La Voce 25

Saluto alla II Assemblea Nazionale della Rete dei Comunisti

lunedì 23 aprile 2007.
 

Auguriamo sinceramente una riunione fruttuosa di risultati per le rinascita del movimento comunista ai compagni della RdC che si apprestano a tenere il 10 marzo la loro II Assemblea Nazionale.

Nella loro I Assemblea Nazionale (marzo 2002) i compagni della RdC si erano dati l’obiettivo di definire, entro la successiva Assemblea che ora celebrano, la loro posizione sul “bilancio del movimento comunista e identità dei comunisti” e a proposito di quella loro ricerca la Commissione Preparatoria del congresso di fondazione del (n)PCI pubblicò un commento di Umberto C., reperibile sul sito internet http://lavoce-npci.samizdat.net come supplemento a La Voce n. 9 (marzo 2002). Ci auguriamo che la II Assemblea sanzioni risultati positivi della ricerca che i compagni hanno condotto in questi anni sul tema che si erano dati e li traduca in un preciso impegno di lotta politica, all’altezza del momento.

L’incursione nel teatrino della politica borghese e il rinnovamento del movimento sindacale italiano sono due campi di lotta essenziali per impedire che il governo-Prodi-D’Alema-Bertinotti realizzi il “programma comune” della borghesia imperialista. La banda Berlusconi si era impegnata con i suoi mandanti a realizzarlo tenendo a bada le masse popolari con la forza. Non ce l’ha fatta. Il circo Prodi si è impegnato con gli stessi mandanti a realizzarlo tenendo a bada le masse popolari tramite la destra (la congrega degli Epifani, Bonanni, Angeletti e altri simili tristi figuri) che in larga misura dirige i sindacati, le altre organizzazioni popolari e il movimento delle masse popolari. Riuscirà questa destra a mantenere la sua direzione? Riuscirà la sinistra, che già ha una notevole influenza come i fatti hanno dimostrato, a ridurre sensibilmente l’influenza della destra e a soppiantarla nella direzione almeno in una certa misura? Questo è l’oggetto della lotta politica rivoluzionaria nel nostro paese nei prossimi mesi. Questa è la sostanza della lotta contro il governo PAB.

In ambedue i campi di lotta sopra indicati i compagni della RdC hanno un’esperienza preziosa. Quindi sono certamente in grado di dare un contributo importante al nodo essenziale della lotta di classe in questo periodo. Nella loro analisi i compagni della RdC hanno ben acquisito la coscienza della guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari in ogni angolo del mondo. I compagni hanno parimenti ben chiara la forza oggettiva della classe operaia. Essi quindi possiedono le basi teoriche essenziali per rompere con ogni esitazione e buttarsi in una battaglia il cui esito non è stabilito a priori, ma dipenderà in larga misura dalla determinazione di quelli che si impegneranno nella lotta: nelle campagne elettorali, principalmente con l’obiettivo immediato di mobilitare e organizzare le masse popolari ed elevare la loro coscienza politica - non principalmente con l’obiettivo di avere deputati e consiglieri; nella lotta sindacale e rivendicativa, principalmente con l’obiettivo del generale rinnovamento del movimento sindacale e rivendicativo sulla base della difesa intransigente degli interessi delle masse popolari (no alla concertazione, no alla compatibilità) e della democrazia - non principalmente con l’obiettivo immediato di far crescere il proprio sindacato e le altre organizzazioni di massa generate. È questa scelta di lotta che auguriamo che i compagni facciano nella loro Assemblea.

La Commissione Provvisoria del CC del (nuovo)Partito comunista italiano