La Voce 15

Le Dieci Misure Immediate

Manchette
sabato 17 maggio 2003.
 

(da La Voce n.5)

 

1. Tutto il potere č assunto da un nuovo Stato i cui organi, ad ogni livello, sono i Consigli dei delegati dei lavoratori, eletti e revocabili. Esso ha il compito di reprimere la borghesia imperialista, dirigere la riorganizzazione di tutte le attivitą collettive in conformitą alla volontą delle masse, mantenere l’ordine pubblico. Polizia, forze armate e magistratura popolari dipendenti ad ogni livello dai Consigli. Liberazione di tutti i prigionieri politici anticapitalisti. Effettivo reinserimento nella vita sociale degli altri detenuti appartenenti alle masse popolari.

 

2. Scioglimento di tutti gli ordinamenti, gli organismi e le istituzioni del vecchio Stato della borghesia (in particolare delle polizie, delle forze armate e della magistratura) e confisca di tutte le relative dotazioni. Smantellamento di tutte le basi militari e di tutte le agenzie di Stati imperialisti. Riconoscimento del diritto alla autodeterminazione per l’Alto Adige-Sud Tirolo e per le altre parti del paese dove si fossero sviluppati movimenti nazionali.

 

3. Libertą per i fedeli di ogni religione di organizzare le loro pratiche religiose e di usufruire dei mezzi necessari. Abolizione del Vaticano e di tutti gli altri privilegi della Chiesa cattolica. Nazionalizzazione di tutte le proprietą che il Trattato del Laterano del ’29 e le successive modifiche hanno dato al Vaticano e di tutte le proprietą degli ordini religiosi e affini.

 

4. Rottura di tutti i trattati internazionali che contrastano con l’instaurazione del socialismo, uscita immediata dalla NATO, dalla UE e dalle altre organizzazioni create per l’aggressione e il saccheggio imperialisti. Applicazione dei principi della coesistenza pacifica nelle relazioni con tutti i paesi. Collaborazione con gli Stati e i movimenti che lottano contro l’imperialismo, per la liberazione nazionale e per il socialismo.

 

5. Abolizione per tutti i membri della borghesia imperialista di ogni diritto politico e delle libertą di riunione, di organizzazione e di propaganda; confisca di tutti i loro beni personali mobili (denaro, titoli e gioielli) e immobili; iscrizione obbligatoria al Servizio Nazionale del Lavoro. Cambio della moneta: sostituzione dell’euro con nuova moneta nazionale.

 

6. Libertą politiche e civili per ogni membro delle masse popolari con uso gratuito dei mezzi pratici necessari per esercitarle (edifici, mezzi di comunicazione, di informazione e di trasporto, ecc.). Libertą di riunione, di organizzazione, di propaganda, di sciopero, di accesso all’informazione e all’istruzione. Divieto di tutte le forme di oppressione e discriminazione razziale, sessuale e culturale. Rispetto delle proprietą individuali e collettive dei membri delle classi delle masse popolari.

 

7. Inserimento delle donne delle masse popolari nella vita economica, politica e culturale senza alcuna discriminazione rispetto agli uomini. Diritto per tutti i ragazzi e i giovani a ricevere una formazione integrale e gratuita, a svolgere un lavoro sano, a disporre degli spazi e dei mezzi per il libero sviluppo delle loro attivitą. Assoluta paritą di tutti i diritti politici e civili per tutti i lavoratori immigrati. Diritto per tutti i bambini ad un vitto e alloggio sani, all’assistenza familiare, all’educazione e ad essere amati. Rispetto per ogni anziano e diritto ad una vita sociale dignitosa. Sicurezza sociale, sanitą e scuola gratuiti per tutti.

 

8. Realizzazione del dovere e del diritto di ogni persona adulta a svolgere un lavoro socialmente riconosciuto: creazione del Servizio Nazionale del Lavoro a cui si devono iscrivere tutti gli adulti abili al lavoro che non svolgono gią un lavoro riconosciuto, a disposizione dei Consigli per lavori socialmente utili. Diritto di ogni persona a disporre di condizioni dignitose di vita sulla base della sua iscrizione al Servizio Nazionale del Lavoro o dello svolgimento di altro lavoro riconosciuto. Riduzione del tempo di lavoro obbligatorio, miglioramento delle condizioni di lavoro. Uso gratuito di tutti i servizi pubblici e delle reti: energia elettrica, telefono, acqua, gas, posta, trasporti urbani, ferroviari e su strada, ecc.

 

9. Nazionalizzazione di tutte le banche e societą finanziarie di ogni genere e di tutte le imprese ed enti proprietą della borghesia imperialista: industriali, agricole, commerciali, dei trasporti, dei servizi, delle comunicazioni e di ogni altro genere. Affidamento di essi in gestione ai Consigli. Rispetto della proprietą delle aziende familiari, individuali e cooperative.

Creazione di un Consiglio nazionale dell’economia con l’incarico di coordinare tra loro l’attivitą di tutti gli organismi economici, bancari e finanziari gestiti dai Consigli e di coordinare con essi l’attivitą delle imprese familiari, individuali e cooperative, con l’obiettivo di rafforzare la produzione e indirizzarla a soddisfare i bisogni materiali e spirituali delle masse.

 

10. Affidamento in gestione ai Consigli di tutti i servizi pubblici (servizi sanitari, scolastici, assistenziali e culturali, lavori pubblici, trasporti, acque, strade, porti, ecc.). Impiego dei beni immobili confiscati alla borghesia imperialista per dare a ogni famiglia un’abitazione sana e spaziosa e per soddisfare gli altri bisogni individuali e collettivi delle masse popolari.