Progetto di Manifesto Programma - Capitolo IV

4.3 Sovrastruttura della società

martedì 11 luglio 2006.
 

indice del Progetto di Manifesto Programma


indice del Capitolo IV


Sovrastruttura della società

1. La maternità e la cura dei bambini sarà considerata come attività socialmente utile, non come questione privata. Educazione universale alla maternità, alla paternità e alla cura fisica, morale e intellettuale delle nuove generazioni come compito e dovere dell’intera società. Protezione materiale e morale delle donne incinte, del parto e del periodo immediatamente successivo affinché la gravidanza, il parto, la cura del bambino e il recupero fisico e morale della propria persona siano condotti nelle condizioni migliori.

2. La cura, l’educazione e la formazione fisica, morale e intellettuale dei bambini e dei ragazzi sono un compito della società. Associazioni di familiari, unità di lavoro, pubblica amministrazione e organizzazioni di massa se ne devono occupare attivamente. Sviluppare il più possibile il rapporto tra le generazioni, rompere la dipendenza personale sul piano materiale e psicologico dei ragazzi e dei giovani dalla singola famiglia.

3. Adottare misure per promuovere la partecipazione delle giovani generazioni a tutte le funzioni sociali a cui possono partecipare, nella misura delle loro forze e allo scopo principale della formazione, non della produzione. Favorire in ogni modo esperienze, conoscenze e relazioni formative.

4. Istruzione generale politecnica (per la conoscenza teorica e pratica delle principali branche della produzione, dell’attività sociale e delle attività culturali) gratuita e obbligatoria per tutti fino a 16 anni. Stretto collegamento dell’istruzione con il lavoro sociale produttivo. Favorire con misure appropriate l’istruzione ad ogni livello e in ogni età. Passaggio dell’istruzione pubblica agli organi dell’autogoverno locale, soppressione di ogni intervento del potere centrale nell’elaborazione dei programmi scolastici e nella scelta del personale insegnante. Elezione degli insegnanti da parte della popolazione locale e revocabilità, da parte della popolazione, degli insegnanti indesiderabili. Distribuzione del vitto, dell’alloggio e degli oggetti scolastici agli scolari e agli studenti da parte dell’amministrazione pubblica.

5. Educazione sessuale universale e cura della salute e della felicità sessuale di ogni individuo come dovere della società. Mobilitazione delle masse per lottare contro lo sfruttamento e la violenza sulle donne e sui bambini, contro l’asservimento e la sottomissione delle donne agli uomini.

6. Servizio sanitario nazionale. Ogni cittadino ha diritto alle cure e all’assistenza sanitaria migliore che la scienza può mettere a disposizione. Recupero pubblico e valorizzazione di tutte le pratiche antiche e moderne, italiane ed estere che dimostrano di essere valide per migliorare la salute e il benessere. Istruzione sanitaria universale e lotta contro la proprietà privata della medicina da parte dei medici. Mobilitazione delle masse per migliorare le condizioni fisiche e mentali.

7. Riorganizzazione generale dei servizi (scuola, sanità, cultura, ricreativi, mense, ecc. ecc.) mettendoli al servizio della promozione del benessere delle classi oppresse dell’attuale società. Mobilitazione delle masse per gestire direttamente i servizi ai vari livelli, riducendo al minimo indispensabile la direzione centrale. Lotta per trasformare lo sport, la cultura e le attività creative e ricreative da attività professionali in attività liberamente praticate dalle masse.

8. Le reti di servizio (telefono, poste, radio, internet, ferrovie, servizi urbani, autostrade, strade, servizi sanitari, scuole, musei, ecc. ecc.) devono essere in linea di massima fruibili liberamente in modo che contribuiscano nella misura maggiore possibile al benessere, al riposo, al divertimento, alla crescita culturale e allo sviluppo delle relazioni sociali. Limitazioni sono accettabili solo se indispensabili perché nessuno ne sia escluso.

9. Nazionalizzazione del patrimonio edilizio urbano e libero possesso dell’abitazione da parte di ogni famiglia o nucleo autonomo, protezione della proprietà dei lavoratori sulla propria abitazione. Mobilitazione delle masse per la manutenzione e il miglioramento igienico delle abitazioni. Istruzione di massa sull’uso in sicurezza delle reti domestiche (luce, gas, ecc.). Allacciamento di tutte le abitazioni alle reti dei servizi. Libera disponibilità dello spazio e del patrimonio edilizio per attività sociali a livello delle comunità locali.

10. Assoluta libertà di lingua e di cultura per le minoranze nazionali e linguistiche. Misure per sviluppare la cultura tradizionale e assicurare la vita delle minoranze in ogni campo.

11. Sviluppo di una cultura che aiuti le masse popolari a capire i propri problemi materiali e spirituali e a trovare soluzioni appropriate. Libertà di religione, di pensiero e di propaganda. Ogni gruppo organizzato avrà diritto di usare i mezzi materiali necessari alla propria vita spirituale (stampa, radio, TV, reti informatiche, locali, altro materiale). Tutto il patrimonio conoscitivo e scientifico della società deve essere impiegato al servizio delle masse, per migliorare le condizioni materiali, morali e culturali di ogni individuo. Abolizione della proprietà delle scoperte e delle opere artistiche, dei diritti d’autore, dei brevetti, ecc. Mobilitazione degli intellettuali perché usino il patrimonio sociale di cui sono depositari per aiutare le masse a comprendere meglio se stesse, le proprie condizioni materiali, i propri sentimenti, i propri stati d’animo, le proprie relazioni e a dirigerle nel modo migliore.