il Referendum d’Ottobre il circo Prodi s’è preparato la trappola in cui le masse popolari possono farlo cadere.

 

Non c’è niente di fatale in quello che avviene attorno a noi! È solo il risultato del nuovo dispiegarsi della natura dei capitalisti che sono nuovamente liberi dai lacci e laccioli che il movimento comunista aveva loro imposto!

 

I lavoratori hanno votato in massa contro il governo Prodi-D’Alema-Bertinotti nel “Referendum del TFR”!

 

Circa 85 lavoratori su cento avrebbero esplicitamente votato contro la proposta del governo, dei padroni e della destra dell’aristocrazia operaia che dirige i sindacati di regime! Meno del 6 per cento dei lavoratori (circa 700 mila su più di 12 milioni) ha esplicitamente approvato la loro proposta dei fondi pensione!

 

La crisi finanziaria esplosa in luglio ha confermato che la proposta del governo, dei padroni e della destra sindacale era una truffa anche dal punto di vista economico!

 

L’esito del “Referendum del TFR” ha confermato che le masse popolari non hanno alcuna fiducia nella borghesia, nel clero, nelle altre classi dominanti!

 

Il terreno è favorevole alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato!

 

Con il Referendum d’ottobre diamo un’altra batosta al governo Prodi e ai suoi mandanti!

 

Bisogna privare i capitalisti della libertà! La libertà dei capitalisti è la schiavitù e la precarietà della stragrande maggioranza dell’umanità, il saccheggio e la devastazione del pianeta!

 

L’internazionalismo del capitalismo è la guerra di sterminio che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari in ogni angolo del mondo!

 

È del tutto possibile porre fine all’attuale corso delle cose e instaurare un nuovo ordinamento sociale basato sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e su un’attività economica pianificata e volta al benessere degli uomini!

 

Le lotte per la difesa delle conquiste, contro la precarietà e la schiavitù salariale, per i diritti e i redditi dei lavoratori, per condizioni di lavoro e di vita dignitose saranno nuovamente vittoriose se avranno nuovamente alla loro testa un movimento comunista che lotta per instaurare il socialismo e che trae profitto e insegnamento dalla prima ondata della rivoluzione proletaria e dall’esperienza dei primi paesi socialisti!

 

La difesa delle conquiste è possibile!

Nessuna legge naturale ci costringe a subire le angherie dei capitalisti!

Gli operai possono prendere in mano il destino del paese, ma ci riusciranno solo se sono decisi a fare a meno dei capitalisti e di tutti i loro servi e a instaurare nel nostro paese un nuovo più avanzato ordinamento sociale senza capitalisti!

 

Gli operai avanzati devono nuovamente mobilitarsi attorno al partito comunista e prendere la direzione delle lotte dei loro compagni di lavoro e del resto delle masse popolari, organizzarli e guidarli a lottare efficacemente contro la borghesia imperialista per instaurare il socialismo!

 

I comunisti devono vincere ogni esitazione, trarre insegnamento dalla vittorie del movimento comunista durante la prima ondata della rivoluzione proletaria, superare i limiti che hanno impedito la sua vittoria definitiva e soffocato il suo slancio, unirsi a costituire nuovamente un forte partito comunista basato sul marxismo-leninismo-maoismo, mettersi nuovamente alla testa delle lotta degli operai e del resto delle masse popolari per difendere le conquiste, per unirsi con i comunisti degli altri paesi e per fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

La denuncia non basta, bisogna passare all’organizzazione e alla mobilitazione!

Opporre al potere marcio, corrotto e antipopolare della borghesia imperialista, del clero e della altre classi dominanti, il nuovo potere che la classe operaia e le altre classi delle masse popolari costruiscono organizzandosi e aggregandosi attorno al partito comunista!

 

La sinistra borghese sta cedendo ogni giorno nuove posizioni alla destra borghese! Essa non fa che consigliare ai nemici del popolo cosa dovrebbero fare per non essere quello che sono, invece che dedicarsi a mobilitare e a organizzare le masse popolari! La direzione della sinistra borghese spinge le masse popolari all’abbandono della lotta e della solidarietà e al cinismo! La sinistra borghese denigra il movimento comunista!

 

Trasformare la preparazione della manifestazione del 20 ottobre e le altre iniziative promosse in queste settimane dalla sinistra borghese, in una campagna per raccogliere la parte più avanzata degli operai e delle altre classi delle masse popolari e organizzarla all’insegna dell’obiettivo di fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

 

Che ogni comunista, ogni rivoluzionario, ogni anticapitalista moltiplichi le sue forze organizzandosi!

Impedire con la mobilitazione delle masse popolari che la borghesia riesca a realizzare con il governo del circo Prodi quello che non è riuscita a realizzare con il governo della banda Berlusconi!

 

Rafforzare la struttura clandestina centrale del (nuovo) Partito comunista, moltiplicare il numero dei Comitati di Partito e migliorare il loro funzionamento, sviluppare il lavoro sui quattro fronti indicati dal Piano Generale di Lavoro!

 

Costruire in ogni azienda, in ogni zona d’abitazione, in ogni organizzazione di massa un comitato clandestino del (n)PCI!